Progetto l’Ambiente Marino per Bambini di 5-6 Anni (Rivolto agli Insegnanti)
Sulla pagina facebook di Nonna in Fabula, qualche tempo fa abbiamo indetto un concorso per selezionare delle poesie da associare al progetto sull’ambiente marino… Sono stati diversi i bambini partecipanti e le loro poesie ci hanno sinceramente stupito, per la musicalità e per la maturità che da esse traspare. Abbiamo scelto di pubblicare la poesia di Maria Rosaria, intitolata “Il mare”, che è stata la più votata tra le composizioni dei bambini ! Eccola di seguito: IL MAREIl mare rilassa
tutta la Pantalassa
le sue onde che fanno rumore
accendono il battito del mio cuore.
La sua fresca aria
mi riempie il cuore già dalla mattina.
Va a ritmo come una canzone
va veloce come un aquilone
all’interno c’è la corrente
le onde non sono affatto lente.
A volte il mare
ci fa spaventare
e non possiamo mai prevedere
che cosa può accadere.
La sua acqua salata
non è potabile ma di certo
è benefica e indispensabile.
Ci sono state belle giornate d’estate
e il mare ce le ha regalate.
Maria Rosaria
Come prima cosa rivolgiamo ai nostri piccoli delle domande per constatare se conoscano il mare e cosa rappresenti per loro questo elemento della natura.
1 ) Siete mai andati al mare?
2) Dove ?
3 ) Che cosa è il mare per voi?
4) Secondo voi è un amico?
5) E’ pericoloso?
6 ) In quale stagione si va al mare ?
7) Quali indumenti si indossano ?
8 ) Sapete nuotare?
8 ) Quali animaletti vivono in questo mondo meraviglioso?
9 ) L’acqua del mare è dolce o salata?
11) Chi sono i pescatori?
12 ) Come fanno a pescare i pesci?
13 ) A voi piacciono i pesci?
14 ) Qualcuno di voi a casa ha un pesciolino rosso ?
15 ) Conoscete il nome di alcuni pesci ?
16)Quali mezzi solcano il mare?
17)Cosa è il faro e quale funzione ha?
18)Il mare quando si definisce “ inquinato”?
19)Cosa bisogna fare per tenere il mare pulito?
CONOSCIAMO IL MARE
Il mare è una grande estensione d’acqua salata di colore verde-azzurro. Quando il vento soffia piano sulle sue acque si formano le onde. Quando, invece, soffia forte si formano i cavalloni. Il mare è in bonaccia quando è tranquillo. E’ in burrasca quando è agitato e ci sono i cavalloni. Il mare nell’arco dell’anno non mantiene sempre la stessa altezza. In alcuni periodi il livello del mare è basso e allora abbiamo la bassa marea. In altri periodi il livello si alza e allora abbiamo l’alta marea. Il punto in cui il mare tocca la terra è la “costa”. Essa è coperta di sabbia e ghiaia. Nel mare c’è vita, infatti vivono tanti pesci grandi e piccoli. Nel fondale marino troviamo sassolini, sabbia, alberi di corallo, alghe di tanti colori, animaletti che sembrano fiori, pesci che sembrano farfalle, meduse e spugne.
IL MARE E’ VIA DI COMUNICAZIONE
Il mare fin dai tempi più remoti è stato utilizzato come via di comunicazione. I mezzi che solcano il mare sono: navi, barchette, pescherecci, motoscafi, ecc… Le navi si fermano nei porti per scaricare e caricare merci ed imbarcare e sbarcare passeggeri. I porti sono delle conche d’acqua separate dal mare aperto per mezzo di dighe, chiamate moli. I moli sono delle muraglie di cemento o di pietra. Le vie che seguono le navi si chiamano rotte. All’ingresso del porto troviamo il faro, una specie di torre di pietra sulla cui cima troviamo una lanterna luminosa che si vede anche da lontano e serve a guidare le navi o le altre imbarcazioni nella notte. Nel faro vive il guardiano che ha il compito di accende, la sera, la lanterna luminosa.
I PRODOTTI DEL MARE
Il mare ci offre tanti prodotti. Prima di tutto una grande varietà di pesci che sono necessari per la nostra alimentazione. Abbiamo dei pesci prelibati e saporiti, ricchi di omega 3 che si consumano freschi. Altri pesci vengono conservati come lo stoccafisso ed il baccalà o facendoli essiccare al sole o mediante salatura. Inoltre ci fornisce il sale, senza il quale le nostre pietanze risulterebbero insipide e scialbe. Infine abbiamo le spugne.
COME SI RICAVA IL SALE
Sulla costa pianeggiante si costruiscono le saline che sono delle grandi vasche . Tramite un canale si porta in queste vasche l’acqua del mare. Essa sotto i raggi cocenti del sole evapora e così rimane il sale. Il sale simile a pietruzze viene portato alle raffinerie dove viene pulito e reso commestibile. Infine viene macinato fino o grosso e collocato nei pacchetti che troviamo al supermercato.
SPORT CHE SI PRATICANO AL MARE
NUOTO
Lo sport marino per eccellenza è il nuoto. Tale sport è stato praticato fin dall’antichità. Esso tiene in esercizio tutti i muscoli del corpo.
CACCIA SUBACQUEA
Per praticare questo sport bisogna essere un abile nuotatore perché bisogna scendere nel fondo del mare. Servono una maschera respiratoria, pinne palmate, un fucile che lancia una freccia appuntita.
SCI NAUTICO
Questo sport consiste nell’attaccarsi dietro ad un motoscafo che fila a tutta velocità.
WINDSURF
Questa attività sportiva consiste nel muoversi sull’acqua in piedi su una tavola, spinti dal vento.
KITESURF
Questo sport è l’ ultima novità del momento. Esso consiste nell’attaccarsi ad un aquilone con ai piedi una tavola. Si vola sopra le onde sfruttando la forza del vento.
I MARINAI
I marinai sono intrepidi e coraggiosi uomini che spesso sfidano il mare per pescare i pesci. Il loro è un lavoro duro ed è pieno di insidie e pericoli. I marinai per attirare i pesci usano le lampare, delle luci fortissime e accecanti. I pesci attratti da queste luci rimangono abbagliati e quindi cadono con facilità nelle reti.
CONOSCIAMO IL PESCE CONFRONTANDOLO CON IL NOSTRO CORPO
Il pesce ha corpo affusolato per muoversi con agilità nel mare. Noi camminiamo con le gambe, il pesce, invece, nuota con le pinne e la coda. Gli occhi sono posti ai lati e non hanno palpebre. I nostri sono davanti e sono provvisti di palpebre. Noi respiriamo con i polmoni mentre i pesci con le branchie. Il nostro corpo è ricoperto di pelle, invece, il loro di scaglie, disposte come le tegole della casa. I pesci possono vivere solo nell’acqua se portati fuori muoiono perché non hanno polmoni. I pesci mangiano il plancton. Esso è costituito da piccolissimi organismi animali e vegetali che vivono sospesi nelle acque e si lasciano trasportare dalle correnti.
INQUINAMENTO DEL MARE
Il mare è bello quando è pulito e le sue acque sono limpide e chiare. Quando esso è sporco si verifica l’inquinamento. Per inquinamento s’intende la presenza di rifiuti o di sostanze nocive in una risorsa naturale. I prodotti che provocano l’inquinamento si chiamano agenti inquinanti.
CAUSE DELL’ INQUINAMENTO
Mare pulito
Mare sporco
Le cause dell’inquinamento sono molteplici.
1 ) PIOGGIE ACIDE
Dagli scarichi delle automobili, delle ciminiere delle fabbriche fuoriescono delle sostanze gassose acide (come l’anidride carbonica). Il vapore acqueo presente nell’aria, unendosi a queste sostanze genera degli acidi che ricadono sulla terra con la neve, la grandine e la pioggia. Questi fenomeni atmosferici, pertanto producono acqua acida che alimentando fiumi, laghi rendono le loro acque più acide. Queste acque acide vanno nel mare ed impediscono ai pesci di riprodursi e fanno morire le piante acquatiche.
2) SCARICHI URBANI
Le acque di scarico delle nostre case contengono sostanze inquinanti, come detersivi e rifiuti di vario genere. Esse arrivano al mare e l’inquinano.
3 ) SCARICHI INDUSTRIALI
Le acque di scarico delle industrie contengono sostanze chimiche che sono nocive per gli esseri acquatici.
4 ) RIFIUTI DEI VILLEGGIANTI
Succede spesso che i villeggianti nel periodo estivo dopo che hanno consumato spuntini o bevuto bibite, invece, di depositare i rifiuti negli appositi contenitori li lasciano sulla spiaggia o li buttano nel mare. Il mare diventa così una discarica. Le sue acque si intorbidiscono.
5) Fuoriuscita di petrolio
Molte volte è successo che da alcune petroliere a causa di incidenti è uscito del petrolio che si è riversato nel mare. Il mare si è inquinato e a causa della marea nera sono morti tanti pesci.
6 ) Fertilizzanti usati dai contadini per fare crescere più in fretta e meglio i prodotti agricoli. Essi assorbiti dal terreno vanno a finire nelle falde acquifere sotterranee ed inquinano l’acqua potabile o possono finire nei fiumi e quindi nel mare.
COSA FARE PER EVITARE L’INQUINAMENTO DEL MARE
Prima di tutto rispettare ed amare il mare tenendolo pulito. Togliere tutti i rifiuti dalla spiaggia e collocarli negli appositi contenitori, altrimenti con le burrasche e le alte maree essi vanno a finire tutti nel mare, diventando agenti inquinanti.
2) Mettere nelle città e nelle industrie dei depuratori.
3) Usare automobili che non inquinino l’aria.
4) Evitare di utilizzare troppi fertilizzanti in agricoltura.
POESIE
LA SCUOLA DEL MARE
In fondo al mare c’è una scuola speciale
dove i pesci vanno a imparare
vanno a imparare a scappare dall’amo
e dal pescatore a nuotare lontano.
C’è una maestra con la pinna e le lische
e una bidella che si chiama conchiglia:
i loro banchi sono scogli turchini
e con i libri di alghe di mare
i pesciolini vanno a studiare. ( C. Zago )
L’ONDA
Scherzosa, spumosa, gioconda,
tu mormori e corri, lieve onda,
con mille e poi mille sorelle,
che danzano e ridon fra loro
nel bacio del bel sole d’oro
e sotto la luna e le stelle.
Tu fai dondolare la candida
e fragile vela per gioco,
la culli col canto tuo fioco,
pian piano,
e intanto la porti lontano,
lontano.
Eppoi ti trastulli felice
coi bimbi: li spruzzi,li arruffi
se fra le tue braccia si tuffano;
con loro discorri: Che dice
la voce tua blanda e ridente
in note sì chiare ?
I bimbi l’intendono:
la viva lor gioia lo sente
che sei come loro gioconda,
scherzosa, serena, lieve onda del mare. ( Gentucca )
I GIARDINI DEL MARE
Chi li ha visti i giardini del mare
dove ogni cosa un gioiello pare ?
In una luce di seta verdina
un popolo cammina
assorto, silenzioso,
ospite d’un mondo prezioso.
C’è un prato d’ alghe: lentamente oscilla;
rupe muscosa scintilla:
fra i rami di corolla
guizzano pesci vestiti di giallo,
sogliole d’ argento…
E le seppie dal passo sonnolento
vanno con le lamprede
in cerca di facili prede;
dagli antri dove dormon le sirene
escon murene
e la medusa che danzando sciacqua
la veste color d’ acqua…
Nella luce di seta verdina
così un popolo vive e cammina:
assorto, silenzioso,
ospite d’un mondo prezioso.
Più in fondo è il regno del nero
e vi alberga il mistero. ( Mario Pucci )
IL PESCE MARTELLO
Il pesce-martello è disperato:
un pesce-incudine non ha trovato;
non ha trovato in alcun modo
né un pesce-muro né un pesce- chiodo;
non una volta gli succede
di schiacciare un pesce- piede
e nemmeno si è mai sentito
che abbia ammaccato un pesce-dito.
Perciò si lamenta: << Che ci sto a fare
se non ho niente da martellare ?
Avevo una scarpa, proprio una sola,
mi divertivo a batter la suola.
Un pescatore me la pescò.
Che dovrei dirgli?
Buon pranzo, buon pro>>. ( G. Rodari )
IL MARE IN BURRASCA
Il mare
vuol sollevare
il suo coperchio.
Giganti di corallo
spingono
con la schiena.
E nelle grotte d’oro
le sirene tentano
una canzona che addormenti
l’acqua. ( Federico Garcìa Lorca )
PESCATORI
Infaticati e rudi
S’alternano al cimento:
sferzano il sole e il vento
i corpi seminudi.
Dietro la tesa fune
ecco una rete oscilla:
guizza la preda e brilla
dentro le maglie brune…
Or chi vuol ricordare
pericoli e strapazzi?
Buona pesca, ragazzi!
AMICO MARE
Amico mare,
lasciami bagnare
nelle tue acque chiare.
Cullami con le tue onde
lievi e gioconde.
Amico mare,
stai calmo e sereno
affinché io possa giocare sulla rena.
Non ti agitare al soffio del vento,
ma lascia guizzare i pesci a cento
a cento.
Amico mare,
sembri una coperta di broccato
che inviti al riposo prolungato.
E’ bello starti vicino,
ma solo quando non fai il birichino.
Un bacio da lontano ti invio
mentre vado via. ( Nonna Tina )
I DUE PESCI
C’era una volta un pesciolino rosso
che nuotava pacifico nel mare,
quand’ecco venne avanti un pesce grosso
che in un boccone lo volea mangiare.
Fece il piccino una gran riverenza:
<<O signor pesce grosso, abbia pietà!
Perché vuol rovinarmi l’esistenza?
Un bocconcin più o meno a lei che fa?>>.
<< Ma disse >> l’altro, pur molto commosso,
<< anch’io morrei se non mangiassi più!
E tra un pesce piccino e uno grosso,
tanto fa, caro mio, che muori tu !>>.
Di compassione aveva il cuore oppresso…
Ma si fe’ forza e lo mangiò lo stesso. ( L. Schwarz )
IL MARE
M’affaccio alla finestra e vedo il mare;
vanno le stelle, tremolano l’ onde.
Vedo stelle passare, onde passare;
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’ acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’ argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni ? ( G. Pascoli )
IL FARO
Sta tutta la notte a spiare
lontano sul mare,
pupilla
di fuoco
che nel buio sfavilla.
Si spegne,
s’ accende,
ancora si spegne, più viva
risplende.
E il mare, che più
rimormora roco
o ulula fiero,
per dirgli crucciato e severo:
-Che vuoi,
che cerchi, grand’ occhio di fuoco?
E il faro sfavilla, né all’onde
risponde.
Ma parla soave
col fido lucente suo raggio
a più di una nave
lontana, sul mar, in viaggio. ( U. Ghiron )
FILASTROCCHE
I PESCIOLINI
Giro girotondo
nel mare giù nel fondo,
ci sono pesciolini
che suonano il violino.
Cantano la serenata
all’innamorata.
Mandano bacini
agli astri più piccini.
Ai bimbi fanno festa
col cappello in testa.
Salutano con un inchino
il sole quando fa loro l’occhiolino. ( Nonna Tina )
IL MARE
Mare, mare
com’è bello sognare!
Sognare sulla riva
mentre l’onda arriva.
Guardare la barchetta
che fila in tutta fretta
ed il marinaio che rema
muovendo con forza il suo remo.
Vedere i gabbiani
volare lontano.
Sentire la sirena
che canta sulla rena.
E’ bello il mare
quando fa cantare. ( Nonna Tina )
ANDIAMO AL MARE
Andiamo al mare bimbetti
con costume e zoccoletti.
Con pinne ed occhiali
facciamo gli squali.
Portiamo l’ombrellone
per sfuggire al solleone.
Vicino alla riva con paletta, sabbia e secchiello
costruiamo un bel castello.
L’ alta marea poi se lo porta via
e noi torniamo a casa così sia. ( Nonna Tina )
INDOVINELLI
Assomiglio ad un prato blu,
le mie acque sono sempre in movimento.
Di, il mio nome mentre soffia il vento… ( mare ) ( Nonna Tina )
———————————————————————————————
Sono di colore scuro.
Sto sempre sul mare,
con la mia rete
a pescare.
Di, il mio nome, senza pensare. ( marinaio ) ( Nonna Tina )
—————————————————————————————————
Ho un occhio luminoso,
guido le navi e le barchette
nella notte nera.
Il mio nome dirai sul fare della sera…( faro ) ( Nonna Tina )
——————————————————————————————————-
Sono di colore blu.
Tutti vengono da me
nella bella stagione per riposare
Sono sicuro che direte il … ( mare ) ( Nonna Tina )
———————————————————-
Sono fine, sono grossa,
mi trovi sulla riva del mare
e con me puoi giocare.
Con mani e piedi mi puoi toccare
Di il mio nome con rabbia
Io sono la… ( sabbia ) ( Nonna Tina )
DRAMMATIZZAZIONE
LA TINTARELLA
PERSONAGGI: NARRATORE- LUCIA- MAMMA- PAPA’- NONNA
NARRATORE- Siamo in estate e Lucia prega i genitori di condurla al mare per prendere la tintarella.
LUCIA- Mamma perché questa domenica non andiamo tutti al mare? Com’è bello il mare! Vorrei prendere un po’ di tintarella. Tutte le mie amiche hanno già una carnagione scura e sembrano più belle di me che ho questa carnagione bianca come il latte.
MAMMA- Cara bambina, piacerebbe anche a me trascorrere una giornata al mare e godere di un po’ di sole. Il sole fa bene alla salute e d’inverno tiene lontano il raffreddore. Vai a chiedere a papà se è libero e ci può accompagnare al mare.
LUCIA- Paparino bello, sei libero domenica?
PAPA’- Ormai ti conosco bene quando mi fai tutte queste moine vuoi sicuramente qualcosa. Veramente avrei un impegno.
LUCIA- Papà caro, per amore della tua bambina non puoi annullare questo impegno? Vorrei tanto andare al mare. Lo sai che a me il mare piace tanto. Se io potessi vi passerei tutte le vacanze.
NARRATORE- Lucia tanto fa e tanto dice che convince il papà a portarla al mare. Ella, poi, aiutata dalla mamma, prepara tutto l’occorrente che serve per la spiaggia. La mattina presto il papà carica i bagagli sull’auto e aspetta con impazienza Lucia che non si decide ad arrivare.
PAPA’- Cosa sta combinando questa benedetta ragazzina, perché tarda a scendere? Lo sa che per arrivare al mare dobbiamo percorrere tanta strada. Se arriviamo tardi oggi che è domenica non troviamo nemmeno un posto decente per piantare l’ ombrellone. Luciaaaa!
LUCIA- Eccomi, papà.
PAPA’- Voi donne quando dovete prepararvi per uscire ci impiegate un sacco di tempo. Non ho mai capito cosa fate.
NARRATORE- La famigliola finalmente arriva al mare e subito Lucia si immerge nell’acqua chiara ed invitante. Dopo una lunga e prolungata nuotata se ne sta a giocare sulla riva sotto il sole cocente.
MAMMA- Lucia non stare più al sole. Il sole quando è troppo fa male. Corri a metterti sotto l’ombrellone.
LUCIA- Uffa, mamma! Sei sempre la solita guastafeste!
NARRATORE- Lucia dopo una giornata di sole, invece, della tintarella prende una bella scottatura. Tutta la notte piange e si dispera perché ha dolore e bruciore alle spalle che si sono coperte di bolle. Chiama la mamma in suo soccorso.
LUCIA- Mamma, aiuto! Non ce la faccio più a sopportare questo bruciore.
MAMMA- Ben ti sta. Vedi cosa succede quando non ascolti la mamma?
LUCIA- Mamma hai ragione mi sono comportata male. Ti prometto che d’ora in poi ti ascolterò, ma ti prego adesso fai qualcosa.
NARRATORE- La mamma chiama la nonna per avere un consiglio. La nonna ha tanta esperienza e conosce tante cose.
NONNA- Ti suggerisco, figlia mia, di prendere una chiara di un uovo e sbatterla fino a montarla a neve. Quando si sarà un po’ seccata spalmala sulle spalle di Lucia. Vedrai, questo è un rimedio infallibile.
NARRATORE- Quando Lucia vede la mamma che sbatte la chiara dell’uovo la guarda meravigliata e si chiede cosa vuole fare la mamma.
LUCIA- Mamma cosa fai? A cosa serve questa chiara?
MAMMA- Bambina mia, in un batter d’ali il bruciore ti passerà. Questo è un rimedio della nonna.
NARRATORE- La mamma prende la chiara dell’uovo e quando è un po’ seccata la spalma sulle spalle della bambina. Dopo poco tempo Lucia non si lamenta più perché il bruciore è scomparso come d’incanto. I rimedi della nonna sono, a volte, più efficaci delle medicine. ( Nonna Tina )
GIOCHI
L’EQUILIBRISTA
I bimbi si dispongono sulla linea di partenza e, portando sulla testa un sacchettino di sabbia, debbono raggiungere la linea d’arrivo senza tenerlo con le mani. Vince il bambino che arriva per primo al traguardo.
TRAVASIAMO
I bimbi si dividono in due gruppi. Ogni gruppo ha a disposizione due contenitori, uno vuoto e l’altro pieno di acqua. I componenti di ogni squadra devono passare l’acqua da un contenitore all’altro finché non arrivano al traguardo. Vince la squadra che arriva al traguardo portando più acqua nel suo contenitore.
IL CASTELLO PIU’ BELLO
Si dividono i bimbi in gruppi. Essi, muniti di sabbia, acqua, palette e formelle, devono costruire un castello. Vince la squadra che nel tempo stabilito realizza il castello più bello.
LANCIO DEI CERCHIETTI
Si conficcano nella sabbia dei bastoni. I bimbi posti ad una certa distanza a turno debbono lanciare dei cerchietti. Vince il bimbo che riesce a fare entrare nei bastoni più cerchietti.
CAMBIA POSTO
I bimbi si siedono a terra, formando un cerchio. Al centro si colloca un bimbo che rappresenta Nettuno, il re del mare. Ogni bimbo rappresenta un pesce (tonno- sardina- merluzzo- gambero- rombo-triglia-ecc… ).
Nettuno dice:- Sardina e tonno cambiate posto!
I due chiamati in causa debbono cambiare posto. Chi sbaglia esce dal gioco.
CORSA DEI GAMBERI
Tutti i bambini si posizionano sulla linea di partenza con i piedi a terra, il busto piegato all’indietro e le mani a terra (posizione gambero ). Al comando:- Via!
I bimbi devono raggiungere il traguardo camminando all’indietro. Vince il bambino che taglia per primo il traguardo.
ALTA MAREA- BASSA MAREA
I bambini si dispongono liberamente. Al comando dell’educatrice:- Alta marea!
I bimbi devono salire su una pedana o un mattoncino, alzando le braccia in alto.
Al comando:- Bassa marea!
Essi devono accovacciarsi tenendo le braccia incrociate sulle ginocchia. (Nonna Tina )
ONDA- CAVALLONE
Su due cartoncini si disegnano un’onda e un cavallone. I bimbi si collocano in ordine sparso e quando l’educatrice alza il cartoncino con l’onda essi devono aprire le braccia e muoverle lievemente a destra e a sinistra. Quando, invece, l’educatrice alza il cartoncino con il cavallone i bimbi debbono alzare in alto le braccia con vigore e poi abbassarle. Chi sbaglia movimento viene eliminato.
( Nonna Tina )
I SALTAMARTINI
I bambini si collocano in fila con le punte delle scarpe ed i piedi uniti. L’ educatrice o il <<capo-fila>>
danno il comando:- Via !
I saltamartini effettuano un salto a piedi uniti. Chi tocca terra e cade deve fare un passo indietro. Il gioco continua così finché un bimbo non riesce ad arrivare al traguardo.
PESCA DEI PESCIOLINI
Costruiamo insieme ai bimbi dei pesciolini con il sughero. Nella parte superiore dei pesciolini mettiamo un chiodo a U (o un pezzetto di fil di ferro) che servirà da gancio. A parte prepariamo tre brevi canne o bastoncini con i relativi fili e ami. In una vasca o bacinella di media grandezza mettiamo dell’acqua e collochiamo i pesciolini di sughero a galleggiare. Ogni concorrente deve agganciare i pesciolini e sollevarli. Vince chi riesce a prendere più pesci. ( Da: Scuola Materna )
PISTA PER LE BIGLIE
Si spiana della sabbia, si inumidisce e si traccia un percorso. I bimbi divisi in gruppi o due bimbi per volta lanciano delle biglie che devono fare entrare in buche scavate nella rena. Vince la squadra o il bimbo che riesce a fare andare più biglie nelle buche.
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
Il mare, questo grande amico, ci offre una vasta gamma di prodotti naturali (sabbia- sassolini- conchiglie- sale- ecc…) con i quali possiamo realizzare tantissimi lavoretti graziosi ed originali se ci lasciamo guidare dalla creatività.
LAVORETTI CON LE CONCHIGLIE
Possiamo definire le conchiglie come le casine dei molluschi. Le conchiglie possono essere bivalve, quando sono formate da due pezzi come le vongole, le ostriche, le cozze, le telline, ecc….o possono essere a spirale, quando sono formate da un solo pezzo come le orecchie di mare, le buccine, le patelle, le chiocciole, ecc…
COSA FARE PER TOGLIERE QUELLO STRANO ODORE ALLE CONCHIGLIE
Se raccogliamo delle conchiglie sulla spiaggia, ci accorgiamo dopo qualche tempo che esse emanano un cattivo odore perché il mollusco in esse contenuto si è putrefatto. Per ovviare a tale inconveniente dobbiamo :
1 ) togliere il mollusco
2 ) immergere le conchiglie in acqua bollente e soda
3 ) sciacquare con acqua ed aceto
4 )fare asciugare.
Dopo tale trattamento possiamo utilizzare le conchiglie per fare dei lavoretti.
ANIMALETTI
Con le conchiglie di forme e dimensioni diverse possiamo realizzare degli animaletti ( farfalle, tartarughine, pinguino, rana, lumaca, cagnolino, topolino, ecc…) basta saperle accostare.
PERSONAGGI
Con le conchiglie possiamo realizzare dei personaggi e dei volti. Uniamo due conchiglie grandi. Su una di esse attacchiamo gli occhi, il naso, la bocca. Possiamo mettere dei cappellini di cartoncino o di panno. Possiamo realizzare delle ballerine, damine, omini, ecc…
MANIPOLIAMO LE CONCHIGLIE
Se abbiamo a scuola tante conchiglie di forme, grandezze e colori diversi mettiamole a disposizione dei bimbi e lasciamo che praticamente formino degli insiemi in base ad un attributo ( forma-grandezza- colore ) e dei sottoinsiemi. Essi possono anche effettuare delle seriazioni mettendo in ordine crescente o decrescente le conchiglie.
COLLANE E BRACCIALETTI
Con le conchiglie si possono realizzare delle collane e dei braccialetti belli ed originali. Le conchiglie possiamo infilarle in un filo di nailon così al naturale oppure colorate.
CIONDOLO DI CONCHIGLIA
Si può appendere ad un filo sottile di cuoio una conchiglia che abbia una forma particolare come ciondolo.
I SASSI
Con tale materiale possiamo realizzare dei simpatici lavoretti. Mettiamo a disposizione dei bimbi tanti sassolini di forme e grandezze varie. Lasciamoli liberi di creare soggetti a loro piacimento.
FERMACARTE
Prendiamo dei sassi e disegniamo sopra dei soggetti che poi coloriamo e verniciamo per renderli lucenti.
I sassi così dipinti si possono utilizzare come fermacarte e si possono regalare alla mamma o al papà.
MOSAICO CON I SASSI
Su una tavoletta di compensato si stende uniformemente della plastilina. Con un bastoncino si traccia un disegno. Esso viene ricoperto con sassolini dello stesso colore. I sassolini si fissano nella plastilina con una leggera pressione. Per lo sfondo si possono utilizzare sassolini di diverso colore.
SABBIA
La sabbia è un elemento che piace tanto ai bimbi, non solo perché si presta al gioco, ma anche perché soddisfa quel bisogno dei bambini di manipolare e creare. I bimbi infatti possono fare travasi, cioè riempire i secchielli di sabbia con palette e passarla poi in altri recipienti. La sabbia è un materiale naturale che si presta a varie utilizzazioni. Inumidendola i bimbi possono costruire castelli o collinette. Con le formette possono realizzare delle forme geometriche, costruire delle piste, delle torri ed imprimere su di essa le orme dei loro piedi.
QUADRETTI O DISEGNI CON LA SABBIA
Su un cartoncino si traccia un disegno. Vi si spalma della colla vinavil e si versa sopra della sabbia. Ecco un bellissimo disegno di sabbia.
CLESSIDRA
Con la sabbia possiamo costruire insieme ai bambini una clessidra. Tutti sanno che questo strumento serve per misurare il tempo. In altre parole è una specie d’orologio.
Come fare
Si prendono due bottiglie di plastica e si fanno asciugare per bene. Una si riempie per tre quarti di sabbia e l’altra bottiglia si mette sopra in modo tale che i due colli stiano uno sull’altro. Per evitare che i colli delle bottiglie si spostino e la sabbia fuoriesca è opportuno avvolgere intorno ad essi del nastro adesivo. Si consiglia di collocare tra i due colli delle bottiglie un tappo di sughero su cui praticare un foro con un ferro da calza; in questo modo la sabbia scenderà più lentamente. Si capovolgono poi le bottiglie ( quella piena sopra e l’altra sotto). Dopo di che, si constata quanto tempo ci vuole perché la sabbia passi da una bottiglia all’altra.
Con tale strumento possiamo fare intuire ai bambini la nozione di “tempo”. Mediante esperienze concrete
tale nozione cessa di essere qualcosa di astratto. Per esempio si può constatare quanto tempo impiegano i bimbi a svolgere un’attività. ( un disegno, un gioco, un’ attività manipolativa o musicale )-
I bimbi possono fare dei confronti, delle comparazioni, cioè essi si rendono conto del “tempo” che occorre per portare a termine le varie attività educative. Entrano in gioco così le nozioni “di più”- “ di meno”- “uguale”.
Per esempio i bimbi capiscono che ci vuole più tempo per fare un gioco che un disegno oppure occorre lo stesso tempo per svolgere un’attività manipolativa o un gioco.
FROTTAGE
Con tale tecnica possiamo realizzare tanti soggetti marini ( barche- pesci- conchiglie- navi- ecc… )
Su un cartoncino disegniamo un soggetto ( per esempio un pesce). Dopo di che lo ritagliamo e vi poggiamo sopra un foglio bianco bristol. Vi passiamo sopra un colore a cera ed ecco che appare il pesce.
COSTRUIAMO UNA BARCHETTA DI CARTA
Con la carta di giornale o un foglio di carta bristol bianco possiamo costruire una barchetta.
1) Pieghiamo il foglio a metà
2) Pieghiamo superiormente il foglio in modo tale da ottenere due triangoli
3) Pieghiamo su questi triangoli la parte inferiore della carta
4) Facciamo la stessa operazione dietro
5) Avvolgiamo le estremità e appuntiamole con un po’ di colla.
Ecco pronta la barchetta per navigare nel mare.
BARCHETTA A VELA
Con tavolette di sughero o con ossi di seppia possiamo fare costruire delle barchette ai bambini. La vela si può fare con un pezzetto di stoffa leggera. I bimbi possono dare alle barchette forme diverse.
ACQUARIO
Prendiamo un contenitore rettangolare ( la grandezza a nostro piacimento ) di vetro o di plastica trasparente. In fondo costruiamo il fondale mettendo un po’ di sabbia, delle conchiglie, dei sassolini e delle alghe. Con la plastilina o il das facciamo modellare ai bambini dei pesciolini di colori vari e mettiamoli nel contenitore insieme all’acqua. Al posto dei pesci finti possiamo mettere dei pesciolini rossi così i piccoli li possono osservare da vicino e conoscere le loro abitudini.
CARTELLONE MURALE DEI PESCI
Troviamo su giornali e riviste delle figure di pesci e lasciamo che i bambini le ritaglino e le incollino su un cartoncino. Accanto all’immagine si può scrivere il nome del pesce.
LA STELLA POLARE
La stella polare è la stella più luminosa che brilla nel cielo ed aiuta i naviganti ed i marinai a non perdere la rotta. Essa indica sempre il nord.
SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO
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Ho aspettato molto tempo per leggere qualcosa di così bello e interessante.
Grazie!