Progetto Storia delle Uova Pasquali e del Cioccolato – II Parte
Nella I parte del progetto educativo abbiamo trattato delle uova di gallina. In questa II parte, invece, tracciamo la storia del cioccolato e dell’uovo di cioccolato.
STORIA DEL CIOCCOLATO
CONOSCIAMO L’ALBERO DEL CACAO.
L’albero del cacao è una pianta arborea nata spontaneamente, originaria dell’America Centrale. I suoi frutti pendono dai rami. Essi hanno la forma di melone. Ogni frutto al suo interno contiene tanti semi di cacao. Questi semi essiccati, tostati e macinati ci danno il cacao che costituisce l’elemento base per ottenere il cioccolato.
CARTA D’IDENTITA’ DELL’ALBERO DEL CACAO
NOME- THEOBROMACACAO (definito cibo degli dei)
LUOGO DI NASCITA – Alta Amazzonia
HABITAT IDEALE- zone tropicali perché ha bisogno per crescere di caldo, di umidità ed ombra
RACCOLTI ANNUALI- NUMERO 2
NOME DEL FRUTTO – CABOSSA
FORMA DEL FRUTTO – melone o cedro allungato
COLORE FRUTTO – giallastro- verdognolo
PESO DEL FRUTTO – 1 chilo
SEMI- (fave) sono tantissimi nel frutto
FOGLIE – di forma ovale con il margine ondulato- lucide nella parte superiore
DA DOVE PROVIENE L’ ALBERO DEL CACAO?
Secondo una leggenda il dio azteco Quetzalcoati regalò agli uomini i semi del cacao.
I primi a coltivare l’albero del cacao furono i Maya nel 1000 a. C. I botanici ritengono, però, che questa pianta nata spontaneamente era già nota 5.000 anni prima di Cristo. Presso i Maya questa pianta aveva una grande considerazione ed i suoi semi, contenuti nei frutti, erano così preziosi per loro da essere usati come monete. Questi indigeni preparavano una bevanda calda dal sapore amaro con cacao, acqua , farina di mais e spezie. Essa era destinata solo ai nobili. Il cacao aveva anche una valenza religiosa perché i semi nelle cerimonie sacre venivano offerti alle divinità.
La parola cacao, derivata dalla lingua maya e significa “CAC”= rosso e “Cau” fuoco, forza.
Gli Aztechi quando la civiltà Maya scomparve occuparono i loro territori e continuarono a coltivare le piante del cacao. Furono proprio loro a dare a Cristoforo Colombo, nel suo ultimo viaggio, dei semi di cacao. Egli una volta ritornato in Spagna li regalò ai sovrani. Cristoforo Colombo non capì l’importanza di quella scoperta, ma la comprese nel 1519 d. C. Cortez, un conquistatore spagnolo. Egli portò i semi di cacao nel suo Paese e per molto tempo la Spagna custodì gelosamente il segreto della bevanda calda a base di cacao che era usata nell’America Latina. Siccome questa bevanda aveva un sapore amarognolo i monaci successivamente l’addolcirono con vaniglia e zucchero.
Fu la figlia del re di Spagna, Anna d’Austria, che la portò in Francia quando sposò Luigi XIII. Questa bevanda veniva gustata solo dai nobili. Essa si diffuse poi in tutta l’Europa.
Fu a Torino che nel 1800 d. C. che Duret inventò il primo cioccolatino in forma solida. Nel 1819 in Svizzera sorse il primo stabilimento per la produzione del cioccolato.
La prima tavoletta di cioccolato, invece, fu prodotta nel 1820 in Inghilterra.
Secondo alcuni fu il re Luigi XIV ai primi del 700 che fece preparare le uova di cioccolato.
FASI DI LAVORAZIONE DEL CACAO
Per ottenere il cioccolato abbiamo bisogno del cacao. Il cacao non si trova in natura già pronto. Troviamo solo i frutti dell’albero del cacao, simili ai meloni che racchiudono nel loro interno tanti semi detti fave . Essi per diventare polvere di cacao devono essere sottoposti a delle operazioni:
1) FERMENTAZIONE = I semi del cacao si collocano in vasche o fosse scavate nel terreno per fare perdere loro l’umidità e prendere l’aroma ed il colore caratteristico
2) ESSICCAZIONE = Si mettono i semi al sole o in “armadi” di essiccamento per dare loro lucentezza e un sapore meno amaro.
3) TORREFAZIONE = Le fave (semi) del cacao vengono tostate per facilitare la loro macinazione e la spremitura.
4) GRANELLATURA E MACINAZIONE = Si macinano i semi del cacao tra cilindri caldi
5) SPREMITURA = Si estrae parte del grasso (burro di cacao) e si ottengono panelli di polvere di cacao.
6) RAFFINAZIONE = La massa ottenuta viene raffinata
7) CONCAGGIO = La massa fluida viene messa in conche
8) TEMPERAGGIO = Si stabilizza la pasta fluida per la lavorazione finale
9) MODELLAGGIO = (Fase finale) La pasta fluida si versa in stampi refrigerati.
COME SI OTTIENE L’UOVO DI CIOCCOLATO
Ottenuto il cacao possiamo produrre il cioccolato in genere e l’uovo di cioccolato.
Per i bimbi sarebbe un’esperienza indimenticabile realizzare a scuola delle uova di cioccolato ed inserire nel loro interno una sorpresina, magari ideata da loro stessi (un disegnino, un oggettino fatto con il das o la plastilina, etc…).
Sarebbe ancora più bello preparare prima il cioccolato a scuola e poi le uova. Dato che i nostri bambini sono piccoli e la loro attenzione è di breve durata velocizziamo il procedimento utilizzando il cioccolato già pronto, limitandoci a spezzettarlo. Coinvolgiamo i bambini facendo spezzettare a loro stessi le tavolette di cioccolato e a lavorare il cioccolato fuso ottenuto con un mestolo di legno fuori dal fuoco. Anche se le uova di cioccolato non riusciranno perfette non costituirà un problema, perché quello che conta di più e che tutti i bambini capiscano che cosa è il cioccolato e come esso si produce.
COSA CI SERVE
STRUMENTI:
1 termometro da cucina
1 spatola di acciaio o un cucchiaio di legno
1 piano di marmo o un piatto di porcellana
1 pentola e un pentolino.
stampini
INGREDIENTI:
Cioccolato 300 g di cioccolato fondente, al latte o bianco (la quantità può variare in base alle uova che vogliamo realizzare).
ESECUZIONE:
Si mette il cioccolato a pezzi nel pentolino e poi quest’ultimo si colloca nella pentola piena di acqua poco più della metà. Fare sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Con il termometro da cucina si misura la temperatura e quando essa è a 42° si toglie la pentola dal fuoco. A questo punto si deve eseguire il temperaggio per cristallizzare il cioccolato.
COME ESEGUIRE QUESTO PROCEDIMENTO?
Si prende dal pentolino i 3 quarti del cioccolato fuso e si colloca su un piano di marmo o di porcellana. Si lavora il cioccolato con la spatola o con un cucchiaio di legno, spostandolo da una parte all’altra, finché raggiunge la temperatura di 30°. Si versa poi questo cioccolato lavorato nel restante cioccolato del pentolino rimasto al caldo sulla pentola contenente acqua calda. Si mescola il tutto per bene. Infine si versa il cioccolato in stampini che si collocano nel frigo. Quando si sono raffreddati si tolgono dal frigo e si fanno combaciare le metà delle uova. Prima però con un coltellino togliamo le sbavature. Si abbelliscono le uova con tulle, fiocchi e decorazioni.
La cosa più bella è fare assaggiare un pezzetto di uovo a tutti i bambini. Essi potranno dire le qualità che ha il cioccolato.
Naturalmente dopo avere verbalizzato l’esperienza si rappresenta graficamente individualmente o si drammatizza. Si può realizzare un cartellone murale disegnando le varie fasi del procedimento eseguito per ottenere l’uovo di cioccolato.
In mancanza di stampini possiamo utilizzare i gusci delle uova di gallina dopo averli svuotati del loro contenuto, versando il cioccolato all’interno. Basterà poi collocarli nel frigo e, una volta solidificati, togliere il guscio e unire le due metà. Possiamo abbellirle con fiori o altre decorazioni.
REALIZZIAMO I CIOCCOLATINI
Possiamo preparare dei cioccolatini con lo stesso procedimento adottato per le uova di cioccolato così i bambini potranno vedere dal vivo la loro realizzazione. Io ho riciclato un contenitore di plastica che conteneva dei cremini e l’ho utilizzato per dare ai cioccolatini la stessa forma quadrata.
VIRTU’ DEL CIOCCOLATO
Recenti studi hanno sostenuto che il cioccolato sia utile per proteggere i denti dalla carie. Esso ha proprietà antidepressive e un effetto euforizzante.
CURIOSITA’
Nel 1897 a Londra fu costruito l’uovo di Pasqua più grande del mondo. Era alto 2 metri e 70 e largo 3 metri e mezzo. Nel suo interno vi era mezzo quintale di dolciumi.
Nel 1927 fu costruito a Torino un altro uovo gigantesco che pesava 700 chili.
POESIE- FILASTROCCHE
LA CIOCCOLATA
Se mangi un po’ di cioccolata
la vita ti appare beata.
Se la mangi la mattina
ti senti birichina.
Se la mangi in compagnia
ti prende l’ allegria.
Se la gusti alla fine della giornata
ti senti appagata. (Nonna Tina)
L’UOVO DI CIOCCOLATO
Un uovo di cioccolato cos’è?
E’ una delizia creata per te.
E’ una magia
che si gusta in compagnia.
E’ una bontà
che ti dà felicità.
E’ una golosità
che piace a tutta la comunità. (Nonna Tina)
UN UOVO CON SORPRESA
Stamattina mi hanno regalato un uovo,
non un uovo di gallina,
ma di cioccolato fino.
Che gioia quando l’ho aperto
ed una campanella si è messa a suonare:
– din don din don pace e amore
a tutti con il cuore. (Nonna Tina)
FILASTROCCA DEL CIOCCOLATO
Cioccolato che passione!
Io lo mangio a colazione.
Cioccolato che bontà!
Io lo mangio in quantità.
Cioccolato che allegria!
Io lo mangio in compagnia.
Cioccolato che stupore!
Mi piace tanto il tuo sapore.
Cioccolato che tristezza!
L’ho finito con amarezza.
INDOVINELLI
Vivo in un paese lontano.
I miei frutti sono come meloni.
Ho foglie ovali e lucenti
Chi dice il mio nome è intelligente… (albero del cacao) (Nonna Tina)
………………………………………………………………………………..
Sono una polvere marrone,
insieme all’acqua divento una bevanda gustosa.
Tutti mi salutano con un ciao
io sono il … (cacao) (Nonna Tina)
…………………………………………………
Non sono un uovo di gallina.
Sono dolce, di forma ovale.
Tutti con gioia mi gustano.
Chi conosce il mio nome alzi la mano… (uovo di cioccolato) (Nonna Tina)
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO CON STRASS
Tagliamo da un cartoncino un quadrato e vi disegniamo un uovo di Pasqua. Incolliamo degli strass colorati di forma rotonda. Abbelliamo l’uovo con fiocco e carta dorata.
QUADRETTO CON UOVO FATTO CON LE CARAMELLE MORBIDOSE
Ritagliamo un uovo da un cartoncino marrone. Incolliamolo su un cartoncino quadrato. Abbelliamo l’uovo con fiocchi. I bambini più grandi scriveranno in stampatello ,al suo interno, “Buona Pasqua”, utilizzando delle caramelle morbidose.
CARTELLONE MURALE
DAL CACAO AL CIOCCOLATO
Con questo cartellone fissiamo i punti più salienti delle conoscenze e delle esperienze realizzate dai piccoli.
1) Conosciamo l’albero del cacao con i suoi elementi (fiore- frutto- semi-foglie)
2) Rappresentiamo graficamente le fasi più importanti per trasformare i semi in cacao in polvere
3) Conosciamo il procedimento per ottenere il cioccolato e l’uovo pasquale
4) varie tipologie del cioccolato (fondente – bianco – al latte)
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO