Un Mondo di Emozioni – Presentazione del Progetto
Un nuovo anno scolastico sta iniziando. Quale momento migliore di questo per far conoscere ai piccoli il proprio mondo emozionale?
Essi sono pervasi da tantissime emozioni. C’è chi è felice di ritrovare gli amici e le maestre. Chi è triste perché le vacanze sono finite, chi arrabbiato con i genitori che lo costringono a riprendere l’attività scolastica. Altri saranno timorosi di affrontare un ambiente nuovo e di incontrare persone sconosciute.
Abbiamo pensato di elaborare un progetto per permettere ai bimbi di riconoscere le proprie emozioni. Per avvicinare i bimbi a tale tematica dobbiamo usare un linguaggio semplice ed una metodologia adeguata.
Il progetto si articola in più parti:
- INTRODUZIONE
Cercheremo di capire che cosa sono le emozioni e come esse influenzino la nostra vita.
Fisseremo gli obiettivi che vogliamo raggiungere con tale progetto.
- PRIMA PARTE
Cercheremo di capire quali sono le paure dei nostri piccoli e in che modo affrontarle.
- SECONDA PARTE
Le emozioni saranno associate ai colori
Emozioni- colori legati alle stagioni
- QUARTA PARTE
Emozioni ed arte
MA COSA SONO LE EMOZIONI?
Le emozioni sono una risposta a situazioni oggettive o stati d’animo soggettivi che turbano la coscienza. In altre parole, le emozioni sono risposte di adattamento a situazioni nuove.
Le emozioni possono essere intense o fievoli, positive (GIOIA- AMORE- SORPRESA) o negative (COLLERA- PAURA- TRISTEZZA).
Quando esse sono forti condizionano la nostra vita e portano delle modificazioni SOMATICHE- COMPORTAMENTALI E PSICOLOGICHE (AUMENTO DEL BATTITO CARDIACO- SUDORAZIONE- PERDITA DEL RESPIRO- CAMBIAMENTI NELLA ESPRESSIONE DEL VOLTO- NELLA VOCE- NELLA POSTURA).
Esistono le emozioni primarie e quelle secondarie.
Secondo Darwin ed Ekman le emozioni primarie sono espresse universalmente attraverso modalità simili a tutti gli uomini della terra anche se possiedono culture diverse.
Alcuni studiosi sostengono che le emozioni secondarie (allegria- ansia- rassegnazione- delusione- nostalgia- gelosia. etc…) nascano dalla combinazione di quelle primarie.
Le emozioni diventano sentimento dopo averle provate. Esse collegano il mondo interno con quello esterno e ci permettono di conoscerci meglio.
Il neonato prova tre emozioni “innate”: paura- amore – ira.
Il bambino entro i primi 5 anni di vita scopre altre emozioni: vergogna- ansia- gelosia- invidia.
Dopo il sesto anno il bambino camuffa le sue emozioni e manifesta solo quelle che gli altri si aspettino da lui. Egli riesce a controllare le emozioni, specialmente quelle ritenute sconvenienti dalla società in cui vive.
Le emozioni sono tante e ognuno le vive in modo personale. Abbiamo la gioia- la rabbia- l’invidia-la paura-la tristezza-la sorpresa- l’allegria-la speranza-la delusione-la vergogna- etc…
LE EMOZIONI COLORANO LA NOSTRA VITA
Non solo noi, ma anche i nostri piccoli hanno provato e provano continuamente emozioni piacevoli e meno piacevoli. Mentre noi riusciamo a riconoscerle, a descriverle e a controllarle, i bambini, invece, trovano maggiori difficoltà. Il nostro compito, quindi, è quello di aiutare i bambini a scoprire le loro emozioni, a verbalizzarle ed a controllarle.
Le emozioni danno sale e colore alla vita. La nostra qualità della vita dipende dal tipo di emozioni che proviamo. Alcuni studiosi come Haword Friedman e Boothby Kewley, dopo avere condotto una approfondita analisi, sono giunti alla conclusione che le emozioni legate alla sofferenza (ansia- tristezza- pessimismo, etc…) incidono negativamente sulla salute. Per stare bene con se stessi e gli altri e vivere serenamente bisogna provare emozioni positive (gioia- allegria- felicità- speranza- etc …).
I bambini apprendono gradualmente ad interpretare i segni emozionali manifestati da coloro che li circondano e, contemporaneamente, imparano ad esprimere nello stesso modo i loro sentimenti. Pertanto sia la famiglia che la scuola devono presentare ai bimbi modelli di comportamento misurati e controllati sul piano emotivo.
Dobbiamo sapere che ci sono bambini che presentano una “iperemotività”, cioè reagiscono agli stimoli esterni con emozioni eccessive. Verso questi bimbi dobbiamo assumere un atteggiamento sereno e paziente per evitare dannose tensioni.