Progetto Colombina
Gli anni precedenti abbiamo parlato di due maschere tradizionali della commedia dell’arte: Arlecchino e Pulcinella. Quest’anno vogliamo, invece, far conoscere ai bambini Colombina che è considerata la regina del Carnevale. Ella è l’unica maschera femminile che ha origini antiche.
OBIETTIVI
Conoscere una maschera veneziana
Capacità di cogliere i tratti somatici ed il carattere di Colombina
Capacità di conoscere il lavoro svolto da Colombina
Conversazioni libere e guidate su questo personaggio
Capacità di apprendere nuove parole per definire le qualità e i difetti di Colombina
Capacità di conoscere e rappresentare il vestito di questa maschera
Capacità di ascoltare e cogliere il significato della storia”Colombina”
Rappresentare graficamente Colombina
Conoscere i colori che caratterizzano il suo vestito
Sviluppo della manualità
Capacità di discriminare
Intuizione del concetto “destra – sinistra”
Organizzazione grafica: segno circolare
CONOSCIAMO COLOMBINA
CHI E’ COLOMBINA?
Colombina è una maschera carnevalesca veneziana della nostra Commedia dell’arte. La sua storia affonda le sue radici nelle opere di Plauto. Ella nasce nel 500 come schiava e poi diventa servetta. Il nome di Colombina appare la prima volta nella Compagnia degli Intronati verso il 1530. Nel teatro francese Colombina non riveste la parte di servetta, ma di soubrette. In quello italiano, invece, incarna la furbizia delle servette. Colombina ha un bel caratterino e tante qualità.
Nelle varie rappresentazioni teatrali ella incarna la fidanzata o la moglie di Arlecchino. Il giovane è molto geloso di lei. Colombina assume così vestiti e nomi diversi quali:
Diamantina – Corallina – Smeraldina – Betta – Marinetta- Violetta – Arlecchina
QUALITA’ DI COLOMBINA
Colombina è:
graziosa, saccente, petulante, pettegola, vanitosa, civetta, allegra, astuta, bugiarda, maliziosa, adulatrice, chiacchierina e spensierata.
CARTA D’IDENTITA’
NOME – COLOMBINA
DATA DI NASCITA – 1500
LUOGO DI NASCITA- VENEZIA
LINGUA PARLATA- DIALETTO VENEZIANO
MESTIERE- SERVETTA
VESTITO DI COLOMBINA
Gonna ampia a balze blu
corpetto attillato e scollato di colore rosso
grembiule bianco con tasche
cuffietta bianca
calze rosse
scarpe marroni
POESIE E FILASTROCCHE
COLOMBINA
Colombina veneziana
è la regina del Carnevale.
Con Arlecchino e Pulcinella
ne combina delle belle.
Sta a servizio da Pantalone
che è un gran tirchione.
E’ una servetta assai graziosa,
bianca e rossa come una rosa.
Molti la vorrebbero in sposa,
ma lei ama la libertà
e per questo mai si accaserà. (Nonna Tina)
COLOMBINA
Vestito bianco
ho di bucato,
verde il grembiule
come un prato.
Dalla cuffietta
di tutti i colori
i riccioli
scappano fuori.
COLOMBINA
Colombina balla in piazza,
balla in piazza col suo ragazzo,
il suo ragazzo è Arlecchino
che fa a tutti un inchino.
Tra un inchino ed un balletto
mangia un fornaretto,
tutto zuccherato
e…, poi saluta tutta la brigata. (Nonna Tina)
COLOMBINA
La servetta Colombina
si alza presto la mattina,
prepara una gran colazione,
degna del suo padrone.
Pantalone è un avaraccio
e tiene un corto braccio.
Egli mangia a crepapelle
e lascia a Colombina
solo le mollichelle.
La fa solo lavorare
e dalla fame, tutto il giorno sbadigliare. (Nonna Tina)
LA LEGGENDA DI COLOMBINA
Ti ricordi, Colombina,
la faccenda dei tre fanti
… C’eran tre cavalli bianchi
e tu stavi alla finestra…
tu… con tre corone in testa!
Colombina mia, perdona,
ma bastava una corona!
Poi la storia di quei fanti
su quei tre cavalli bianchi…
e chi vuoi che ben l’intenda?
Certo è solo una leggenda
della buona società…
è una gran malignità!
Perché è chiaro, anzi è lampante
che bastava un solo fante!
Ahi, madonna Colombina,
ahi, che brutta malattia
questa acuta gelosia!
Ti potessi almen portare
proprio in fondo in fondo al mare… (Antonio Beltramelli)
FILASTROCCA DI COLOMBINA
Io sono Colombina
una servetta bella e assai carina.
Se volete sapere cosa faccio
ascoltate il campanaccio.
Lunedì faccio il bucato
Martedì lo stendo sul prato
Mercoledì lo stiro per benino
Giovedì lo ripongo nel cassettino
Venerdì sto ai fornelli
e preparo i tortelli.
Sabato la casa faccio brillare
e la domenica vado a ballare.
(Nonna Tina)
COLOMBINA
Quante belle mascherine
ci sono oggi per la via.
La più bella è Colombina
vestita come una regina.
Ha scarpette di cioccolata
una veste blu metallizzata
sul capo una crestina
e un bianco grembiulino.
Balla il minuetto con Arlecchino
dalla sera fino al mattino.
(Nonna Tina)
INDOVINELLI
Sono una servetta
bella e furbetta
amo stare in cucina
io sono… (Colombina) (Nonna Tina)
……………………………………………………
Ho un innamorato molto geloso.
Indossa sempre un vestito variopinto.
Va matto per le polpette ed il vino.
Il suo nome è… (Arlecchino) (Nonna Tina)
………………………………………………
Il mio padrone è un avaraccio,
corto è il suo braccio.
E’ un gran mangione
il suo nome è… (Pantalone) (Nonna Tina)
……………………………………………..
Ho un amico vestito di bianco,
porta un bastone legato al fianco.
E’ napoletano, ama le frittelle,
balla la tarantella
e si chiama…(Pulcinella) (Nonna Tina)
DRAMMATIZZAZIONI
I FURBI BURATTINI
PERSONAGGI: ARLECCHINO – PULCINELLA – PANTALONE – COLOMBINA
Scena prima: una strada.
ARLECCHINO: – Oh, povero me…Pulcinella mio, che fame! Non mi reggo più in piedi… (cade)
muoio se non mangio!
PULCINELLA – Non morire amico, altrimenti non mangi più davvero!
ARLECCHINO (cerca di alzarsi, due o tre volte si rialza a metà, ricade) – Ohi ohi ohi! Non ce la faccio! Pulcinella, fammi un bel funerale, ma senza fiori! Voglio solo polli arrosto e bignè alla crema!
PULCINELLA – Oibò! Sento odore di cucina…
ARLECCHINO (alzando la testa) – Che dici? Davvero…lo sento anch’io (balza in piedi)
PULCINELLA – O che miracolo! Sei guarito?
ARLECCHINO – Son guarito a sentir quell’odorino… Pulcinella, corriamo dietro a quell’odorino!!! (escono rapidamente)
Scena seconda: la casa di Pantalone.
PANTALONE – Che buon odore c’è sempre in casa mia! Si cucina dalla mattina alla sera! Dove si sarà cacciata la mia servetta? Colombina, Colombina!
COLOMBINA (entrando) – Eccomi, signor Pantalone! Comanda?
PANTALONE – Il pollo che m’ è avanzato chiudilo a chiave. Non si sa mai: potrebbe prendere il volo!
COLOMBINA – Ma i polli arrostiti non prendon mica il volo!
PANTALONE – Non si sa mai… C’è sempre gente affamata in giro! Non capisco come faccia la gente ad avere sempre fame! Io ho mangiato una scodella di tortellini in brodo, mezzo chilo di pastasciutta, un polletto arrosto, otto fogliette d’insalata, due dolcetti, un chilo di frutta e non ho più fame! E tu Colombina, hai ancora fame?
COLOMBINA – A dir la verità…sì!
PANTALONE – Ma non hai rosicchiato gli ossi del mio piatto?
COLOMBINA – Sì, ma…
PANTALONE – E non hai mangiato tutte le molliche sul mio tavolo
COLOMBINA – Sì, ma…
PANTALONE – Ma, un corno! Sei una golosa incontentabile! (bussano) Non senti? Bussano! Corri ad aprire. (Colombina esce)
ARLECCHINO (entra con Pulcinella)
– Lei è il signor Pantalone? Una stella cometa ci ha guidato fino alla sua casa… Abbiamo sentito un odorino…
PANTALONE – Che odorino! Che stella! Chi siete!
ARLECCHINO – Siamo due poveri diavoli affamati, affamati, affamatiiiii… Abbiamo sentito
l’odorino della sua cucina, e … siccome non ci reggiamo in piedi… (ondeggia e si piega tutto da una parte, poi dall’altra) Stiamo per morire di fame…
PANTALONE – E io dovrei darvi da mangiare??? Ma voi siete impazziti! Fuori! O vi caccio io a pedate!!!
PULCINELLA – Ma signor Pantalone, noi moriamo di fameeee…
PANTALONE – Andate a morire fuori di qua! Fuori! Fuori! (li spinge)
ARLECCHINO – Aiuto! Aiuto! Non ci spinga, siamo così deboli! (si riversa sulla ribalta,
fingendosi morto)
PULCINELLA – Oh oh oh, il mio povero amico è morto! E’ morto! E’ morto!
PANTALONE – Come morto?
PULCINELLA – Morto, morto! Guardate! (afferra un braccio di Arlecchino, ma quello ricade giù).
PULCINELLA – Povero amico mio, è morto di fame, di fame… e adesso morirò anch’io! (comincia a ondeggiare).
PANTALONE – Perdindirintina! Proprio questa mi doveva capitare! Proprio in casa mia! Ah, povero me! Povero me!
PULCINELLA (con un fil di voce) – Signor Pantalone… se il mio amico potesse sentire ancora una volta quell’odorino…
PANTALONE – Ma come, non è morto?
PULCINELLA – Sì, ma prima di essere sepolto… quell’odorino…
PANTALONE – Disgraziati! Mi volete rovinare… Colombina! (Colombina accorre)
Vai a prendere quel pollo arrosto che hai chiuso a chiave…E io è meglio che me ne vada, che me ne vada, altrimenti morirò anch’io di crepacuore!!! (esce gesticolando)
COLOMBINA (entra con un grosso pollo di cartone o di cartapesta)
ARLECCHINO (rizzandosi) – Evviva evviva, si mangia!!!
(si gettono sul pollo e fingono di mangiare)
COLOMBINA – Ma come, ve lo mangiate?
PULCINELLA- Per caso, avresti fame anche tu?
COLOMBINA – Eccome, ho una fame lunga un chilometro!
ARLECCHINO – E allora vieni, ce n’è anche per te!
COLOMBINA- Ma … e il signor Pantalone?
PULCINELLA – Non ci pensare! Gli lasceremo gli ossi da rosicchiare…
ARLECCHINO – Gli lasceremo le molliche da mangiare…
COLOMBINA (si mette a mangiare anche lei)
ARLECCHINO – Amici, mi sento proprio rinato!
PULCINELLA – Evviva, evviva, la vita è bella!!! (fanno un girotondo mentre cala il sipario)
(Sandra Campagnoli Golgi)
CASTELLI IN ARIA
PERSONAGGI: ROSAURA (la padrona) E COLOMBINA (la cameriera)
ROSAURA- Colombina, Colombina!
COLOMBINA- Eccomi, signora. Che c’è?
ROSAURA – Un cliente, un cliente di riguardo!
COLOMBINA – E com’è?
ROSAURA – Com’è, com’è! Vai di là. Vallo a servire e lo vedrai. Ma spicciati e trattalo bene.
COLOMBINA – Volo! (esce)
ROSAURA – Che cliente! Che vestiti!
COLOMBINA – (rientra esultante) Signora, signora. Mi ha ordinato anguilla al forno, vino di bottiglia…
ROSAURA – Dici davvero? Ma questo è un gran cliente! Servilo subito, per carità.
COLOMBINA – Lasci fare a me, signora. Qui si diventa ricche. (esce di corsa)
ROSAURA – Uno, due, tre, mille pasti. E dopo quello…
COLOMBINA – (rientrando) Ecco, è servito. M’ha detto grazie con un cenno del capo. Pareva un duca!
ROSAURA – Sai che ti dico? Che, se a quel cliente piacerà la nostra tavola, ritornerà.
COLOMBINA – E porterà con se’ gli amici.
ROSAURA – Duchi e marchesi…
COLOMBINA – Conti e baroni…
ROSAURA – Principessine, dame eleganti!
COLOMBINA – Vedremo splendere monili ed anelli!
ROSAURA – Sarà la ricchezza. Trasformeremo la trattoria. Diventerà un albergo di prima classe.
COLOMBINA – Ed io sarò la direttrice della servitù.
ROSAURA – Le mie colleghe mi invidieranno. Ma non importa. Una splendida gondola mi porterà in sogno lungo la Riva degli Schiavoni…
COLOMBINA (affacciandosi alla porta di fondo) – Signora!
ROSAURA – Che c’è?
COLOMBINA (coprendosi gli occhi con le mani) – Il cliente! Ha mangiato tutto…
ROSAURA – Be,’ che c’è di male?
COLOMBINA – Ha mangiato tutto e se n’è andato senza pagare.
Rosaura sviene.
LA BELLA COLOMBINA
PERSONAGGI: COLOMBINA- MEO PATACCA – STENTERELLO – PADRONE
COLOMBINA (entra canterellando) – La Marianna la va in campagna quando il sole tramonterààà…
MEO PATACCA (le va incontro inchinandosi) – Nobile signora, le faccio la riverenza!
COLOMBINA – Illustre Meo Patacca, serva sua! Ma che fate in giro a quest’ora? Non avete da lavare i piatti del vostro padrone?
MEO Patacca – Oh, nobile signora, vi ho vista passare e ho lasciato il mio collega Stenterello a lavare….
COLOMBINA – E che volete da me?
MEO PATACCA – Nobile signora, vi chiedo la mano…volete essere la mia sposa?
COLOMBINA – Eh, eh… guadagnate solo cinque lire alla settimana! Non vi voglio!
MEO PATACCA – Non mi volete? Non mi volete?
COLOMBINA – No, proprio no! Ciao!
MEO PATACCA – Ma io sono buono come la liquirizia, sono dolce come il caffelatte, sono allegro come la fisarmonica!
COLOMBINA – Beh, mi piacete! Fra cent’anni vi sposerò! (esce)
MEO PATACCA – Evviva evviva! Sono l’uomo più felice del mondo!!! (esce anche lui)
STENTERELLO – (entra lentamente) – Ah, sono solo e triste. Almeno potessi incontrare Colombina. Oh, eccola che viene.
(Si sente da lontano il canto di Colombina che si avvicina: La Marianna la va in campagna, ecc.).
COLOMBINA (entrando) – Ciao, Stenterello!
STENTERELLO – Graziosa, adorabile, meravigliosa Colombina, volete esser mia moglie?
COLOMBINA – Oh, come siete gentile. Quanto guadagnate , mio caro?
STENTERELLO – Cinque lire alla settimana.
COLOMBINA – Mi sembrano un po’ pochine….
STENTERELLO (disperato) – Non mi dite di no, non mi dite di no, altrimenti dal dolore mi spaccherò la testa….
COLOMBINA – Ah, poverino, volete morire per me? Beh, tra cent’anni vi sposerò (esce ridendo).
STENTERELLO – Evviva! Evviva! Mi sembra di morire dalla gioia!
MEO PATACCA (entrando) – Evviva! Evviva! Sono l’uomo più felice della terra!
STENTERELLO – Chi è l’uomo più felice della terra?
MEO PATACCA – Sono io!
STENTERELLO – Ti sbagli, amico, perché l’uomo più felice della terra sono io!
MEO PATACCA – Ah ah ah! Sai che cosa ti dico? Che siamo in due!
STENTERELLO – Ah ah ah! E sai che cosa ti dico ancora? Che se ne viene un altro siamo in tre!
MEO PATACCA – Ah ah ah!
STENTERELLO – Ah ah ah!
MEO PATACCA (facendosi serio) – Ma di’ un po’… perché sei tanto felice?
STENTERELLO (avvicinandosi, misterioso) – Non lo dire a nessuno, eh! Io sono l’uomo più felice della terra perché Colombina sarà mia sposa!
MEO PATACCA (sorpreso) – Colombina?
STENTERELLO – Già, quella meravigliosa ragazza!
MEO PATACCA – Quella ragazza bianca e rossa come una rosa e che canta come un usignolo?
STENTERELLO – Sì, sì, proprio lei!
MEO PATACCA – Ti sbagli, amico, perché Colombina sarà mia sposa!
STENTERELLO – Che cosa dici Meo Patacca?
MEO PATACCA – E’ proprio così, Stenterello!
STENTERELLO – Allora uno di noi due è di troppo (slanciandosi verso Meo Patacca). In guardia, Meo Patacca!
MEO PATACCA – In guardia sto!
STENTERELLO (indietreggiando) – Beh, comincia tu!
MEO PATACCA – No, comincia tu.
STENTERELLO – Cominciamo insieme.
MEO PATACCA – Contiamo fino a tre!
STENTERELLO – Uno!
MEO PATACCA – Uno!
STENTERELLO – Due!
MEO PATACCA- Due!
STENTERELLO – E tre!
MEO PATACCA – E tre!
(Si picchiano di santa ragione)
IL PADRONE (arriva e si mette in mezzo ai due) – Ah, fannulloni, vagabondi, asini, che cosa fate invece di lavare i piatti!
MEO PATACCA – Proprio adesso che ce le davamo tanto bene!
IL PADRONE – Adesso ve le darò io!
(Con un bastone dà un colpo all’uno e un colpo all’altro a tempo di musica. Poi se ne va lasciando i due stesi sulla ribalta).
MEO PATACCA E STENTERELLO – ahi…ahi… ahi…
COLOMBINA (entrando) – Oh! Ma che cosa fate voi due qui? (si avvicina all’uno e all’altro).
MEO PATACCA- Ahi!
STENTERELLO – Ahi!
COLOMBINA – Ve le siete date,eh? Uomini senza carattere! Non vi sposo più!
MEO PATACCA (sospira).
STENTERELLO (sospira).
MEO PATACCA (strisciando sulla ribalta verso Stenterello) – Stenterello?
STENTERELLO -Meo?
MEO PATACCA – Sai che cosa sono io?
STENTERELLO – No, che cosa sei?
MEO PATACCA – Uno sciocco!
STENTERELLO – E sai che cosa sono io?
MEO PATACCA – No, che cosa sei?
STENTERELLO – Uno sciocco!
MEO PATACCA – Che dici, Stenterello! Allora siamo fratelli!
(Si abbracciano mentre cala la tela). (Sandra Campagnoli Golgi)
GIOCO
COLOMBINA LA MESSAGGERA
I bambini si prendono per mano e formano un cerchio. Una bambina si pone in mezzo al cerchio. Tutti i bimbi girando cantano così:
Colombina la messaggera cerca, cerca la Primavera
la più bella che ci sia me la voglio portare via.
Ecco ecco l’ho trovata, tutta bella incipriata
con le scarpe di cioccolata, Colombina vuol ballar.
E la sera di Carnevale, Colombina vuol ballare
e si fece accompagnare da un vecchio Barbablù
che saresti proprio tu. (tratta da: WiKi Testi)
La bimba che rappresenta Colombina finge di incipriarsi e dopo avere mostrato le sue scarpette di cioccolata si mette a ballare. Colombina sceglie un compagno che rappresenta Barbablù e si mettono a danzare mentre gli altri bimbi battono le mani.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO DI COLOMBINA
Prendiamo un cartoncino bristol bianco (la misura la scegliamo in base alla grandezza che vogliamo dare al quadretto). Disegniamo la sagoma di Colombina e, poi con cartoncino rosso facciamo il corpetto. Con carta velina o carta crespa blu facciamo la gonna ampia a balzi. La crestina bianca ed il grembiulino pure bianco. Le scarpe marroni con un fiocco blu. Ritagliamo (o meglio facciamoli ritagliare ai bambini) tanti coriandoli e li incolliamo intorno a Colombina con tante stelle filanti arricciate come i nastrini dei regali. Per abbellire il quadretto possiamo fare una cornicetta con delle stelle filanti.
ATTIVITA’ DI GRUPPO
COLOMBINA REALIZZATA CON LE STELLE FILANTI
Su un cartoncino disegniamo Colombina. I bambini arrotolano le stelle filanti realizzando piccole rotelle e successivamente le incollano sul disegno. Si usa la tecnica del collage per fare il viso, le mani, il collo e le gambe. I bimbi ricercano il colore rosa su riviste e giornali così i colori per fare i coriandoli e dopo averli fatti a pezzetti li incollano.
Con tale attività i bambini sviluppano l’attenzione, esercitano la motricità fine, discriminano i colori, riconoscono la forma rotonda e si abituano a collaborare per realizzare un lavoro comune.
COLOMBINA CAMMINANTE
Questo lavoretto è simpatico perché dà ai bambini l’impressione che Colombina cammini.
Da un cartone resistente si ritaglia doppia questa sagoma di Colombina. Dopo di che a parte si disegnano 4 paia di scarpe seguendo il modello sottostante, formando una ruota.
A questo punto si attaccano le 2 sagome, ma solo a metà. Sulla schiena si lascia aperta una fessura dentro la quale si inserisce e si incolla una striscia di cartone resistente per mezzo della quale si spinge avanti Colombina che cammina. La ruota con i piedi si fissa al centro fra le 2 parti della gonna leggermente sopra l’orlo con un filo di ferro o con un ferma campione. Si colora il viso di Colombina. Si veste con un corpetto rosso e una gonna lunga che possono essere di stoffa o di carta crespa. I capelli si realizzano con fili di lana. A lavoro finito si spinge Colombina avanti tenendola dalla striscia di cartone che le sporge dalla schiena e si avrà l’impressione che ella cammini veramente.
COLOMBINA REGINA DEL CARNEVALE
OCCORRENTE: 1 rotolo di cartone dello scottex
1 pallina di ping- pong per fare la testa
1 corpetto o una maglietta rossa
1 gonna lunga
1 trombetta
colla
fil di ferro
lana
carta di giornali o stracci
cartoncino
stelle filanti
Il corpetto e la gonna li possiamo realizzare con stoffa o carta.
ESECUZIONE:
Si prende la pallina e si avvolge in carta crespa o velina doppia rosa. Si ottiene così la testa e il viso. Sulla testa si attaccano fili di lana per fare i capelli. Sul viso si incollano bocca, naso occhi e una mascherina.
Nel tubo di scottex si inserisce della spugna per riempire il vuoto e fare una base dove incollare la testa di Colombina. A questo punto si possono realizzare le braccia della mascherina infilando un ferro e avvolgendo intorno ad esso della carta di giornali o degli stracci. Ora non resta che vestire Colombina con gli abiti e fare le mani con cartoncino rosa o con carta vellutata. Tra le sue mani si possono sistemare stelle filanti e una trombetta. (la trombetta la facciamo con del cartoncino avvolto a cono. Dentro il cono incolliamo delle stelle filanti). Per finire, adorniamo la sua testa con una corona perché lei è considerata la regina del Carnevale.
FORNARETTI BACI DI COLOMBINA
Se vogliamo rendere felici i bambini prepariamo insieme a loro i dolci che amava tanto Colombina: i fornaretti.
RICETTA
INGREDIENTI:
150 g di burro
150g di farina
150 g di zucchero
150 di nocciole macinate
150 g cioccolato fondente
1 cucchiaio di zucchero a velo
ESECUZIONE:
Fare ammorbidire il burro e aggiungerlo agli altri ingredienti. Amalgamare il tutto fino ad ottenere un impasto sodo. Formare un rotolino, tagliarlo a fettine e ricavarne delle palline. Collocarle su una placca del forno ed infornarle a 170° per 15 minuti. Sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente e lasciarlo colare sulle palline dopo che si sono raffreddate. Spolverizzare con lo zucchero a velo.
Buon appetito!!!
SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO