Il Pino e l’Abete: Progetto
Conosciamo due alberi natalizi: il pino e l’abete.
Con tale progetto vogliamo fare conoscere ai bambini il pino e l’abete, due alberi che rallegrano ed abbelliscono le nostre case, le strade e le piazze delle nostre città durante il periodo natalizio.
Gli obiettivi che intendiamo raggiungere sono di seguito riportati:
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere il pino e l’abete
OBIETTIVI SPECIFICI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Coordinazione oculo – manuale – percezione simmetrica
Grafismi: percorsi
abilità grafica – percezione cromatica – produzione verbale
I DISCORSI E LE PAROLE
Conversazioni sull’abete ed il pino
Conversazioni sugli addobbi natalizi che li agghindano
Arricchimento del codice linguistico
Capacità di raccontare esperienze vissute personalmente o insieme agli altri
Esercitare la capacità di ascolto
Capacità di memorizzare poesie, filastrocche, indovinelli e canti
Capacità di leggere immagini
Capacità di comprendere il significato dei termini “bosco” e ” foresta”, ” “abetaia” e “pineta”
CONOSCENZA DEL MONDO
Conoscere l’ habitat di questi due alberi
Conoscere le loro differenze ed uguaglianze
Discriminare forme e colori del pino e dell’abete
Intuizione del concetto ” alto – basso”
Capacità di effettuare seriazioni
Capacità di formare “insiemi uguali” e “sottoinsiemi”
Relazioni tra quantità e simboli numerici
IL SE’ E L’ALTRO
Rielaborazione delle tradizioni natalizie
Capacità di esprimere sentimenti ed emozioni verso questi alberi
Capacità di rispettare regole nello svolgimento di un’attività comune o un gioco
IMMAGINI – SUONI E COLORI
Effettuare mescolanze di colore: verde
Capacità di usare tecniche diverse e materiali vari per realizzare attività manipolative e creative sulla tematica trattata
Capacità di rappresentare graficamente il pino e l’abete
Capacità di realizzare addobbi per gli alberi natalizi
Dopo avere letto ai bambini la storia “Il pino e l’abete” avviamo una conversazione su tali alberi. Chiediamo ai bambini se conoscono questi alberi. Se li hanno visti nel loro habitat o a Natale nelle loro case e nelle piazze oppure in un vivaio.
Ma questi alberi dove vivono?
Essi vivono nel bosco e nella foresta.
Il bosco come lo possiamo definire?
Il bosco è una piccola area di terreno.
La foresta, invece, occupa ampi spazi dove vivono diverse specie di alberi.
CONOSCIAMO L’ ABETE
L’abete è l’ albero di Natale per eccellenza. Esso appartiene alla famiglia delle Pinaceae. In Italia abbiamo 2 specie di abeti: l’abete rosso e l’abete bianco.
L’abete rosso è slanciato raggiunge un’altezza fino a 40 metri. Ha forma piramidale e foglie pungenti. Esse sono inserite singolarmente sul ramo e sono più corte di quelle del pino.
Il suo legname viene molto utilizzato e anche la sua resina (nelle industrie di vernici). La resina esce a gocce dal tronco inciso.
La resina viene impiegata per curare la tubercolosi, bronchiti, polmoniti, pleuriti, i reumatismi e le coliche del fegato.
L’abete bianco può anche avere forma piramidale, ma il suo legno è bianco e leggero. Non possiede resina.
Dalle sue foglie si ricava la trementina che si utilizza in medicina e veterinaria.
Il frutto dell’abete è la pigna (o pina) che ha una forma allungata e quando si apre le scaglie sono sottili e tenere.
Nella pigna ci sono dei semi detti pinoli. Un insieme di abeti formano l’abetaia.
CONOSCIAMO IL PINO
Il pino viene considerato anche un albero natalizio e tanti lo preferiscono all’abete.
Esso, possiamo dire, è cugino dell’abete perché appartiene alla stessa famiglia.
La sua forma è conica e le foglie sono aghifoglie, cioè sono simili ad aghi. Essi sono lunghi e sono raccolti a coppie o in ciuffi.
Il suo frutto ha forma tondeggiante.
Il suo colore è verde scuro come quello dell’abete.
Un insieme di pini formano la pineta.
ALBERI SEMPREVERDI
Il pino e l’abete sono detti alberi sempreverdi. Ma perché?
Perché non perdono, come gli altri alberi, le foglie nel periodo invernale. Essi rimangono verdi in ogni stagione.
COME MAI?
Cerchiamo di spiegare in modo semplice ai bambini cosa accade.
Il pino e l’abete, a differenza delle altre piante, non perdono le foglie tutte insieme, ma un po’ per volta. Gli aghi rimangono sull’albero 2 – 3 anni e ad ogni primavera mentre spuntano foglioline di colore verde – chiaro cadono quelle più vecchie. Questi alberi hanno una sostanza appiccicosa: la resina che impedisce alla linfa di ghiacciare quando fa freddo. Gli altri alberi, invece, non avendo questa sostanza che funge da antigelo sono costretti a perdere tutte le foglie per impedire ai liquidi in essi contenuti di circolare e di gelare (l’acqua ed i sali minerali). Se gelassero potrebbero spaccarli internamente, portandoli alla morte.
POESIE E FILASTROCCHE
LA FORESTA
Pare un gran tempio ad agili colonne,
un tempio antico, scuro, con tappeti
di muschio e con festoni verdi e lieti.
Un tempio antico che ha per finestre il cielo;
di canzoni n’ha tante e la preghiera
la dicono gli uccelli mane e sera.
PINI IN CORTILE
Crescono i pini
di fronte alla scala.
Toccano coi rami il muro
della casa dai tegoli bruni;
e di mattina e di sera
li visita il vento e la luna.
Nelle tempeste d’autunno
sussurrano un verso vago;
contro il sole d’estate
ci prestano un’ombra fresca.
Nel colmo della primavera
Una pioggia sottile, a sera,
riempie le loro foglie
d’un carico di perle pendule;
e alla fine dell’anno,
il tempo della gran neve
stampa sui loro rami
una trina lucente.
I PINI
Alberi maestosi,ritti,
impettiti come giganti
sono i pini.
Messi lì come guardiani dei boschi alpini.
D’estate ombra danno al viandante
e dai loro tronchi scorre resina traboccante.
E … a Natale eccoli lì, nelle case e nelle piazze,
adoranti e scintillanti per Gesù che nasce.
(Nonna Tina)
IL CANTO DELL’ABETE
Casina campestre – ti sfioro le mura.
Io sono l’abete – d’un verde che dura.
Son l’angelo mite – che accanto ti sta,
e gode le stesse – tue felicità.
Sei fatta di sassi – sei calda di fuochi,
sei colma di grano – di bimbi, di giochi.
Nell’ora dei lumi – io sento una mamma
che culla il suo bimbo – che attizza la fiamma,
e l’uomo tornato – dai campi che spacca
la legna sull’aia, – che munge la vacca,
che dentro il granaio – ripone il buon seme,
e i bimbi nel letto – che pregano insieme.
(R. Pezzani)
PICCOLO ALBERO
Piccolo albero
piccolo silenzioso albero di Natale
così piccolo sei
che sembri piuttosto un fiore
chi ti ha trovato nella verde foresta
e tanto ti dispiacque di venire via?
Vedi – io ti conforterò
perché odori di tanta dolcezza
bacerò la tua fresca corteccia
ti terrò stretto stretto al sicuro
come farebbe una madre
tu non devi avere paura
guarda – i lustrini
che tutto l’anno dormono in una scatola buia
e sognano d’esserne tolti per poter luccicare
le palline le catenelle rosso-oro i fili di lana
alza le tue piccole braccia
e te li darò tutti
ogni dito avrà il suo anello
e non ci sarà più un solo posto buio d’infelicità
poi quando sarai completamente vestito
ti affaccerai alla finestra – che tutti ti vedano
e con che meraviglia ti guarderanno!
e tu ne sarai molto orgoglioso …
e la mia sorellina ed io ci piglieremo per mano
con gli occhi incantati sul nostro bell’albero
danzeremo canteremo
<< Natale! Natale!>>
(E.E. Cummings)
L’ ALBERELLO DI NATALE
Un allegro alberello di Natale
si mette all’improvviso a camminare,
afferra con il ramo un valigione
e si dirige in fretta alla stazione.
Prende un biglietto per il Monte Bianco,
poi si sdraia in cuccetta perché è stanco,
i viaggiatori che gli son vicini
gli chiedono di spegnere i lumini.
Quando arriva in montagna l’alberello
scende dal treno con valigia e ombrello.
Deve trovare presto un posticino
sul Monte Bianco, accanto a un altro pino.
- Cos’hai fatto? – gli chiedono i fratelli.
- Chi ti ha abbandonato con tutti quei gioielli?
- Sono stati i bambini a farmi festa,
- mi hanno messo una corona in testa,
- ma avevo tanta tanta nostalgia
- e ho deciso di venire via.
- Volevo i miei monti, le mie stelle,
- le favole del vento, così belle,
- volevo la vostra compagnia,
- ed è per questo che son venuto via.
- Ed ora, – gli chiedono gli amici
- che di averlo vicino son felici,
- – Cosa farai con tutti quei lumini?
- – Farò luce, d’inverno, agli uccellini.
(E. Dell’ Orso)
L’ABETE
Chi abita sull’abete
tra i doni e le comete?
C’è un Babbo Natale
alto quanto un ditale.
Ci sono i sette nani,
gli indiani,
i marziani.
Ci ha fatto il suo nido
perfino Mignolino.
C’è posto per tutti,
per tutti, c’è un lumino
e tanta pace per chi la vuole,
per chi sa che la pace
scalda anche più del sole.
(G. Rodari)
INDOVINELLI
Sono alto e bello,
il mio vestito è sempre verde
sono dell’abete il cugino
io sono il … (pino) (Nonna Tina)
……………………………………………………….
A Natale tutti mi vogliono
nelle loro case.
Mi fanno festa,
mi mettono in testa
una stella cometa
io sono l’ … (abete) (Nonna Tina)
………………………………………………………………
Il mio profumo si diffonde nel bosco.
Sono appiccicosa fin dalla mattina
indovina bambina … (resina) (Nonna Tina)
GIOCHI
PINO O ABETE
I bambini si danno la mano e formano un cerchio (meno uno che fa il conduttore del gioco). Ogni bambino sceglie di essere un pino o un abete. Il conduttore del gioco gira intorno al cerchio e dice che vuole il pino Gino. Se Gino rappresenta il pino si stacca dal cerchio e si colloca dietro al compagno. Il gioco continua fino a quando tutti i bambini del cerchio si collocano dietro al conduttore.
ABETE – PINO
I bambini si dispongono liberamente. Al comando dell’educatrice: – Abete!
I bambini devono assumere una posizione retta e devono tenere le braccia abbassate lungo i fianchi.
Al comando dell’educatrice: – Pino!
I bambini devono alzare le braccia in alto aprendole.
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
QUADRETTO CON CONFETTI
Tagliamo da un cartoncino colorato un rettangolo o un quadrato. I bambini disporranno ed incolleranno dei confetti a mo’ di abete. Possiamo utilizzare confetti rossi, verdi, bianchi, dorati o argentati.
Abbelliamo il quadretto con una cornicetta.
ALBERO DI NATALE CON MOLLETTE
Incolliamo le mollette a due a due dando la forma di un albero natalizio dopo averle precedentemente colorate di verde. Volendo si possono colorare anche di rosso o di altri colori natalizi ( rosso, argento, blu e argento). Si costruisce, sempre con le mollette, una base dove poggiare l’alberello. Si può coprire tale base con sale grosso per rendere l’idea della neve. Quindi poggiamo un pupazzetto di neve realizzato con cotone. Si può passare una mano di vernice trasparente sull’alberello per renderlo brillante. Accompagniamo questo dono con un bigliettino di auguri.
ALBERELLO NATALIZIO CON IL DAS
I bambini si possono divertire con il das, modellando un abete. Anche con il das essi possono realizzare dei pacchetti doni e una base per l’alberello. L’alberello si può colorare come si desidera e si può dare l’altezza che si vuole.
PINO AGGHINDATO
Con un rametto di pino realizziamo un alberello di Natale. Costruiamo il tronco con un rotolo di carta igienica . Lo collochiamo in un vasetto con terra. Abbelliamo poi il pino con palline fatte con la lana. Dobbiamo realizzare insieme ai bambini dei pon pon. Per evitare che i bambini possano farsi male forniamo loro aghi con punta arrotondata o spille da balia piccole. I bambini con tale attività esercitano la motricità fine, sviluppano la manualità, l’attenzione e la concentrazione. Volendo essi possono abbellire l’alberello con palline disegnate, colorate da loro oppure con altri soggetti ( stelline, candeline, angioletti, ecc …).
Per chi non sapesse fare i pon pon ecco una semplice spiegazione.
Si ritagliano in cartoncino due cerchi uguali, si sovrappongono e si fa al centro un foro.
Con un ago infilato ad una gugliata doppia molto lunga di lana,
si avvolgono più volte le 2 corone circolari. Finito il filo con le forbici tra i 2 cartoncini si tagliano i fili di lana per tutta la circonferenza.
Infine si passa un cordoncino tra i 2 dischi di cartone e si lega strettamente lasciando i capi un po’ lunghi. I due dischi di cartone andranno eliminati.
GIOCHIAMO CON LE PIGNE
Con un po’ di creatività i bambini possono realizzare tanti soggetti: animaletti, oggetti e personaggi.
BABBO NATALE
Si prende una pigna di abete bella grossa. Si costruisce la testa di Babbo Natale con una pallina da ping – pong. Con un pennarello si disegnano gli elementi del viso. Con uno stuzzicadenti si infila la testa nella parte superiore della pigna. Con del cotone si realizza la barba di Babbo Natale e con un po’ di stoffa rossa o carta crespa il cappello. Il corpo si colora di rosso e le scarpe nere.
FIORI
Con le scaglie delle pigne i bambini possono creare dei fiori e poi incollarli su rametti colorati. Si prende un vasetto che si riempie con sale colorato con le tempere e vi si collocano.
PANIERINO CON STELLA DI NATALE
Si trasforma una pigna in un panierino e vi si colloca una stella di Natale che si può realizzare con della carta seta o i bambini la possono disegnare e ritagliare su cartoncino rosso. Il panierino lo si può appendere per abbellire la sezione o l’atrio della scuola oppure si può utilizzare come segnaposto se togliamo il manico.
SEGNAPOSTO
Coloriamo una pigna e mettiamo poi dei brillantini. Facciamo una coccarda con un nastrino colorato e collochiamola sopra.
CONIGLIETTO
Scegliamo una pigna che in qualche modo ci permetta di realizzare un coniglietto. Facciamo gli occhi, il nasetto e la bocca con cartoncino. I baffi, invece, con fili di cotone nero.
CANZONCINA
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO