Progetto Storia delle Uova Pasquali e del Cioccolato – II Parte

On 1 aprile 2017 by Nonna Tina

Nella I parte del progetto educativo abbiamo trattato delle uova di gallina. In questa II parte, invece, tracciamo la storia del cioccolato e dell’uovo di cioccolato.

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STORIA DEL CIOCCOLATO

CONOSCIAMO L’ALBERO DEL CACAO.

L’albero del cacao è una pianta arborea nata spontaneamente, originaria dell’America Centrale. I suoi frutti pendono dai rami. Essi hanno la forma di melone. Ogni frutto al suo interno contiene tanti semi di cacao. Questi semi essiccati, tostati e macinati ci danno il cacao che costituisce l’elemento base per ottenere il cioccolato.

CARTA D’IDENTITA’ DELL’ALBERO DEL CACAO

NOME- THEOBROMACACAO (definito cibo degli dei)

LUOGO DI NASCITA – Alta Amazzonia

HABITAT IDEALE- zone tropicali perché ha bisogno per crescere di caldo, di umidità ed ombra

RACCOLTI ANNUALI- NUMERO 2

NOME DEL FRUTTO – CABOSSA

FORMA DEL FRUTTO – melone o cedro allungato

COLORE FRUTTO – giallastro- verdognolo

PESO DEL FRUTTO – 1 chilo

SEMI- (fave) sono tantissimi nel frutto

FOGLIE – di forma ovale con il margine ondulato- lucide nella parte superiore

DA DOVE PROVIENE L’ ALBERO DEL CACAO?

Secondo una leggenda il dio azteco Quetzalcoati regalò agli uomini i semi del cacao.
I primi a coltivare l’albero del cacao furono i Maya nel 1000 a. C. I botanici ritengono, però, che questa pianta nata spontaneamente era già nota 5.000 anni prima di Cristo. Presso i Maya questa pianta aveva una grande considerazione ed i suoi semi, contenuti nei frutti, erano così preziosi per loro da essere usati come monete. Questi indigeni preparavano una bevanda calda dal sapore amaro con cacao, acqua , farina di mais e spezie. Essa era destinata solo ai nobili. Il cacao aveva anche una valenza religiosa perché i semi nelle cerimonie sacre venivano offerti alle divinità.

La parola cacao, derivata dalla lingua maya e significa “CAC”= rosso e “Cau” fuoco, forza.

Gli Aztechi quando la civiltà Maya scomparve occuparono i loro territori e continuarono a coltivare le piante del cacao. Furono proprio loro a dare a Cristoforo Colombo, nel suo ultimo viaggio, dei semi di cacao. Egli una volta ritornato in Spagna li regalò ai sovrani. Cristoforo Colombo non capì l’importanza di quella scoperta, ma la comprese nel 1519 d. C. Cortez, un conquistatore spagnolo. Egli portò i semi di cacao nel suo Paese e per molto tempo la Spagna custodì gelosamente il segreto della bevanda calda a base di cacao che era usata nell’America Latina. Siccome questa bevanda aveva un sapore amarognolo i monaci successivamente l’addolcirono con vaniglia e zucchero.

Fu la figlia del re di Spagna, Anna d’Austria, che la portò in Francia quando sposò Luigi XIII. Questa bevanda veniva gustata solo dai nobili. Essa si diffuse poi in tutta l’Europa.

Fu a Torino che nel 1800 d. C. che Duret inventò il primo cioccolatino in forma solida. Nel 1819 in Svizzera sorse il primo stabilimento per la produzione del cioccolato.

La prima tavoletta di cioccolato, invece, fu prodotta nel 1820 in Inghilterra.

Secondo alcuni fu il re Luigi XIV ai primi del 700 che fece preparare le uova di cioccolato.

FASI DI LAVORAZIONE DEL CACAO

Per ottenere il cioccolato abbiamo bisogno del cacao. Il cacao non si trova in natura già pronto. Troviamo solo i frutti dell’albero del cacao, simili ai meloni che racchiudono nel loro interno tanti semi detti fave . Essi per diventare polvere di cacao devono essere sottoposti a delle operazioni:

1) FERMENTAZIONE = I semi del cacao si collocano in vasche o fosse scavate nel terreno per fare perdere loro l’umidità e prendere l’aroma ed il colore caratteristico

2) ESSICCAZIONE = Si mettono i semi al sole o in “armadi” di essiccamento per dare loro lucentezza e un sapore meno amaro.

3) TORREFAZIONE = Le fave (semi) del cacao vengono tostate per facilitare la loro macinazione e la spremitura.

4) GRANELLATURA E MACINAZIONE = Si macinano i semi del cacao tra cilindri caldi

5) SPREMITURA = Si estrae parte del grasso (burro di cacao) e si ottengono panelli di polvere di cacao.

6) RAFFINAZIONE = La massa ottenuta viene raffinata

7) CONCAGGIO = La massa fluida viene messa in conche

8) TEMPERAGGIO = Si stabilizza la pasta fluida per la lavorazione finale

9) MODELLAGGIO = (Fase finale) La pasta fluida si versa in stampi refrigerati.

COME SI OTTIENE L’UOVO DI CIOCCOLATO

Ottenuto il cacao possiamo produrre il cioccolato in genere e l’uovo di cioccolato.

Per i bimbi sarebbe un’esperienza indimenticabile realizzare a scuola delle uova di cioccolato ed inserire nel loro interno una sorpresina, magari ideata da loro stessi (un disegnino, un oggettino fatto con il das o la plastilina, etc…).

Sarebbe ancora più bello preparare prima il cioccolato a scuola e poi le uova. Dato che i nostri bambini sono piccoli e la loro attenzione è di breve durata velocizziamo il procedimento utilizzando il cioccolato già pronto, limitandoci a spezzettarlo. Coinvolgiamo i bambini facendo spezzettare a loro stessi le tavolette di cioccolato e a lavorare il cioccolato fuso ottenuto con un mestolo di legno fuori dal fuoco. Anche se le uova di cioccolato non riusciranno perfette non costituirà un problema, perché quello che conta di più e che tutti i bambini capiscano che cosa è il cioccolato e come esso si produce.

COSA CI SERVE

STRUMENTI:

1 termometro da cucina

1 spatola di acciaio o un cucchiaio di legno

1 piano di marmo o un piatto di porcellana

1 pentola e un pentolino.

stampini

INGREDIENTI:

Cioccolato 300 g di cioccolato fondente, al latte o bianco (la quantità può variare in base alle uova che vogliamo realizzare).

ESECUZIONE:

Si mette il cioccolato a pezzi nel pentolino e poi quest’ultimo si colloca nella pentola piena di acqua poco più della metà. Fare sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Con il termometro da cucina si misura la temperatura e quando essa è a 42° si toglie la pentola dal fuoco. A questo punto si deve eseguire il temperaggio per cristallizzare il cioccolato.

COME ESEGUIRE QUESTO PROCEDIMENTO?

Si prende dal pentolino i 3 quarti del cioccolato fuso e si colloca su un piano di marmo o di porcellana. Si lavora il cioccolato con la spatola o con un cucchiaio di legno, spostandolo da una parte all’altra, finché raggiunge la temperatura di 30°. Si versa poi questo cioccolato lavorato nel restante cioccolato del pentolino rimasto al caldo sulla pentola contenente acqua calda. Si mescola il tutto per bene. Infine si versa il cioccolato in stampini che si collocano nel frigo. Quando si sono raffreddati si tolgono dal frigo e si fanno combaciare le metà delle uova. Prima però con un coltellino togliamo le sbavature. Si abbelliscono le uova con tulle, fiocchi e decorazioni.

La cosa più bella è fare assaggiare un pezzetto di uovo a tutti i bambini. Essi potranno dire le qualità che ha il cioccolato.

Naturalmente dopo avere verbalizzato l’esperienza si rappresenta graficamente individualmente o si drammatizza. Si può realizzare un cartellone murale disegnando le varie fasi del procedimento eseguito per ottenere l’uovo di cioccolato.

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In mancanza di stampini possiamo utilizzare i gusci delle uova di gallina dopo averli svuotati del loro contenuto, versando il cioccolato all’interno. Basterà poi collocarli nel frigo e, una volta solidificati, togliere il guscio e unire le due metà. Possiamo abbellirle con fiori o altre decorazioni. 

REALIZZIAMO I CIOCCOLATINI

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Possiamo preparare dei cioccolatini con lo stesso procedimento adottato per le uova di cioccolato così i bambini potranno vedere dal vivo la loro realizzazione. Io ho riciclato un contenitore di plastica che conteneva dei cremini e l’ho utilizzato per dare ai cioccolatini la stessa forma quadrata.

VIRTU’ DEL CIOCCOLATO

Recenti studi hanno sostenuto che il cioccolato sia utile per proteggere i denti dalla carie. Esso ha proprietà antidepressive e un effetto euforizzante.

CURIOSITA’

Nel 1897 a Londra fu costruito l’uovo di Pasqua più grande del mondo. Era alto 2 metri e 70 e largo 3 metri e mezzo. Nel suo interno vi era mezzo quintale di dolciumi.

Nel 1927 fu costruito a Torino un altro uovo gigantesco che pesava 700 chili.

POESIE- FILASTROCCHE

LA CIOCCOLATA

Se mangi un po’ di cioccolata

la vita ti appare beata.

Se la mangi la mattina

ti senti birichina.

Se la mangi in compagnia

ti prende l’ allegria.

Se la gusti alla fine della giornata

ti senti appagata. (Nonna Tina)

L’UOVO DI CIOCCOLATO

Un uovo di cioccolato cos’è?

E’ una delizia creata per te.

E’ una magia

che si gusta in compagnia.

E’ una bontà

che ti dà felicità.

E’ una golosità

che piace a tutta la comunità. (Nonna Tina)

UN UOVO CON SORPRESA

Stamattina mi hanno regalato un uovo,

non un uovo di gallina,

ma di cioccolato fino.

Che gioia quando l’ho aperto

ed una campanella si è messa a suonare:

– din don din don pace e amore

a tutti con il cuore. (Nonna Tina)

FILASTROCCA DEL CIOCCOLATO

Cioccolato che passione!

Io lo mangio a colazione.

Cioccolato che bontà!

Io lo mangio in quantità.

Cioccolato che allegria!

Io lo mangio in compagnia.

Cioccolato che stupore!

Mi piace tanto il tuo sapore.

Cioccolato che tristezza!

L’ho finito con amarezza.

INDOVINELLI

Vivo in un paese lontano.

I miei frutti sono come meloni.

Ho foglie ovali e lucenti

Chi dice il mio nome è intelligente… (albero del cacao) (Nonna Tina)

………………………………………………………………………………..

Sono una polvere marrone,

insieme all’acqua divento una bevanda gustosa.

Tutti mi salutano con un ciao

io sono il … (cacao) (Nonna Tina)

…………………………………………………

Non sono un uovo di gallina.

Sono dolce, di forma ovale.

Tutti con gioia mi gustano.

Chi conosce il mio nome alzi la mano… (uovo di cioccolato) (Nonna Tina)

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

QUADRETTO CON STRASS

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Tagliamo da un cartoncino un quadrato e vi disegniamo un uovo di Pasqua. Incolliamo degli strass colorati di forma rotonda. Abbelliamo l’uovo con fiocco e carta dorata.

QUADRETTO CON UOVO FATTO CON LE CARAMELLE MORBIDOSE

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Ritagliamo un uovo da un cartoncino marrone. Incolliamolo su un cartoncino quadrato. Abbelliamo l’uovo con fiocchi. I bambini più grandi scriveranno in stampatello ,al suo interno, “Buona Pasqua”, utilizzando delle caramelle morbidose.

CARTELLONE MURALE

DAL CACAO AL CIOCCOLATO

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Con questo cartellone fissiamo i punti più salienti delle conoscenze e delle esperienze realizzate dai piccoli.

1) Conosciamo l’albero del cacao con i suoi elementi (fiore- frutto- semi-foglie)

2) Rappresentiamo graficamente le fasi più importanti per trasformare i semi in cacao in polvere

3) Conosciamo il procedimento per ottenere il cioccolato e l’uovo pasquale

4) varie tipologie del cioccolato (fondente – bianco – al latte)

SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO

insiemi recinto di uova ritmo sfondo uovo uovo

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