Progetto Carnevale (Rivolto Agli Insegnanti) Per Bambini di 3-4 Anni
Negli scorsi articoli abbiamo pubblicato la storia “Carnevale” e la “Leggenda del vestito di Arlecchino”. In questo modo abbiamo permesso ai bambini di avvicinarsi in maniera simpatica e coinvolgente alla tematica del Carnevale, che peraltro i bimbi conoscono già empiricamente, in quanto di certo hanno fatto esperienza del travestimento durante gli anni passati. Con tale progetto vogliamo fare capire ai piccoli che quella di Carnevale è una festa in cui è permesso divertirsi con gli altri e fare e ricevere scherzi, ma senza esagerare! Infatti si darà il via libera agli scherzi divertenti, evitando quelli pericolosi per l’incolumità propria e degli altri!
In modo semplice presentiamo ai nostri bimbi le mascherine più note della tradizione italiana.
CI PRESENTIAMO
ARLECCHINO
Arrivo io ballando,
scherzando e poi saltando.
Mi chiamo Arlecchino
e sono il più carino. ( S. Antonelli )
COLOMBINA
Io sono Colombina
vivace e birichina,
a tutti fo un inchino
e mando un bel bacino. ( Nonna Tina )
PULCINELLA
Io sono Pulcinella
la maschera più bella.
Oh, oh, che ballerino
somiglio ad un frullino. ( S. Antonelli )
STENTERELLO
Io sono fiorentino,
vivace e birichino;
mi chiamo Stenterello,
l’allegro menestrello.
Cantando stornellate,
fo’ fare mille risate. ( S. Antonelli )
PANTALONE
Mi chiamo Pantalone
il vecchio brontolone;
ma in tutto onor vi dico
io sono vostro amico. ( S. Antonelli )
BRIGHELLA
Ed ecco qua Brighella,
la più brillante stella
del gaio Carnevale,
quando ogni scherzo vale… ( S. Antonelli )
POESIE
LE MASCHERINE
Siam mascherine
liete e ridenti
tutti i momenti
pronte a scherzar.
E’ Carnevale
cari bimbetti,
e due balletti
si posson fare.
Eccole dunque
le mascherine,
tanto carine
pronte a ballar…
CARNEVALE
E’ arrivato Carnevale
Con coriandoli e stelline
e graziose mascherine.
Van cantando per la via
in allegra compagnia
Arlecchino e Pulcinella
Balanzone con Brighella
e Rosaura e Colombina.
Con le maschere la gente
Se la spassa assai beata:
è stagione spensierata
va passata allegramente.
CARNEVALE
Carnevale balla e canta
fa sorrisi a tutti quanti;
scarpe vecchie e grossi guanti…
Tutti allieta, tutti incanta.
Va girando tutto il mondo
per donare l’allegria;
Carneval bello e giocondo
il dolor vuol cacciar via. ( G. Mazzeo )
LE STELLE FILANTI
Perché si chiamano stelle filanti?
Non sono mica stelline del cielo!
Ma sono strisce a colori sgargianti,
fatte di carta che pare di velo.
Sembran piuttosto festoni gettati
da casa a casa, da pianta a pianta;
collane, dondoli colorati,
dove il vento ci balla e ci canta.
Poi, nelle notti di luna piena
un raggio d’oro ci fa l’altalena.
CARNEVALE
-Le frittelle! Chi le vuole?
Dolci, bionde come il sole!
Tutti, tutti in compagnia
una festa ecco si fa;
così bella è l’allegria,
quando è piena di bontà! ( Maria Salucci )
EVVIVA CARNEVALE
Guarda, mamma, nella via
quanta gente e che allegria:
che bizzarre mascherate,
dalla banda rallegrate!
Quante voci, quanti fiori,
quanta gioia inonda i cuori! ( da. La Panchina )
MASCHERINE
Ecco qui le mascherine
tutte vispe, tutte belle:
mascherine pazzerelle
che vorrebbero danzar.
-Io vo’ fare un bell’inchino.
Un bacetto io mandar.
Una gaia piroetta
con bel garbo voglio far.
Ecco qui un giro tondo
pien di grazia ed allegria
che saluta tutto il mondo,
prima ancora d’andar via.
L’allegria non fa male
viva, viva il carnevale!…
– Ora andiamo via di qua…
Oh, che gran felicità!…( B. Marini )
- FILASTOCCHE
Carnevale ballerino
sembri un vero damerino.
Carnevale canterino
ami tanto il cotechino.
Carnevale grasso e bello
sei un vero monello.
Carnevale rumoroso
sei troppo goloso.
Carnevale pazzerello
te ne vai sul somarello. ( Nonna Tina )
L’INGORDO
Carnevale su in montagna
mamma mia che cuccagna!
Lì c’è ogni ben di Dio
mangia, mangia in allegria.
Dal mattino fino a sera
si ingozza che è un piacere.
Non si ferma di mangiare
neppure quando sta per
scoppiare.
Ad un tratto ecco un botto
Carnevale è proprio morto.
Per la sua golosità
ora si trova all’aldilà. ( Nonna Tina )
INDOVINELLI
Tutto a toppa è il vestitino
E mi chiamo… ( Arlecchino )
So ballare la tarantella
Sono… ( Pulcinella )
Son mercante veneziano
e ho un nasone:
io mi chiamo… ( Pantalone )
DRAMMATIZZAZIONI
4ARLECCHINO E LE CARAMELLE
PERSONAGGI : PANTALONE – ARLECCHINO
PANTALONE- Venite, venite a comprare da Pantalone!
Dieci caramelle per cento lire e l’undicesima in regalo…
Arlecchino, vuoi comprare le caramelle?
ARLECCHINO- Sì, ma delle prime dieci non me ne importa. Dammi l’undicesima, quella in regalo!
PULCINELLA HA FAME
– Pulcinella, perché sbadigli?
– Ho fa-a-me !
– Se hai fame, mangia.
– Non ho soldi per comprare un bel pollastri-i-no alla cacciato – o- ra !
– Perché non vai a lavorare ?
– Perché lavorare mi fa ma-a- le !
– Allora resta a sbadigli- a- a- re!
I DUE PIGRONI
Arlecchino e Pulcinella sono a letto. Fa molto freddo ed un colpo di vento ad un tratto spalanca la porta.
ARLECCHINO- Per favore, chiudi la porta. mi sento male.
PULCINELLA- Già. E’ un favore che volevo chiederti anch’io.
ARLECCHINO- Ma io mi sento male. Devo avere la polmonite.
PULCINELLA- Mi alzerei subito, subito. Ma ho un gran mal di testa, quattordici geloni e l’appendicite.
( il vento soffia alla porta: uh! uh! Arlecchino e Pulcinella ficcano il capo sotto le coltri. Intanto entra il dottor Balanzone. )
BALANZONE- Perbacco! Mai visto gente che dorme con la porta aperta con questo freddo.
Ma i padroni dove sono ?
ARLECCHINO E PULCINELLA- Siamo qui sotto.
ARLECCHINO- Io ho la polmonite…
PULCINELLA- Ed io l’appendicite…
BALANZONE- Bene, bene, sono arrivato al momento giusto. Prendo i ferri e in quattro e
quattr’ otto…
ARLECCHINO- I ferri ? Aiuto !
PULCINELLA- I ferri ? Aiuto!
( I due poltroncelli saltano dal letto e scappano a gambe levate ).
( M. Comassi- L. Monchieri )
GIOCHI
PRENDI
Si gonfiano tanti palloncini e si lasciano liberi nel salone o nella sezione. I bambini si dividono in squadre. Al comando via!
I bimbi devono recuperare più palloncini possibili. Vince la squadra che riesce a prenderne di più.
TIRO AL PAGLIACCIO
Con uno scatolone si costruisce il viso di un pagliaccio (o di una maschera). Al punto della bocca si taglia una grossa apertura. I bimbi si collocano su una linea posta ad una certa distanza dal pagliaccio e devono fare entrare le palle nella sua bocca. Ogni bimbo può fare tre tiri. Chi sbaglia viene eliminato dal gioco. Vince il bimbo che resta per ultimo. ( Nonna Tina )
CACCIA ALLA MASCHERINA
Si collocano a terra tante mascherine quanti sono i bimbi. I piccoli al suono di una musica danzano o si muovano liberamente. Quando la musica cessa ogni bimbo deve prendere la sua mascherina. Al secondo giro (e a quelli successivi) si toglie una mascherina ed esce dal gioco il bimbo che rimane senza. Vince naturalmente il bimbo che rimane fino alla fine del gioco.
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
A Carnevale è d’obbligo abbellire la scuola con tanti festoni e mascherine per creare un ambiente festoso ed allegro.
FESTONI
Ci sono tanti tipi di festoni da potere realizzare con l’aiuto dei piccoli.
Un’idea può essere quella di prendere fogli di giornali tagliarli a strisce della stessa lunghezza e costruire delle catene della misura che ci occorre. Iniziamo la catena facendo un anello che si ottiene incollando le due estremità della striscia. Si prosegue il lavoro infilando nell’anello un’altra striscia e incollando poi le due estremità e così via.
Le catene si possono realizzare anche con strisce di carta lucida colorata o con stelle filanti.
VENTAGLI
Si prendono dei rettangoli di carta lucida o crespa e si piegano una volta davanti e una volta dietro. Possiamo attaccarli ai festoni.
TROMBETTE
Con un cartoncino realizziamo un cono. Lo avvolgiamo e incolliamo i bordi. Alla bocca del cono attacchiamo con la colla tanti pezzi di stelle filanti di diversa grandezza.
CAPPELLINI
FATINA
Con il cartoncino si ritaglia un settore circolare. Si chiude poi a cono e si ricopre con carta lucida colorata. Si può abbellire il cappello con tante stelline dorate.
CAPPELLO INDIANO
Si taglia una striscia da un cartone ondulato e si unisce dietro con adesivo. Nelle pieghe della striscia si incollano piume colorate. Se non si hanno a disposizione piume vere e proprie, esse si possono realizzare con cartoncino colorato o con carta seta.
BURATTINI REALIZZATI CON ORTAGGI
Possiamo realizzare burattini servendoci di ortaggi come patate, carote, zucchine , peperoni, pomodori, melanzane o frutta .
Bisogna avere la capacità di sapere scegliere quelli che si prestano ad essere trasformati in teste di burattini. Debbono presentare delle protuberanze o altre caratteristiche. Prima di incidere gli occhi, la bocca bisogna avere chiaro nella mente quale personaggio realizzare se un uomo o una donna, se un giovane o un vecchio.
Per fare muovere il burattino bisogna fare un foro all’estremità dove inserire un bastoncino di legno. Si può vestire il burattino con abiti di stoffa o carta crespa. Si possono fare i denti e i capelli con stuzzicadenti. Questi ultimi si possono realizzare anche con fili di lana o carta tagliata a striscioline e tirate con le forbici per arricciarle.
MASCHERE CON I SACCHETTI DEL PANE
Possiamo mettere a disposizione dei bimbi sacchetti del pane, pennarelli, colla, carta crespa o vellutata. Essi possono dare sfogo alla loro creatività creando maschere simpatiche e buffe.
Come sempre, concludiamo la trattazione del progetto fornendo a voi, appassionati lettori, schede di approfondimento e verifica!
Vi è piaciuto l’articolo?
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Molto interessante questo progetto… Ho solo una domanda, tu scrivi che bisogna far capire ai bimbi che alcuni scherzi possono essere pesanti e “sbagliati”, ma in che modo? Come si può aiutare i bambini a capire i limiti che devono mantenere, soprattutto considerando che appunto sono bambini e quindi per lo più spontaneamente irrefrenabili? Grazie in anticipo per l’eventuale risposta 🙂
Ciao Vivalestelle, la tua domanda mi dà lo spunto per una riflessione personale: la prima cosa da fare per far capire le cose ai piccoli è innanzitutto dare l’esempio! Se noi “adulti” ci comportiamo correttamente, in modo rispettoso verso gli altri, allora anche loro impareranno presto il rispetto per i compagni!
Dopo di che, ovviamente, dobbiamo prevenire i possibili comportamenti “negativi” che potrebbero adottare e suggerire i comportamenti giusti. Faccio un esempio pratico: se il bambino indossa il vestito di Zorro e brandisce la spada, dobbiamo fargli presente che può colpire involontariamente il compagno con quell’oggetto e fargli male, mentre potrà tenerla come accessorio al suo travestimento. Oppure ancora, prima che i bimbi aprano le buste dei coriandoli, dobbiamo spiegare loro la necessità di stare attenti a non lanciarli negli occhi o nella bocca dei compagni, che potrebbero farsi male. Mentre è consentito buttarli in aria, sulla testa con la massima attenzione! Allo stesso modo i coriandoli, una volta lanciati, non bisogna recuperarli da terra, naturalmente per motivi igienici!