Fiori di Paradiso
Matilde è una bambina intelligente e affettuosa che vive con la mamma casalinga e il papà boscaiolo in una graziosa casetta di legno in alta montagna. Ella frequenta con passione la scuola non solo perché ama lo studio che le permette di crescere e di allargare i suoi orizzonti, ma soprattutto perché in questo luogo può stare a contatto con bambini della sua stessa età ed uscire così, anche se per poco tempo, dall’isolamento in cui si trova vivendo in alta montagna. Matilde ascolta con estrema attenzione e con vivo interesse non solo le lezioni, ma pure le storie fantastiche, divertenti ed istruttive che l’insegnante narra alla classe. La piccola rimane particolarmente colpita da quanto la maestra dice alla fine di aprile, rivolta ai suoi bimbi:
- Miei cari, fra pochi giorni giungerà un mese fantastico: Maggio. Esso è il mese delle rose ed è tradizionalmente dedicato alla Madonnina. Sarebbe bello se ognuno di voi allestisse nella propria casa un altarino per rendere omaggio alla Santa Vergine e recitare così davanti alla sua immagine le preghiere della sera.
Matilde ritorna a casa da scuola piena di entusiasmo ed è pienamente determinata ad allestire l’altarino per come suggerito dall’insegnante. A questo scopo ella prega il papà di costruire uno sgabello di legno e chiede alla mamma di ricamare una piccola tovaglia con cui coprire il piano d’appoggio. A Matilde viene in mente quella piccola statua della Madonna che la nonna alcuni anni prima le ha portato in dono da un pellegrinaggio. Deve essere qui da qualche parte!, conclude la piccola. La cerca a lungo in ogni scaffale, in ogni possibile angolo e gioisce quando finalmente la trova in un cassetto della sua stanzetta! Ora le sembra di avere proprio tutto! Quando arriva Maggio tutto è pronto e la bambina si domanda:
- Dove mi converrà allestire l’altarino, nella mia stanzetta o in cucina?Forse è meglio in cucina così tutti lo potranno ammirare.
Così ricompone tutti gli elementi che ha faticosamente preparato. Costituisce la base dell’altarino con lo sgabellino che il papà le ha costruito, ricoprendone la superficie con la delicata tovaglia che la mamma le ha ricamato con maestria. Da ultimo, posiziona la preziosa statuetta. La bimba guarda l’altarino, ma ancora non è soddisfatta, esso è completamente disadorno!
- Ci vorrebbe qualcosa per abbellirlo, ma cosa? Si domanda la bambina.
Matilde pensa e ripensa, ad un tratto ricorda quanto sia bello l’altare della Madonna che ha visto in chiesa, ricoperto di tanti fiori bellissimi e tante candele.
- Ma dove trovare i fiori per il mio altarino? Si chiede la piccina.
Ella decide di andare nel bosco a vedere se ci sono dei fiori. Cammina per delle ore, guarda ovunque, ma non trova nulla, proprio nulla. Matilde stanca e scoraggiata si siede sul tronco di un albero che il papà qualche giorno prima aveva tagliato e si mette a piangere. All’improvviso appare dal nulla una giovane donna di infinita bellezza che le rivolge la parola:
- Piccina perché ti disperi? Cosa ti è successo di così grave?
La bimba rimane sorpresa di quella presenza e nello stesso tempo incantata dalla voce soave della donna. Matilde le risponde sospirando e singhiozzando :
- Signora, sono triste perché non ho trovato nel bosco nessun fiore da mettere sull’altarino che ho allestito nella mia casa per la Madonnina. Esso senza fiori non sembra affatto bello.
La Signora l’accarezza e la consola:
- Mia bella bambina non piangere più, ma spera e abbi fiducia!
Matilde ad un certo momento guarda a terra dove sono cadute le sue lacrime e… non può credere ai suoi occhi. Miracolo!
Ai suoi piedi sono sbocciati dei fiori stupendi a forma di stelle, di colore azzurro come gli occhi della bellissima Signora. Ella alza lo sguardo da terra per guardare la giovane donna, ma lei non c’è già più. Matilde piena di gioia raccoglie quei fiori e corre a perdifiato a casa per raccontare alla sua mamma quella meravigliosa avventura della quale è stata protagonista. La donna capisce subito dal racconto della figlia che quella Signora bellissima non è altro che la Mamma Celeste e che è stata proprio Lei a far sbocciare quei fiori meravigliosi per rendere felice la sua bambina.
Si sparge la voce che la Madonna è apparsa a Matilde sulla montagna e tante persone dai paesi vicini e oltre accorrono in quella piccola casetta di legno per vedere i fiori del miracolo che non sono solo belli a guardarsi, rigogliosi anche a distanza di giorni, ma quanto profumatissimi. Quei fiori vengono chiamati “fiori di Paradiso”, perché il loro profumo è così sublime, da far immaginare quello che si respira in Paradiso.
Matilde capisce che in cielo c’è un’altra Mamma che ci ama e ci protegge come quella terrena, perciò non dobbiamo avere mai paura o scoraggiarci, qualsiasi cosa ci accada, perché Lei veglia sempre su di noi come un Angelo buono.