Progetto: Pasqua Di Ieri E Pasqua Di Oggi A Confronto
Negli anni precedenti abbiamo trattato ampiamente la tematica riguardante la Pasqua. Quest’anno, invece, vogliamo conoscere con i nostri bambini la Pasqua dei nonni e poi confrontarla con la nostra.
OBIETTIVI
Conoscere la Pasqua dei nostri nonni
Capacità di fare confronti tra la nostra Pasqua e quella dei nonni
Capacità di cogliere differenze e uguaglianze
Capacità di cogliere gli stati d’animo e i sentimenti nostri e dei nonni verso la Pasqua
Capire come vivevano la Quaresima e la Settimana Santa i nonni e come la viviamo oggi
Comprendere le tradizioni pasquali dei nonni
Tradizioni culinarie
COME ENTRARE NELLA TEMATICA
Come sappiamo i nostri bambini sono ancora legati al mondo concreto quindi per interessarli all’argomento invitiamo a scuola i loro nonni a raccontarci la loro Pasqua.
Solo loro ci possono dare informazioni di prima mano e raccontarci esperienze vissute in prima persona. Quando i nonni terminano i loro racconti invitiamo i bambini a porre loro delle domande per appagare la loro curiosità e per avere ulteriori chiarimenti.
A QUESTO PUNTO DOBBIAMO AVVIARE UNA CONVERSAZIONE CON I BAMBINI
Dobbiamo cogliere insieme ai bambini prima i punti in comune e poi le differenze che esistono tra la Pasqua vissuta dai nonni e quella attuale.
. PUNTI IN COMUNE
La Pasqua è considerata sia dai nonni che da noi una festa importantissima perché risorge Gesù. E’ la festa dell’amore, del perdono e della Pace.
I nonni seguivano alla lettera le tradizioni religiose tramandate dai loro genitori. Anche noi seguiamo i riti religiosi.
Con la Domenica delle Palme iniziava la Quaresima e anche oggi è lo stesso.
La Domenica delle Palme dopo la Santa Messa c’era e tutt’ora c’è la Processione . Tutti portano rami di ulivi che vengono benedetti dal sacerdote. I nonni li mettevano sopra la testata del letto fino alla Pasqua successiva poi li bruciavano e li sostituivano con i rametti di ulivo nuovi. Anche noi li portiamo a casa e li conserviamo.
Giovedì Santo si partecipava all’ultima cena e alla lavanda dei piedi con tutta la famiglia. Oggi anche noi partecipiamo a questo rito, ma non necessariamente con tutta la famiglia.
Ieri come oggi si allestisce il Santo Sepolcro.
Venerdì Santo si partecipava alla VIA CRUCIS. Si ricordavano i momenti dolorosi di Gesù : la Flagellazione, la Coronazione di spine, la Passione e la Crocifissione. Anche noi partecipiamo alla VIA CRUCIS.
Oggi in alcune zone del nostro Paese si fanno delle processioni con figuranti. Chi rappresenta il cireneo, chi la Veronica, chi la Madonna Addolorata, chi i soldati romani, ecc …
In questo giorno si legavano le campane per non farle suonare dato che era un giorno di lutto perché moriva Gesù . Anche oggi il venerdì non suonano le campane.
Il Sabato Santo era un giorno di silenzio e di attesa e anche per noi.
La Domenica mattina le campane suonavano a festa ed annunciavano la Risurrezione di Gesù Cristo. Le famiglie andavano a Messa e al ritorno consumavano con gioia il pranzo succulento preparato dalle mamme e dalle nonne i giorni precedenti alla Pasqua. Anche noi oggi andiamo a Messa, ma non con tutta la famiglia. Ultimamente si recita un proverbio: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”. Infatti specialmente i giovani preferiscono trascorrere questa festa o tutta la Settimana Santa in qualche paese esotico, in montagna o al mare con gli amici e non con la famiglia.
Il giorno di Pasqua anche noi prepariamo il pranzo pasquale con i piatti tipici della nostra tradizione come ai tempi dei nonni.
I nonni erano felici perché finalmente potevano mangiare abbondantemente i dolci pasquali, le uova bollite e soprattutto la carne. Oggi non tutti preparano i tradizionali dolci pasquali, ma preferiscono le colombe e gli agnellini che si vendono nei supermercati o nelle pasticcerie. Sul mercato ce ne sono una grande varietà e ogni anno si inventano nuove farciture che solleticano il nostro palato. La Domenica di Pasqua i bambini e anche i grandi mangiano le uova di cioccolato, i nonni, invece, non ne mangiavano perché erano costose e solo i ricchi potevano permettersele.
DIFFERENZE
Lo spirito con il quale noi viviamo la Pasqua è diverso da quello dei nostri nonni.
La Settimana Santa era caratterizzata da mestizia, raccoglimento e digiuno per i nonni. Oggi mancano il raccoglimento, la contrizione, il digiuno e l’ astinenza. Certamente qualche persona rispetterà il digiuno.
Tutte le famiglie preparavano i piattini dei germogli di grano per allestire il Santo Sepolcro. Ora questa tradizione è limitata a qualche famiglia.
Per tutta la notte i nonni insieme alle loro famiglie visitavano i Sepolcri non solo del proprio paese, ma anche quelli di altri paesi vicini. Secondo la tradizione bisognava visitarne sette o un numero dispari. Oggi questa usanza non esiste più. Si va a visitare solo il Sepolcro della propria parrocchia, ma senza quel fervore, quella compostezza e quella partecipazione che avevano i nonni. Oggi ci si limita a una breve visita.
POESIE E FILASTROCCHE
E’ PASQUA
Babbo, mammina, come son contento!
Pasqua è la dolce festa del Signore.
Cantano le campane liete al vento:
Primavera è nell’aria e dentro il cuore.
Non c’è chi non sorrida e non perdoni;
anche Gesù scorda le sue ferite
e dice a tutti sorridendo:” Udite
Din don din don din don … Siate più buoni!”
(Lea Maggiulli Bartorelli detta Zietta Liù)
ARIA DI PASQUA
Nel fiato di marzo la neve
diventa ruscello che ha fretta
e tutta la terra ne beve
per fare più fresca l’erbetta
che trema per nulla, stupita,
che sia così bella la vita.
Dal chiuso spalanca il cancello
ed esce, col gregge, il pastore
che porta sul collo un agnello,
figura di nostro Signore.
La Pasqua di Cristo si sente
nell’aria del giorno
imminente.
( Renzo Pezzani)
FILASTROCCA PASQUALINA
Filastrocca Pasqualina,
cosa accade stamattina?
Son spuntate rose e viole
Nei giardini e nelle aiuole.
Splende il sole al monte e al piano,
le rondini tornan da lontano.
Tra l’azzurro ed il sereno,
brilla l’arcobaleno.
A festa suona la campana,
or più vicina, ora più lontana.
Sono nati anche i pulcini
per la gioia dei bambini.
Ve n’è uno discoletto
che buffo dice a un coniglietto:
“Buona Pasqua al mondo intero
e che sia pace per davvero!”
Impettito poi se ne va
coi fratelli e con mammà.
( Anna Baccelliere)
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
I PIATTINI PASQUALI DI GERMOGLI DI GRANO O DI ALTRI LEGUMI
Con i nostri bambini a scuola possiamo preparare dei piattini di germogli di grano o di legumi (lenticchie, ceci, fagioli). Sarà per loro sicuramente un’esperienza entusiasmante e coinvolgente. Potranno vedere da vicino come nasce e cresce una piantina.
PROCEDIMENTO PER FARE I PIATTINI
Si mette della terra in un vasetto o in un piatto e si seminano i legumi o il grano ( io ho utilizzato le lenticchie). Dopo di ché si coprono con altra terra. Questo procedimento va fatto 15- 20 giorni prima della Pasqua.
Il vasetto va innaffiato con uno spruzzino a giorni alterni. Si colloca poi in un luogo buio, non ventilato.
Ogni bambino può portare a casa il suo vasetto di germogli e collocarlo sulla tavola pasquale perché è benaugurante.
CESTINO CON PULCINO
Questo è un lavoretto facile che possono eseguire i bambini.
Ritagliamo un rettangolo da un cartoncino colorato e poi spilliamo le due estremità. Per fare il fondo del cestino ritagliamo una forma rotonda dello stesso colore. Prendiamo poi un gomitolo di lana del colore che preferiamo e arrotoliamo il filo intorno al cestino. Infine con un altro rettangolo facciamo il manico. Con le stelle filanti gialle realizziamo un pulcino e lo mettiamo in un mezzo guscio di uovo. Si può abbellire il cestino con fiori o altre decorazioni.
CONIGLIETTO E CONIGLIETTA CON UOVA SODE
La prima cosa da fare è quella di lavare le uova con una spugnetta e bollirle. Dopo di ché bisogna asciugarle. Coloriamo poi con la tempera azzurra il coniglietto e con quella rosa la coniglietta. Ricicliamo una piccola scatola di cartone e ricopriamola con carta crespa verde. Mettiamo al suo interno un po’ di erbetta e collochiamo i coniglietti. I bambini con il das o pasta di sale realizzano delle palline colorate e le posizionano nel cestino. Accompagniamo il dono con un bigliettino di auguri.