Progetto Storia del Fuoco
Con tale progetto vogliamo fare conoscere ai nostri bambini la storia del fuoco, questo elemento importantissimo nella vita dell’uomo.
STORIA DEL FUOCO
L’uomo primitivo quando apparve sulla terra non conosceva l’ambiente in cui si trovava e tutto per lui era un mistero. Egli aveva paura di tutto e soprattutto degli animali che abitavano lì che gli parevano minacciosi, feroci e mastodontici.
Egli si sentiva indifeso e fragile di fronte a quella realtà.
Il primo problema per l’uomo primitivo fu quello di trovare un rifugio per ripararsi dalle intemperie, poi quello di procurarsi il cibo ed infine, quando le giornate erano rigide e fredde, un modo per riscaldarsi. Egli in un primo momento cercò di riscaldarsi indossando la pelliccia di qualche animale che era riuscito a catturare, ma non bastava allo scopo.
Un giorno scoprì il fuoco per caso quando un fulmine incendiò alcuni alberi della foresta. Prima ne ebbe paura e scappò terrorizzato come gli altri animali. Quando però l’incendio cessò e si avvicinò ai tizzoni rimasti accesi, sentì calore e capì che quella era cosa buona. Prese un rametto acceso e lo portò alla sua caverna che fu invasa da un dolce tepore. Egli si servì del fuoco per illuminare anche il suo rifugio e poi per cuocere i cibi che prima mangiava crudi. Grazie al fuoco l’uomo lavorò i metalli e costruì utensili, armi e vari attrezzi. Il fuoco fu la prima grande scoperta che portò una vera rivoluzione nelle abitudini umane.
OBIETTIVI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Capacità di imitare l’andatura dell’uomo primitivo
Capacità di imitare i gesti dell’uomo primitivo nell’accendere il fuoco
Sviluppo della coordinazione oculo – manuale
Cogliere le differenze fisiche dell’uomo primitivo rispetto all’uomo di oggi
I DISCORSI E LE PAROLE
Conversazioni sull’uomo primitivo ed i suoi bisogni
Conversazioni sulla scoperta del fuoco, sulla sua importanza e sua utilizzazione
Conversazione sul fuoco come mezzo di riscaldamento
Capacità di apprendere parole e termini nuovi
Capacità di rilevare le qualità del fuoco
Capacità di ascoltare storie inerenti alla tematica trattata e di inventarne
Memorizzazione di poesie, canti e filastrocche
CONOSCENZA DEL MONDO
Conoscere il fuoco come elemento naturale che riscalda, illumina, cuoce e trasforma i metalli
Conoscere i materiali usati per accendere un fuoco
Conoscere gli elementi che permettono al fuoco di accendersi ed ardere
Capacità di cogliere differenze in immagini uguali
Capacità di percepire lo scorrere del tempo
Capacità di seguire il senso logico nel ricomporre storie
IL SE’ E L’ALTRO
Conoscere e rispettare le regole per evitare pericoli ed incidenti nell’uso improprio di questo mezzo di riscaldamento.
IMMAGINI – SUONI E COLORI
Conoscere tramite immagini il fuoco quando è amico e quando diventa nemico
Conoscere e scoprire i colori del fuoco
Rappresentare graficamente il fuoco
Costruire con vario materiale anche riciclato questo mezzo di riscaldamento
FUOCO AMICO – FUOCO NEMICO
Dopo aver letto la storia ” Mog ed il fuoco” avviamo una conversazione con i nostri piccoli. Per stimolarli rivolgiamo loro delle domande sul fuoco, questo elemento che è molto importante per la nostra vita.
- Cos’è il fuoco? (è un elemento naturale)
- Qualche volta hai visto il fuoco?
- Dove?
- Conosci un modo per fare il fuoco?
- Per fare il fuoco cosa occorre? (legna, carta di giornale arrotolata, fiammiferi o accendino)
- Il fuoco serve per … ( illuminare, riscaldare, cuocere i cibi, lavorare i metalli, sterilizzare strumenti di lavoro, disinfettare l’acqua facendola bollire).
- Chi ci dà la legna per fare il fuoco? (gli alberi).
- I primi uomini facevano il fuoco con rametti, erba secca in mezzo alla caverna. Successivamente quando l’uomo costruì le case di mattoni e di pietre si scaldava al fuoco del caminetto. Esso era costituito da una base di pietra, su cui bruciava la legna, da una cappa e dal fumaiolo attraverso i quali uscivano all’esterno: il fumo e le faville.
Il fuoco è un amico perché rende migliore la nostra vita. Esso è potente e misterioso e, a volte, da amico diventa nemico. Infatti se lo utilizziamo impropriamente e non mettiamo in atto alcune accortezze il fuoco può bruciarci, può distruggere interi boschi, può bruciare le case.
Chi può domare il fuoco e spegnere gli incendi è il pompiere.
Sarebbe opportuno tenere in casa un estintore in caso scoppiasse un piccolo incendio.
COLORI DELLA FIAMMA
La fiamma del fuoco non ha sempre lo stesso colore, ma cambia in base al materiale che viene usato, (legna- gas- ecc…) alla quantità di ossigeno e alla temperatura.
I colori della fiamma sono: l’amaranto, amaranto pallido, rosso, rosso sangue, rosso scuro, rosso chiaro, rosso pallido,rosa, arancione, bianco, celeste, giallo pallido, giallo.
Per i bambini sarà un vero divertimento sperimentare e creare con le tempere i colori della fiamma.
La fiamma della candela alla base è di colore azzurro perché c’è ossigeno, in alto, invece, è di colore giallo.
CURIOSITA’ SUL FUOCO
Lo sapevate che la Terra è l’unico pianeta dove il fuoco può bruciare perché c’è l’ossigeno?
Il fuoco è una reazione chimica che produce luce e calore.
Anticamente i Greci accendevano le torce con i raggi solari servendosi di uno specchio parabolico che li catturava.
Con questo stesso sistema anche oggi viene accesa la torcia olimpica.
IL FUOCO PUO’ PRODURRE ACQUA
Proponiamo ai nostri bambini un esperimento.
Mettiamo sulla fiamma di una candela un cucchiaino. Dopo un po’ notiamo che si è formato vapore acqueo.
POESIE E FILASTROCCHE
IL FUOCO
Con la tua viva fiamma
con le tue rosse braci,
fuoco della mia casa
tanto tanto mi piaci.
La tua voce piccina
mi tiene compagnia:
rallegra, la tua luce
la casettina mia.
Mi racconta del bosco
le serene storielle,
quando i rami sognavano
col sole e con le stelle.
Tu mi scaldi le mani
i piedi infreddoliti,
mi cuoci i cibi buoni
asciughi i miei vestiti.
Ti voglio bene, fuoco,
della casetta mia
che mi doni tepore
dolcezza ed allegria.
(Teresa Romei Correggi)
ROSSO FUOCO
Rosso fuoco,
se per gioco
m’avvicino
troppo a te
<< Sta lontano>>,
tu mi dici
<< sta lontano
tu da me.
Non lo sai
che chi troppo
s’avvicina
può bruciarsi?
Sta lontano
Mia bambina>>.
( I.Manfredi)
CANTILENA
Un legno non fa fuoco
e due ne fanno poco:
con tre fai un fuocherello,
con quattro l’hai più bello.
Che se poi tu ci metti
del bosco due ciocchetti,
che vivida fiammata,
che bella la vampata!
Che soave calore
che ti consola il cuore!
E salgono le faville
al cielo a mille a mille
a cercare le stelline,
lontane sorelline.
(E. Camillucci)
LA FIAMMA
Io sono la fiamma,
di rosso vestita
che fischia e scoppietta,
che sibila ardita
che lesta serpeggia,
che alzandosi fugge
io sono la fiamma
che tutto distrugge.
Io sono la fiamma,
che sprizza faville
che aspira, s’innalza,
che schizza scintille
che scalda, che cuoce,
che splende, che fuma
io sono la fiamma
che tutto consuma.
(G. Noseda)
IL FUOCO
Com’è gaio, com’è bello
nel camino il fuocherello!
Giallo, rosso a lingue, a sprazzi,
tutto fiamme, tutto razzi!
Par che dica:”su, piccino,
vieni, vieni qui vicino!”
“No no no, non ci verrò:
che tu bruci io ben lo so!
Perciò caro focherello,
che scoppietti allegro e bello
ti saluto con la mano
ma da te sto ben lontano!”
(Hedda)
INDOVINELLI
Sono la figlia del fuoco,
sono rossa e gialla , arancione e blu
il mio nome dimmi tu …. (fiamma) (Nonna Tina)
………………………………………………….
Sto sempre nel caminetto
e riscaldo grandi e piccini.
Il mio nome fa rima con cuoco
io sono il … (fuoco) (Nonna Tina)
……………………………………………………..
Io do a tutti calore
come l’amore della mamma
io sono la … (fiamma) (Nonna Tina)
………………………………………………………………
Tutti mi temono perché li faccio lacrimare.
Il mio odore non è gradevole come il profumo
io sono il … (fumo) (Nonna Tina)
DRAMMATIZZAZIONE
L’UOMO IMPARA A SUSCITARE IL FUOCO
PERSONAGGI: NARRATORE – MIG (guardiano del fuoco) – SECONDO UOMO PRIMITIVO – GROG (capo tribù) – RAGAZZO – UOMINI E DONNE
NARRATORE – Una volta scoperto il fuoco, gli uomini primitivi furono presi dalla preoccupazione di conservarlo. C’era sempre chi lo vegliava e lo alimentava, perché non si spegnesse. Ma un giorno in una tribù …
MIG (disperato) – Ah! … Ah! … S’è spento il fuoco! Fuoco spento, rinasci. Io dormivo. Io colpa. Che fare? Fuggire! Fuggire! (fa l’atto di scappare).
SECONDO UOMO PRIMITIVO – Ah! Tu colpa! Tu dormivi e non vegliavi il fuoco. Tu l’hai fatto spegnere. Oh, oh, oh, venite! Correte! Dio Fuoco non è più con noi! (accorrono tutti).
GROG (capo tribù) – Che è accaduto?
SECONDO UOMO – Guarda, Grog. Mig ha lasciato spegnere il fuoco; lui ha lasciato andar via Dio grande, terribile, beneficio …
VOCI – Noi a notte senza luce!
ALTRE VOCI – Noi senza caldo!
TUTTI – Per colpa di Mig!
GROG – Nella foresta Mig! Sia portato nella foresta Mig! Non ritornerai, Mig, tu, che hai lasciato morire Dio Fuoco! (Mig viene preso a forza).
VOCI – Morirai, Mig! Noi, per te, senza fuoco! Ah! Ah!
GROG – Tu sarai solo nella foresta. Le belve ti avranno. Il cielo nero coprirà la foresta. Tornerà Dio Fuoco per punirti! Brucerà la foresta. Brucerà l’albero. Dio Fuoco dopo la tua morte tornerà con noi. Mig sia portato nella foresta! (Mig sta per essere trascinato via).
RAGAZZO – No, grande Grog!
GROG – Chi osa?
RAGAZZO – Io figlio di Mig.
GROG – Figlio di Mig, non abbiamo più Dio Fuoco tra noi, per colpa di tuo padre.
RAGAZZO – No, savio Grog. Guarda: vedi tu queste due pietre? Vedi tu queste due pietre? Vedi tu questi arbusti secchi? Io con questi richiamerò Dio Fuoco.
GROG – Che dici?
RAGAZZO – Sì, richiamerò Dio Fuoco, se vuoi. Ho visto in altra caverna come fanno. Anche loro hanno avuto il fuoco spento,
VOCI – E’ falso! Dio Fuoco viene solo dalla foresta!
RAGAZZO – Non è solo così, Grog. Ho visto bene. Richiamerò Dio Fuoco, se vuoi………………
GROG – Lo voglio.
RAGAZZO: Guarda! (strofina ancora le pietre; e finalmente il fuoco si accende). – Ecco, grande Grog!
VOCI IN CORO – Oh, Fuoco! Dio Fuoco è tornato con noi!
RAGAZZO – (si muove verso il padre, che viene lasciato libero) – Padre!
MIG – Figlio!
NARRATORE – Tutti ora danzano in onore del fuoco. E invece avrebbero dovuto ringraziare Iddio, unico e vero Creatore di tutte le cose, che concedeva loro il beneficio di questa grande scoperta. Facciamolo noi con le parole di San Francesco:
TUTTI – Lodato sì, mio Signore, per frate Fuoco, col quale ci illumini la notte.
Esso è bello, e giocondo, e robusto e forte!
(R. Botticelli)
GIOCHI
FUOCO – FUOCHERELLO
Ai bambino vengono dati lo stesso numero di legnetti o di bastoncini.
Al comando dell’educatrice: – Fuoco!
I bambini devono mettere vicini tutti i legnetti che hanno.
Al comando dell’educatrice: – Fuocherello!
I bambini devono mettere vicini due o tre legnetti.
I bambini con questo gioco capiranno che per fare un fuoco grande occorrono tanti legnetti, per avere un piccolo fuoco ci vogliono pochi legnetti.
(Nonna Tina)
PASSANO – PASSANO
I bambini devono imitare i personaggi o le azioni compiute dagli stessi quando vengono nominati dall’educatrice.
Educatrice: Passano passano tanti uomini primitivi che accendono il fuoco con bastoncini.
Educatrice: Passano passano tanti uomini primitivi che accendono il fuoco con due pietre.
Passano passano tanti uomini primitivi che cuociano la carne.
Passano passano tanti uomini che accendono il fuoco nel camino.
Di volta in volta si cambiano i comandi e così il gioco può proseguire finché vogliamo.
SALTA E NON TOCCARE IL FUOCO
Su una linea di partenza si collocano i bambini. Dalla parte opposta ad una certa distanza da loro si pongono dei legnetti che rappresentano il fuoco. (per dare meglio l’idea del fuoco si può disegnare una fiamma e attaccarla ai legnetti)
Al comando dell’educatrice: Salta il fuoco Mario!
Il bambino Mario deve correre e saltare i legnetti senza toccarli.
A turno tutti i bambini devono saltare i legnetti.
Chi li tocca o non salta viene eliminato.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO CON CAMINETTO E FUOCO
Disegniamo su un cartoncino bianco un caminetto. I bambini, dopo aver tagliato con le forbicine pezzetti di carta lucida o di cartoncino colorato, li incolleranno sul disegno. La legna e la fiamma del fuoco potranno realizzarli con la plastilina. Una cornicetta abbellirà il quadretto.
CARTELLONE DI GRUPPO PER RAPPRESENTARE LA STORIA DEL FUOCO
Su un cartoncino rappresentiamo insieme ai bambini le fasi più importanti della storia del fuoco.
TORCIA OLIMPICA
Con materiale riciclato i bambini potranno realizzare una torcia olimpica.
Si prendono dei tappi di sughero e si attaccano uno sull’altro con la colla o con gli stuzzicadenti. Alla cima della pila ottenuta si mette un bicchierino di plastica da caffè, tagliato un po’. Dentro questo bicchierino si collocano strisce di carta velina o carta crespa rossa e gialla tagliate a mo di frangia.
CUCINA
Con una scatola di cartone riciclata possiamo realizzare una cucina. I bambini la potranno utilizzare nell’angolo cucina e giocarci.
LA FIAMMA
Per realizzare una fiamma occorre:
un rotolo di carta igienica
carta crespa o velina rossa e gialla
cartoncino rosa e marrone
QUADRETTO CON LA FIAMMA ED I SUOI COLORI
I bambini dopo avere creato i colori tipici della fiamma con le tempere disegneranno una fiamma su un cartoncino e la coloreranno.
ARTE E IL FUOCO
Dopo avere fatto osservare ai bambini questi due quadri del pittore Renato Guttuso ” La fiamma” e “L’Incendio sulla collina”essi lasciandosi guidare dall’estro creativo riprodurranno i loro personali capolavori.
CANZONE SUL FUOCO
Vi proponiamo questa bellissima canzoncina sul fuoco.
SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO