Progetto il Fondale Marino
Manca poco all’arrivo dell’estate e già si pensa al mare, alle vacanze e al riposo.
In un progetto elaborato qualche tempo fa abbiamo parlato del mare non solo come luogo di villeggiatura, ma anche come luogo di vita.
Con questo nuovo progetto vogliamo far conoscere meglio ai bambini il mare ed il fondale marino con i suoi elementi e gli esseri che vi vivono.
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere il fondale marino con tutti i suoi elementi
OBIETTIVI SPECIFICI
Capacità di riconoscere e collocare gli elementi nel suo ambiente
Coordinazione oculo- manuale
Capacità di collegare il nome all’immagine
Capacità di pronunciare correttamente i nomi degli elementi ed esseri che vivono nel fondale marino
Comprendere il termine”fondale”
Capacità di ascoltare e rielaborare una storia
Capacità di memorizzare poesie, canti e filastrocche
Capacità di formare “insiemi” e sottoinsiemi”
Capacità di conoscere le caratteristiche dei vari esseri che vivono nel fondale marino
Conoscere i suoni, i colori, gli odori del mare
Usare il corpo per mimare gli elementi o i personaggi legati alla vita del mare
Intuizione del concetto “intero- metà”
Precalcolo
IL MARE
Prima di parlare del fondale marino, dei suoi abitanti e dei suoi elementi dobbiamo constatare quali conoscenze hanno acquisito i nostri bambini sul mare.
Il mare possiamo definirlo come la più grande distesa d’acqua salata del nostro pianeta. Esso è un ambiente meraviglioso ricco di vita. Il mare possiede una sua magia e con i suoi colori, i suoi suoni, i suoi rumori e i suoi umori ci fa sognare e, spesso suscita in noi forti emozioni.
Il mare è costituito da una parte chiamata superficie che noi riusciamo a vedere con il nostro sguardo fino all’orizzonte. L’orizzonte è quel punto dove cielo e mare si incontrano. Su tale superficie noi nuotiamo e le barchette e le navi si muovono. Il mare è profondo. Quante volte abbiamo fatto l’esperienza della sua profondità quando allontanandoci dalla riva abbiamo constatato con paura e preoccupazione che non toccavamo con i piedi la sabbia e la ghiaia sottostante. Qui i raggi del sole arrivano caldissimi in estate per questo l’acqua si riscalda e noi possiamo fare il bagno. I raggi solari man mano che si scende giù non arrivano caldi come in superficie, ma molto deboli e in alcuni punti del fondale non arrivano affatto e quindi regna il buio.
A QUESTO PUNTO CHIEDIAMO AI BAMBINI CHE COS’E’ PER LORO IL FONDALE MARINO
Ascoltiamo attentamente le loro affermazioni.
CHE COS’E’ IL FONDALE MARINO?
Spiegare ai bambini il fondale marino è un po’ difficile perché non possiamo utilizzare con loro delle definizioni scientifiche. Cercheremo perciò di ricorrere ad un facile esperimento.
Prendiamo una vaschetta e la riempiamo d’acqua. Essa rappresenta il mare. Invitiamo poi i bambini a buttare dentro di essa dei sassolini e della sabbia. Essi si depositeranno sulla base della vaschetta perché sono pesanti e non galleggiano.
La base della vaschetta dove si sono depositati i sassi rappresenta il fondale. In altre parole il fondale marino è il pavimento del mare.
Nel fondale marino troviamo sassolini, sabbia, rocce,antri, grotte, ammassi rocciosi, canali, corridoi non solo, ma abbiamo una flora e una ricca fauna. La flora è costituita da alberi di rosso corallo, da alghe multicolori, da spugne,da praterie e giardini. La fauna è costituita da un’infinità di pesci di svariate forme,
colori e grandezze che hanno un ruolo importantissimo nella vita dell’uomo, soprattutto come fonte di alimenti. Le alghe sono vegetali e sono di tanti colori. Quelle di colore verde o verde-azzurro hanno bisogno di tanta luce per questo vivono vicino alla superficie del mare. Le alghe rosse e brune, invece, vivono in profondità. Esse hanno un tipo di clorofilla che si attiva anche con i pochi e deboli raggi solari che arrivano in fondo al mare. Le alghe sono importantissime perché attraverso la fotosintesi clorofilliana, esse producono l’ossigeno necessario alla respirazione delle piante acquatiche e dei pesci.
CONOSCIAMO GLI ABITANTI DEL MARE
Il mare è un ambiente dove vivono tanti pesci. Chiediamo ai bambini quali pesci conoscono. Sicuramente diranno il merluzzo, la sogliola, il calamaro, il gambero, la sardina, l’alice, la platessa, la sogliola, il polipo, lo scampo, etc…
Possiamo utilizzare delle immagini per fare conoscere ai bambini altri pesci e rilevare la loro forma, il loro colore e la loro dimensione. Potranno fare così dei confronti e stabilire qual è il pesce più piccolo o il più grande tra quelli che hanno osservato. Qual è il più colorato, quello più simpatico e quello che mette paura.
CONOSCIAMO LA STRUTTURA CORPOREA DEL PESCE
Il pesce è un animale vertebrato perché ha la colonna vertebrale. La forma del corpo è affusolata che gli consente di muoversi agevolmente nell’acqua. La testa è attaccata al tronco. Il pesce ha gli occhi posti lateralmente e sono privi di palpebre. Ai lati della testa egli ha due aperture: le branchie da dove esce l’acqua che è entrata dalla sua bocca. Le branchie servono al pesce per respirare. Il corpo del pesce è rivestito da squame che sono disposte come le tegole di un tetto. Per spostarsi nell’acqua il pesce si serve delle pinne e della coda.
Ci sono molti pesci che hanno una vescica natatoria, una specie di sacchetto interno che può riempirsi o svuotarsi d’acqua. Quando la vescica si gonfia il pesce sale verso la superficie,quando invece si sgonfia il pesce scende giù.
COME NASCONO I PESCI
I bambini sono curiosi e amano scoprire il mondo facendo delle domande. Noi dobbiamo rispondere alle domande con chiarezza e semplicità.
Come spiegare in modo semplice ai bambini come nascono i pesciolini?
Possiamo dire loro che nascono allo stesso modo in cui sono nati loro.
Un pesce maschio si incontra con una femmina s’innamorano e vivono insieme. Dal loro amore nascono i pesciolini. La femmina depone nell’acqua delle uova che galleggiano e fluttuano in essa. Le uova si possono fissare alle piante o agli scogli sommersi. Quando i pesciolini sono ben formati nelle uova essi escono fuori.
Altre femmine tengono le uova nel loro corpo e quando i pesciolini si sono formati li partoriscono ed escono fuori dalla pancia della mamma.
COSA MANGIANO I PESCI
I pesciolini piccoli mangiano il plancton che è costituito da un insieme di organismi piccolissimi, da vegetali, uova di animali e batteri che vivono insieme, sospesi nell’acqua e vengono trasportati dalle correnti marine. I pesci più grandi mangiano i pesci più piccoli. Fa eccezione il cavalluccio marino che mangia il plancton anche quando diventa adulto.
CURIOSITA’
Il primo che esplorò il fondale marino fu l’americano Charles William Beebe. Per scendere nel fondale marino utilizzò un casco di rame che gli permise di scendere a poche decine di metri di profondità.
Il 6 giugno del 1930 egli insieme all’inventore Otis Barton della batisfera, una capsula scesero a 250 metri di profondità.
Nel 1934 essi batterono ogni record scendendo a 923 metri di profondità.
POESIE E FILASTROCCHE
NEL FONDO MARINO
Nel fondo marino il mare è blu notte,
c’è un grande giardino di aiuole fiorite.
Le stelle di mare di tutti i colori,
anemoni gialli: guarda che belli!
Le alghe leggere fa la danza del mare
coi pesciolini d’argento e turchini.
Conchiglie e spugne amiche e compagne,
coralli preziosi, cespugli curiosi.
Meduse giganti un po’ trasparenti,
polipi strani con tante mani.
Gamberi rossi nascosti fra i sassi
in punta di piedi camminano, vedi.
Bernardo il paguro nella grotta è al sicuro,
coi fiocchi di mare lui vuole giocare.
Molluschi e aragoste, tartarughe nascoste
coi cavallucci cantano i ricci. (Patrizia Chimera)
IL PESCE- LAMPADINA
Il pesce lampadina
fa una luce ovale
che già dalla mattina
illumina il fondale,
sembra il fanale
di un’automobilina
oppure una goccia di candeggina. (Matteo Gubellini)
BACINO MARINO
Cavallucci in fondo al mare:
anche loro sanno amare
e si scambiano un bacino
nell’ambiente blu marino.
E si scambiano un baciotto
sotto l’ombra di un canotto
poi si scambiano un bacione
mentre affonda un galeone.
E io che cosa devo fare
per convincerti a baciare
le mie guance rubiconde?
Anch’io andare tra le onde? (Jolanda Restano)
IL PESCE PAGLIACCIO
Il pesce pagliaccio
fa cento boccacce.
Guardando la luna
ne fa solo una.
Vedendo le stelle
fa sette saltelli,
con i tonnetti
fa mille balletti
e con l’onda
fa un bel girotondo. (Nonna Tina)
LA FILASTROCCA DEL PESCIOLINO
La filastrocca che canta sul mare
Il pescatore ch’è andato a pescare,
state a sentire percome perché
è la più bella di quante ce n’è.
Pesca e ripesca, tirata la rete,
c’è un pesciolino che muore di sete;
e se potesse gridare, parlare,
direbbe subito: – Buttatemi in mare.
Il mare è grande, io sono piccino
ed ho la casa sul fondo marino;
e la mia mamma col cuore affannato
chiede allo squalo:- L’avete incontrato
un pesciolino vestito di nuovo,
che solo ieri s’è schiuso dall’uovo?
-L’avete visto- domanda al delfino,
-il mio figlietto passare di qui:
un pesciolino così e così,
che per trovarne un compagno nel mare
più di mill’anni si deve girare.
Esce la luna e la mamma le chiede:
-O luna,guarda se intorno si vede
quel pesciolino di cuore contento,
che in mezzo al mare è un puntino d’argento.
Dice la luna:- Già preso nella rete,
ne vedo uno che muore di sete;
e dentro al mare i puntini d’argento
come contarli? Ce n’è un firmamento.
Oh,pescatore, ridammi la vita!
di pesciolini c’è l’onda gremita
e un pesciolino di meno o di più
non ti fa ricco; ributtami giù!
Un pesciolino tornato nel mare
non si sa mai cosa può diventare:
un balenotto? Un pesce martello?
forse il delfino che segue il battello,
il pesce rondine, il pesce luna …
Se poi incontra la buona fortuna
può diventare una stella di mare,
una di quelle stelline che, spente,
anche i bambini le sanno trovare
sopra le rive del continente. (R. Pezzani)
IL PESCE – FIORE
Ecco un prato
con un fiorellino,
ma il prato
non è un prato:
è un fondale marino.
E il fiore
non è un fiore:
è proprio un pesciolino. (Matteo Gubellini)
IL MARE
Conosco il colore del cielo,
conosco il colore del sole,
conosco il colore del prato,
ma più ancora il colore del mare.
Al mattino mi specchio nel suo azzurro
e la sera il mio sguardo si perde
nel suo infinito. (Nonna Tina)
INDOVINELLI
Sono piatta e gentile,
non mi piace stare da sola
io sono la … (sogliola) (Nonna Tina)
…………………………………………………………..
Sono diverso da tutti i miei amici
perché cammino in modo strano.
Tutti guardandomi ridono,
ma della mia diversità ne vado fiero
io sono il … (gambero) (Nonna Tina)
…………………………………………………………………………
Sono un pesce molto umile,
mi trovi sulla tavola dei poverelli.
Sono amata dai piccini
Io sono la … (sardina) (Nonna Tina)
……………………………………………………………………
Sono grande e grossa.
Faccio paura a tutti,
nuoto con lena
Io sono la … (balena) (Nonna Tina)
GIOCHI
Nel mare ci sono tanti granchi!
I bambini devono imitare i movimenti dei granchi.
Di volta in volta i comandi si cambiano. (polipi, sardine, gamberi, etc…)
CONOSCIAMO GLI ABITANTI DEL MARE
Su dei cartoncini i bambini disegnano e colorano dei pesci. Dopo di che li collocano in modo sparso a terra.
Al comando dell’educatrice:- Gamberi!
I bambini devono prendere i cartoncini dove sono disegnati questi pesci. Chi sbaglia esce dal gioco.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
UN QUADRETTO CON UN PESCE REALIZZATO CON PLASTICA COLORATA
Ritagliare un quadrato o un rettangolo da un cartoncino azzurro e disegnare la sagoma di un pesciolino. Avvolgiamo la plastica colorata rossa (io ho riciclato quelle strisce di plastica che servono a chiudere i sacchi della spazzatura) formando una rotella allungata ed incolliamola sulla sagoma. A parte facciamo la coda e le pinne laterali.
PESCIOLINI CON SASSI
Prendiamo dei sassi che per la loro forma ci permettano di realizzare dei pesci. Coloriamoli e verniciamoli. Completiamo i pesci con pinne e coda che possiamo realizzare con cartoncino, carta crespa o velina.
PESCE CON STRISCE DI CARTONCINO
Tagliamo delle strisce di cartoncino di diversi colori e della stessa larghezza. Li avvolgiamo dandogli una forma allungata. Otteniamo così il pesce Arcobaleno. Completiamolo con coda, pinne e occhi.
PESCI DA APPENDERE NELLA SEZIONE
Su un cartoncino colorato riportiamo la sagoma di un pesce. La grandezza la scegliamo noi in base alle preferenze e alle nostre esigenze. Ritagliamo l’interno del pesce lasciando il contorno. Facciamo la coda con carta crespa o velina piegata a fisarmonica. Con la stessa carta realizziamo le pinne. Con cartoncino bianco e nero realizziamo gli occhi. Per appenderlo nella sezione o nel salone della scuola utilizziamo un filo di nailon. Possiamo legare allo stesso filo un pesce grande e altri piccoli.
TOMBOLA DEGLI ELEMENTI CHE VIVONO NEL MARE
Una bella tombola è quello che ci vuole per fare apprendere ai bambini gli elementi del mare, realizziamola insieme a loro. Tagliamo un cartoncino bianco e dividiamolo in riquadri. In ogni riquadro i bambini disegnano e colorano un pesce o un altro elemento marino (alga, spugna, corallo,ecc…).
A parte si realizzano delle cartelle dove vengono riportati alcuni elementi del cartellone. Vince il bambino che per primo completa la sua cartella, mettendo sugli elementi dei sassolini o dei fagioli.
POLPO
Per realizzare il nostro polpo che è comunemente ed impropriamente chiamato polipo ci occorre un guanto in lattice usa e getta. La parte superiore del guanto riempiamola di cotone e poi vi avvolgiamo un elastico così otteniamo la testa del polpo. Le dita del guanto le coloriamo e dopo le tagliamo in modo da ottenere 8 tentacoli. Per abbellirlo mettiamo al collo un nastrino.
IL FONDALE MARINO
Prendiamo un contenitore trasparente e sul fondo vi collochiamo della sabbia, dei sassi, delle conchiglie e dei pesci che i bambini possono realizzare con la plastilina, cera pongo, das o servendosi di altro materiale.
Non possono mancare le alghe e i coralli. Sopra al contenitore che rappresenta la superficie del mare mettiamo delle onde realizzate con carta crespa.
IL MARE ED I PESCI NELL’ARTE
Nell’arte il pesce è stato sempre raffigurato sia per la sua importanza nella vita dell’uomo sia per la sua simbologia.
Il pesce è simbolo di fertilità, della sessualità, della freddezza e della stupidità.
Nel Cristianesimo il pesce è simbolo di Cristo. Esso simboleggia anche la fede, la purezza e la Vergine Maria.
La pesca, invece, è simbolo di saggezza e ricchezza.
Nell’arte classica troviamo figure che sono metà pesce e metà uomini come i tritoni, le sirenette e le nereidi.
Nell’arte cristiana il pesce viene associato al Battesimo. Esso, infatti veniva rappresentato sulle fonti battesimali. Il pesce nell’acqua identificava il cristiano battezzato. (quadro Battesimo di Cristo di Leonardo)
Quadro Natura morta di Georg Flegel. In questo quadro è rappresentata un’aringa affumicata, alimento nutriente, tipico dei ceti popolari. Sulla parte destra del dipinto si nota un boccale di birra che sottolinea la semplicità e l’umiltà del menù.
In molte opere d’arti troviamo raffigurati molluschi e soprattutto le ostriche che rappresentano la donna e la sua fertilità come nel dipinto di Jan Steen dove una ragazza mangia delle ostriche.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO
CANZONCINE