Progetto il Vento

On 19 gennaio 2020 by Nonna Tina

Negli anni precedenti abbiamo visto come si origina la pioggia e come si forma la neve. Quest’anno, invece, vogliamo fare conoscere ai bambini un altro fenomeno atmosferico: il vento. Non si può parlare assolutamente in modo astratto del vento o ricorrere a termini scientifici,  perché i bambini non hanno ancora la capacità necessaria per poterli comprendere. Dobbiamo ricorrere perciò a giochi, esperimenti e attività educative adeguate all’età dei nostri piccoli.

GLI OBIETTIVI CHE VOGLIAMO RAGGIUNGERE SONO:

Conoscere il vento

Capacità di apprendere termini semplici scientifici per definire questo fenomeno atmosferico

Cogliere la relazione esistente tra aria e peso degli oggetti

Capacità di comprendere il concetto “leggero – pesante”

Capacità di cogliere la relazione oggetto – aria secondo un rapporto di causa- effetto

Capacità di acquisire un abito scientifico per poter fare ipotesi, verificarle, fare confronti, relazioni, comparazioni, registrazioni di dati, ecc …

Capacità di comprendere il termine “ direzione” relativo al vento

Capacità di verbalizzare e rappresentare le esperienze realizzate

Coordinazione oculo – manuale

Capacità di lavorare in gruppo

Effettuare osservazioni per analizzare eventi e situazioni

Capacità di comprendere che il vento possiede una forza e una pressione

Capacità di capire come viene utilizzata la forza del vento

Partiamo nel porre ai bambini delle semplici domande.

Cos’ è il vento? Lo avete mai visto?

Per quanto riguarda la prima domanda i bambini non sapranno definire questo fenomeno atmosferico.

Per quanto riguarda la seconda domanda tutti diranno che non lo hanno mai visto.

Possiamo dire che il vento è un movimento d’aria che si sposta ed è invisibile come il nostro angioletto custode che c’è, ma non si vede.

COME NASCE IL VENTO?

Prima di parlare del vento dobbiamo fare capire in modo concreto che cos’è l’aria ai bambini dato che il vento non è altro che uno spostamento d’aria.

Essa è invisibile, però c’è.

A questo punto facciamo un esperimento.

Diamo ad un bambino un sacchetto della spazzatura e facciamolo correre.

COSA SUCCEDERA’?

Lasciamo che i piccoli facciano delle ipotesi.

Non succederà nulla.

Il sacchetto rimarrà vuoto.

Si strapperà il sacchetto.

OSSERVIAMO

Il sacchetto si gonfia. Facciamo chiudere il sacchetto al bambino.  Dentro c’è aria. L’aria è stata catturata.

Coinvolgiamo tutti i bambini nell’esperimento. A turno potranno riproporre l’esperimento realizzato dal compagno e poi rappresentarlo graficamente.

L’aria forma attorno al globo una specie di sfera fatta di gas, detta atmosfera.

Tutta la terra è avvolta da questo elemento invisibile. Esso si trova ovunque nelle nostre case, fuori, nella nostra bocca, nei nostri polmoni, nel cielo e persino nelle nostre ossa. L’aria è importantissima perché ha effetti sull’ambiente che ci circonda. Se essa d’un tratto scomparisse, cesserebbe subito sulla terra ogni forma di vita. Gli animali, le piante e gli uomini hanno bisogno dell’aria per potere crescere e vivere.

ESPERIMENTO

Prendiamo 2 piattini e fissiamo sopra di essi una candelina accesa.

Uno dei due piattini copriamolo con un vasetto di marmellata.

COSA SUCCEDERA’?

La fiamma della candelina del piattino coperto si spegne, invece, l’altra candelina dell’altro piattino rimane accesa.

CHE COSA DEDUCIAMO DA QUESTA ESPERIENZA?

Deduciamo che quando manca l’aria la fiamma si spegne perché non c’è ossigeno, un componente dell’aria che è indispensabile anche alle piante , agli animali ed a noi.

Alcune piante affidano al vento il trasporto del loro polline e dei loro semi.

L’ARIA OCCUPA UNO SPAZIO

Per far comprendere ciò ai bambini facciamo un esperimento.

Riempiamo una bacinella d’acqua ed immergiamo in essa un bicchiere capovolto.

CHIEDIAMO AI BAMBINI COSA SUCCEDERA’?

LASCIAMO CHE I BAMBINI FACCIANO DELLE IPOTESI

Si riempirà il bicchiere d’acqua.

Si riempirà il bicchiere a metà.

Si riempirà più della metà.

Rimarrà vuoto.

A questo punto verifichiamo quello che succederà.

Il bicchiere non si riempirà perché è pieno d’aria e l’acqua non può occupare lo spazio dell’aria.

SE INCLINIAMO DI LATO IL BICCHIERE COSA SUCCEDERA’?

L’aria esce gorgogliando ed il bicchiere si riempie.

L’ ARIA HA UN PESO

Prendiamo un pallone completamente sgonfio e lo pesiamo su una bilancia. Poi lo gonfiamo e lo ripesiamo

COSA NOTIAMO?

Notiamo che il pallone pesa un pochino di più.

IL VENTO

Quando una zona della terra viene riscaldata dal sole l’aria che la sovrasta si riscalda e diventa leggera. Essa sale in alto. Il posto che ha lasciato libero viene subito occupato dall’aria fredda che si trova in alto. Essa è pesante e cade giù. In questo modo si crea un equilibrio.

Il vento nasce quando si verifica questo movimento d’aria. Il vento, infatti non è altro che un soffio d’aria, uno spostamento d’aria. Esso, in altre parole, nasce quando c’è una differenza di temperatura. Il vento è invisibile, però lo sentiamo quando fa muovere le pale del mulino, quando fa increspare il mare e trasforma le onde in cavalloni, quando strappa agli alberi le foglie e le fa volteggiare, quando fa sventolare e asciugare i l bucato, ecc …

Per facilitare la comprensione di tale fenomeno atmosferico possiamo personificare l’aria calda, l’aria fredda ed il vento. Costruiamo una bambina che indossa un vestito estivo e un’altra bambina che indossa indumenti invernali. La prima rappresenta l’aria calda e la seconda quella fredda. Realizziamo poi un bambino birichino che rappresenti il vento.

Possiamo con tali personaggi drammatizzare la nascita del vento, inventare delle storie o dei dialoghi.

Il vento possiede una forza che , a volte, è fievole altre volte forte.

IL VENTO QUALI OGGETTI FA VOLARE?

Rivolgiamo ai bambini queste domande:

Il vento fa volare gli oggetti leggeri e quelli pesanti?

Fa volare solo i leggeri?

Fa volare solo i pesanti?

I bambini solo dopo avere realizzato delle esperienze concrete o effettuato dei giochi potranno rispondere correttamente e scegliere la risposta giusta.

Facciamo gonfiare dei palloncini ai bambini e se è una giornata ventilata usciamo nel giardino della scuola. Cosa vediamo? Che il vento fa volare i palloncini in alto se li lasciamo liberi. Costruiamo dei semplici aquiloni e constatiamo che anche essi vengono portati in alto dal vento perché come i palloncini sono oggetti leggeri.

GIOCO

FARFALLE IN RETE

I bambini disegnano su carta velina delle farfalline e poi le ritagliano. Si disegnano a terra due cerchi che rappresentano le reti. Si chiamano due bambini a turno che soffiando devono fare andare  nei cerchi le farfalline. Vince chi riesce a mettere nel suo cerchio più farfalline.

Sostituiamo successivamente alle farfalline delle macchinine realizzate con cartone. Constatiamo che le macchinine non riusciranno ad entrare nei cerchi spinte dal soffio dei bambini perché sono pesanti.

Con questo gioco i bambini capiranno in modo pratico che il vento fa volare gli oggetti leggeri, ma non quelli pesanti. Possiamo utilizzare altri elementi come piume, foglie, pezzi di carta, un tappo di sughero, una castagna, ecc … per vedere quali di essi il vento fa volare.

Per facilitare la comprensione di tale fenomeno atmosferico possiamo personificare l’aria calda, l’aria fredda ed il  vento. Costruiamo una bambina che indossa un vestito estivo e un’altra bambina che indossa indumenti invernali. La prima rappresenta l’aria calda e la seconda quella fredda. Realizziamo poi un bambino birichino che rappresenti il vento.

Possiamo con tali personaggi drammatizzare la nascita del vento.

TIPI DI VENTO

Ci sono tanti tipi di vento:

VENTI COSTANTI che seguono sempre la stessa direzione per tutto l’anno.

VENTI PERIODICI cambiano la loro direzione periodicamente.

ECCO I NOMI DI ALCUNI VENTI

LIBECCIO = annuncia la pioggia

SCIROCCO = soffia aria calda e umida e solleva un polverone

MAESTRALE = si comporta bene alcune volte, altre volte diventa cattivo

BORA = porta freddo. E’ impetuoso arreca danni

TRAMONTANA = porta freddo glaciale

LEVANTE = vento che viene da dove sorge il sole

PONENTE = viene da dove tramonta il sole

VOCI DEL VENTO

Il vento:

ulula

fischia

sibila

urla

stride

AZIONI DEL VENTO

Spazza

Schianta

Spoglia

Alza

Sradica

Stacca

Trascina

Gonfia

Asciuga

Sposta

Abbatte

Rompe

Scoperchia

Scuote

LA FORZA DEL VENTO

Il vento può essere leggero o forte. La sua forza viene sfruttata dall’uomo per fare girare le pale del mulino;

per la navigazione a vela;

per gli elevatori d’acqua;

per produrre energia eolica.

GLI ANTICHI COME SI SPIEGAVANO IL VENTO?

Gli antichi si spiegavano il vento ricorrendo alla fantasia non conoscendo nozioni di scienza e di fisica.

Essi dicevano che il dio Eolo era il dio ed il signore dei venti. Quando egli voleva premiare gli uomini mandava sulla terra venticelli benefici. Se voleva punire gli uomini perché non si erano comportati bene inviava sulla terra tremendi cicloni e tempeste.

POESIE E FILASTROCCHE

IL VENTO

Vento non fare il birichino

non portare lontano il mio cappellino.

Vento venticello

non fare volare il mio ombrello.

Vento se soffi pianino

ti regalerò il mio trenino.

Il mio amico  diventerai

se tu ben presto ti calmerai.

(Nonna Tina)

IL VENTO

Nell’aria grigia e morta

c’è un’onda di lamento.

Qualcuno urta la porta:

  • Avanti! Passi! – E’ il vento.

Vento del Nord che porta

e neve e fame e stento:

la macchia irta e contorta

ulula di spavento.

(G. Pascoli)

IL VENTO

E’ mite carezza

che passa gentile

e tiepida scherza

coi fiori d’aprile

è vasto respiro

lanciato sull’onda

che spinge la vela

in corsa gioconda.

E’ mano che afferra

con dita spiegate

e all’albero strappa

le foglie dorate.

E’ gelido soffio

che scende dai monti

e in ghiaccio tramuta

i rivi e le fonti

così senza posa,

or rapido or lento

si svolge l’eterno

cammino del vento.

(Ada Negri)

IL VENTO

Ma chi bussa da villano?

Corri all’uscio: è già lontano.

Ma chi è quel capo ameno?

Porta l’acqua ed il sereno,

sparge i semi per il mondo,

sbuffa e frulla in tondo in tondo,

mena schiaffi e scappellotti,

fischia per i vetri rotti,

ora è dolce e profumato,

ora è proprio uno sgarbato,

corre e vola in un momento …

chi sarà, bambino? Il vento!

( E. Bossi)

IL VENTO

Orco è il vento che ne bosco,

sta provando il suo vocione

con un viso fosco fosco,

e con tanto di barbone,

“ Mangerò tutte le foglie,

mangerò tutta la terra,

mangerò tutte le nubi,

che lassù si fan la guerra!”

Lo si sente, apre le porte,

e le sbatte forte forte

con un passo,lo si sa

spazza tutta la città.

IL VENTO

Esce di scuola il vento e gioca e fischia

E non ha libri né berretto in testa:

cerca viole lungo la foresta

e sopra i pioppi dondola e

s’arrischia.

(R. Pezzani)

UN PREPOTENTE

Non ho riguardi, non conosco regole:

entro dove mi pare

senza chieder permesso,

e se gusto ci piglio,

scuoto, rovescio, sibilo, ragazzo mio,

anche se sei monello,

me la rido:t’investo,

ti spingo, e se mi frulla

di colpo, trac, ti porto via il cappello.

Tanto, chi mai mi prende o mi trattiene?

Amo gli spazi liberi,

e, a chi s’oppone, grido,

sfidandoli al cimento:

“Fatti più in là che passa il signor vento!”

(Domenico Mantellini)

FILASTROCCA DELL’ARIA

Tanta gente se lo chiede

l’aria c’è ma non si vede?

Chi fa volare gli aquiloni

dona al mare i cavalloni

muove le pale dei mulini

e le chiome dei bambini?

L’aria gioca e si fa vento

triste con l’inquinamento

che la sporca, la fa scura

che fa male alla natura.

L’aria gioca e va veloce

porta in giro la tua voce

fa suonare gli strumenti

ondeggiar foglie cadenti.

Ma la cosa straordinaria

è che vivi grazie all’aria.

(Giuseppe Bordi)

IL VENTO

Sentila soffia

sentila sbuffa,

dolce ti graffia,

un’aria buffa.

Senti che voce,

senti che fiato,

vento veloce,

vento fatato.

Senti carezza,

senti spintone,

aria di brezza

vento burlone.

(Roberto Piumini)

INDOVINELLI

Soffio tra i rami degli alberi,

strappo loro le foglie e le faccio volare.

Non ascolto i loro lamenti.

Io sono il …  (vento)  ( Nonna Tina)

……………………………………………………………….

Il mare faccio inquietare.

Le sue onde trasformo in cavalloni.

Io non mento,

sono il …  (vento)  ( Nonna Tina)

……………………………………………………………

Indovina indovinello

chi sono io bimbo bello?

Il tuo cappello faccio volare,

e la polvere sollevare.

Agli alberi le foglie strappo

e sventolare faccio il drappo. ( il vento)  (Nonna Tina)

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

COSTRUIAMO UNA GIRANDOLA

Per realizzare una girandola bisogna prendere un quadrato di carta  di 15 cm e piegarlo 2 volte diagonalmente, cioè da angolo ad angolo. Tagliare le diagonali a 2- 3 cm dal loro incrocio. Spiegare subito la carta e piegare tutti i 4 angoli verso il centro. Incollare le alette ottenute con un po’ di colla ed attaccare la girandola ad un bastoncino con un chiodino o uno spillo. I bambini con la girandola potranno vedere la velocità del vento.

COSTRUIAMO I SONAGLI AL VENTO

Per sentire la presenza del vento costruiamo un sonaglio. Per realizzarlo ho utilizzato  materiale riciclato. Ho preso un quadrato di plastica che ho trovato nel rotolo grande dell’alluminio. Ho poi fatto in ogni angolo un foro (in totale 4). Per facilitare l’operazione ho usato la fiamma di una candela e ho riscaldato e reso malleabile la plastica. Ho appeso ai 4 angoli le catene realizzate con bottoni, conchiglie, perline, con le molle delle pinze da bucato e con  strisce di plastica che si trovano nelle cassette della frutta. Appendiamo il sonaglio ottenuto fuori della porta o della finestra e quando soffia il vento si produrrà un rumore che ci avviserà della sua presenza.

Con tale attività manipolativa i bambini svilupperanno l’attenzione, la motricità fine e la concentrazione.

COSTRUIAMO UN MULINO A VENTO

 

 Per realizzare il mulino a vento si può riciclare una scatola di cioccolatini. Possiamo farla dipingere ai bambini del colore che preferiscono. Alla base si ritaglia una porta e sopra con del cartoncino si possono realizzare le pale del mulino.

I bambini possono con tale attività comprendere che in natura nulla va perduto e alle cose si può donare una nuova vita. Inoltre possono comprendere che con l’arte del riciclaggio si riduce lo spreco e  producendo meno rifiuti si protegge l’ambiente in cui viviamo.

COSTRUIAMO UNA BANDERUOLA

La banderuola è una specie di bandierina di metallo che serve per indicare la direzione dei venti e di solito si mette sui tetti delle case. Prima di tutto costruiamo una casa con una scatola di cartone e poi disegniamo un galletto con cartoncino e fissiamolo sul tetto della casa su un bastoncino con una bandierina realizzata con plastica sottile.  Essa si gira nella direzione dove soffia il vento.  

SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO

 

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