Progetto Storia dell’Ulivo per Bambini di 5-6 Anni (Rivolto agli Insegnanti)

On 3 novembre 2014 by Nonna Tina

I bimbi più grandi conoscono già l’ulivo perché è stato presentato loro in passato sia come l’albero che ci dà le olive e sia come simbolo di pace nella festività pasquale.

COPERTINA 5

Pertanto ci proponiamo con tale progetto di fare conoscere ai bambini :

  1. in modo più approfondito questa pianta;2) le fasi che caratterizzano la trasformazione delle olive in olio.

Leggiamo o narriamo pure a loro, come abbiamo fatto con i bimbi più piccoli la storia “ L’ulivo”.

Per allargare le loro conoscenze raccontiamo oltre alla storia anche la leggenda dell’ulivo.

Naturalmente per comprenderle i bimbi devono capire il loro contenuto. Per facilitare la comprensione dei testi rivolgiamo loro delle domande semplici quali:

Cosa facevano gli abitanti ed i capi di due villaggi vicini ? ( bisticciavano )

Come mai litigavano continuamente? ( perché ognuno considerava suo un terreno confinante )

Un giorno chi è scesa dal cielo sulla terra per rimproverarli? ( la dea Minerva )

I capi dei due villaggi cosa promettono alla dea? ( di stare in pace e non bisticciare più )

Prima di ritornare nel cielo Minerva cosa regala ai capi dei due villaggi? ( un rametto d’ulivo )

Qual è il tesoro che intende la dea? ( l’olio )

Prima di addentrarci nel tema tracciamo gli obiettivi che vogliamo raggiungere con tale progetto.

obiettivi 5

 

CONOSCIAMO LA PIANTA DELL’ULIVO

BREVI CENNI SULLA STORIA DELL’ULIVO

Iniziamo, per introdurre l’argomento, a porre una domanda ai nostri piccoli.

Secondo voi l’ulivo è sempre esistito nel nostro paese?

Sicuramente alcuni diranno si, altri no ed altri ancora non lo sappiamo.

Orbene per evitare di fare una lezione noiosa, data l’età dei bimbi raccontiamo, invece, loro una storiella.

Una volta l’ulivo viveva solo in alcuni paesi lontani dal nostro come l’Asia, l’Egitto e la Grecia. Un giorno alcuni commercianti andando in questi luoghi videro l’ulivo. Una pianta utilissima perché dava all’uomo un liquido prezioso che usato nelle vivande le rendeva saporite. Decisero allora di portare alcune di queste piante nel nostro paese. In poco tempo in ogni parte d’Italia, ma soprattuttto in quelle terre bagnate dal mare Mediterraneo si diffuse la coltivazione dell’ulivo. L’Italia divenne così un paese ricco d’olio. L’olio diventò merce di scambio con gli altri paesi. Un brutto giorno però vennero da noi dei forestieri cattivi: i Barbari che distrussero città e campagne. Nessuno da quel giorno coltivò più i suoi campi e nemmeno coltivò l’ulivo per paura che questi popoli rozzi e malvaggi distruggessero tutto. Solo i monaci, dato che avevano bisogno dell’olio per alimentare le lampade delle loro chiese, continuarono a coltivare nei loro conventi le piante d’ulivo. Solo molto tempo dopo si riprese a coltivare l’ulivo e a produrre l’olio in tutto il nostro paese.

CON PAROLE SEMPLICI PRESENTIAMO L’ULIVO AI NOSTRI BIMBI

 

L’ulivo è una pianta alimentare perché ci dà le olive e l’olio che sono importanti nella nostra alimentazione. E’ un albero umile che si accontenta di poco. Ama il sole ed il clima mite. Vive bene in terreni collinosi anche se rocciosi ed asciutti. Il suo tronco è storto, vuoto, screpolato a causa di alcuni funghi piccolissimi che entrano nelle fessure del legno, mangiandone il tessuto. Esso in Inverno dà l’impressione di morire, invece, ogni anno quando arriva la Primavera ecco che i suoi rami si riempiono di fiorellini gialli che si trasformano dopo in olive piene d’olio. L’ulivo è un albero secolare cioè vive tantissimi anni. Le sue foglie sono lunghe e lucenti.La parte superiore è verde -scuro la parte inferiore, invece, è argentata. Il frutto dell’ulivo è l’oliva che è di forma ovale. Quando è acerba è di colore verde. Quando è matura è nera-violacea. Le olive si raccolgono a metà Novembre . Si portono negli oleifici per essere schiacciate e trasformate in olio. L’ulivo è stato considerato fin dall’antichità una pianta sacra. Esso è simbolo di pace. Ricordiamo a questo proposito la storia di Noè.

Quando Dio si inquietò perché gli uomini erano diventati cattivi e disubbidienti per punirli fece piovere per tanti giorni. La terra fu sommersa dall’acqua e tutti gli esseri viventi perirono. Dio salvò solo Noè con la sua famiglia perché erano buoni. Dio disse a Noè prima di mandare il diluvio sulla terra di costruire un’arca, una grande nave e di metterci dentro una coppia di tutte le specie animali.

Infine di fare entrare in questa arca tutti i suoi cari. Noè ed i suoi così si salvarono. Quando passarono tanti giorni Noè inviò sulla terra una colomba, ma essa tornò subito indietro,segno che la terra era ancora tutta coperta d’acqua. Dopo qualche tempo la inviò di nuovo e la colomba al ritorno portò nel suo beccuccio un rametto d’ulivo. Questo significava che la terra era asciutta . L’ira di Dio si era placata .

Noè allora aprì l’arca e tutti scesero a terra. Gli animali a poco a poco si moltiplicarono e la terra si ripopolò.

Anche nella festa di Pasqua si offre un rametto d’ulivo in segno di pace.

 

A questo punto è bene conoscere come le olive vengono trasformate in olio.

FASI DI TRASFORMAZIONE DELLE OLIVE IN OLIO

  1. FASE- RACCOLTALe olive mature vengono raccolte in cassette o ceste a metà Novembre.
  2. FASE -TRASPORTOLe olive messe in cassette forate per evitare fermentazioni vengono portate con camion o altri mezzi di trasporto all’oleificio. L’oleificio è come una casa dove vengono trasformate le olive in olio.
  3. FASE- STOCCAGGIOLe olive vengono collocate in locali freschi ed aereati dove non ci sono fonti di calore e luce.
  4. FASE-DEFOGLIAZIONELe olive vengono separate dalle foglie, dai rametti e da altri residui come terra e sassolini.
  5. FASE- LAVAGGIOLe olive vengono lavate in una specie di lavatrice di acciaio
  6. FASE- MOLITURALe olive mediante i frantoi o frangitori vengono schiacciate e si forma una specie di pasta
  7. FASE DI GRAMOLAZIONELa pasta delle olive viene mescolata continuamente per facilitare la separazione dell’olio
  8. FASE SEPARAZIONE E FILTRAGGIOSi separa la parte solida (sansa ) delle olive da quella liquida (olio ) mediante la pressatura che avviene con presse che sono provviste di dischi
  9. FASE DEL CONFEZIONAMENTO

olio

L’olio ottenuto si colloca in lattine o bottiglie di vetro scuro, essendo esso sensibile alla luce e solo dopo si immette in commercio.

La parte solida delle olive ( sansa ) costituita da frammenti di noccioli, bucce, semi e polpa

viene utilizzata come mangime per gli animali.

Se non è possibile condurre i bambini a visitare un oleificio cerchiamo nell’ambito della sezione o della scuola, coinvolgendo tutti gli alunni a riprodurre le fasi della trasformazione delle olive in olio. Basta portare a scuola delle olive mature. Come prima cosa i bimbi le devono pulire, togliendo rametti, foglie ed impurità. Dopo di che le olive vanno immerse in una capiente bacinella e a turno si fanno lavare per bene ai bimbi. Naturalmente bisogna prendere tutte le opportune precauzioni per evitare che i bimbi si bagnino. Successivamente le olive vanno schiacciate. Ma come? Studiamo insieme ai nostri piccoli un sistema. In questo modo li abituiamo a ragionare e a verificare le loro proposte. Io vi suggerisco di schiacciarle con delle pietre che si ha cura di lavare per benino o con un mortaio. Bisogna avere l’accortezza di fare partecipare tutti i bimbi all’esperienza realizzata per evitare discriminazioni. La poltiglia ottenuta va pressata in modo tale da separare l’olio dalla sansa. Si prendono quindi una o più bottigliette e si riempiono con l’olio ottenuto. Sarà una vera soddisfazione per i bimbi vedere, assaggiare l’olio prodotto da loro stessi. Ne constateranno concretamente le qualità e l’uso.

POSSIAMO REALIZZARE CON I BIMBI UN’ALTRA ESPERIENZA RENDERE LE OLIVE VERDI DOLCI

Prendiamo delle bottiglie con collo largo. Vanno bene quelle che si usano per le passate di pomodori e si riempiono di olive. Si prepara una salamoia con acqua e sale ( ogni litro di acqua 90 grammi di sale). Si fa bollire questo composto e quando è ben freddo si versa nelle bottiglie. Si aggiungono foglie di alloro e finocchio selvatico per aromatizzare le olive. Le bottiglie si chiudono ermeticamente e si collocano in un luogo fresco. Si lasciano lì per qualche mese prima di essere consumate.

Naturalmente per constatare che le esperienze realizzate siano chiare ai bimbi facciamole prima verbalizzare, poi drammatizzare ed infine rappresentare graficamente.

 

POESIE

 L’ULIVO

Nel mese di Novembre

ti pieghi fino a terra

i tuoi frutti son maturi

per essere raccolti.

Canti s’innalzano negli uliveti

mentre le raccoglitrici usano le reti.

I tuoi frutti brillano nella notte scura

quando nel cielo spunta la luna. (Nonna Tina )

 

L’OLIVO BENEDETTO

Lo sai, che su tutti gli altari,

oggi benedicon l’olivo

Domenica dell’olivo:

domenica di pace!…

Chiedine un piccolo ramo,

di quell’olivo di pace:

portalo a casa con te:

E’ ancora umido e vivo

come una fronda novella:

pieghevole come un giunco:

fresco così, che le foglie

odorano, più che alle nari,

d’amarognolo al palato,

come l’olio appena torchiato. ( P. Mastri )

 

 FILASTROCCHE

 NELL’ULIVETO

Nell’uliveto di zia Giulietta

ci sono tante olivette.

Ce n’è una in vetta

che assomiglia ad una reginetta.

C’è l’oliva dolce e la tondina,

c’è quella ogliarda e la coratina.

C’è pure la biancolilla con la pisciottana,

la tagiasca e la nostrana.

Tutte buone da gustare con il pane ed il vino.

Tutte buone da schiacciare per avere olio fino. ( Nonna Tina )

 

 FILASTROCCA DELL’OLIVA

 Da un fiore giallo nasce l’oliva

quando il sole arriva.

A poco a poco matura

e da verde diventa scura.

A Novembre viene battuta e raccattata

ed infine viene schiacciata.

Dal suo cuore esce un tesoro,

che vale oro. (Nonna Tina )

 

   L’OLIO

Olio bello, olio fino

io ne metto un pochino

nella carne e minestrone

nell’insalata e polpettone.

Nella pappa al pomodoro

che diventa proprio buona.

Non bisogna mai abusarne

perché troppo fa male. (Nonna Tina )

 

INDOVINELLI

Siamo i frutti dell’ulivo

tra le foglie siamo schive

noi siamo le…( olive ) ( Nonna Tina )

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 Schiacciate siamo buone

col pane ed il filone.

Ci puoi trovare

in tanti cibi prelibati.

Siamo figlie dell’ulivo

noi siamo le… ( olive ) ( Nonna Tina )

……………………………………………………………..

 

Rendo liscia e luminosa

persino la pelle della sposa.

Mi trovi in unguenti e creme

sono giallo, liquido ed untuoso

tutti mi ritengono prezioso

io sono l’ … ( olio ) ( Nonna Tina )

………………………………………………………………..

 

DRAMMATIZZAZIONE

 L’OLIO

PERSONAGGI:- NARRATORE- GENNARO- SANDRO- MANUELA ( figlia)- GIOVANNA

( figlia )- MAMMA- MAURIZIO ( nipote )

 

GENNARO:-Quest’anno abbiamo fatto più olio degli altri anni e sono contento.

SANDRO:- Papà possiamo venderne un po’ e guadagnare dei soldini.

GENNARO:- Figlio mio hai avuto una buona idea.

MANUELA:- Papà io direi, invece, di portare l’olio che ci avanza alla mensa dei poveri. Lo sai che lì c’è bisogno di tutto.

GIOVANNA:- Sono d’accordo con Manuela. Non bisogna pensare solo a se stessi, ma qualche volta bisogna pensare a chi si trova in difficoltà.

MAMMA:- E’ vero, con la crisi che c’è nel nostro paese tante persone hanno perso il lavoro e non si possono permettere più tante cose e qualcuno le deve pur aiutare.

MAURIZIO:- Zio ho sentito dire che il signor Matteo ha chiuso il suo negozio di alimentari perché guadagnava poco. La gente preferisce oggi fare la spesa in quel grande centro-commerciale che si trova alla periferia della nostra città. Ora va a mangiare come tanti altri alla mensa dei poveri.

MANUELA:- Anche quelle due persone anziane che vivono vicino alla chiesa vanno alla mensa dei poveri perché con la loro misera pensione non riescono ad arrivare alla fine del mese.

GENNARO:- Miei cari oggi mi avete fatto capire che non bisogna essere egoisti, ma altruisti e generosi. Lo sapete cosa facciamo?

TUTTI IN CORO:- Cosa?

GENNARO:- Portiamo un bel po’ d’olio alla mensa dei poveri ed un altro po’ a don Ernesto che lo distribuirà a quelle famiglie bisognose.

TUTTI INSIEME:- Evvivva evviva! Papà hai capito qual è la cosa giusta da fare per aiutare le persone che hanno bisogno di un aiuto. ( Nonna Tina )

 

GIOCHI

       FORMA UN QUADRATO

Questo gioco si effettua a coppie. Si tracciano a terra con un gessetto due quadrati. Due bimbi devono porgere ai loro due compagni delle olive che questi ultimi devono collocare sopra i lati

dei quadrati. Vince la coppia che per prima finisce di mettere le olive sul contorno del suo quadrato. (Nonna Tina)

 

 SALTA SALTA

 Si mettono a terra due rami incrociati d’ulivo. I bimbi si dividono in squadre. A turno si salta negli spazi che formano i rametti d’ulivo. Chi inciampa o tocca i rametti viene squalificato. Vince la squadra che compie meno penalità. ( Nonna Tina )

 

 COSTRUISCI

Con questo gioco i bimbi apprendono in modo pratico le figure geometriche. Si forniscono a due bimbi dei rametti d’ulivo o delle foglie. Al comando:- Quadrato!

I due bimbi devono costruire un quadrato, utilizzando il materiale a loro disposizione. Vince chi lo realizza nel minor tempo possibile (i comandi possono variare, invece del quadrato si possono nominare altre figure geometriche ).  

 

   ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

 OGGETTI E PERSONAGGI

albero fiore

Con le foglie dell’ulivo possiamo realizzare dei personaggi o degli oggetti, disponendole nel modo giusto con un po’ di fantasia.

 

RAMETTO D’ ULIVO ARGENTATO E DORATO

 

Prendiamo dei rametti d’ulivo e spruzziamoli con la vernice dorata o argentata. Li facciamo asciugare. Dopo di che disponiamoli in un vaso, alternando un rametto argentato ad uno dorato.

 

QUADRETTI

Con i rametti dorati e verniciati possiamo realizzare dei graziosi quadretti.  

 

SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO 

albero cerchi fo foglie ul

 

 

 

 

 

 

 

 

2 Responses to “Progetto Storia dell’Ulivo per Bambini di 5-6 Anni (Rivolto agli Insegnanti)”

  • sono rimasta soddisfatta sia per la competenza,sia per la disponibilità professionale

    • Grazie Olga per l’apprezzamento. Le tue parole mi riscaldano il cuore perché mi spingono a continuare in questo progetto. Buonanotte!

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