Progetto Ambiente – Paese Per Bambini di 5-6 Anni
Dopo aver parlato di ambiente con i nostri allievi più giovani, presenteremo la tematica anche ai bambini più grandi, potendoci spingere con loro verso un maggiore approfondimento.
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere l’ambiente – paese nella sua interezza
OBIETTIVI SPECIFICI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Capacità di proiettare mentalmente il proprio corpo nell’ambiente – paese
Capacità di orientarsi nei vari spazi dell’ambiente – paese
Percepire suoni, odori e sapori tramite i sensi dell’ambiente -paese
Capacità di imitare i gesti e le andature di personaggi e di animali che vivono nell’ambiente – paese
Orientamento spaziale: labirinto
Coordinazione oculo – manuale ” riproduzione di segni grafici”: le insegne dell’ambiente – paese
I DISCORSI E LE PAROLE
Capacità di raccontare esperienze di vita vissute nell’ambiente – paese
Conoscere la storia del proprio paese
Conversazioni libere e guidate sul paese e sui suoi elementi
Memorizzazione di poesie, canti, indovinelli e filastrocche
Capacità di ascoltare storie sulla tematica trattata e di raccontarle in modo personale
Capacità di apprendere termini nuovi per definire gli spazi e gli elementi dell’ambiente – paese
Conversazioni sull’importanza del paese
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Intuizione dello scorrere del tempo attraverso i cambiamenti avvenuti nell’ambiente – paese negli anni
Conoscere la flora e la fauna del proprio paese
Capacità di discriminare gli oggetti che si trovano nei vari spazi dell’ambiente – paese e la loro funzionalità
Conoscere i materiali con i quali sono fatti gli elementi che costituiscono l’ambiente – paese
Capacità di comprendere come nasce un paese
Capacità di discriminare i vari prodotti ( agricoli – artistici – artigianali – industriali- ecc …) dell’ambiente – paese
Capacità di discriminare forme e grandezze degli oggetti che si trovano nell’ambiente – paese
Capacità di riconoscere i simboli utilizzati per rappresentare il territorio
Conoscere i servizi comuni
Osservare l’ambiente – paese di giorno e di notte
IL SE’ E L’ALTRO
Capacità di rispettare cose, animali e persone che vivono nell’ambiente – paese
Capacità di collaborare per mantenere puliti tutti gli spazi dell’ambiente – paese
Capacità di esprimere sentimenti ed emozioni verso il proprio paese
Rispettare le regole che vigono nell’ambiente – paese
Conoscere le tradizioni del proprio paese
Capacità di descrivere momenti di gioia e di collaborazione vissuti nell’ambiente – paese
IMMAGINI – SUONI E COLORI
Capacità di rappresentare graficamente il proprio paese
Capacità di utilizzare vari materiali e diverse tecniche per rappresentare l’ambiente – paese , i suoi personaggi, i suoi elementi ed i suoi prodotti
Conoscere i colori, i suoni ed i rumori che caratterizzano il proprio paese
Dopo avere letto la storia ai bambini “Nostalgia” cerchiamo insieme di coglierne il significato.
Poniamo loro delle domande:
Chi è Michelino?
Perché lascia il suo paese?
Cosa fa nella nuova terra dove è andato?
Si trova bene?
Chi incontra?
Perché è triste?
Sente nostalgia per il paesello natio?
Tu qualche volta ti sei allontanato dal tuo paese?
Quando e per quanto tempo?
Hai sentito il desiderio di ritornare nel tuo paese?
I bambini grandi ormai conoscono gli spazi dell’ ambiente – paese e sono capaci, in qualche modo, di orientarsi tra essi.Cercheremo di fare capire loro quanto sia importante vivere in un paese insieme ad altre persone che hanno le nostre stesse tradizioni, la stessa lingua, la stessa religione e le stesse esigenze.
E’ importante sentirsi parte di un gruppo ed essere impegnati a realizzare cose che sono utili ed indispensabili per tutti.
A questo punto invitiamo i bambini a ricercare foto e cartoline di oggi e di ieri che rappresentino al meglio il proprio paese (monumenti, chiese, botteghe, vie, piazze, panorami, ecc …) e una volta raccolte incolliamole su un cartellone. Osservando il materiale raccolto possiamo avviare delle conversazioni con i bambini e vedere le trasformazioni avvenute nel proprio paese nel tempo.
POESIE E FILASTROCCHE
NOTTE IN PAESE
Sul paesino bianco bianco
scende la notte scura scura;
ma il cuor piccino non ha paura,
anzi è preso da un dolce canto.
Cosa c’è che lenta si leva
per il cielo vasto e d’oro?
C’è una luna di rosa e d’oro,
che sembra un fiore di primavera.
Cosa c’è nell’aria quieta,
come un pianto grave e soave?
C’è la campana che prega l’Ave
e accarezza ogni pena segreta.
Che cos’ha per compagnia
la piazzetta solitaria?
Ha la fontana che sempre varia
la sua canzone di fantasia.
( D. Valeri)
IL PAESINO MODELLO
Lo vedi il paesello modello?
Il municipio, la scuola,
la chiesa, la piazza, l’aiuola,
l’orto col suo cancello,
le case, i loro abitanti …
Qui tutto è nuovo ed è bello.
Perfino il camino sul tetto
ha dei colori smaglianti.
E’ un villaggino perfetto.
La gente festevole e gaia;
la polvere qui non esiste
sopra le aiuole e la ghiaia.
Che tu arrivi o che parta
la banda ti accoglie per via;
nel mio villaggino di carta
si vive in buona armonia.
E se tu giri il gran mondo
non trovi un posto più bello,
giralo in lungo ed in tondo:
non trovi il paesino modello.
( A. Luzzatto Ursisi)
ALBA IN UN PAESE DI MONTAGNA
Rintocchi assonnati
dell’Ave Maria
nell’aria pungente.
Attorno
l’antico silenzio
e odore di pane
appena sfornato.
Seduto sul muro
del piccol sagrato
un candido vecchio
immerso nel ciel mattinale
attende paziente
che suoni la Messa.
( G. Gaioni)
PAESE MIO
Paese mio quanto sei bello
sembri un vero gioiello.
Te ne stai sulla collina
dove l’aria è sopraffina.
Domini la vallata sottostante
dove le vigne ricche d’uva brillante.
Tutto di te amo: le chiese, le strade, le piazze, le porte medioevali,
il castello, i monumenti , i monti, il mare e le mura feudali.
Ma ancor più la tua gente generosa, schietta
che accoglie tutti con un sorriso e di vino una fiaschetta.
(Nonna Tina)
LA FONTANA
Vecchia fontana in mezzo alla piazza
ricordi lontani di un tempo che fu.
Testimone di incontri e di segreti
fosti tu.
Argentea di notte diventavi
quando la luna ti salutava.
Silenzi notturni ed il giorno
gorgogliavi felice
nel vedere sorrisi di bimbi che sono vita.
(Nonna Tina)
PAESE
Tu, per me, sei tanto bello
paesello di campagna
stretto attorno al campanile:
hai due file di cipressi
tre campane
vive come melagrane,
tante azzurre campanelle
e di notte mille stelle.
Verso sera sul sagrato
porti bimbi in girotondo,
sei piccino,
ma per me sei come il mondo.
Sei piccino:
basta un lampo
perché il campo tremi d’oro:
basta un soffio di levante
perché il pioppo tocchi il moro.
Così bello, così bianco
Non mi stanco di guardarti,
mi vien voglia di baciarti,
paesello,
paesello!
(L. Davanzo)
INDOVINELLI
Scorro silenzioso e bagno gli orti.
Le pecorelle e le mucche disseto.
Un tempo facevo girare le pale del mulino.
Se hai un po’ di lume
capirai che io sono il … (fiume) (Nonna Tina)
………………………………………………..
Sono un impiegato comunale,
mantengo le strade pulite,
anche quando il vento fa il birichino
io sono il … (netturbino) (Nonna in Fabula)
……………………………………………………………………..
Mi occupo della circolazione stradale.
Tengo a freno gli automobilisti indisciplinati.
Aiuto bambini e nonnini ad attraversare dando loro la mano
Sono il … (vigile urbano) (Nonna Tina)
…………………………………………
Sono il primo cittadino del paese.
Risolvo tutti i problemi con i miei consiglieri.
Se dici subito il mio nome ti farò cavaliere. (sindaco)
(Nonna Tina)
DRAMMATIZZAZIONE
I COMPITI DEL COMUNE
PERSONAGGI: GIULIO – GIULIANO – IL BABBO
GIULIO – Il portalettere mi ha detto che non tutti i Comuni sono piccoli come il nostro. Ve ne sono di molto grandi come Milano e Roma.
IL BABBO – Sicuro, ma gli interessi che gli abitanti di un grande Comune hanno da tutelare sono pressappoco gli stessi del Comune piccolo.
GIULIANO – E quali sono questi interessi, babbo?
Il BABBO – Le strade da accomodare e da mantenere pulite, i locali scolastici per voi ragazzi, la illuminazione delle vie, i medici condotti, l’ospedale, se c’è, oppure l’assistenza ai poveri, il cimitero ed il trasporto dei defunti, l’acqua potabile e le fontane pubbliche.
GIULIO – Ricordo che quando nacque Luisella ti recasti in Comune a segnarla . Perché babbo?
IL BABBO – Perché tutti i cittadini del Comune hanno l’obbligo di farsi registrare su appositi registri.
Giulio – Ma per provvedere a tutti quei servizi di cui mi hai parlato occorreranno molti soldi, perché so che Tonio il cantoniere, riceve 50 mila lire al mese per il suo lavoro.
IL BABBO – E’ vero: i denari il Comune se li procura con le tasse, e ogni capo – famiglia paga in ragione dei propri averi.
GIULIO – Allora, babbo, se anche tu paghi le tasse, perché non ti rechi in Comune a dire come vorremmo i nuovi giardini?
IL BABBO – Sarebbe impossibile, quando c’è da prendere una decisione, sentire il parere di tutti i cittadini. Quanta perdita di tempo per chiamarli a raccolta!
GIULIANO- E chi decide allora?
IL BABBO – Tutti i cittadini del Comune si scelgono, ogni tanti anni, un certo numero di persone di loro fiducia, i consiglieri comunali, che amministrano il Comune nell’interesse di tutti.
GIULIO – E il Sindaco chi lo sceglie?
IL BABBO – Lo scelgono i consiglieri tra loro. Ma non credere che egli, perché è il capo, possa fare ciò che vuole: deve decidere d’accordo con i consiglieri.
RIFLETTIAMO INSIEME
Facciamo capire ai bambini che ogni paese ha un nome che gli è stato dato dai nostri avi per un preciso motivo. Invitiamo a scuola qualche nonno o bisnonno per scoprirlo.
Molti lasciano il proprio paese perché?
Rivolgiamo questa domanda ai piccoli. Avviamo poi una conversazione.
Alcuni diranno che le persone se ne vanno dal paese per cercare lavoro dato che lì manca.
Altri diranno che se ne vanno per andare a studiare all’università.
Facciamo poi capire ai bambini che ogni paese ha il sindaco che possiamo paragonare ad un papà che risolve i problemi e soddisfa i bisogni comuni dei suoi cittadini. Egli viene aiutato nello svolgere il suo lavoro dai consiglieri comunali.
GIOCHI
COSA E’?
Collochiamo in una scatola delle immagini che raffigurino degli elementi del paese. Dopo di che invitiamo un bambino a prenderne una. Dopo averla osservata deve dire qual è l’elemento. ( monumento, chiesa, negozio, un impiegato del Comune, ecc…).
GLI SPAZI DELL’AMBIENTE – PAESE
Disegniamo uno spazio dell’ambiente – paese oppure utilizziamo una foto. Invitiamo poi un bambino a guardare la foto o il disegno. Egli deve dire qual è lo spazio raffigurato e deve elencare gli elementi presenti in esso. Vince il bambino che riesce a riconoscere più elementi dello spazio ambiente – paese considerato.
DOVE LI TROVIAMO?
Si prendono 2 scatole di cartone. In una si collocano oggetti, indumenti, alimenti. Nell’altra poniamo dei cartoncini raffiguranti i vari negozi che si trovano nell’ambiente – paese. Si invita un bambino a prendere un elemento dalla prima scatola. Egli dopo averlo osservato deve dire cos’è e poi deve prendere il cartoncino nell’altra scatola che raffiguri il negozio dove si può comprare. Se il bambino indovina continua a giocare altrimenti lascia il posto ad un compagno.
ATTIVITA’ COSTRUTTIVE E MANIPOLATIVE
QUADRETTO RAFFIGURANTE L’AMBIENTE – PAESE DI NOTTE
CARTELLONE MURALE RAFFIGURANTE I COMPORTAMENTI CORRETTI CHE DOBBIAMO TENERE NELL’AMBIENTE – PAESE
Naturalmente prima che i bambini rappresentino graficamente i comportamenti che bisogna assumere nell’ambiente – paese avviamo una conversazione con loro e stimoliamoli a riflettere facendo delle considerazioni. Confrontiamo, inoltre, i comportamenti positivi con i corrispondenti negativi.
Ecco alcuni comportamenti corretti da tenere nell’ambiente – paese.
- Non buttare le cartacce a terra, perché provocano inquinamento, ma buttarle negli appositi cassonetti.
- Sii corretto con gli altri.
- Se hai un cane non lasciare i suoi escrementi in giro. Raccoglierli con una palettina e collocali in un sacchetto.
- Aiuta sempre chi è in difficoltà.
- Rispetta le persone, gli animali e le cose.
- Rispetta gli spazi pubblici che appartengono a tutti.
- Non attraversare la strada quando il semaforo è rosso.
- Attraversa la strada sempre sulle strisce pedonali.
- Rispetta la fila.
- Comportati in modo gentile ed educato.
- Non correre sulla strada.
- Rispetta l’ambiente.
- Dai il tuo contributo a tenere puliti gli spazi comuni.
RIPRODUCIAMO LA PIAZZA DEL NOSTRO AMBIENTE- PAESE
Prendiamo una base di polistirolo ed incaviamola un poco. Ricopriamola con sassolini per realizzare il pavimento della piazza. Con una scatola di cartone costruiamo il Municipio. Il sindaco lo realizziamo con un rotolo di carta igienica e l’albero con del cartone. I bambini potranno disegnare, colorare e ritagliare dei personaggi.
PLASTICO DEL NOSTRO PAESE
Il plastico è una rappresentazione in piccolo dell’ambiente – paese.
Prendiamo una base di polistirolo, di compensato o di cartone robusto e costruiamo con carte di giornali le montagne e le altre conformazioni del paese. Ricopriamo il tutto con carta da pacco. Lasciamo che i bambini realizzino con le scatole delle medicine o di altri elementi le casette. Gli alberi realizziamoli con cartone o con rotoli di carta igienica. Io ho rappresentato il mio paese marino per cui ho dipinto il mare e ho disposto dei sassolini per realizzare la spiaggia.
SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO