Progetto i Mestieri Creativi ed Artistici dei Papà
Negli anni precedenti abbiamo conosciuto i mestieri dei papà dei nostri piccoli, poi i mestieri notturni, i mestieri del passato, che oggi non ci sono più. Quest’anno vogliamo fare conoscere ai nostri bambini alcuni dei mestieri creativi ed artistici che svolgono tanti papà.
Prima di tutto fissiamo gli obiettivi che vogliamo raggiungere.
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere alcuni mestieri creativi che svolgono i papà
OBIETTIVI SPECIFICI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Imitare i movimenti e le azioni dei papà quando svolgono il loro lavoro
Percepire con i sensi gli odori dei lavori creativi ed artistici dei papà
Sviluppo della coordinazione oculo – manuale
I DISCORSI E LE PAROLE
Conversazioni libere e guidate sui lavori creativi ed artistici dei papà
Conoscere le qualità richieste per svolgere bene tali lavori
Pronunciare correttamente i nomi di questi lavori
Capacità di denominare gli strumenti che utilizzano i papà nel loro lavoro
Capacità di cogliere il significato di storie ascoltate
Capacità di inventare storie sul tema trattato e di drammatizzarle
Memorizzazione di poesie, canti e filastrocche
CONOSCENZA DEL MONDO
Conoscere i luoghi lavorativi dei papà
Conoscere gli strumenti ed i materiali usati dai papà
Conoscere i prodotti finali realizzati con il loro lavoro
Capacità di effettuare discriminazioni
Capacità di effettuare corrispondenze logiche
IL SE’ E L’ ALTRO
Conoscere e rispettare le regole lavorative riguardanti questi lavori creativi
IMMAGINI – SUONI E COLORI
Conoscere i colori ed i suoni dei mestieri dei papà
Rappresentare i papà ed i loro lavori creativi ed artistici usando tecniche e materiali diversi
Rappresentazioni grafico – pittoriche dei papà
I MESTIERI E LE PROFESSIONI CHE PRENDEREMO IN CONSIDERAZIONE SONO:
pittore
scultore
orafo
illustratore
IL PITTORE
Il pittore è un artista che pratica l’arte della pittura. Ci sono tanti tipi di pittori: pittori professionisti, dilettanti, astrattisti, futuristi, macchiaioli, decoratori, imbianchini, tinteggiatori ecc …
Ognuno possiede un suo stile ed un modo di interpretare la contemporaneità e di tradurla in un linguaggio comprensibile.
COS’E’ LA PITTURA?
La pittura è l’arte che consiste nell’applicare dei pigmenti sulla carta, sul vetro, sulla ceramica, sulla tela, sul legno, ecc …
La pittura non consiste nel collocare meccanicamente il colore a un disegno, ma nel sapere scegliere le tonalità giuste, saperle accostare, conoscere ed adottare tecniche diverse in base al lavoro da svolgere. Alla fine si ottiene un’immagine che esprime la percezione del mondo che ha il pittore.
STORIA DELLA PITTURA
L’uomo fin da quando è apparso sulla terra ha cercato di realizzare primitive forme d’arte pittorica, geometrica e figurativa, sulle pareti della caverna. Egli, mediante il disegno e la pittura, descriveva eventi, scene di guerra, di caccia e vita quotidiana. Era un modo per trasmettere ai posteri una testimonianza della sua esistenza. Col passare del tempo la pittura ha assunto un diverso significato, diventando un modo per esprimere il proprio pensiero riguardo alla vita o per imprimere sulla tela la propria rappresentazione del mondo.
Nel Medioevo i pittori utilizzavano la tavola di legno, poi la tela e successivamente altri materiali come vetro, carta, seta, pareti e superfici dove il colore si fissava in modo permanente.
QUALITA’ CHE DEVE POSSEDERE IL PITTORE
Creatività
Gusto estetico
Manualità
Preparazione
Pazienza
Amore per la pittura
Fantasia
STRUMENTI USATI DAL PITTORE
Matite
Album da disegno
Pennelli di diversa grandezza
Tele
Colori (acquerello, tempera, colori ad olio, chine, pastelli a cera, ecc …)
Cavalletto
Gomme
Gomma pane
Vasto campionario di oggetti da cui attingere per la realizzazione del proprio lavoro (bottiglie, bicchieri, scatole, manichini, ecc …)
Macchina fotografica per immortalare particolari visuali e poterli riutilizzare in futuro. Oggi la fotografia e la pittura vanno di pari passo.
I SOGGETTI PITTORICI CHE REALIZZA IL PITTORE
ALLEGORIA = mediante simboli o immagini si parla di un fatto o si esprime un concetto che rimandano ad una realtà diversa da quella espressa letteralmente.
NATURA MORTA = raffigurazione pittorica di oggetti inanimati (fiori, frutta, ortaggi, selvaggina, oggetti e arredi domestici).
RITRATTO E AUTORITRATTO = il pittore realizza ritratti di personaggi ed il suo.
PAESAGGIO E PANORAMA
AZIONI CHE COMPIE IL PITTORE
Colora
Disegna
Dipinge
Cancella
Vende i quadri realizzati
Organizza mostre o espone i suoi quadri
Tinteggia le pareti
LO SCULTORE
Lo scultore è un artigiano artistico che dà forma ad un oggetto utilizzando un materiale grezzo. Anticamente si usavano come materiali il marmo, la pietra, il legno, il rame, il bronzo, l’argilla, l’alluminio, il gesso, la porcellana, il bronzo, il ferro, l’avorio. Oggi lo scultore utilizza anche tessuto vetro, sabbia, cemento, acqua, ghiaccio, neve, cristalli liquidi, plastilina, animali morti, rottami, resina , gomma, ecc …
Il prodotto finale ottenuto dallo scultore si chiama scultura.
QUALITA’ CHE DEVE POSSEDERE LO SCULTORE
Creatività
Sensibilità artistica
Senso estetico
Competenze tecniche nella lavorazione dei metalli
Possedere destrezza delle mani e delle dita
Capacità di usare vari strumenti di lavoro
Sapere selezionare i materiali
Sapere discriminare i colori
Capacità di promuovere la vendita delle sue opere
Aggiornarsi continuamente per sapere rilevare le richieste del mercato
Conoscere l’arte, la storia e l’archeologia
STRUMENTI CHE UTILIZZA LO SCULTORE NELLO SVOLGERE IL SUO LAVORO
Martello di ferro
Scalpelli
Mazze
Mazzuoli
Trapani di vari tipi
Piombino
Compassi
Compassi a braccia curve convergenti
Squadre
Martelletto
Raschietto
Rulli
Pali di ferro
ORAFO
L’orafo è un lavoratore che progetta e realizza oggetti ornamentali utilizzando diversi materiali: oro, argento, cristalli e pietre preziose. Il suo lavoro è una vera arte e consiste nel creare gioielli originali, riparare e restaurare oggetti rovinati dall’usura del tempo, lucidarli e sistemarli.
Questo è uno dei mestieri più antico dell’ umanità. I primi ornamenti risalgono all’era dell’uomo primitivo. Nel Medioevo si ebbe una fiorente produzione di oggetti artistici d’oro, destinati ad ecclesiastici. Nel Rinascimento si costituì un legame tra oreficeria e arti figurative. Infatti molti pittori e scultori furono anche orafi. Nel Novecento il gioiello diventa simbolo di status sociale e nobili e borghesi ne fanno sfoggio. Con l’industrializzazione sono sorte grosse fabbriche e l’oreficeria ha conosciuto la massificazione. Oggi si cerca di valorizzare il lavoro artigianale che dà veri capolavori e soddisfa le esigenze dei clienti. Nel laboratorio orafo tutto il lavoro viene fatto a mano dall’orafo, dall’incassatore, dall’incastonatore e il designer.
QUALITA’ CHE L’ORAFO DEVE POSSEDERE
Creatività
Precisione
Capacità di creare nuove idee originali
Conoscenza dei metalli, delle pietre preziose, gemme e cristalli
Abilità comunicativa
Capacità di saper gestire il tempo
Possedere abilità nell’usare gli attrezzi
Una buona coordinazione oculo – manuale
Concentrazione e pazienza
STRUMENTI UTILIZZATI DALL’OFARO
Ceselli
Aspiratore
Strumenti di fusione
Crogiuoli
Sostanze chimiche
Stampi
Banco da lavoro che possiede tanti cassettini per custodire attrezzi minuti e preziosi
Tenaglie
Martelletti
Osso di seppia
Bulini
Cannello
Seghe
Pinzette
Bilancia
Lampadine ad incandescenza
Lime
Lenti di ingrandimento
COME SI REALIZZA UN GIOIELLO?
Per realizzare un gioiello bisogna seguire diverse fasi di lavorazione.
- FASE
Progettazione dell’oggetto su carta
- FASE
Preparare una fusione per realizzare la bozza del nuovo gioiello che sarà in seguito cesellata
ILLUSTRATORE
Il lavoro dell’illustratore consiste nel realizzare immagini per libri scolastici, libri per bambini, per romanzi, per la pubblicità e per tutto quello che gravita intorno all’editoria. L’illustratore di copertine deve saper creare copertine narrative cioè deve sintetizzare e concettualizzare l’immaginario e la storia di un libro in una sola immagine che sia comunicativa e deve essere in grado di catturare l’attenzione del pubblico. L’illustratore di fumetti deve realizzare le sue storie totalmente sia il testo che le immagini.
QUALITA’ RICHIESTE ALL’ILLUSTRATORE
Talento
Passione
Estro creativo
Abilità manuali ed artistiche
Capacità di applicare il proprio stile a soggetti e tematiche diverse
Sensibilità verso le tendenze di mercato
efficacia comunicativa
Abilità di ricerca e di approfondimento di tematiche
Capacità di interagire con gruppi di lavoro
Sapere usare varie tecniche
Capacità di rappresentare con i colori i sentimenti ( amore, solitudine, tristezza, ecc …)
STRUMENTI CHE UTILIZZA L’ILLUSTRATORE
Cavalletto da acquarello è una specie di base in legno dotata di un supporto mobile che permette di cambiarne l’inclinazione.
Carta spessa
Pennino con la china
Matite da disegno
portamine
Temperamine
Gomme bianche per coprire le grandi superfici
gomma retraibile per pulire le parti del disegno piccole
gomma pane
colori ( matite acquerellabili, penne da inchiostrazione di tanti colori
bicchiere estraibile in silicone dove posare i pennelli
acquerelli
pennelli
tavolozza per miscelare i colori
spugna naturale ( per creare effetti tipo sabbia, ombre, terra, macchie, ecc …)
block notes per appuntare cose che vengono in mente e per fare i bozzetti delle illustrazioni.
GIOCHI
INDOVINA COSA O CHI DISEGNO
Un bambino va alla lavagna e con un gessetto realizza un disegno. Il compagno che riesce ad individuare per primo qual è il soggetto disegnato prende il suo posto. Se nessuno indovina il bambino, conduttore del gioco, deve realizzare un altro disegno.
IL COLORE E’ GIUSTO O SBAGLIATO?
Si disegnano su cartoncini dei fiori, della frutta e degli oggetti. Alcuni di questi elementi sono colorati con il colore giusto, altri, invece, con colori poco appropriati. L’educatrice chiama un bambino e l’invita a prendere un cartoncino e a dire se il soggetto raffigurato è colorato bene. Se il bambino risponde correttamente prende un altro cartoncino, altrimenti lascia il posto ad un altro compagno. Vince chi riesce ad indovinare più cartoncini.
STRUMENTI DELLO SCULTORE
In una scatola si collocano alcuni attrezzi che adopera lo scultore ed altri che non gli appartengono. Si chiama un bimbo e lo si invita a prendere uno strumento dello scultore. Se sbaglia lascia il posto ad un compagno. Vince chi riesce ad indovinare più strumenti.
POESIE E FILASTROCCHE
IL PITTORE
TUDINO BENEDETTO
Pietro Vernice, pittore, distratto,
ha inventato per caso l’astratto.
Mentre dipinge un viso di donna,
pensa in sostanza ad una colonna.
Quando più tardi vien mezzogiorno,
disegna un collo da pollo al forno,
l’occhio diventa una bella braciola,
la bocca, invece, una casseruola.
Condisce tutto colore rubino,
il fondo è grigio, il cielo turchino.
Fa naso e labbra rosa confetto,
poi toglie tutto dal cavalletto.
(Da: Mestieri Ediz Lapis)
A UN BAMBINO PITTORE
Appeso a una parete
ho visto un disegnino:
su un foglio grande grande
c’era un uomo in un angolino.
Un uomo piccolo, piccolo,
forse anche
un po’ spaventato
da quel deserto bianco
in cui era capitato,
e se ne stava in disparte
non osando farsi avanti
come un povero nano
nel paese dei giganti.
Tu l’avevi colorato
con vera passione:
ricordo il suo magnifico
cappello arancione.
Ma la prossima volta,
ti prego di cuore,
disegna un uomo più grande,
amico pittore.
Perché quell’uomo sei tu,
tu in persona, ed io voglio
che tu conquisti il mondo:
prendi, intanto
tutto il foglio!
Disegna figure
grandi grandi,
forti, senza paura,
sempre pronte a partire
per una bella avventura.
(G. Rodari)
BAMBINI PITTORI
Siamo bravi a pitturare,
siamo bravi a disegnare.
Siamo davvero bravi artisti,
come mai se ne son visti.
Pitturiamo donne e colli,
bolle, scarpe, macchie e polli,
strisce rosse, strisce nere,
cieli, bachi, onde e pere.
Disegniamo pizze e trombe,
occhi, muri, cerchi e bombe,
righe gialle, righe blu,
anatroccoli e bambù.
La mattina ci, svegliamo:
disegniamo e pitturiamo.
Quando è l’ora di mangiare
non smettiamo di pitturare.
Se vien l’ora di dormire
pitturiamo a non finire.
Pitturiamo tutto il giorno
senza mai guardarci intorno.
( PININ CARPI)
TUDINO BENEDETTO
Botte da orbi
polvere in basso
appena smagrito
tutto il mio masso
levigo, lucido,
lustro e smeriglio
e viene al mondo
un altro mio figlio
Che resta immobile,
si lascia ammirare
“ perché non parli “?
e giù a martellare.
Non sono da vivere
un padre modello,
tratto i miei figli
a suon di scarpello.
E quando li sgrosso
da quell’ammasso
mi guardano immobili,
restando di sasso.
( Da Mestieri: Ediz Lapis)
LO SCULTORE
Sono il papà di tante creature
l’ ho plasmate con la mente, la mano ed il cuore.
Provo per loro tanto amore,
le vorrei sempre accanto
e quando le guardo sono contento
perché sono assai belle,
come nel firmamento le stelle.
(Nonna Tina)
L’ORAFO
Sono un abile artigiano,
lavoro con le mani,
uso attenzione
e faccio tutto con precisione.
Creo oggetti originali
ed ornamentali.
Le signore rendo belle
con bracciali, anelli e catenelle.
Per ogni occasione creo oggetti raffinati
che da tutti sono apprezzati.
(Nonna Tina)
L’ILLUSTRATORE
Il mio mestiere è creativo,
tante idee mi frullano in testa.
Occhio e mano insieme lavorano,
figure ed immagini creano.
Le copertine dei libri rendo belle ed accattivanti,
per bimbi ed adulti che li leggono in un istante.
(Nonna Tina)
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
QUADRETTO DEL PAPA’ SCULTORE
Prendiamo un cartoncino e al centro facciamo disegnare ai bambini un papà vestito da scultore e gli strumenti che egli utilizza nel suo lavoro naturalmente dopo averli prima osservati dal vivo o tramite immagini ed avere appreso il loro nome e la loro funzionalità. Infine invitiamo i piccoli a realizzare tutti gli elementi con la plastilina. Allo stesso modo possiamo fare altri quadretti che rappresentino il papà pittore, il papà orafo ed il papà illustratore.
NOI PICCOLI ILLUSTRATORI
Per fare capire ai bambini cosa fa l’illustratore, invitiamoli a rappresentare mediante il disegno una storiella inventata da loro o una fiaba nota come per esempio Cappuccetto rosso.
Prima leggiamo la storia o inventiamola insieme ai bambini.
Poi cerchiamo di cogliere il significato della stessa.
Avviamo, quindi, una conversazione con i piccoli per fare capire agli altri la trama della storia.
Infine, invitiamo i bambini a disegnare un’immagine che faccia capire cosa tratta quella storia così realizziamo la copertina del libro.
Su un cartellone murale incolliamo le immagini realizzate dai bambini e commentiamole.
Se la storia è inventata da noi possiamo fare un libro e poi si deciderà insieme quale immagine scegliere tra tutte per realizzare la copertina e le altre immagini per illustrare la storia. Sarà un’esperienza sicuramente entusiasmante e significativa per i nostri piccoli.
QUADRETTO DEL PAPA’ REALIZZATO CON I SASSI
Questo quadretto lo realizziamo con i sassi e lo regaleremo ai papà nel giorno a loro dedicato, accompagnandolo con questa poesia (o con quella appresa).
TEMPO BELLO CON PAPA’
Per la tua festa, caro papà,
ho qui un regalo che ti piacerà:
qualcosa di nuovo, prezioso e carino
che non mi costa nemmeno un soldino!
Lo vuoi sapere, papino buono,
cosa ho pensato di farti in dono?
Tempo per ridere e per stare insieme,
per dirti quanto ti voglio bene,
ore a giocare con le costruzioni
dimenticando le preoccupazioni,
tempo per leggere insieme una storia,
per divertirci facendo baldoria
e, per sconfiggere la tua stanchezza,
dolci momenti di tenerezza.
Questo regalo non l’ho trovato
su uno scaffale del supermercato
ma nel mio cuore di bambino
che vuole averti ogni ora vicino.
(Patrizia Mauro)
Prendiamo un cartoncino colorato, meglio se scuro, perché così i sassi bianchi che utilizzeremo risalteranno di più e realizziamo un papà.
FERMACARTE CON IL RITRATTO DEL PAPA’
Scegliamo dei sassi di grandezza media ed invitiamo i bambini a rappresentare i loro papà utilizzando le tempere.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO