Progetto Natale con il Pungitopo
Questo è un anno particolare ed anche il Natale sarà diverso dal solito. A causa del coronavirus, dobbiamo rispettare delle regole e non possiamo stare insieme ai nostri amici e parenti. Niente strette di mani, baci e abbracci usuali, niente tavolate affollate.
Possiamo trascorrere le feste unicamente con il nostro nucleo familiare. Questo, da un lato, ci infonderà nostalgia per le belle tombolate natalizie degli anni passati. D’altro canto, però, la nuova situazione ci farà apprezzare maggiormente l’intimità della nostra famiglia ed il vero spirito del Natale.
In occasione del Natale faremo conoscere ai nostri piccoli il pungitopo, considerato un portafortuna e un potente talismano a protezione dal male. E noi ne abbiamo tanto bisogno in questo periodo di difficoltà.
OBIETTIVI
Conoscere una pianta natalizia: il pungitopo
Conoscere il suo habitat
Conoscere le sue proprietà curative
Conoscere il suo impiego cosmetologico
Conoscere il suo utilizzo in cucina
Credenze popolari
Conoscere i suoi colori
Capacità di effettuare discriminazioni
Esercitare la motricità fine
CONOSCIAMO LA PIANTA DEL PUNGITOPO
La parola pungitopo deriva da un’antica pratica contadina di disporre una corona di pungitopo ai piedi degli alberi da frutto per impedire ai roditori di salirci sopra.
Il pungitopo è una pianta sempreverde che si trova facilmente nel sottobosco mediterraneo. Quando diventa adulta assume l’aspetto di un cespuglio. Il suo frutto è una bacca di colore rosso vivo e contiene 1 – 2 semi. Fin dalla antichità il pungitopo veniva considerato una pianta portafortuna o un talismano: gli antichi romani lo piantavano intorno alla casa perché pensavano che esso allontanasse i malefici. Con il Cristianesimo questa pianta diventò natalizia, simbolo di fortuna, gioia e prosperità.
Anche oggi troviamo il pungitopo in tutte le case nel periodo natalizio. Negli ultimi tempi si è fatta una raccolta indiscriminata di questa pianta per cui è stata dichiarata specie protetta in molte regioni. Prima di raccoglierla bisogna accertarsi che sia consentito per non incorrere in multe.
IDENTIKIT DEL PPUNGITOPO
Pungitopo = pianta sempreverde
Nome scientifico del pungitopo = Ruscus aculeatus
Altezza = può raggiungere al massimo 80 cm
Foglie = rigide, taglienti, acuminate di colore verde scuro e intenso. La punta delle foglie è pungente.
Fiori = di colore bianco – verdastro, lievemente profumati
Frutti = bacche lucide di colore rosso fuoco
CURIOSITA’
Anticamente il pungitopo veniva utilizzato per tenere lontani i topi ed altri animali dalla dispensa contenente provviste alimentari.
Nei tempi passati l’estratto del pungitopo veniva utilizzato come surrogato del caffè.
IL PUNGITOPO IN CUCINA
In cucina vengono utilizzati moltissimo i germogli del pungitopo che crescono in primavera vicino alla pianta madre. Essi sono ramoscelli lunghi, sottili e verdi, dal sapore deciso. I germogli assomigliano molto agli asparagi selvatici e per questo vengono cucinati allo stesso modo. Vengono utilizzati per fare insalate, risotti, minestre, frittate, il pesto per condire la pasta. Si possono mettere anche sott’olio.
100 grammi di germogli contengono circa 45 calorie.
PROPRIETA’ DEL PUNGITOPO
Il pungitopo ha proprietà diuretiche, sedative, antinfiammatorie e antireumatiche. Esso viene usato per curare le vene e rinforzare i capillari.
Il pungitopo ha un impiego anche cosmetologico per le sue proprietà lenitive, protettive, rinfrescanti e disarrossanti. Esso risolve i problemi della cellulite. E’ un rimedio contro i geloni, caduta di capelli ed emorroidi. Inoltre è un ottimo dopobarba.
CREDENZE POPOLARI SUL PUNGITOPO
Il pungitopo, secondo alcune credenze popolari, simboleggia la forza che previene e sconfigge ogni male.
Oggigiorno, esso è considerato simbolo del Natale per via delle sue bacche rosse e lucenti.
POESIE E FILASTROCCHE
IL PUNGITOPO
Alta è la neve,
la natura è tutta argentea,
c’è gelo e brina;
ma dalla coltre bianca
sbuca pigramente,
la pianticella vermiglia
del pungitopo
in fiori:
segno che la vita germoglia
anche
nel profondo inverno.
(tratta da: Filastrocche. it)
IL PUNGITOPO
Un giorno d’inverno
un topolino tremante
si riparò sotto una pianta.
Una pianta non molto bella,
tutti dicevano che portava iella.
Era spinosa e pungente,
teneva lontana la gente.
Se un animale le si avvicinava
un graffio sicuramente non gli mancava.
Compassionevole il topolino
si punse con una spina il ditino
caddero sulla pianta sangue a goccioline
che si trasformarono in rosse palline.
La gente a guardarla se ne innamorò
e a Natale da quel giorno a casa la portò
e tanta fortuna recò.
(Nonna Tina)
UN RAMETTO DI PUNGITOPO
Un rametto di pungitopo
io lo metto sulla porta
sulla porta della mia abitazione
per allontanare ogni maledizione.
Un rametto di pungitopo
io lo metto nella dispensa della cucina
per scoraggiare i topolini.
Una ghirlanda di pungitopo
io la metto ai piedi degli alberelli per impedire ai roditori e ai monelli
di rubare la mia frutta bella.
(Nonna Tina)
IL PUNGITOPO IN CUCINA
I germogli del pungitopo
se li metti nella frittata
te ne fai una abbuffata.
Se ci fai il risotto
Di piatti ne mangi otto.
Se con il pesto
condisci gli spaghetti
ti lecchi i baffetti.
Se i germogli del pungitopo li metti nella minestra
quando la gusti senti l’orchestra.
Essi sono buoni e saporiti
e sono da tutti graditi.
(Nonna Tina)
UN NATALE PARTICOLARE
Quest’ anno un Natale particolare
per non dire proprio strano.
Né abbracci né baci né strette di mano.
Non sono ammesse le tombolate
e nemmeno le tavolate.
Assembramenti non ne parliamo
delle persone ormai non ci fidiamo.
Ci guardiamo da lontano con diffidenza
e abbiamo perso ogni confidenza.
Nemmeno i nonni si posson visitare
e non si può con gli amici giocare.
Per colpa di un esserino virulento
non possiamo fare niente.
La nostra vita è stata stravolta!
Speriamo che il Bambinello
ci aiuti a mandare via quel monello.
Con la sua venuta sorga un’alba nuova
piena di gioia, di speranza, di amore e di pace.
(Nonna Tina)
A GESU’ BAMBINO
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
(Umberto Saba)
INDOVINELLI
A Natale tutti mi cercano.
Ho le foglie spinose
e tante rosse palline.
Il mio nome finisce con topo
Io sono il … (pungitopo)
…………………………………………………….
Sono un roditore,
mi piace molto il formaggio.
Al pungitopo ho regalato
il mio sangue a goccioline
io sono il … (topolino)
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO CON UN RAMETTO DI PUNGITOPO
Si ritaglia un quadrato o un rettangolo da un cartoncino colorato. Si disegna un rametto di pungitopo. I bambini debbono incollare dei chicchi di riso colorati con la tempera verde.
GHIRLANDA CON FOGLIE DI PUNGITOPO
Ho voluto realizzare una ghirlanda diversa dal solito, semplice e adatta all’operosità di tutti i bambini.
Si prepara, prima di tutto, con i piccoli la pasta di sale. Si realizza una corona circolare della grandezza che si desidera. Io l’ho fatta piccola per dare una ghirlanda ad ogni bambino come dono di Natale.
I bambini scelgono i segni natalizi da creare. Successivamente si colorano con le tempere e si verniciano. Intorno alla corona circolare io ho avvolto un nastro rosso. (Ognuno può abbellirla con un nastro del colore che si preferisce o con altro materiale.) Infine si incollano intorno alla ghirlanda i simboli del Natale realizzati. Questo dono si può accompagnare con una poesia natalizia o una letterina rivolta ai genitori o a Gesù Bambino.
Ogni bambino potrà collocare la ghirlandina sulla porta della sua casa o sulla porta della sua stanzetta.
Si può realizzare anche una ghirlanda grande da posizionare sulla porta della sezione o sul portone della scuola.
BOTTIGLIA PORTAFORTUNA CON PUNGITOPO
Occorrente:
1 bottiglietta di plastica tipo coca – cola
Stoffa di cotone verde scuro o velluto o panno
Smalto argentato o dorato oppure si possono usare i brillantini
Ghiaietta e riso colorati con le tempere
ESECUZIONE
Su un cartoncino si disegna una foglia di pungitopo che si userà come modello per riprodurre le foglie sulla stoffa. Per fare una foglia ce ne vogliono 2, per cui dobbiamo mettere la stoffa piegata doppia. Due foglie si cuciono insieme dopo avere messo all’interno dell’ovatta. Per fare lo stelo si può utilizzare un rametto secco di origano che si colora con la tempera verde oppure un filo di ferro al quale si avvolge della carta velina verde. In ultimo si cuciano le foglie allo stelo.
A questo punto, prendiamo la bottiglietta di plastica e collochiamo alla base della ghiaietta e del riso colorati con le tempere (oppure sassolini) . Inseriamo poi il rametto attraverso il collo della bottiglietta.
Il BAMBINELLO DIVINO
In questo tempo di pandemia abbiamo tanto bisogno di speranza, di fede e di coraggio per affrontare questa situazione difficile e solo Gesù Bambino può donarcele. Preghiamolo perché allontani dal mondo questa calamità e con la sua nascita sorga un’alba nuova piena di amore, serenità e pace.
Per realizzare Gesù Bambino occorre:
pasta di sale (100 gr di sale – 100gr di farina – 2 cucchiai di olio e un po’ di vinavil per renderla più consistente). Volendo si può sostituire la pasta di sale con il das.
fiammiferi
un pezzo rettangolare di sughero
un poco di paglia
ESECUZIONE
Sul pezzo di sughero al centro collochiamo un po’ di paglia e su di essa poniamo il Bambinello. Intorno a Gesù disponiamo a raggiera dei fiammiferi. Possiamo dare anche questo lavoretto ai bambini come dono di Natale, magari accompagnandolo con una poesia.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO