Camilla e Le Sue Perplessità
In un bellissimo paesino marino vive con la sua famiglia Camilla, una ragazzina molto sveglia, intelligente e piena di risorse. Tra pochi giorni la scuola finalmente aprirà i suoi battenti e lei è molto contenta perché dopo tanto tempo potrà riabbracciare i compagni, le educatrici e tutte quelle care e gentili persone che gravitano nell’ambito scolastico. Quanto le è mancato quel mondo!
Ora vuole recuperare quei giorni perduti e quei rapporti affettivi, sociali e collaborativi con i compagni. Il suo entusiasmo però viene smorzato da una conversazione intercorsa, qualche giorno fa, tra la sua mamma e la signora Assunta, madre di una sua amichetta. Secondo loro riaprire la scuola a settembre è un grande rischio se non si adottano misure adeguate per prevenire i contagi. La scuola ha l’obbligo prima di tutto di tutelare la salute dei bambini oltre a mirare alla loro educazione. Camilla non capisce perché la scuola che è sempre stato un luogo protetto e tranquillo ora venga considerato un ambiente insicuro e pericoloso a causa del coronavirus. La bambina si chiede perché si abbia tutta questa paura se le persone sono le stesse a scuola e i bambini sono uguali a prima. Come si può avere paura di un minuscolo esserino. E’ facile tenerlo lontano da se stessi e dagli altri, basta seguire le regole che ci hanno insegnato: lavarsi spesso le mani e bene con il sapone, mantenere una certa distanza dagli altri.
La bambina quante notti ha sognato la scuoletta triste e solitaria per la mancanza dei bambini. Ma tra non molto ella tornerà a sorridere e sarà felice di accogliere i piccini e di ritornare a vivere. Chissà se i compagnetti saranno uguali a prima o saranno cambiati come lei che è diventata più alta di qualche centimetro. Intanto i giorni volano via e arriva il giorno tanto desiderato. Tanta è l’agitazione di Camilla che la notte che precede l’apertura della scuola dorme pochissimo e si chiede se la scuola sarà la stessa o la troverà diversa, con un volto nuovo. Molte domande affollano la sua piccola mente .
Appena, però, si fa giorno Camilla salta giù dal letto con tanta gioia e con tanti pensieri positivi. La bimba sollecita la mamma a sbrigarsi perché non vuole arrivare in ritardo proprio il primo giorno di scuola. La mamma l’invita a stare calma perché è ancora presto per andare a scuola e … poi bisogna misurare la temperatura.
– La temperatura! Ma io sto bene. Dice la piccina, rivolgendosi alla mamma.
– Questa è una nuova regola che bisogna rispettare ogni giorno per potere entrare a scuola. Se si ha la febbre bisogna rimanere a casa finché passerà. Afferma la mamma.
Mamma e bambina poi si avviano verso la scuola. Quando Camilla vede da lontano la sua scuoletta si commuove e una lacrimuccia bagna i suoi grandi occhi azzurri come il suo mare. Quante volte ha desiderato e sognato di ritornare a scuola e di uscire da quel brutto isolamento. A scuola Camilla con sua grande sorpresa trova delle novità che la rendono un po’ perplessa. I bambini non entrano tutti insieme, ma scaglionati per evitare assembramenti. Ella viene portata dalla maestra Donatella insieme ad alcuni dei suoi compagni in una sezione nuova. Camilla si chiede cosa stia succedendo. Gli altri compagni dove sono andati a finire? Perché non vanno con loro?
La maestra con dolcezza spiega a lei ed ai suoi compagni che a scuola ci sono nuove regole. Le sezioni non possono essere affollate a causa del coronavirus che ancora vive tra noi e quindi bisogna formare dei piccoli gruppi di bambini. Ogni gruppo avrà i suoi insegnanti, i suoi giochi, il suo materiale didattico ed i suoi spazi interni ed esterni che non potranno essere scambiati con gli altri gruppi. Questa cosa non piace affatto a Camilla perché senza tutti i compagni dell’anno scorso non si sente felice e … poi la sua amica del cuore non è capitata nel suo gruppo, ma in un altro e le manca già tanto. Come farà senza di lei? A chi racconterà i suoi sogni, le sue conquiste e le sue marachelle? La bambina e i suoi compagni sono così delusi e dispiaciuti da quel distacco forzato, ma pur necessario che in un primo momento non notano i nuovissimi banchi monoposto con le rotelline che si trovano nell’aula ed i nuovi arredi. Solo quando si rasserenano un po’ li vedono e li apprezzano. Sono così colorati da mettere allegria. Essi sembrano più comodi e funzionali. Le maestre portano le mascherine o meglio le visierine leggere così possono essere riconosciute facilmente da loro. Sono veramente buffe! Camilla si chiede se si giocherà come prima del coronavirus e se si faranno tutte quelle attività educative di un tempo.
Le maestre hanno detto loro che quest’anno quando il tempo sarà bello andranno spesso all’aperto a giocare e a fare lezione, così potranno osservare, esplorare e conoscere meglio l’ambiente naturale , imparando così ad apprezzarlo, a rispettarlo e ad amarlo di più. La bambina pensa che la scuola finché ci sarà in giro il coronavirus dovrà affrontare tante sfide, ma se la famiglia e la società daranno il loro contributo ed aiuto tutto diventerà più facile. Anche loro piccoli devono dare una mano rispettando le regole e comprendendo alcune scelte, anche se sgradite, fatte per il loro bene, per tutelare la loro salute e la loro sicurezza.