Greta Ed Il Passerotto
Siamo in pieno Inverno e una coltre bianca copre ogni cosa: i tetti delle case, i campi, le siepi, le strade, gli alberi ed i giardini. Appare davanti agli occhi di chi osserva un paesaggio magico ed incantato che invita a sognare. Il silenzio regna sovrano. Non si vede in giro anima viva perché il freddo è intenso, soffia il vento di tramontana, il gelo ed il ghiaccio rendono le strade impraticabili.
Greta, una bambina, si diverte a guardare dalla finestra della sua stanzetta, a bocca aperta, tutto quel candore. Oggi è festa per lei infatti tutte le scuole sono chiuse a causa della neve.
Ad un tratto la sua attenzione si fissa su un punto scuro che si staglia da quella coltre bianca. La bambina aguzza lo sguardo, ma non riesce a capire cosa sia. Quella cosa scura prima avanza lentamente con difficoltà e … poi si ferma. Greta ora riesce ad individuare in quella cosa scura un uccellino, disteso sulla neve. Non dà segni di vita! Sembra morto …
La bimba si copre per bene ed esce fuori di casa e quando si avvicina a quel piccolo uccello si accorge che è tutto congelato. Respira appena ed il suo respiro diventa sempre più fievole con il passare del tempo. Allora lo avvolge nella sua sciarpa di lana, lo porta in casa e lo pone accanto al caminetto dove un fuoco scoppietta allegramente. Greta si accorge che è un passerotto. Tanta è la tenerezza che prova per quel piccolo ed indifeso esserino che lo prende in braccio, lo accarezza e lo coccola.
Il passerotto riscaldato non solo dal fuoco, ma pure dall’amore di quella bambina si rianima e dopo qualche giorno ritorna vispo e pimpante.
Greta prega la mamma di comprare una gabbietta dove collocare il passerotto perché non può girare per casa liberamente in quanto c’è il gatto Remo che gli può fare del male o addirittura papparselo in un solo boccone.
Con il passare del tempo nasce un grande affetto e una certa complicità tra Greta e Tobia. Questo è il nome che la bambina ha scelto per lui.
L’inverno scorre serenamente e l’uccellino pensa tra sé che è fortunato perché ha un’amica che gli vuole bene, che lo protegge e che non gli fa mancare nulla.
Intanto arriva la Primavera con il tiepido sole, con i fiorellini variopinti e le rondinelle. Tobia saltella nella gabbietta ed è irrequieto. Guarda sempre fuori dalla finestra e quando un giorno vede alcuni suoi simili volare nel cielo limpido e sereno all’improvviso sorge in lui un desiderio di libertà e … quella gabbietta per la prima volta gli sembra una prigione dalla quale vorrebbe uscire. Da quel momento Tobia rifiuta il cibo, diventa sempre più triste e non rallegra più Greta con il suo cip cip.
La bambina nel vederlo in quello stato si rattrista e teme per la sua salute perciò lo porta dal medico degli animali per farlo visitare. Il veterinario assicura Greta che il suo uccellino gode di ottima salute.
Allora perché il suo Tobia si comporta in quel modo? Si chiede Greta. All’improvviso un pensiero le balena nella mente. Ma … sì, che sciocca a non averci pensato prima! Il passerotto vuole andarsene e riavere la sua libertà. La bambina diventa malinconica e … al solo pensiero di separarsi da lui si sente male. Greta capisce che ormai è giunto il momento di lasciare Tobia libero e così una mattina porta la gabbietta nel giardino e con la morte nel cuore, dopo averlo salutato e fattogli mille raccomandazioni, come una buona mamma, apre la porticina della gabbietta e lo lascia andare via. Il passerotto ha un momento di indecisione e … guarda per alcuni istanti la bambina, ma poi spicca il volo e viaaa … nell’immensità del cielo. Prima di allontanarsi grida alla sua amica: Tornerò!
Tobia mantiene la sua promessa infatti un giorno freddo d’inverno va a casa di Greta.
La bambina sente all’improvviso un batter d’ali ai vetri della finestra della sua stanzetta. Stupore e meraviglia si dipingono sul suo volto. Non crede ai suoi occhi… Sul davanzale della finestra c’è proprio Tobia, il suo amato amico. Egli non è solo, ma accanto a lui c’è una bellissima passerotta. Greta li fa entrare in casa e offre loro dell’acqua e dei semini deliziosi. I due uccellini trascorrono l’inverno al calduccio a casa di Greta. La compagna di Tobia dopo alcuni giorni depone quattro uova dalle quali nascono dei bellissimi passerottini. Tobia è molto felice perché è diventato papà. Quando i piccoli imparano a volare Tobia e la sua compagna salutano Greta, la ringraziano per l’ospitalità e vanno via. Greta è ormai cresciuta ed è diventata una bella ragazza e ricorda ancora quel passerotto che ha salvato da una morte certa e lo porta sempre nel cuore. Quando vede dei passeri volare il suo pensiero va a Tobia, amico della sua infanzia e pensa tra sé che una vera amicizia non muore mai, ma rimane viva nel tempo.