La Zucca Mirta
Siamo nel mese di Ottobre e l’orto del signore Attilio è una meraviglia con tutte quelle belle verdurine di stagione. Esse hanno forme e colori diversi. Ci sono cavolfiori, cavoli, spinaci, carote, broccoli, lattughini, patate e cipolle.
Al centro dell’orto vi sono le zucche che rallegrano con il loro colore arancione l’ambiente circostante. Le persone che passano di là si fermano a guardare con ammirazione Mirta, una bellissima zucca che si distingue dalle altre perché è sempre sorridente, di buonumore e gentile verso tutti. Mirta ogni giorno riceve un sacco di complimenti e.. lei che è molto timida e riservata arrossisce.
Tutti i vegetali dell’orto sono invidiosi di lei, non solo, ma perfino le sue care sorelline. La povera zucca si chiede che colpa ha lei se tutti l’ammirano!
Il signor Attilio capisce subito che nel suo orto da qualche tempo c’è qualcosa che non va. Infatti non c’è più quel clima sereno e armonioso di prima. I suoi vegetali sono inquieti, imbronciati e arrabbiati. Il povero Attilio non capisce quel loro comportamento inusuale. Egli allora si avvicina a Mirta che è la zucca più affidabile e la più saggia e le chiede spiegazioni sull’accaduto. La povera zucca piangendo racconta al suo padrone che gli ortaggi sono invidiosi di lei perché tutte le persone le rivolgono molti complimenti e le mostrano tanta simpatia ed affetto. Mentre a loro non rivolgono nemmeno uno sguardo.
Essi si sentono offesi nel loro amor proprio e non vogliono più chiacchierare con lei e nemmeno giocare perché la considerano responsabile di questa situazione. Gli abitanti dell’orto le hanno voltato le spalle e non la considerano più loro amica, anzi la ingiuriano e le fanno dei dispettucci.
Mirta è molto dispiaciuta e pensa con rammarico quanto sia grande la cattiveria della gente.
Intanto Halloween si avvicina e tante persone si recano dal signore Attilio a comprare le zucche per portarle alla festa. Mirta non viene scelta e rimane sola in mezzo all’orto. Le sue sorelline felici salutano gli amici ortaggi e mentre vanno via gridano a Mirta: -Tu che eri ammirata da tutti per la tua bellezza
non sei stata scelta da nessuno! Ben ti sta povera sciocca che per due complimenti ti sei montata la testa e sei diventata anche vanitosa.
Mirta sentendo quelle parole si mette a piangere perché le sorelle l’hanno calunniata e hanno detto falsità sul suo conto. Quando mai è stata vanitosa lei … proprio lei … che è stata sempre riservata, non si è messa mai in mostra e non si è mai esposta a causa della sua eccessiva timidezza.
Mirta è triste per quanto accaduto e non riesce a fermare quei lacrimoni che le bagnano il viso. Ad un tratto appare dal nulla la Regina delle zucche e lei in un primo momento pensa che sia un sogno, ma quando sente la sua voce che le dice con dolcezza: – Piccina non piangere più, asciuga le tue lacrime perché ora ci sono qua io ad aggiustare le cose, capisce che è realtà. Lo so che tu desideravi tanto partecipare alla festa di Halloween insieme alle tue sorelline e ci sei rimasta male quando nessuno ti ha scelta. Sei ancora in tempo ad andare alla festa, fidati di me.
Mirta crede alle sue parole batte le mani per la contentezza, salta di gioia ed abbraccia con trasporto la Regina. Ella davanti a queste manifestazioni di affetto si commuove e… poi … le dice:- Guarda tesoro cosa ti ho portato!
Mirta rimane a bocca aperta quando vede un bellissimo vestito di streghetta, un cappello e una mascherina. La Regina la sollecita poi
a travestirsi altrimenti arriverà in ritardo alla festa. Per fare più in fretta le fornisce una scopa magica di saggina. Prima di partire per quell’avventura Mirta la saluta e la ringrazia infinitamente e … poi …viaaaa per il cielo. Quando arriva alla festa di Halloween tutti la guardano perché è la streghetta più bella ed elegante. Le sorelline non la riconoscono, ma l’ammirano perché è spericolata e fa delle acrobazie con la sua scopa da lasciare i presenti senza fiato.
Quando la notte lascia il posto all’alba Mirta si toglie la mascherina e le sorelle riconoscendola rimangono senza parole. Dopo un primo momento di smarrimento corrono ad abbracciarla ed a chiederle perdono per le loro cattiverie. Mirta le ha già perdonate perché è buona e perché le ama con tutto il cuore. Pace è fatta.
I partecipanti alla festa finalmente ritornano a casa stanchi, ma felici perché si sono divertiti un sacco e hanno trascorso una notte da sballo che sarà difficile dimenticare.
Tutti possono sbagliare nella vita l’importante è riconoscere i propri errori e non commetterli più.