Progetto l’Alimentazione – Il Pranzo a Scuola
Prima di fare conoscere ai bambini gli alimenti è giusto fare capire loro perché è importante il pranzo a scuola.
Il pranzo costituisce un momento educativo importantissimo per i bimbi perché favorisce la socializzazione, fa acquisire loro delle competenze, inoltre li aiuta a raggiungere il benessere emotivo, fisico e psichico.
Il pranzo permette ai piccoli di acquisire buone abitudini alimentari, di avere un rapporto positivo con il cibo, favorisce l’ autonomia , fa conoscere gli alimenti, l’uso corretto delle posate. Esso, inoltre, favorisce attività che permettano ai bambini di conoscere la realtà e di realizzare delle esperienze di vita .
OBIETTIVI CHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE
- Conoscere gli alimenti che compongono il menù settimanale e giornaliero
- Conoscere gli oggetti che vengono usati nella sala da pranzo ed in cucina dalla cuoca
- Conoscere gli oggetti che fanno rumore quando si mangia
- Riconoscere i colori, i sapori e le forme degli alimenti che mangiamo
- Distinguere i cibi dolci da quelli salati
- Riconoscere i primi piatti dai secondi piatti
- Riconoscere i vari contorni
- Conoscere l’uso corretto delle posate, del tovagliolo e del bicchiere
- Conoscere le regole fondamentali che stanno alla base del galateo
AMBIENTE- PRANZO
L’ambiente dove si svolge il pranzo deve essere luminoso, accogliente e rassicurante. I tavolinetti devono essere disposti in modo tale che i bimbi si possano muovere in sicurezza e consentano la comunicazione tra loro, favorendo l’autonomia. Gli arredi dovrebbero essere a misura di bambino per permettere a tutti di autogestirsi.
Per quanto riguarda i bambini che entrano per la prima volta a scuola sarebbe opportuno almeno per i primi tempi finché non si inseriscono nel contesto scolastico di farli pranzare nell’ambito della propria sezione dove sia possibile.
REGOLE DA RISPETTARE PRIMA E DOPO IL PRANZO
Cerchiamo insieme ai bambini di stabilire delle regole che tutti devono rispettare. Per rendere le regole più concrete realizziamo un cartellone dove i bambini le illustreranno graficamente o tramite immagini tratte da riviste o depliant.
- Prima di andare al refettorio bisogna mettersi in fila e recarsi nei bagnetti
- Lavare le manine senza schizzarsi l’acqua o farla cadere a terra
- Recarsi al refettorio con ordine, senza fare schiamazzi
- Sedersi compostamente
- Consumare il pranzo in silenzio, senza chiacchierare o urlare
- Quando si chiede qualcosa bisogna chiederla con gentilezza e usare le paroline “per piacere” e ”grazie”
- Non bisogna rifiutare nessun alimento se non per un valido motivo (allergie- intolleranze)
- Non si beve continuamente
- Non bisogna riempirsi la bocca di cibo, ma mangiare piccole porzioni per non affogarsi
- Non bisogna appallottolare la mollica del pane e lanciarla ai compagni
- Usare correttamente le posate
- Usare bavetta e tovagliolo per pulirsi e non sporcare il grembiulino
- Aspettare il proprio turno durante la distribuzione del cibo
- Mangiare tutti insieme
- A fine pranzo uscire ordinatamente dal refettorio ed andare al bagno per lavare i dentini e le mani
- A turno bisogna apparecchiare, servire ai tavoli e sparecchiare
USO CORRETTO DELLE POSATE
La forchetta quando si tiene con la mano destra le punte devono essere rivolte in su, invece, quando si tiene con la mano sinistra le punte devono essere rivolte in giù. In questo ultimo caso nella mano destra si tiene il coltello. Le punte della forchetta si chiamano rebbi e sono disposte a pettine. Di solito sono quattro. La forchetta serve per infilzare cibi solidi e portarli alla bocca o per tenerli fermi e tagliarli per mezzo del coltello.
Il cucchiaio si tiene sempre con la mano destra e quando si mangia la minestra si può inclinare il piatto un pochino verso il centro per raccogliere la minestra rimasta.
Il coltello si tiene con la mano destra, evitando che il dito indice tocchi la lama.
Non bisogna mai portarlo alla bocca.
Il cucchiaino e la forchettina servono per mangiare il dolce.
MENU’
Per favorire meglio la partecipazione dei bambini a questa esperienza è opportuno fare conoscere loro le pietanze che fanno parte del menù settimanale.
Il menù lo possiamo illustrare tramite immagini o disegni realizzati dagli stessi bambini. Le immagini le possiamo ritagliare da depliant o riviste.
Dobbiamo fare capire ai bambini che il menù è composto da un primo , da un secondo, da un contorno , dalla frutta e dal dolce. Il menù deve essere vario.
Per fare capire ai bambini piccoli i giorni settimanali dobbiamo abbinarli ad un colore, mentre per i bambini grandi scriviamo il nome dei giorni in stampatello.
Riproduciamo un riquadro e sopra mettiamo i giorni della settimana. Sotto mettiamo i menù giornalieri.
I bambini guardando i menù potranno ricordare cosa hanno mangiato il giorno prima e cosa mangeranno l’indomani.
DRAMMATIZZAZIONE
COME SI APPARECCHIA LA TAVOLINA
NARRATORE: – E’ l’ora del desinare e tutti i bambini prima di entrare al refettorio si fermano al bagno per lavare le manine. La maestra Luisa manda tre bambini ad apparecchiare i tavolinetti.
MAESTRA LUISA: – Marcello, Giorgio, Teresina oggi tocca a voi apparecchiare i tavolinetti.
NARRATORE: – Marcello appena entra nella sala mensa va subito a prendere i piatti.
Teresina: – Cosa fai? Non bisogna prendere i piatti perché occorre prima mettere la tovaglietta sui tavolinetti. Riporta i piatti al loro posto.
Marcello:- Hai ragione! Per la fretta e l’emozione mi sono dimenticato! E’ la prima volta che apparecchio.
Giorgio:- Marcello mettiamo insieme le tovagliette così ci sbrighiamo e lasciamo a Teresina il compito di prendere i piatti.
NARRATORE: – I due ragazzi si mettono subito all’opera, mentre la ragazza prende alcuni piatti con molta cautela e comincia a collocarli sui tavolinetti dove Marcello e Giorgio hanno posto le tovagliette.
MARCELLO: – Ora dobbiamo mettere accanto ai piatti le posate, ma io non so come collocarle.
Giorgio:- Neppure io. Queste sono cose da donne!
Teresina: – Ma cosa dite! E’ una cosa talmente semplice che anche voi ragazzi potete fare! Ora vi faccio vedere.
Giorgio metti le forchette alla sinistra del piatto.
MARCELLO:- I coltelli dove si posizionano?
TERESINA: – Semplice alla destra, dato che le forchette stanno alla sinistra.
GIORGIO: – E il cucchiaio?
TERESINA: – E’ una cosa logica alla destra accanto al coltello.
MARCELLO: – Ho messo il bicchiere! Va bene così?
TERESINA: – Ma no! Si deve mettere leggermente a destra del piatto davanti al coltello. Bisogna metterne due: 1 per l’acqua e 1 per il succo di frutta.
GIORGIO: – Io so dove va posto il tovagliolo. Me l’ha insegnato mia nonna.
MARCELLO: – Dove?
GIORGIO: – Sul piatto o a fianco delle posate. Si può mettere sia a destra che a sinistra.
TERESINA:- Ora non ci resta che portare i cestini del pane e i tavolinetti sono a posto.
NARRATORE: – E’ il momento di fare entrare i bambini e augurare loro buon pranzo e buon appetito. (Nonna Tina)
POESIE E FILASTROCCHE
QUANDO…
Quando a tavola ti metti ed il pranzo
ansiosa aspetti
sta tranquilla, non far scatti
non far musica con i piatti
i bicchieri e le posate:
non stan bene le chiassate.
Ed i gomiti ti pare
che sian belli da sfoggiare?
E al momento della frutta;
stai seduta quietamente
sii composta, sii paziente.
Oh lo so, non sei la sola
a peccare per la gola,
ma con buona educazione
puoi scacciare la tentazione.
(Jolanda Colombini Monti)
LA TAVOLINA
La tavolina è apparecchiata,
è apparecchiata con la tovaglia,
con la tovaglia e i tovaglioli,
piatti e bicchieri e il cestin del pan!
Qui c’è il coltello e la forchetta,
il cucchiaino, la bottiglietta,
su, su venite e qui sedete,
un buon pranzetto a voi offriam!
UNA GRAN CUOCA
Che gran cuoca è la Sandrina!
Ha una piccola cucina
dove proprio tutto c’è:
casseruole, tegamini,
teglie, pentole, colini
e il tostino del caffè.
C’è il mortaio, c’è il pestello,
c’è perfino il mattarello
per far sfoglie in quantità.
C’è il tagliere e la lunetta,
con le molle e la paletta,
e ogni cosa a posto sta.
E vedeste la Sandrina
nella piccola cucina
com’è lesta a sfaccendar!
Sbuccia, taglia, trita, pesta,
frulla, sventola, rimesta.
Ecco è pronto il desinar.
IL PRANZO
Prima di mangiare, o bimbetto,
devi lavare le mani sotto il rubinetto.
Solo così a tavola puoi stare
e il cibo gustare.
Devi usare il tovagliolo per pulire il musetto
e il bavaglino
per non sporcare il grembiulino.
A tavola per sembrare un vero omino
usa le posate e non le manine.
Durante il pranzo non chiacchierare, non urlare
e con i compagni non bisticciare.
Mangia tutto senza fare capricci.
Le paroline “grazie,” “per piacere” devi sempre usare
se un bambino educato e gentile vuoi diventare.
(Nonna Tina)
<< A TAVOLA>>
Sto accanto al piatto: di qua e di là.
Il bimbo educato mi userà:
per la minestra serve il cucchiaio,
per la verdura, la forchettina;
e per tagliare la buona carnina
forchetta e coltello si userà.
Le dita no, non pescan nel piatto,
(o che mai dici? Diventi matto?)
Spezzano il pane , questo va bene,
ed un pezzetto in mano si tiene,
serve a raccogliere il buon sughetto
che piace tanto al caro bimbetto.
Poi la bocca nel tovagliolo
pulisce attento il bravo figliolo:
quand’è pulita, bere si può
piano, pianin, senza fare: glo… glo…
Al piatto vuoto si dà una lavata:
a lui, al bicchiere e alla…
(R. Breda Paltrinieri)
INDOVINELLI
Ti aiuto a prendere la minestra.
Sono d’argento, di plastica o acciaio
Io sono il … (cucchiaio) (Nonna Tina)
………………………………………………………………
Quando mi usi devi stare attento,
altrimenti ti puoi fare male , io non mento.
Taglio di tutto, o bambinello,
io sono il … (coltello) (Nonna Tina)
………………………………………………………………………………………….
Sono di vetro o di plastica.
Mi usi quando hai sete.
Indovina, indovinello,
io sono il … (bicchiere) (Nonna Tina)
……………………………………………………………………
Ho tre punte,
prendo gli alimenti e attorciglio gli spaghetti
io sono la … (forchetta) (Nonna Tina)
………………………………………………………………………………
Son di forma triangolare,
son di tanti colori.
Quando hai il musetto sporco
mi usi figliolo.
Io sono il … (tovagliolo) (Nonna Tina)
……………………………………………………………………..
Son sempre piena d’acqua,
son panciuta.
Io cocca
sono la … (brocca) (Nonna Tina)
GIOCHI
A COSA SERVONO?
Si collocano in uno scatolone degli oggetti che si usano e si trovano nella cucina e nella sala da pranzo. Si chiama un bambino che senza guardare deve prendere un elemento. Egli dopo averlo guardato deve dire correttamente il suo nome e la sua funzione. ( bicchiere – serve per bere l’acqua, il vino, le bibite ecc…) . Se il bambino sbaglia a dire il nome o la sua funzione deve fare continuare il gioco ad un compagno. Vince chi riesce ad indovinare più oggetti.
(Nonna Tina)
FRUTTA – DOLCI- CARNE – PESCE
Si collocano in modo sparso dei cartoncini raffiguranti dolci, frutta, carne e pesci.
Al comando dell’educatrice: – Pesce!
I bambini dovranno prendere i cartoncini raffiguranti i pesci. Chi sbaglia esce dal gioco.
Il comando di volta in volta cambia. (Nonna Tina)
PRIMI – SECONDI
Si chiama un bambino ed i compagni gli diranno cosa disegnare sulla lavagna ( un primo piatto – un secondo piatto- un contorno- una frutta). Vince chi riesce a disegnare correttamente i piatti richiesti dai compagni.
(Nonna Tina)
BICCHIERE MEZZO PIENO – BICCHIERE PIENO
Si prende una bacinella piena d’acqua e si pone ad una certa distanza dalla linea di partenza.
Al comando dell’educatrice: – Bicchiere pieno!
Due o più bambini devono correre e riempire il bicchiere nella bacinella. Chi lo riempie a metà o fa cadere l’acqua lungo il tragitto di ritorno esce dal gioco.
(Nonna Tina)
TOVAGLIOLO APERTO – TOVAGLIOLO CHIUSO
Si danno ai bambini dei quadrati di stoffa o di carta.
Al comando dell’educatrice: – Tovagliolo chiuso!
I bambini debbono dare la forma di triangolo al quadrato.
Al comando : – Tovagliolo aperto!
I bambini devono aprire il tovagliolo dandogli la forma quadrata.
(Nonna Tina)