Progetto la Farfalla
Con tale progetto vogliamo fare conoscere ai bambini la farfalla, questo insetto bellissimo che con i suoi colori variopinti ci rallegra e annuncia a tutti il ritorno della Primavera.
Essa sembra un fiore senza stelo, sembra una piuma quando volteggia nell’aria e ha tanta delicatezza quando si posa sui fiori. Rappresenta la bellezza nel regno animale. La farfalla ama tanto il verde dei prati, dei boschi e dei giardini.
OBBIETTIVO GENERALE
Conoscere la vita della farfalla
OBBIETTIVI SPECIFICI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Capacità di imitare il volo della farfalla
Coordinazione oculo – manuale “ segno circolare” e grafismi
I DISCORSI E LE PAROLE
Conversazioni sulla farfalla
Comprendere i termini “ diurno – notturno”
Capacità di ascoltare racconti sulle farfalle e di comprenderne il contenuto
Capacità di rilevare le qualità della farfalla
CONOSCENZA DEL MONDO
Capacità di comprendere il fenomeno della metamorfosi della farfalla
Conoscere le forme delle scaglie che compongono le ali della farfalla
Conoscere il cibo della farfalla
Comprendere il processo dell’impollinazione
Capacità di riordinare in senso cronologico le fasi di crescita della farfalla
Conoscere l’habitat della farfalla
Conoscere i nemici della farfalla
Simbolizzazione – Corrispondenza – Confronto di quantità
Capacità di formare “ insiemi” e “sottoinsiemi”
Relazioni tra quantità e simboli numerici
Capacità di percepire differenze
IL SE’ E L’ ALTRO
Capacità di comprendere che la farfalla è un essere vivente che va rispettato
IMMAGINI – SUONI E COLORI
Conoscere i colori delle farfalle
Lettura di immagini
Capacità di rappresentare la farfalla con vario materiale e diverse tecniche
Possiamo portare i nostri bambini nel giardino della scuola o in un prato sito nelle vicinanze per fare osservare loro le farfalle. Dopo l’osservazione diretta passiamo alla conversazione e poniamo infine ai nostri piccoli delle domande per constatare ciò che li ha colpiti maggiormente. Naturalmente non tutti si interesseranno agli stessi aspetti della farfalla, ma ognuno rivelerà caratteristiche diverse di essa. Chi si interesserà ai colori e alle loro diverse sfumature. Chi noterà l’abbinamento dei colori che madre natura è riuscita a fare così sapientemente che un grande pittore non avrebbe saputo fare con altrettanta maestria. Chi si interesserà alle ali che sono ricoperte da piccolissime scaglie di forma ovale disposte come le tegole di un tetto e chi del loro aspetto fisico.
DOMANDE
Che animale è la farfalla? ( insetto)
Conoscete altri insetti? (sì)
Quali? ( ape, mosca, zanzara, coccinella, formica, ecc…)
Com’è il corpo della farfalla? ( esile)
Quanti ali possiede? (2 paia)
Ha un organo di senso? ( sì, le antenne)
Cosa mangiano le farfalle? ( mangiano polline, nettare, fondi d’ acqua, sali minerali frutta marcia)
Perché si posano sui fiori come le api? ( per succhiare il nettare)
Le farfalle che volano di giorno sono le stesse di quelle che volano di notte? (no)
IDENTIKIT DELLA FARFALLA
NOME = Farfalla, insetto appartenente all’ordine dei Lepidotteri
DALL’ UOVO deposto da mamma farfalla nasce un bruchino
CORPO della farfalla = esile, affusolato, peloso e brunastro
TESTA = piccola e arrotondata
BOCCA = adatta a succhiare, provvista da una lunga proboscide che si arrotola a spirale
OCCHI = “composti” cioè sono divisi in tantissime lenti. Ognuna delle quali prende il nome di Ommatidio. La farfalla può avere anche 2 paia di occhi normali detti Ocelli.
ALI = 2 paia ( quelle anteriori sono più grandi, quelle inferiori più piccole)
ANTENNE = 2 membranose (rappresentano il nostro naso dove risiedono organi di senso tattile e chimico)
COME NASCE UNA FARFALLA
Cerchiamo di spiegare in modo semplice ai bambini la nascita della farfalla. Partiamo col dire che la farfalla come tutti gli animali e gli esseri umani hanno una mamma e un papà. Il maschio si incontra con una farfalla femmina si innamorano e decidono di vivere insieme. Dopo qualche tempo dal loro amore nasce un ovetto, piccolo come la capocchia di uno spillo. La mamma farfalla lo deposita su un albero o tra l’erba del prato. Dopo qualche giorno l’ovetto si apre ed esce un bruchino. Esso ha tanta fame e mangia le foglie dell’albero che lo ospita. Diventa bello grosso e non sta più nel vestito che ha (pelle) e così deve cambiare il vestitino. Mangia mangia diventa più grande e così deve indossare un altro vestito più grande e si continua così finché diventa un giovanotto. A questo punto scende dall’albero e va a trovare un luogo tranquillo e qui si costruisce come un bravo muratore una casina, (bozzolo), con un filo di seta che produce lui stesso e vi si avvolge tutto come una mummia. Il bruchino si trasforma in una Pupa o Crisalide. Essa è priva di testa e di gambe. Dorme per tutto l’inverno e se ne sta ferma ed immobile. A primavera la Pupa (o crisalide) si trasforma in una farfalla che incomincia a muoversi e ad agitarsi. Rompe la casina ed esce fuori. La farfalla a prima vista non ha un aspetto bello. Essa appare raggrinzita, pelosa e brunastra. Dopo qualche tempo si stiracchia e si aprono le ali ed il corpo diventa affusolato. La farfalla solo allora si manifesta in tutta la sua bellezza.
La farfalla, come altri insetti, prima di assumere quindi l’aspetto definitivo subisce delle trasformazioni. Questo processo viene definito col termine di metamorfosi.
FARFALLE DIURNE E FARFALLE NOTTURNE
In natura esistono 2 tipi di farfalle: le diurne e le notturne.
Le farfalle diurne sono quelle che noi vediamo volare di giorno e la notte dormono, nascoste in cantucci bui. Esse possiedono un corpo esile e un volo leggero.
Le farfalle notturne, invece, dormono di giorno e volano la notte. Esse hanno un corpo robusto e grosso e quando dormono distendono le ali come quelle di un aeroplano.
Le antenne delle farfalle diurne sono più piccole di quelle notturne per cui l’olfatto è più sviluppato in queste ultime.
I colori delle farfalle diurne sono più belli e vividi, invece, quelli delle farfalle notturne sono grigio, marrone e nero.
QUANTO VIVE UNA FARFALLA?
La vita della farfalla è brevissima. Alcune farfalle vivono solo poche ore, altre qualche giorno ed eccezionalmente poche un mese.
CURIOSITA’
Le farfalle con la loro presenza indicano se un ambiente è sano e pulito o inquinato. Infatti dove non si vedono farfalle volare significa che quel luogo non è salubre.
Noi possiamo avere e consumare zucchine, mele, ciliegie e meloni grazie alle farfalle che trasportano il polline dall’antera allo stigma di un fiore.
Il primo cibo del bruco è il guscio dell’uovo in cui era contenuto, successivamente mangia le foglie dell’albero.
Lo sapevate che la farfalla oltre al nettare e al polline mangia anche frutta marcia e carcasse di animali morti.
NEMICI DELLA FARFALLA
La farfalla ha dei nemici dai quali deve difendersi ricorrendo a delle astuzie.
I suoi nemici sono: gli uccelli, le lucertole, i ramarri, i calabroni, le vespe ed i ragni.
Alcune farfalle si mimetizzano, cioè si camuffano per confondersi con gli elementi dell’ambiente in cui vivono.
Altre assumono colori e forme diverse dal solito per ingannare i nemici, assumendo il colore del suolo, delle foglie o della corteccia degli alberi.
Altre, invece, succhiano delle sostanze velenose dalle piante che le ospitano e diventano con lo sfondo scuro e con disegni gialli, arancione e rossi. I nemici vedendo quei disegni e quei colori capiscono che quelle farfalle non sono commestibili, perché velenose e le lasciano in pace.
DRAMMATIZZAZIONE
L’ ASTUTA FARFALLA
PERSONAGGI – NARRATORE – COCCINELLA – MOSCA – ZANZARA – LIBELLULA – APE – GRILLO – FARFALLA – UCCELLO
NARRATORE – Finalmente è arrivata fata Primavera e tutti gli animaletti si sono svegliati dal letargo. I vecchi amici si salutano calorosamente. Quest’anno nel gruppo c’è un viso nuovo.
COCCINELLA – Ciao amici, come state?
TUTTI GLI ANIMALETTI (in coro) Bene, benissimo e tu?
COCCINELLA – Magnificamente.
MOSCA – Guardate! C’è una nuova arrivata nel nostro mondo.
NARRATORE – Tutti gli animaletti guardano un fiore sul quale è posata una farfallina.
ZANZARA – E tu da dove arrivi?
FARFALLA – Arrivo da laggiù. Sono uscita da pochissimo dal mio bozzolo.
COCCINELLA – Sei veramente bella!
GRILLO – Hai un vestito così colorato che è uno splendore!
LIBELLULA – Le tue ali sono così ampie. Sembrano quelle di un aeroplano.
Zanzara – Come ti chiami?
FARFALLE – Mi chiamo … , mi chiamo … Veramente non me lo ricordo.
LIBELLULA – Te lo dico io: Farfalla.
NARRATORE – Ad un tratto arriva un uccello e tutti gli insetti tremano dalla paura.
GRILLO – Amici scappiamo e nascondiamoci perché se no diventeremo cibo per la sua bocca.
FARFALLA – Ma dove andate, perché scappate? Cosa vi prende?
COCCINELLA – Dai nasconditi se no quell’uccello ti mangerà in un boccone.
FARFALLA – Perché ?
GRILLO – Semplice è un nostro nemico.
FARFALLA – Che significa nemico?
APE – Te lo spiego io in due parole. E’ un essere che quando ha fame, invece, di mangiare il nettare come me e te mangia noi insetti. Non perdere perciò altro tempo in chiacchiere, ma scappa via da qui.
NARRATORE – La farfallina presa dalla paura si paralizza e non riesce a volare. Ma la libellula che si è accorta della sua difficoltà, come una freccia, si avvicina ad essa, l’afferra e la porta in un baleno ai piedi di un albero.
FARFALLINA – Grazie, Libellula per avermi salvata. Non lo dimenticherò mai.
UCCELLO – Ma dove sono andati a finire tutti gli insetti che poco fa erano qui? Vi siete nascosti furbacchioni, ma state certi che vi troverò?
FARFALLINA – Povera me! Se l’uccello viene qui mi vede di sicuro e mi mangerà. Forse è meglio se mi nascondo in questa fessura della corteccia di questo albero. Per essere al sicuro veramente mi conviene mimetizzarmi e di cambiare vestito. Indosserò un vestito marrone come il colore della corteccia. Sarà così difficile individuarmi.
NARRATORE – Gli insetti non si muovono e nemmeno respirano nei loro nascondigli per il timore di essere scoperti. L’uccello non riesce, però, a scovarli perché loro sono diventati ormai abili a nascondersi e non gli resta altro da fare che andarsene nel suo nido a bocca asciutta.
(Nonna Tina)
POESIE E FILASTROCCHE
FARFALLE
Corolle senza stelo
Sorelle d’ogni fiore:
vi ha gettato il Signore
dai giardini del cielo,
a ricamare voli
sul gelsomino mondo,
a fare il girotondo
che il pratello consoli.
A voi basta sull’ala
Un po’ di porporina,
per far della mattina
una festa di gala:
e a sera, sul cotogno,
posare a ghirlandelle,
per guardar le stelle
tra un sogno e l’altro sogno.
(L. Carpanin)
FARFALLA
Di fiore in fiore volano
leggere le farfalle
e le corolle sfiorano:
son bianche, azzurre, gialle.
Una lieve si posa
su un petalo di rosa,
un’altra, a volo stanco,
va verso un giglio bianco,
una, fior senza stelo,
palpita in mezzo al cielo.
(B. Foresi)
FARFALLA
La farfalla è leggera
come un fiore cadente.
L’uccellino in gabbia
Segue con occhio triste,
invidioso
la libera farfalla.
La schiuma
È il fiore dell’onda.
Scompare.
La farfalla non si può posare.
Sembra che petali
di fiori caduti
risalgano in volo sui rami.
O no! Sono ali
di farfalle
volteggianti attorno ai rami.
La farfalla
ora dorme sul filo dell’erba.
La brezza la culla.
Ed essa
sogna ancora di volare.
( Dal Giapponese)
FARFALLINA
Farfallina farfallina
sembri piuma di colomba,
volteggi nel sole e nell’ombra.
Sei reginetta di bellezza,
di grazia e gentilezza.
I colori tuoi iridati
ed i disegni raffinati
rendono bello tutto il creato.
(Nonna Tina)
LA PRIMA FARFALLA
Dormivi,
farfalla,
tra fiori di neve,
l’inverno assai greve?
Leggera,
più bella
stamane ritorni
ai chiari tuoi giorni,
e all’aria
che appena
ti sfiora, celeste
com’è la tua veste,
ripigli
la danza
nel tempo che piace.
L’inverno già tace!
( L. Carpanini)
FARFALLA
Farfalletta spensierata
lo sai tu dove sei nata?
Eri un bruco in una cella
senza sole, senza stella.
Poi nel sole sei uscita,
come un fiore sei fiorita.
Come un fiore senza stelo
che il buon Dio gettò dal cielo.
(R. Pezzani)
LA FARFALLA IN CITTA’
La farfalla (un gioiello
di tinte giallo – rosa)
volò dal fraticello
nella città industriosa.
Vide grossi edifici
e vetture lucenti,
colossali opifici
e congegni possenti.
Però, cercando invano
quelle vaghe corolle,
che nel bosco e nel piano
splendono fra le zolle,
pensò: << Col tuo talento,
uomo, tutto sai fare;
ma d’un fiore il portento
non t’è dato creare! >>.
E ritornò nel prato,
là dove un fiorellino
qualunque è insuperato
spettacolo divino.
( L. Ruber)
INDOVINELLI
Non sono un fiore,
non sono una piuma,
volo nel cielo, sono carina
e mi chiamo … ( farfallina) (Nonna Tina)
…………………………………………………………………………………………
Non sono bello d’aspetto.
I contadini mi temono,
ma senza di me non nascerebbe la farfallina
io sono il … (bruchino)
……………………………………………………………..
Sono strano e resistente,
ospito la farfallina per tutto l’inverno.
Mi piacerebbe stare su un cucuzzolo
io sono il … (bozzolo) (Nonna Tina)
……………………………………………………………………..
GIOCHI
FARFALLE DIURNE – FARFALLE NOTTURNE
I bambini, meno uno che si pone al centro del cerchio costituito dai compagni, vengono divisi in farfalle diurne e farfalle notturne. Il bambino che si trova al centro del cerchio dopo aver imitato il volo della farfalla deve toccare un compagno o una compagna e dire : – La farfalla Giulia è diurna. Se sbaglia viene sostituito da un compagno. Vince il bambino che indovina più volte. (Nonna Tina)
FARFALLE E UCCELLI
I bambini rappresentano le farfalle meno due che rappresentano gli uccelli. Le farfalle volano liberamente e gli uccelli che sono loro nemici devono cercare di prendere le farfalle. Vince la farfalla che resta per ultima. (Nonna Tina)
FIORE E FARFALLE
Si tracciano due linee. Una di partenza e una di arrivo. Sulla prima si dispongono tutti i bambini meno uno che rappresenta un fiore ( si mette in testa una corona con petali fatti con il cartoncino). A turno i bambini rivolgendosi al fiore diranno: – Fiorellino quanti volteggi debbo fare per arrivare da te e succhiare il nettare?
Il fiore risponderà: – 2 volteggi! (il bambino deve stendere le braccia e volare per 2 volte)
Naturalmente i volteggi saranno ogni volta diversi di numero.
Vince chi arriva per primo al fiore. (Nonna Tina)
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO CON FARFALLA CON GLI STUZZICADENTI
Si prende un cartoncino colorato e con degli stuzzicadenti si realizza una farfalla. Per abbellire il quadretto poniamo intorno una cornicetta. Se lo si vuole appendere basta mettere dietro un gancetto.
DIVERTIAMOCI CON MATERIALE VARIO – DI RECUPERO E RICICLABILE
Mettiamo a disposizione dei bambini materiali vari ( carte di caramelle, di cioccolatini, conchiglie, mollette, carte di pirottini, foglie, ecc …) e lasciamoli liberi di creare delle farfalline. I soggetti realizzati si incolleranno su un cartellone di gruppo.
FORME GEOMETRICHE E FARFALLE
Per stimolare la creatività dei nostri bambini mettiamo a loro disposizione delle forme geometriche con le quali realizzare delle farfalline. Le forme geometriche le disegniamo noi su carta lucida colorata o cartoncino. Lasciamo che siano poi i bambini a ritagliarle così svilupperanno la motricità fine. Con questa attività i bambini conosceranno così in modo pratico le forme geometriche.
COSTRUIAMO UNA FARFALLA
Con un pezzo di cartoncino realizziamo un cono per fare il corpo della farfalla. Con una palla di polistirolo facciamo la testa che metteremo sulla base del cono (la parte più larga). Avvolgiamo il tutto con carta velina marrone. Le ali le realizziamo con carta crespa o velina. Le antenne con cartoncino marrone.
Queste farfalle le possiamo utilizzare per abbellire la sezione, il salone o l’atrio della scuola.
PUZZLE
Su un cartoncino disegniamo una farfalla e dopo facciamola colorare e ritagliare ai bambini in pezzi. Su una base di cartone essi poi ricomporranno il disegno, unendo le varie parti della farfalla. Si ottiene un puzzle con il quale i bambini potranno divertirsi o effettuare sfide tra loro. Chi completa il puzzle per primo vince.
TANTE FARFALLE PER ABBELLIRE IL SALONE E LA SEZIONE CON RITAGLI IN SERIE
Prendiamo una striscia di carta colorata e la ripieghiamo più volte, poi disegniamo a metà una farfalla. Ritagliamo i contorni del disegno, ed apriamo. Ecco tante farfalline.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO