Mimmo, lo Scoiattolo Spericolato
In un bellissimo bosco di conifere vive Mimmo, uno scoiattolino furbetto e vivace. Ha degli occhioni vispi, due orecchiette attente a percepire i rumori del bosco che cambiano con l’avvicendarsi delle stagioni. In primavera egli ode i canti degli uccellini, il garrire delle rondini, il gorgoglio del fiume. In estate invece il ronzio delle api e delle zanzare, il frinire dei grilli che fanno dolci serenate alle grilline e il gracidare delle rane.
In autunno ode il fruscio delle foglie secche e il rumore dei passi dei raccoglitori di funghi e di castagne. Quando giunge l’inverno lo scoiattolino si chiude nella sua casetta e ode, a volte, il soffiare del vento di tramontana che scuote con veemenza le fronde degli alberi e la sua casina.
Egli è il più piccolo dei fratelli, ma il più intelligente ed il più birichino. Ha l’argento vivo addosso e non sta mai fermo. Salta con tanta agilità da un albero all’altro e sale sulle cime dei pini e degli abeti per prendere le pigne più belle dentro le quali ci sono i pinoli più saporiti e grossi dei quali va matto. Spesso compie salti grandissimi con il pericolo di rompersi l’osso del collo. Egli vuole dimostrare agli amici e a tutti gli abitanti del bosco che è forte ed il più grande saltatore di tutti i tempi. Nel bosco non esiste uno pari a lui. Mimmo spesso sfida gli amici a raggiungere in poco tempo la cima degli alberi, ma essi rifiutano perché non si può competere con lui dato che è spericolato e per vincere è disposto a fare acrobazie e doppi e tripli salti mortali. L’altro giorno c’è mancato poco che cadesse a terra in malo modo. La sua lunga e morbida coda l’ha salvato da una rovinosa caduta. Quante volte il papà l’ha rimproverato per la sua incoscienza e per il suo comportamento sprezzante per i pericoli e per la sua vita.
Mimmo alle parole del papà non dà peso e continua a fare lo spericolato. Chissà se la fortuna sarà sempre dalla sua parte!
L’altro giorno è andato con gli amici a raccogliere delle noccioline. Mimmo dopo averle raccolte le soppesa e alcune le butta a terra. Musetto, l’amico del cuore gli chiede: – Perché butti le noccioline dopo averle raccolte? Che senso ha questa cosa? Io non ti capisco fai tutto questo lavoro per niente.
Mimmo risponde: – C’è sicuramente un motivo che tu non sai. Io, anzi, risparmio tempo e fatica così. Devi sapere che io sono un esperto a riconoscere le noccioline che sono piene, vuote o semivuote così tengo quelle buone e butto le altre evitando il lavoro di aprirle.
Musetto stupito gli chiede quale arte egli utilizza per capire ciò.
Mimmo gli dice che è facile saperlo, basta soppesare le noccioline. Quelle che pesano di più sono piene, quelle che non pesano e suonano sono vuote. Egli quando arriva l’autunno si agita tanto perché teme di non riuscire ad accumulare cibo sufficiente per l’inverno. Non gioca più, ma diventa un lavoratore instancabile. Trascorre le sue giornate a raccogliere tutto ciò che gli offre il bosco: ghiande, noci, nocciole, castagne e funghi e lo porta nella sua casina. Lo scoiattolino spesso raccoglie un’infinità di cibo e allora scava in vari punti del bosco delle buche e ve lo seppellisce. Succede spesso che altri usufruiscono delle sue provviste perché Mimmo non riesce a controllare tutte le dispensine e, molte volte, non ricorda più dove si trovano. I predatori quando individuano le buche , scavano il terreno e portano via il cibo nelle loro casette tutti felici. Mimmo quando ha finito di fare provviste è contento e soddisfatto perché in inverno ha tutto quello che gli serve per sopravvivere e anche bene. Tutti lo prendono in giro per questa mania di accumulare troppo cibo. Egli sorride e pensa tra se:-È meglio averne di più che poco non si sa mai. L’ inverno dura tanto! Mimmo si chiude poi nella sua casina e dorme sereno al calduccio, sognando la primavera con i suoi fiori, i suoi profumi e i suoi colori ed il tiepido sole.