Progetto: Carnevale Con Pierrot
Con questo progetto vogliamo fare conoscere ai nostri piccoli una maschera della nostra Commedia dell’Arte: Pierrot. Non ci dobbiamo fare ingannare dal nome perché non è una maschera francese bensì italiana.
OBBIETTIVI
Conoscere questa maschera veneziana
Capacità di conoscere i pregi e i difetti di Pierrot
Conoscere il suo vestito
Imitare i suoi gesti, le sue movenze e il suo sguardo malinconico
Effettuare discriminazioni
Pregrafismi
Sviluppo del linguaggio verbale e dell’ascolto
Comprendere il significato della parola “ mimo”
Poesie, filastrocche, indovinelli
Drammatizzazione: PIERROT CANTA ALLA LUNA”
Rappresentazioni grafiche – pittoriche di Pierrot
Attività manipolative e costruttive
STORIA DI PIERROT
Pierrot è una maschera veneziana della Commedia dell’Arte. All’inizio portava il nome di Pedrolino. Egli interpretava la parte di un contadino che aveva una doppia personalità. A volte , era ingenuo ed altre volte furbo e scaltro. Successivamente si trasferì in Francia e cambiò il suo nome da Pedrolino in Pierrot per adattarlo al gusto della corte francese. Qui da contadino diventò un tipo romantico e sentimentale. Pierrot era eternamente innamorato di qualcuna o di qualcosa, ma mai ricambiato per questo era sempre triste e malinconico. Forse per questo suo stato malinconico perenne ad un certo punto perse la sua popolarità. La riacquistò quando il mimo francese Jean – Gaspard Debureau lo trasformò in un mimo e quando definì le caratteristiche del suo costume attuale. Pierrot fu definito “il Pagliaccio Triste” perché possedeva una comicità velata di tristezza. Per questo sul suo viso c’era una lacrima nera.
CHI E’ E COSA FA UN MIMO
Il mimo è un attore che dà vita a storie e racconti servendosi del suo corpo ( gesti, atti e movenze) e non usa la parola.
IL CARATTERE DI PIERROT
Pierrot era un tipo ingenuo ed era sempre alla ricerca di un amore, a volte , impossibile (come l’amore per la luna) e non trovandolo era sempre malinconico. Per questo veniva deriso da tutte le mascherine, però non perdeva mai la fiducia nell’ umanità.
CONOSCIAMO IL COSTUME DI PIERROT
Il costume di Pierrot è costituito da:
un abito bianco e largo , chiuso da 3 bottoni neri
pantaloni bianchi
cappello nero di forma conica o una papalina nera
a volte ha un collo di volant
maschera bianca che copre l’intero viso
una lacrima nera sulla guancia espressione di tristezza che sta a ricordare la sua malinconia per un amore che non può avere
POESIE E FLILASTROCCHE
PIERROT
Pallido bocca a cuore, il volto rigato da lacrime
d’amore
Maschera dolce e delicata, in figure di donne rivedi
ogni istante, la tua amata.
Elegante in abito di seta bianco e nero, in movenze
Lente a mo’ di danze, come servo fedele, regali
sempre riverenze.
Canti alla luna tua musa ispiratrice, dolci serenate
In languide serate, lei in spicchio di luce in colore
opalino, ti dondola come fossi il suo bambino.
(Carla Composto)
MASCHERA VENEZIANA
Sono una maschera veneziana
il mio nome è Pedrolino.
Molti mi considerano un servo furbo, altri sciocchino.
In Francia Pierrot mi chiamano
e da servo divento un pagliaccio triste e tutti mi amano.
Sono eternamente innamorato,
però nessuno mi fila, nemmeno Colombina
perché ama Arlecchino.
Sono sempre triste e malinconico,
nella vita e sul palcoscenico.
Un giorno lo sento
incontrerò il vero amore
e allora canterà di gioia il mio cuore.
( Nonna Tina)
PIERROT
Sono un tipo sensibile, gentile, romantico ed elegante,
e con le donne sono galante.
Peccato che nessuna mi prenda sul serio,
per questo triste sono sempre io.
Ultimamente della Luna mi sono invaghito,
ma a lei non son gradito.
La notte l’ammiro nel suo fulgore
e sospiro …
la spio …
la seguo, ma lei furba si cela.
Allora prendo il mandolino e le canto una dolce serenata,
appare nel cielo e mi sorride con il suo faccione tondo
ed io spero …
sogno …
di avere il suo amore e mi sento l’uomo più felice del mondo.
(Nonna Tina)
INDOVINELLI
Tutti mi chiamano “Pagliaccio triste,”
ho una lacrima nera sul viso
dite il mio nome con un sorriso (Pierrot)
……………………………………………………………………
Amo un luminoso astro
Se indovini sei un mastro … (luna)
…………………………………………………………
Vivo nel cielo
Splendo di notte
Sono amata dagli innamorati
E perfino da Pedrolino
Dici il mio nome bambino … (luna)
DRAMMATIZZAZIONE
PIERROT CANTA ALLA LUNA
PERSONAGGI:
NARRATORE: – Le mascherine amiche di Pierrot si riuniscono e parlano del loro amico Pierrot.
COLOMBINA: ( rivolgendosi ai suoi amici) – Sapete la novità? Pierrot si è innamorato della luna, povero sciocco.
ROSAURA: – Della luna! Solo un folle può innamorarsi di un astro luminoso.
ARLECCHINO: – Ha perso veramente il cervello!
PULCINELLA: – Non è un pazzo, ma solo un sentimentale e un sognatore.
BRIGHELLA: – Ma che sognatore è un povero diavolo che si sente solo e vuole riempire la sua vita con amori impossibili.
COLOMBINA: – Cosa possiamo fare per aiutarlo?
NARRATORE: – Sta arrivando Pierrot e le mascherine si nascondono per spiarlo.
PULCINELLA: – Zitti! Nascondiamoci.
NARRATORE: Pierrot con sguardo languido guarda la luna che brilla nel cielo notturno e intavola con lei un monologo.
PIERROT: – OH, mia dolce luna! Mi hai rubato il cuore. Non dormo e non mangio più perché penso sempre a te. Per te farei qualsiasi cosa, anche la mia vita ti darei in cambio di un sorriso.
NARRATORE: – La luna tace, anzi ad un certo punto si nasconde dietro alcune nuvole e scompare alla sua vista.
PIERROT: – Crudele sei perché ti prendi gioco di me.
NARRATORE: – Pierrot scoppia a piangere.
PIERROT: -Ihi, ihi, ihi! Sono un tapino, un povero innamorato, senza speranza.
NARRATORE: – Ad un tratto le mascherine escono dal loro nascondiglio per consolare il loro amico.
COLOMBINA:- Suvvia non piangere! Un giorno troverai il vero amore.
PIERROT: – Tu non parlare mi hai fatto tanto soffrire perché hai rifiutato il mio amore.
COLOMBINA: -Sei ingiusto! Come potevo darti il mio amore se ero già fidanzata con Arlecchino?
Brighella:- Caro amico, devi cercare una ragazza libera.
NARRATORE: – Ad un tratto riappare la luna e Pierrot gioisce.
PIERROT: – Mio dolce amore sei ritornata? Che gioia nel mio cuore!
NARRATORE: Le mascherine lo guardano con commiserazione.
MASCHERINE ( in coro): – Povero Pierrot! Non cambierai mai, sei il solito romanticone.
NARRATORE: – Pierrot prende la chitarra e dedica una serenata alla luna che ad un tratto gli sorride.
PIERROT: – Che felicità! Ora sono sicuro che anche lei mi ama.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO DI PIERROT CON LA PLASTILINA
Si prende un pezzo di cartoncino bristol colorato e si disegna la sagoma di Pierrot. I bambini devono riempirla spalmando della plastilina bianca. I bottoni si realizzano con plastilina nera Si abbellisce quadretto con una cornicetta.
QUADRETTO DI PIERROT CON LA TECNICA DEL PUNTINISMO
Su un cartoncino nero si disegna la sagoma di Pierrot. I bambini utilizzando la tecnica del puntinismo con la matita di colore bianco o con la tempera bianca devono punteggiare la figura di Pierrot. Si abbellisce il quadretto con una cornicetta realizzata con le stelle filanti.
COSTRUIAMO PIERROT
OCCORRENTE: un rotolo di carta igienica
Stoffa o fodera bianca
Stoffa nera per fare il cappello ed i bottoni con cartoncino nero
Carta crespa bianca o un pizzo oppure un merlettino per realizzare il volant
CARTELLONE CON TUTTI I NOMI DEI BAMBINI FRANCESIZZATI COME IL NOME DI PIERROT
Questo è un lavoro di gruppo. I bambini disegnano se stessi e dopo avere colorato i disegni li ritagliano e li incollano sul cartellone. Accanto al proprio disegno ogni bambino scrive il proprio nome e sotto quello francesizzato. (esempio Maria= Marie, Rosa= Rose, Luca = Lucas, Mario = Marius).
L’educatrice naturalmente pronuncerà i nomi in francese e poi tutti i bambini li ripeteranno. Essi capiranno così che i loro nomi, nei vari paesi, vengono pronunciati e scritti in modo diverso.