Un Papà Unico E Straordinario
In una ridente valle vive un bambino di nome Giordano con la sua famiglia. Egli ha un papà straordinario al quale è molto legato, senza cui la sua vita sarebbe grigia e monotona. Papà Salvatore è sempre allegro e scherzoso e tutti l’ammirano per la sua bontà, la sua intelligenza e per l’ amore infinito che nutre per gli animali.
Fin da piccolo, il papà portava a casa ogni sorta di animale e lo accudiva amorevolmente. La sua mamma, però, ogni volta che Salvatore portava un animaletto a casa, lo sgridava severamente e lo apostrofava così:
- Anche oggi hai portato qualche animale? Questa storia deve finire. Lo sai che non li sopporto e non amo vederli girare per casa perché sporcano e spargono peli dappertutto.
Il bambino si rivolgeva allora con veemenza alla mamma: – Come fai a non amare questi animaletti? Guardali bene, sono così carini. Sono un amore!
Facciamo un patto io e te. Da oggi in poi non li porterò più in casa, ma tu mi devi dare il permesso di tenerli nel nostro orto. Costruirò con l’aiuto del nonno una tettoia così staranno al riparo quando piove o fa freddo.
La mamma, con il passare del tempo, capì che il suo bambino nutriva un amore viscerale per quelle creature e così alla fine capitolò e gli accordò il permesso di tenerli nel loro orto con la promessa, però, che sarebbe stato lui a prendersene cura. Figuratevi la felicità di papà Salvatore! Vivendo a contatto stretto con gli animali egli apprese tante cose sulla loro vita e non solo, ma imparò anche il loro linguaggio.
Man mano che cresceva maturò in lui il desiderio di diventare da grande un veterinario. E … sì, proprio un medico degli animali. Questo suo sogno era però irrealizzabile perché la sua famiglia non aveva mezzi economici adeguati per farlo studiare. Ma egli non si diede per vinto e fece tantissimi lavori e grossi sacrifici. Il giorno lavorava e la notte studiava. La sua costanza e la sua determinazione furono decisive per raggiungere il suo obiettivo. All’inizio della sua attività egli andava a curare gli animali che vivevano nelle fattorie vicine al suo paese. Assisteva le mucche quando dovevano mettere al mondo i loro vitellini e curava gli ovini, i bovini, i suini, i cavalli e persino i gallinacei quando avevano delle malattie.
Papà Salvatore, data la sua bravura, acquistò in poco tempo tanta notorietà non solo nel suo paese, ma oltre i suoi confini. Venivano a chiamarlo da tutte le parti per avere le sue prestazioni. Da allora il suo comportamento non è assolutamente cambiato, infatti dedica tutto il suo tempo alla cura degli animali con amore e dedizione come sempre. Per il loro benessere è disposto a lavorare anche tutta la notte, a volte trascurando la sua famiglia. Non va più in giro da una fattoria all’altra perché egli ha aperto finalmente uno studio medico tutto suo dove accoglie tutti quegli animali che hanno bisogno di lui. Giordano è molto felice quando il papà lo conduce con sé nel suo ambiente lavorativo perché lì ci sono coniglietti, pappagallini, tartarughe, micini, cani di tutte le razze, scimmiette, maiali, topolini, tacchini, fagiani insomma un’infinità di animali. Egli spesso ha l’impressione di essere nell’arca di Noè o allo zoo. Gli piace moltissimo quell’ambiente luminoso e chiassoso dove ogni animale mostra le sue doti canore. Cinguettii, miagolii, grugniti, muggiti, pigolii si diffondono nell’aria e si mescolano tra loro creando una sinfonia. Un giorno, quando Giordano va dal papà, arriva allo studio medico tutto trafelato un bambino che tiene tra le mani un passerotto. L’uccellino è tutto infreddolito e ha una zampetta rotta. Forse è caduto dal nido e si è fatto male. Il bambino l’ ha trovato a terra ai piedi di un albero mentre andava a scuola e l’ ha raccolto. Quando ha visto la zampetta rotta subito ha pensato di portarlo dal papà di Giordano per farlo curare perché tutti dicono che è un bravissimo dottore. Papà Salvatore, prima di guardare la zampetta rotta, riscalda l’uccellino coprendolo con una copertina di lana dato che trema dal freddo e solo dopo gli medica e gli fascia la zampetta. Dopo un po’il passerotto comincia a pigolare e papà Salvatore ad un tratto si mette a ridere a crepapelle tra lo sbalordimento dei due ragazzini. Giordano sollecito domanda al papà il motivo di quella ilarità ed egli gli fa una confidenza: l’uccellino mi ha ammonito e rimproverato così:
- Mi hai riscaldato, mi hai medicato e fasciato la zampetta, ma non mi hai dato nulla da mangiare. Io ho una fame che non ci vedo!!
Il bambino e Giordano pensano in un primo momento che papà Salvatore stia solo scherzando, ma poi capiscono che egli parla seriamente. Infatti è un esperto conoscitore del linguaggio animale ed è per questo che i suoi pazienti gli vogliono un mondo di bene: possono dialogare con lui tranquillamente ed essere capiti. Per tutti gli animali, il papà di Giordano prima di essere il loro medico è un amico sincero del quale ci si può fidare.
Giordano è fiero del suo papà non perché è un medico brillante, ma perché è una bravissima persona, apprezzata per la sua serietà, per le sue qualità, la sua sensibilità, ma soprattutto per la sua umanità.
Per Giordano il papà è un modello da imitare ed un grande eroe. In un futuro prossimo sicuramente egli affiancherà nel lavoro il suo carissimo papà perché il suo sogno è quello di diventare anche lui un veterinario. Quale professione più bella di quella di curare ed amare gli animali?