Fiocchetta, Farfallina e Fiocchettina
In un grande fiume vivono felici tre goccioline d’acqua: Fiocchetta, Farfallina e Fiocchettina. Esse stanno sempre insieme e sono amiche per la pelle. Le tre goccioline conoscono tutti gli abitanti del fiume e le loro abitudini e cercano di essere con loro sempre carine ed educate. Spesso si mettono a disposizione e danno una mano a chi ha bisogno di aiuto. Nella bella stagione le tre amiche si divertono un mondo a giocare ed a sdraiarsi sulla riva del fiume per ricevere le carezze e le coccole del sole. La signora Trota in un giorno particolarmente afoso consiglia alle tre amiche di non stare troppo esposte ai raggi del sole perché è facile scottarsi o prendersi una bella insolazione. Le birbantelle scoppiano a ridere e non ascoltano le parole della signora Trota che le ama come figlie e data l’età ha tanta esperienza al riguardo. All’improvviso esse incominciano a sollevarsi e a salire nel cielo. -Che sballo volare!Guardate il nostro fiume da quassù sembra un rigagno d’acqua! Afferma Fiocchetta. Esse salutano da lassù la signora Trota che le guarda sbigottita e gridando esclama:
– Ma dove andate? Tornate subito qui!
Le tre goccioline non ci pensano proprio perché quel gioco è troppo divertente. Esse arrivate ad una certa altezza da terra vedono ad un tratto delle goccioline di vapore come loro che si stringono le une alle altre.
Fiocchettina stupita chiede loro:- Perché state tutte unite e avete questo colore scuro?
Una del gruppo le risponde dicendo: -Abbiamo tanto freddo e solo così possiamo riscaldarci un po’. La gocciolina non aveva finito di pronunciare nemmeno queste parole che lei e le altre gocce di vapore cadono giù sulla terra con fragore. Le tre amichette rimangono con la bocca aperta e guardano le gocce ormai trasformate in pioggia che bagnano il suolo. Non si accorgono dell’arrivo del vento di tramontana che le spinge ancora più in alto dal luogo dove si trovano. Le tre goccioline si sentono morire dal freddo tanto è intenso ed insopportabile e tremano tutte e battono i denti. Esse allora pensano di seguire l’esempio delle goccioline che si sono trasformate in pioggia e si avvicinano per abbracciarsi. Non riescono nell’intento perché la tramontana soffiando forte glielo impedisce.
Fiocchettina, ad un certo momento, rivolgendosi alle amiche con preoccupazione:- Come vi sentite mie care? Io mi sento strana e non so spiegarmene il motivo.
Farfallina e Fiocchetta guardandola prorompono in una risata: -Perbacco sei tutta gelata! Sei diventata una farfallina di neve!
Fiocchettina si dispera perché questa trasformazione non le piace affatto.
– Io voglio ritornare a casa nel fiume dove ci sono i nostri amici! Afferma piagnucolando.
Dopo un po’ anche le altre due goccioline diventano fiocchettini di neve.
Le poverine sono spaventate di quel cambiamento e non sanno cosa fare e come ritornare giù nel loro mondo. Mentre stanno pensando al da farsi ecco che arriva di nuovo il vento di tramontana e le spinge in direzioni diverse. Fiocchettina dopo aver volteggiato nell’aria fredda e pungente per un tempo che a lei sembra interminabile si posa sulla vetta di una montagna e lì stanca si addormenta insieme ad altre farfalline di neve. Le emozioni per lei sono state davvero troppe. Farfallina, invece, scende a valle e si posa sulla terra sotto alla quale c’è un semino addormentato. Fiocchetta, invece, si posa sul ramo di un albero e la notte Mago Gelo la trasforma in un vero merletto. I tre fiocchettini di neve dormono per tutto l’inverno serenamente. Quando arriva fata Primavera con la sua bacchetta sveglia tutti: piante ed animali. Il sole tiepido primaverile scioglie le nevi sulla montagna e anche nelle campagne. Fiocchettina non appena un raggio di sole la sfiora apre gli occhietti e si accorge con piacevole sorpresa che non è più neve, ma è tornata ad essere una goccia d’acqua. Ad un tratto si sente trasportare verso valle trascinata da altre goccioline d’acqua. Lungo il tragitto si uniscono a loro altre gocce e formano un torrente.
– Povera me! Ma dove stiamo andando con questa velocità? Si chiede Fiocchettina.
Vede e riconosce in lontananza il suo adorato e amato fiume.
– Che felicità! Ora ella vorrebbe avere le ali ai piedi per correre più velocemente e riabbracciare i suoi amici. In quel momento le vengono in mente Fiocchetta e Farfallina:- Chissà dove sono? Sarebbe bello ritrovarle nel nostro fiume sane e salve.
Fiocchetta con l’arrivo della Primavera si è svegliata e con il tiepido sole si è sciolta ed è caduta ai piedi dell’albero ed insieme ad altre goccioline d’acqua hanno dato origine ad una pozzanghera dove dei ranocchi saltano allegramente. Farfallina, invece, quando si sveglia sente una vocina che dice: – Grazie, fiocchettino di neve che mi hai riscaldato per tutto l’inverno, senza di te sarei morto per il freddo.
Farfallina si guarda intorno per vedere da dove proviene quella vocina e si accorge che proprio vicina a lei c’è una pianticella di grano che le sorride con gratitudine. Il fiocchetto di neve dall’emozione si scioglie e va nel terreno dove trova altre goccioline d’acqua simili a lei. Esse si uniscono e attraverso una fessura escono all’aria aperta. Incontrano altre goccioline che si uniscono a loro formando un ruscello. Esso scende giù al piano e si versa nel suo amato fiume. Farfallina scoppia dalla felicità perché fra poco riabbraccerà le sue amichette, ma con suo grande dispiacere trova solo Fiocchettina. Quando si vedono le due amiche si abbracciano. La loro gioia sarebbe veramente completa se anche Fiocchetta tornasse a casa. E… un giorno accade un vero miracolo. Mentre le due amiche giocano nell’acqua del loro fiume si sentono chiamare. E’ Fiocchetta che è tornata a casa. Corrono ad abbracciarla.
Ognuna di loro racconta alle altre l’ avventura della quale è stata protagonista. Certo hanno affrontato momenti difficili, ma n’è valsa la pena perché sono maturate e hanno appreso tante cose e conosciuto realtà nuove. La cosa più importante è che dopo ogni avventura si torna a casa desiderosi di ritrovare e ritrovarsi con le persone care. Le goccioline, dopo questa esperienza di vita, hanno acquisito la consapevolezza che vi sono delle regole che bisogna rispettare perché la natura abbia equilibrio ed armonia. Esse si dichiarano disposte ad affrontare nuovamente il tutto con animo sereno perché, a volte, un cambiamento fa bene per rompere la monotonia, a maggiore ragione se si tratta di una breve parentesi.
Un raconto bellissimo per I bambini. Brava.
Grazie, per l’apprezzamento. Buona serata e felice Natale.