Progetto l’Ambiente Scuola per Bambini di 3-4 Anni (Rivolto agli Insegnanti)
L’inizio dell’anno scolastico è pieno di aspettative sia per le insegnanti che per i piccoli. I bimbi che entrano per la prima volta a scuola hanno bisogno soprattutto di affetto nella fase di inserimento e dobbiamo fare di tutto perché esso avvenga in modo sereno, senza traumi. E’ bello conoscere nuovi piccoli ed aiutarli con le nostre cure ed attenzioni a crescere come pianticelle. (Guardate anche l’introduzione al tema).
POESIE
SCUOLA -SCUOLETTA
Scuola, scuoletta
sei bella come la mia casetta.
Quando entro il mattino
mi sento un principino.
Sei come un giardino a primavera
pieno di fiori e di colori
che diffondono intorno luce e
calore.
Quei fiori siamo noi bambini che nella scuola
ogni giorno cresciamo un pochino.
E giocando impariamo da piccini
a diventare omini. (Nonna Tina )
SE TI CHIAMANO
Se qualcuno ti chiama
non rispondere:” Eh? ! “
Ma: “ Ecco, vengo subito!”
“Mammina, son da te!”
Subito si risponde,
alla prima chiamata,
con gentile sorriso
e con voce garbata. ( Irene Brinati )
IL PALLONCINO
… Si è rotto il filo
ed è scappato in su,
ed ora il palloncino non l’ho più.
Ora nel cielo azzurro del buon Dio
c’è un punto rosso:
è il palloncino mio.
Si è fatto molti amici di metallo
con razzi e con antenne, ed al mattino
lui dice : “ Good Morning! Dobri utro!”
E quelli: “ Oh, buon giorno, palloncino! ( G. Lunari )
IL GALATEO DEI PICCINI
Se qualcosa vuoi avere
devi dire << per piacere>>.
Il piccin gentile e buono
dice <<grazie>> ad ogni dono;
se gli chiedono un favore
lo fa tosto e di buon cuore,
e saluta per benino
con la voce e con l’inchino.
Non fa scherzi con la mano
che son scherzi da villano;
non si mette il dito in bocca
e il nasino non si tocca.
E’ pulito e ben ravviato
tiene l’abito ordinato;
usa dir mattina e sera
al Signor la sua preghiera. ( A. Pietrasanta )
SCIVOLA, SCIVOLA GIU’
Che cosa divertente
scendere velocemente
lungo lo scivolo.
Scivola Giovannino,
scivola Annamaria,
scivola, mamma mia,
quel disastro di Pierino
E’ tutto bello, ma
che guaio ci sarà
quando mamma
farà scivolare
sui pantaloni con i buconi
due sonorissimi sculaccioni! ( M. A. Scavuzzo )
ALTALENA
Due catenelle e un seggiolino
appesi ad un ramo:
per un bambino
è meglio di un aeroplano.
FILASTROCCHE
SILENZIO PERFETTO
Silenzio perfetto
chi parla uno schiaffetto
chi dice una mezza parola
esce fuori dalla scuola.
A MOSCA CIECA
O mosca, o moschettina,
sei cieca poverina!
Sei cieca, sei bendata
e annaspi disperata.
Chi dunque vuoi pigliare?
La benda a chi vuoi dare?
Ti tocco e non mi vedi,
t’ inganno e non mi credi…
sei cieca poverina
o mosca, moschettina… ( a. C. Pertile )
INDOVINELLI
Ho tutto sotto controllo
pulisco a tutte le ore,
suono la campanella
io sono la … ( bidella ) ( Nonna Tina )
……………………………………………………………….
La mia forma è rotonda
come il mondo.
Salto, rimbalzo
cado e ballo
io sono la… ( palla ) ( Nonna Tina )
…………………………………………………………………..
E’ tuo, ma l’adoperano
quasi sempre gli altri. ( il nome )
……………………………………………………………………………
Chi sale in cielo
senza ali e senza scale? ( palloncino )
………………………………………………………………………………
Sono un’asticciola affusolata
e ho la punta nera o colorata.
Con me può disegnare ogni bambino
un pupazzo, una casa, un fiorellino
purché mi tenga stretta con le dita
il mio nome, non sai? ( matita )
……………………………………………………………………………..
Ho in testa una cuffietta
trascorro il mio tempo in cucina
preparo bei pranzetti ai bambini
e , a volte, pure con l’arancia l’oca
io sono la … ( cuoca ) ( Nonna Tina )
……………………………………………………………..
DRAMMATIZZAZIONE
PERSONAGGI: PRESENTATORE- LUISA- CAMILLA- SERENA- MARIO- CARLO- MAESTRA PINA- MAESTRA GISELLA- COMPAGNI DI SEZIONE
PRESENTATORE:- Luisa e Camilla, due bimbe che frequentano la scuola dell’infanzia, bisticciano perché entrambe vogliono giocare con la stessa bambola.
LUISA:- Camilla dammi subito la bambola!
CAMILLA:- Non fare la prepotente! La bambola l’ho presa prima io ed è mia.
SERENA:- Non dire sciocchezze! Le maestre hanno detto che i giocattoli che sono a scuola sono di tutti.
MARIO:- E’ vero quello che affermi, ma questo non significa che devi prendere il giocattolo di Camilla se ancora ci sta giocando.
CARLO: – Certamente! Devi, cara mia, aspettare il tuo turno.
LUISA:- ( gridando e con fare minaccioso ) Basta facciamola finita! E.. tu piccola deficiente dammi la bambola.
CAMILLA:- E’ inutile che ti agiti tanto, strega! La bambola non te la do.
PRESENTATORE:- Le due bimbe si accapigliano e a questo punto intervengono le maestre.
MAESTRA PINA:- Cosa sta succedendo qui?
MAESTRA GISELLA:- Cos’è tutta questa caciara? Avete dimenticato che state a scuola e non al mercato?
CAMILLA:- Maestre la colpa è di Luisa che con la sua prepotenza voleva portarmi via la bambola con la quale stavo giocando.
MAESTRA PINA:- Queste cose non si fanno. Tra compagne non bisogna mai bisticciaare. Tutti possono avere i giocattoli solo bisogna avere la pazienza di aspettare il proprio turno.
MAESTRA GISELLA:-Non sarebbe stato meglio mettervi d’accordo e giocare insieme?
Presentatore :- Le due bimbe si guardano negli occhi e dopo un momento di esitazione si abbracciano e fanno la pace.
CAMILLA:- Luisa, su facciamo la pace!
LUISA:- Ci siamo comportate veramente male! Diamoci un bacio e torniamo ad essere amiche.
Camilla:- Ho un’idea! Perché non giochiamo insieme con la bambola? Tu fai la mamma ed io la zia così la possiamo tenere un po’ per ciascuna.
Presentatore:- Tutti i compagni applaudono perché pace è fatta e la calma è ritornata nella sezione
e ha vinto il buon senso. ( Nonna Tina )
GIOCHI
In questa fase di inserimento nell’ambito scolastico sono importantissimi i girotondi e altri giochi di gruppo che permettono di riconoscere i compagni sulla base di alcuni tratti fisici o il suono della voce, oltre che le “cantilene ritmate” con le quali si ripetono in coro i nomi di tutti i bimbi . Essi in tal modo socializzano tra loro e si conoscono meglio. I bimbi devono essere costantemente invitati ad osservare i compagni perché il confronto permette loro di crescere nell’identità individuale e sociale. Bisogna favorire delle esperienze per valutare se i bimbi abbiano presente non solo il nome, ma pure l’immagine degli altri.
Per facilitare la conoscenza tra i bimbi possiamo all’ora della colazione invitarli a turno a distribuire gli zainetti ai compagni pronunciando il loro nome.
Di seguito alcuni giochi
GIOCO PER RICONOSCERE I CONTRASSEGNI
I bimbi si mettono in ordine sparso davanti al proprio contrassegno. Si mette una musica e i bimbi girano liberamente. Quando la musichetta cessa e l’educatrice dice:
- Ogni bimbo al suo posto!I bimbi devono collocarsi davanti al proprio contrassegno. Chi sbagliaa esce fuori dal gioco.
HO PERSO UNA PECORELLA
I bimbi si danno la mano e formano un cerchio meno uno che si colloca fuori. I bimbi girando dicono:
-
- E’ persa una pecorella larillallera
- è persa una pecorella larillallà.
- Mentre i compagni stanno fermi il bimbo che è fuori dal cerchio girando risponde così:– E dove l’avete persa larillallerae
- dove l’avete persa larillallà.
- I compagni dicono:
- L’abbiamo persa dentro il bosco larillallera
- l’abbiamo persa dentro il bosco larillallà.
- Il bambino che è fuori dal cerchio chiede di volta in volta ai compagni la pecorella di che colore ha gli occhi, i capelli, il vestito, le scarpe, le calze, ecc…Dietro queste indicazioni egli deve individuare la pecorella che si è perduta nel bosco e deve dire il suo nome. ( naturalmente prima che inizi il gioco i bimbi senza che lui se ne accorga devono scegliere il compagno o la compagna che rappresenti la pecora smarrita).Se il bambino che è fuori dal cerchio indovina il nome del compagno scelto a rappresentare la pecora smarrita gli altri bimbi gli diranno:
- Hai indovinato larillallerahai indovinato larillallà.Se non indovina gli diranno:
- Non hai indovinato larillalleranon hai indovinato larillallà.Se indovina il suo posto viene preso dalla pecorella persa, altrimenti egli deve rifare il gioco.
LA CODA DEL SERPENTE
I bimbi formano un cerchio e un compagno si colloca fuori del cerchio,rappresentando il serpente. I compagni stanno fermi e lui gira intorno al cerchio dicendo:
-Io sono il serpente che scende giù dai monti per trovare la coda che ho perduto un dì.
I compagni rispondono:
- La tua coda è qui, ma solo un pezzetto puoi pigliare.Il serpente dice a sua volta:
- Prendo Maria.La bimba che si chiama Maria si stacca dal cerchio e si attacca al compagno che rappresenta il serpente. Il gioco va avanti finché il serpente non prende tutti i bimbi che rappresentano i pezzi della sua coda.
IL RICORDO
Tutti i bimbi formano un cerchio, meno uno che si pone al centro di esso in ginocchio e con le mani davanti agli occhi. Un bimbo mette poi sul suo capo un fazzoletto.
Tutti i bimbi insieme dicono:
– Chi ti ha messo questo ricordo larioletta lariolà.
Il bimbo posto al centro del cerchio dice il nome di un compagno che secondo lui gli ha messo il fazzoletto sul capo. Se indovina il suo posto viene preso dal compagno che gli ha messo il fazzoletto altrimenti rifà lui il gioco.
PALLA- NOME
I bimbi si siedono in circolo. Un bimbo indicato dall’educatrice inizia il gioco passando la palla al compagno seduto a fianco a lui. Egli deve pronunciare il suo nome e poi quello del commpagno.
INDOVINA A CHI APPARTIENE LA VOCE
Un bimbo scelto dall’educatrice si gira di spalle mentre i suoi compagni si dispongono intorno a lui. Un bimbo dice un nome di un animale, di un giocattolo,di una frutta, ecc… Il bimbo che è girato di spalle deve dire il nome del compagno che ha parlato. Se non indovina ripropone il gioco altrimenti deve lasciare il posto al compagno che ha nominato.
LA BELLA LAVANDERINA
I bimbi formano un cerchio. Una bimba si inginocchia al centro del cerchio. Essa rappresenta la lavanderina e finge di lavare un fazzoletto. I compagni girando intorno ad essa cantano così:
-La bella lavanderina che lava i fazzoletti per i poveretti della città.
Fai un salto ( la bimba deve fare un salto)
fanne un altro
Fai la giravolta (la bimba deve girare su se stessa )
falla un’altra volta.
Fai la penitenza ( la bimba si deve inginocchiare )
fai la riverenza (deve fare un inchino ).
Guarda in su, guarda in giù
dai un bacio a chi vuoi tu ( la lavanderina deve scegliere con un bacio un compagno o una compagna che prenderà il suo posto).
GIROTONDO
Giro girotondo,
un pane e un pantondo,
un mazzo di viole
per darle a chi le vuole,
le vuole la Sandrina
s’ inginocchi la più piccina.
GIROTONDO
I bimbi formano un girotondo e girando cantano così:
- Giro girotondo
- quanto è bello il mondo
- quanta è bella la terra
- tutti giù a terra.
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
CALENDARIO DELLE PRESENZE
Con tale calendario i bimbi apprendono i nomi dei compagni e si rendono conto
chi frequenta la scuola con assiduità.
Si prende un cartoncino e si divide in riquadri. Da un lato si indicano i giorni della settimana con i colori, dato che i piccoli non sanno né leggere né scrivere e quindi non possiamo usare le parole scritte. Dall’altro, accanto ad ogni colore, collochiamo i bimbi e le bimbe che mancano a scuola in quel determinato giorno. I bimbi e le bimbe si realizzano con del cartoncino.
OROLOGIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA
Costruzione di un orologio dove indichiamo le attività didattiche ed i giochi che si svolgono nell’arco della giornata. Dato che non possiamo scrivere il nome delle attività inventiamo insieme ai piccoli dei simboli che le rappresentino.
I bimbi hanno bisogno di sicurezza per cui devono sapere cosa fare nei vari momenti della giornata. La routine delle attività assicura loro tranquillità.
COSTRUZIONE DEI CONTRASSEGNI
I contrassegni sono importanti nella scuola dell’infanzia perchè permettono ai bimbi di riconoscere le loro cose: la cartellina, il posto dell’attaccapanni, l’armadietto,ecc…
Coinvolgiamo i piccoli nella loro costruzione. Su dei cartoncini disegniamo dei soggetti ( fiori, animali, oggetti, frutta,ecc… ) e facciamoli colorare ai bimbi stessi.
COSTRUIAMO GLI OGGETTI CHE SI TROVANO NELL’AMBIENTE-SCUOLA
Con vario materiale realizziamo gli oggetti che si trovano nella nostra sezione.
SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO