Progetto l’Ambiente Scuola per Bambini di 5-6 Anni (Rivolto agli Insegnanti)
Negli scorsi post abbiamo introdotto una tematica cara alle educatrici in questo mese di settembre: come accogliere i bambini che fanno il loro ingresso a scuola. Dopo di che siamo entrati ancora un po’ più nel vivo della tematica, dedicando un post all’accoglienza dei bambini di 3 anni, che entrano a scuola per la prima volta, in cui ci siamo sforzati di rendere l’esperienza divertente e niente affatto traumatica.
Oggi ci dedichiamo, invece, all’accoglienza dei bambini più grandi, già abituati alla scuola, che rientrano dalle vacanze estive.
Come sempre, iniziamo esponendo gli obiettivi che andremo a perseguire:
I bambini grandi sono ormai abituati a stare a scuola e sono pronti a fare nuove esperienze e ad allargare i loro orizzonti conoscitivi. Per mantenere vivo il loro entusiasmo ed il loro interesse dobbiamo proporre argomenti sempre nuovi e stimolanti. Se negli anni precedenti non siamo riusciti a trattare in modo completo una tematica, niente paura, abbiamo a disposizione tutto l’ultimo anno per poterlo fare! Non bisogna avere mai fretta, ma occorre procedere quando si tratta di bambini con lenta gradualità. E’ controproducente proporre ai bimbi ogni anno gli stessi giochi o le stesse attività perché si annoierebbero, ma bisogna proporre attività nuove e diverse. I bambini grandi ormai conoscono bene la loro sezione e anche gli altri ambienti scolastici. La conoscenza magari non sarà approfondita per cui con attività specifiche e giochi facciamo soffermare la loro attenzione sulle differenze, sui materiali, sulle forme, sui colori, sull’uso degli oggetti e cose che si trovano nei vari “spazi” dell’ambiente- scuola.
Osservando gli operatori scolastici facciamo capire ai bambini in che cosa consiste il loro lavoro, solo così essi potranno capirne l’utilità ed apprezzarlo.
Il primo giorno del nuovo anno scolastico accogliamo convenientemente pure i bambini più grandi per evitare discriminazioni. Facciamo capire loro non solo a parole , ma soprattutto con i comportamenti e gli atteggiamenti che ci sono tanto mancati in questa lunga vacanza estiva. Allestiamo anche per loro, aiutati dalla cuoca e magari anche dai genitori, un buffet con tante cosine sfiziose da mangiare. Sarà questo un modo per inaugurare bene il nuovo anno scolastico.
Possiamo regalare loro dei semplici sacchettini fatti con tela di sacco o altro materiale che riempiremo con caramelle e cioccolatini.
POESIE
IL RITORNO
Lieta fu la vacanza
ma più allegro il ritorno.
Non conosco altro giorno
più ricco di speranza.
Quanti bimbi giulivi
o scuola,in te raduni!
Fatti più adulti e bruni
dal sol dei mesi estivi. ( R. Pezzani )
LA SCUOLA
Chi mai l’ha costruita, un po’ appartata
dall’ altre case, come una chiesuola,
e poi che l’ebbe tutta intonacata
le ha scritto in fronte la parola Scuola?
E chi le ha messo al collo per monile
una campana senza campanile?
Chi disegnò per lei quei due giardini
con pochi fiori e giovani alberelli?
Non per un bimbo, ma per quanti sono
nel mondo, suona quella campanella:
e la scuola ti sembra così bella,
e quell’aiuola un fiorente dono
perché col giardiniere e il muratore
vi mise, ogni dì, mano anche amore. ( R. Pezzani )
GENTILEZZA
Gentilezza è quella fata
dalla voce delicata,
sempre dolce e sorridente
e con tutti compiacente.
Dice grazie a chicchessia
che le usi cortesia;
e se chiede qualche cosa,
quella fata assai graziosa,
dice sempre:- Per favore…
e si fa davvero onore.
Gentilezza è una virtù:
bimba, imparala anche tu. ( T. Romei Correggi )
IL TRENINO
Mettiamoci in fila
con mani sulle spalle
facciamo un trenino,
un trenino umano.
Ciuf ciuf ciuf,
oh! che divertimento!
Passiamo sotto il ponte,
nella galleria,
arriviamo alla stazione
con tutti i vagoni.
Salutiamo la gente dal finestrino
e mentre ripartiamo il capostazione,
fischiando ci dà il suo via. ( Nonna Tina )
PER ESSERE BUONI
Per essere buoni- statemi a sentire-
( esser buoni- come è nostro dovere )
non bisogna strillar, non si può dire:
<< Voglio>> e << Dammi !>>, ma chieder <<per piacere>>.
E a quella che vi serve con dolcezza
si dice << Grazie<<, si fa una carezza!
Si dice<< Grazie<< e ci si studia poi
in qualche modo di servirla noi. ( C. Del Soldato )
SCIVOLO
Che divertente
dall’alto scendere
velocemente
lungo lo scivolo.
Con giro rapido
si torna in cima
ed in un attimo
giù come prima! ( Mamma Serena )
FILASTROCCHE
LA GIOSTRINA
Gira gira la giostrina
gira gira pian pianino.
Una ciurma di bambini
salta su con gridolini.
La giostrina prende quota
e gira come una ruota.
Gira a destra, a sinistra ed in tondo
ed a tutti fa girare il mondo.
Spinta alla massima potenza
fa perdere ogni prudenza
e ben presto ogni piccino
si trasforma in un frullino. ( Nonna Tina )
SCUOLA, SCOLETTA
Scuola, scoletta,
non farmi troppa fretta.
Non sono che un bambino,
son sempre piccolino:
e la campanellina
mi sveglia ogni mattina!
Mi dice che il bidello
aperto ha già il cancello;
e i bimbi, tutti in fila,
si danno la manina,
salutan la maestra
poi vanno alla finestra,
salutan la mammina
e per tutta la mattina
si mettono a studiare,
proprio per imparare! ( Zio Tippete )
IL PULMINO
Ecco passa il pulmino
il pulmino della scuola
ha una tinta sola
gialla come il sole.
Si ferma ad ogni via
del centro e della periferia.
Ogni bimbo lo aspetta impaziente
per ritrovare gli amici e l’assistente.
L’autista un omone con grossi baffoni
minaccia schiaffoni
se non stanno tutti buoni.
- Seduti composti,nessuno si sposti,nessuno si affacci dal finestrinomentre è in corsa il pulmino.Quando il pulmino si ferma al cancelloche ha aperto il bidello
i bimbi saltano giù
e nessuno li ferma più. ( Nonna Tina )
LA CUOCA MARINA
Com’è brava la cuoca Marina
che se ne sta sempre in cucina
Si affanna ogni giorno
a preparare il primo, il secondo ed il contorno.
Tutti accontenta persino l’inappetente
che a casa sua non mangia mai niente! ( Nonna Tina )
CAVALLO IMPERATONDO
Gira, gira tondo,
Cavallo Imperatondo,
cavallo d’argento,
che pesa cinquecento,
centocinquanta,
la gallina canta.
Lasciatela cantare,
la voglio maritare.
Le voglio dare il Sole.
Il Sole è troppo forte!
Le voglio dar la Morte.
La Morte è troppo scura!
Le voglio dar la Luna.
La Luna è troppo bella!
La Luna sta lassù…
Dai un bacio a chi vuoi tu.
( Nico Orengo, A- ulì- ulè, Einaudi )
INDOVINELLI
Siamo cugini della matita,
abbiamo l’anima vivace
che a tutti piace.
Siamo usati dai bimbi e dai pittori
noi siamo i… ( colori ) ( Nonna Tina )
…………………………………………………………..
La nostra casa è uno scatolone.
Siamo grandi, piccoli,
lunghi, corti e colorati.
Siamo indispensabili per le creazioni
noi siamo le… ( costruzioni ) ( Nonna Tina )
…………………………………………………………………..
Alta alta, fine fine,
io somiglio ad un paletto
e non ho rami ne spine;
solo il corpo stretto stretto.
Questo corpo, son sincera,
non è poi di molto tristo;
ma ho l’anima si nera
che di pari non ne ho visto.
L’ uom il sa, e mi taglia il collo
con l’intento dichiarato di rapire
il mio midollo sin che tutto ha consumato.
Me lo toglie, e quanti segni eleganti
ei ne sa fare!
Ma anche tu, per i tuoi disegni,
bimbo, me lo vuoi rubare. ( matita )
………………………………………………………………
Ho gambe, ma non cammino.
Ho schiena, ma non ho testa.
Sono in ogni scuola ed in ogni casa
e all’ora di pranzo sto intorno alla tavola, senza mangiare. ( sedia )
…………………………………………………………………………………………………..
Tonda, liscia e pazzerella
salto, ballo, cado e frullo
o bambino o bambinella
sono un sano trastullo. ( palla )
…………………………………………………………
Sono un luogo santo e bello
sempre pieno di monelli
che giocano, cantano, imparano
e crescono piano piano.
A volte, essi urlano a squarciagola
avete capito io sono la… ( scuola ) ( Nonna Tina )
………………………………………………………………………………….
Sono sempre attenta e vigilante
insegno tante cose con amore
ai bimbi voglio bene anche
se sono un po’ birbantelli.
Gioco con loro a fare l’attrice
penso che vi sia chiaro
io sono… ( l’educatrice ) ( Nonna Tina )
DRAMMATIZZAZIONE
PERSONAGGI:- MARCELLO- GIULIO- PIERO- SILVIA- CARLA- MICHELA- SERENA- ENZO- CLARA- CARMELA- ALESSANDRO- GIUSEPPE- ELEONORA – MARIA
MARCELLO- Che bello essere tornati a scuola!
GIULIO:- Hai ragione, amico mio! Ti confesso che mi ero stancato di stare a casa.
PIERO:- Cosa dite? Io vorrei che le vacanze durassero per tutto l’anno!
SILVIA:- Non dire sciocchezze! Cosa faresti a casa tutto solo?
PIERO:- Trascorrerei il mio tempo davanti al computer o davanti alla televisione a guardare i cartoni. A me piacciono tanto!
CARLA:- A lungo andare ti annoieresti!
MICHELA:- E’ meglio venire a scuola e giocare con gli amici di sempre ed apprendere tante cose.
SERENA: – Quanto tempo è trascorso da quando abbiamo varcato per la prima volta il cancello di questa scuola! Vi ricordate come eravamo piccoli ed intimiditi?
ENZO:- Ricordo che ho pianto per giorni e giorni perché non volevo lasciare la mia mamma! Quando ho capito che le maestre mi volevano bene non ho pianto più e mi sono sentito come a casa mia.
CLARA:- Io, a dire la verità, fin da subito mi sono sentita a mio agio a scuola e piangevo quando non potevo venire.
CARMELA:- Sono trascorsi, cari miei, quasi due anni! Quante ne abbiamo combinate insieme! Al pensiero che questo è l’ultimo anno in questa scuola mi viene il magone.
ALESSANDRO:- Chissà se l’anno prossimo alla scuola elementare ci metteranno nella stessa classe!
GIUSEPPE:- Sarebbe bello frequentare tutte le scuole insieme e non separarci mai.
ELEONORA:- Questo è impossibile, ma anche se prenderemo strade diverse continueremo a frequentarci lo stesso, rimanendo amici.
MARIA:- Tutti dicono che l’amicizia che nasce tra i banchi di scuola durerà per tutta la vita!
Chissà, se poi sarà veramente così!
( Nonna Tina )
GIOCHI
Il gioco, come è risaputo, riveste una grandissima importanza perché permette ai bimbi di conoscere la realtà circostante, di socializzare e di acquisire autonomia.
Di seguito alcuni giochi :
PANETTIERE
I bimbi si danno la mano formando un semicerchio. I due piccoli che si trovano alle estremità conducono il gioco. Uno dei due rappresenta il panettiere mentre l’altro un cliente.
Il cliente domanda al panettiere se il pane è cotto e dice:
- Panettiere panettiere è cotto il pane?L’altro risponde:- Si è cotto.Il cliente:- com’è venuto?Il panettiere:- Bruciato.Il cliente:- Chi è stato?Il panettiere dice il nome del compagno che è vicino a lui (per esempio Michele).
Tutti i bimbi passando sotto il braccio alzato del bimbo nominato cantano così:
– Povero Michele legato alle catene sotto le pene non può più mangiare.
Il gioco continua finché tutti i bimbi si gireranno di spalle e saranno legati alle catene. A questo punto si forma una catena e i due bimbi che si trovano alle due estremità di essa la tirano uno da una parte e uno dall’altra finché un bimbo non si stacca e rompe la catena. Questo bimbo prende il posto del panettiere e quello vicino del cliente.
O CHE BEL CASTELLO
I bimbi formano due cerchi, uno grande e uno piccolo (il piccolo costituito da due bimbi si colloca dentro il cerchio grande). I bimbi del cerchio piccolo diranno:
Oh che bel castello marcondino dinondello
o che bel castello marcondino dinondà.
I bimbi dell’altro cerchio risponderanno:
E’ più bello il nostro marcondino dinondello
è più bello il nostro marcondino dinondà.
Rispondono i bimbi del cerchio piccolo:
noi ve lo distruggeremo marcondino dinondello
e noi ve lo distruggeremo marcondino dinondà.
I bimbi del cerchio grande:
Quale pietra volete marcondino dinondello
quale pietra volete marcondino dinondà.
I bimbi del cerchio piccolo:
- Vogliamo la pietra (Si dirà il nome di un bimbo del cerchio grande).Si continuerà così finché tutti i bimbi del cerchio grande andranno nel cerchio piccolo. In questo modo si forma un unico cerchio grande con tutti i bimbi. Gireranno tutti insieme dicendo:
- O che bel castello marcondino dinondelloo che bel castello marcondino dinondà.
INDOVINA IL VERSO
Un bimbo si gira di spalle e un compagno indicato dall’educatrice riproduce il verso del gallo. Quando si gira verso i compagni egli deve dire il nome del bimbo che ha imitato il verso del gallo. Se indovina deve lasciare il suo posto al compagno, altrimenti deve rifare il gioco.
( Il gioco si ripeterà con l’imitazione dei versi di altri animali )
CHIAMA
Un bimbo si colloca con una palla al centro di un circolo formato dai compagni. Egli chiama il bimbo al quale vuole lanciare la palla. Se quest’ultimo riesce ad afferrare la palla a sua volta chiama un altro compagno e gli lancia la palla. Se non vi riesce è lo stesso bimbo che ha iniziato il gioco a portarlo avanti. Se la palla viene afferrata da un bimbo che non è stato chiamato, quest’ultimo sarà squalificato, quindi dovrà uscire dal gioco.
CACCIA AL TESORO PER CONOSCERE MEGLIO L’AMBIENTE-SCUOLA
Un bambino esce fuori dalla sezione ed i suoi compagni nascondono nella sezione o in altri spazi della scuola un oggetto che gli è stato fatto vedere precedentemente. Egli lo deve individuare e trovare dietro indicazioni dei compagni.
GIOCO DEL TRENINO
Con tale gioco si possono esplorare e conoscere gli ambienti scolastici.
I bimbi si dispongono in fila tenendosi uniti appoggiando le mani sulle spalle del compagno che si trova davanti. Il capofila (che all’inizio può essere l’educatrice) annuncia la partenza del treno per una località nota ai bimbi.
- Treno in partenza per…Tutti in carrozza!Prima stazione scendono i bimbi che hanno i capelli neri!Il gioco continua con molte varianti riferite al colore degli occhi, all’abbigliamento,al colore delle scarpe ecc…
TABELLA PER RILEVARE I BIMBI ASSENTI
Questa tabella è a doppia entrata e rileva le assenze settimanali. Quando i bambini avranno acquisito una certa dimestichezza allora potremmo farla anche mensile.
Si prende un cartoncino e si divide in riquadri. In un riquadro scriviamo il nome dei bimbi e negli altri il nome dei giorni della settimana (possiamo scrivere anche solo le iniziali dei giorni e colorarle in modo diverso). Ogni bimbo presente in quel determinato giorno della settimana può realizzare un disegno a piacere nel riquadro che corrisponde al suo nome o mettere una crocetta o l’iniziale del suo nome. I riquadri che in quel giorno restano bianchi corrispondono ai bimbi assenti.
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
OROLOGIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA
Per fare intuire ai bambini lo scorrere del tempo costruiamo con del cartoncino un orologio. Il quadrante lo dividiamo in tante parti in base alle attività educative che intendiamo svolgere nell’arco della giornata scolastica. Con i bimbi concordiamo simboli per rappresentare le varie attività.
Ecco un modello di orologio per fornirvi un’idea.
Attività di pittura; simboli: pennelli, barattoli di colore e una tavolozza
Attività motorie; simboli: “palla, corda, birilli e cerchio”
Attività musicali ; simboli: chitarra, tamburo, nacchere e note musicali
Attività di grafismo e prescrittura; simboli: lettere dell’alfabeto,grafismi e penna
Attività manuali; simboli: forbici, colla, cartone e carta
Pranzo; simboli: posate
Ricreazione; simboli: due bimbi
Merenda; simboli: frutta e merendina
Attività precalcolo; simboli: numeri e forme
Attività di drammatizzazione e teatrali; simboli: teatrino, burattino
Ogni educatrice ha la libertà di organizzare al meglio la giornata scolastica comunque bisogna tenere conto di alcuni fattori:
1 ) i bimbi dopo un’attività che richiede impegno e concentrazione hanno bisogno di muoversi
2 ) l’attenzione dei nostri bimbi non ha una lunga durata.
Bisogna quindi alternare le attività impegnative con quelle meno impegnative.
COSTRUIAMO I MEZZI DI TRASPORTO
Non tutti i bimbi abitano vicino alla scuola, molti arrivano da lontano e quindi usano mezzi di trasporto diversi: pulmino, auto, bicicletta, moto.
Con cartoni, scatole, scatoloni o altro materiale costruiamo insieme ai bambini questi mezzi.
Possiamo anche registrare su una tabella quanti bimbi raggiungono la scuola con l’auto, quanti con la bicicletta, quanti con il pulmino e quanti a piedi. Indichiamo ogni bambino
con una crocetta.
CARTA TOPOGRAFICA DELLA NOSTRA SEZIONE
Su un foglio o cartoncino rappresentiamo graficamente la disposizione dei tavolinetti, cattedra, armadietti ed altri arredi presenti nella nostra sezione nonché le finestre, la porta o eventuali balconi .
PLASTICO DELLA SCUOLA
Prendiamo un pezzo di compensato o masonite per fare la base al nostro plastico. Dopo di che con cartoncini o plastilina oppure cera pongo costruiamo la nostra scuola, gli alberi, le strade,la chiesa, le abitazioni o negozi che si trovano vicino ad essa.
Ecco un’idea per rappresentare la nostra scuola:
1. Su un cartoncino riproduciamo il modello nella foto sottostante (notare che la misura della parte anteriore e posteriore deve essere uguale; le parti laterali saranno la metà delle altre due, es.: parte frontale cm 10, parti laterali cm 5);
2. A parte, su un cartoncino rosso, disegniamo e ritagliamo il tetto. Dopo di che, incolliamo il tetto e la scuola in modo da realizzare un modello tridimensionale.
RAPPRESENTAZIONE INTERNA DELL’AMBIENTE SCUOLA
Prendiamo una scatola e tagliamo la parte superiore di essa in modo tale da potere vedere l’interno. Riproduciamo gli spazi interni dell’ambiente- scuola (sezioni, servizi igienici, cucina, refettorio, ecc… ), cercando di rispettare la reale disposizione di essi.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE
Con il das, la plastilina, i cartoni e altro materiale costruiamo gli oggetti e le persone che vi sono nell’ambiente- scuola.
RAPPRESENTAZIONI GRAFICO – PITTORICHE
Lasciamo liberi i bimbi di rappresentare graficamente gli ambienti scolastici, le persone che operano in essi e le esperienze vissute nell’ambiente- scuola.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO