Le Formiche Nere e Le Formiche Rosse
Un giorno un gruppo di formichine nere insieme alla loro regina decisero di costruire una casina nuova in un bel bosco di abeti. Esse scelsero un luogo soleggiato all’inizio del bosco e si misero a lavorare alacremente. Volevano finire il loro formicaio prima che scendesse il buio. Stare fuori la notte era pericoloso per loro, che erano piccole ed indifese. Le formichine tutte insieme iniziarono subito a scavare un grosso buco nel terreno ed a costruire delle gallerie sotterranee e tantissime stanze, grandi e comode, adatte ad ospitarle.
La loro regina, non appena la casina fu pronta, si collocò nella stanza a lei destinata e si mise subito a deporre tante uova. Le formichine vivevano felici e serene. Tutti gli abitanti del bosco avevano per loro una grande ammirazione perché erano laboriose, instancabili, gentili e rispettose. Esse non si impicciavano dei fatti altrui e non davano fastidio alcuno perché erano educate e riservate.
Un brutto giorno, però, arrivarono nel bosco delle strane formiche rosse. Le formiche nere e tutti gli abitanti del bosco si chiesero da dove fossero venute quelle forestiere che dal loro aspetto non sembravano tipi raccomandabili. Nemmeno gli animali più anziani si ricordavano di avere mai visto formiche simili nel loro territorio o di averne sentito parlare da qualcuno. Mille furono gli interrogativi. Una lucertola, per appagare la sua curiosità, un giorno si fece coraggio e domandò alle nuove arrivate : – Da dove venite? E come mai avete scelto il nostro bosco per fermarvi?
La regina delle formiche rosse rispose: – Veniamo da un paese lontanissimo e abbiamo deciso di emigrare per conoscere terre nuove. Passando da qui ci siamo innamorate di questo posto bellissimo e abbiamo deciso di fermarci.
Fin da subito le nuove arrivate cominciarono a molestare tutti ed in modo particolare le loro cugine: le formiche nere. Le formichine nere capirono che la loro vita non sarebbe più stata come prima. Le nuove arrivate erano invidiose di loro perché erano lavoratrici instancabili e brave a cercare il cibo. Esse, invece, erano cattive, prepotenti, sfaticate, aggressive, parassite ed incapaci. Le formichine nere quando la sera tornavano dal lavoro, erano costrette a dare loro gran parte del cibo che avevano raccolto durante il giorno con tanta fatica, mentre loro se n’erano state ad oziare. Spesso le formiche rosse facevano delle incursioni notturne nel formicaio delle cugine e rubavano il cibo che era nella dispensa, destinato per l’inverno e mangiavano anche le uova che la regina aveva deposto. Esse ad ogni piè sospinto minacciavano le cugine di bruciarle con il liquido orticante che sputavano dalla loro bocca se si fossero ribellate alle loro richieste. Le povere formichine nere soffrivano in silenzio e sopportavano tutte le angherie così pure tutti gli abitanti del bosco che vivevano in uno stato di terrore permanente. Essi non appena vedevano le forestiere scappavano a gambe levate e si nascondevano nei loro rifugi. Nel bosco la vita era diventata insopportabile ed invivibile e molti animaletti pensavano di trasferirsi altrove dato che nessuno riusciva a trovare una soluzione per liberarsi da quegli esseri malvagi e fastidiosi.
Una notte una sentinella delle formiche nere notò una nuvola di fumo e poi delle fiamme che uscivano dal formicaio delle formiche rosse. Ella capì subito che c’era in atto un incendio, senza perdere tempo, diede l’allarme e tutti gli abitanti del bosco accorsero. Mentre gli animaletti cercavano di spegnere l’incendio le formichine nere, invece, cercavano di scavare dei buchi esterni al formicaio per fare uscire con più facilità le cugine, intrappolate all’interno. Le formiche rosse prese dal panico se ne stavano ferme ed impietrite, allora le formichine nere con molto coraggio, mettendo in pericolo la loro vita, entrarono nel formicaio, sfidando il fumo e le fiamme e salvarono le nuove arrivate. Quando tornò la calma e le formiche rosse ebbero superato la paura si meravigliarono molto che proprio quelli ai quali avevano fatto tanto male erano accorsi in loro aiuto. Esse presero atto che il loro comportamento fino a quel momento era stato deplorevole e degno di biasimo. Gli abitanti del bosco avevano dato loro una grande lezione di generosità e di solidarietà.
Le formiche rosse capirono che se volevano essere amate ed accettate in quella comunità dovevano rispettare gli altri ed instaurare con tutti buoni e amichevoli rapporti. Solo così il bosco poteva ritornare ad essere un luogo bellissimo ed abitabile pieno di gioia, di pace e di armonia.