Progetto Ambiente Casa – per Bambini di 5-6 Anni
Abbiamo già pubblicato la storia “L’Arca di Noè“, nonché l’introduzione e la prima parte del progetto “L’Ambiente Casa“. Continuiamo, quindi, con la seconda parte del progetto rivolta ai bambini più grandi (di 5 e 6 anni).
Gli obiettivi che intendiamo raggiungere sono i seguenti:
OBIETTIVO GENERALE
Conoscere la propria casa e i vari tipi di case esistenti nel mondo
OBIETTIVI SPECIFICI
IL CORPO ED IL MOVIMENTO
Capacità di prendere coscienza dello spazio – casa
Capacità di proiettare mentalmente il proprio corpo nell’ambiente – casa
Capacità di percepire gli odori, i sapori e i rumori della casa mediante i sensi
Percepire le qualità degli oggetti che si trovano nei vari spazi della casa
I DISCORSI E LE PAROLE
Conversazioni sull’ambiente – casa
Utilizzare parole nuove per definire lo spazio – casa
Capacità di comprendere l’importanza della casa per l’uomo
Capacità di ascoltare storie lette, narrate o inventate
Capacità di raccontare esperienze significative realizzate nello spazio – casa seguendo un ordine cronologico
Conoscere la storia della casa
Conversazioni sui vari tipi di casa esistenti nel mondo
Capacità di memorizzare poesie, filastrocche, indovinelli e canti
CONOSCENZA DEL MONDO
Capacità di comprendere le fasi di costruzione di una casa
Discriminare i vari oggetti e loro utilizzo che si trovano nell’ambito della casa
Conoscere i materiali usati per costruire una casa
Conoscere le persone deputate alla costruzione della casa
Conoscere la funzione degli oggetti che si trovano nello spazio- casa
Capacità di operare raggruppamenti sulla base di diversi attributi (forma – colori- grandezza)
Capacità di effettuare relazioni e classificazioni
Capacità di intuire i concetti spaziali: ” grande – medio – piccolo”, “basso -alto”
Capacità di intuire il concetto “all’interno” – “all’esterno”
IL SE’ E l’ALTRO
Capacità di rispettare le regole fissate in casa
Capacità di rispettare persone, animali e cose che vivono nello spazio -casa
Capacità di collaborare per tenere la casa in ordine e pulita
Capacità di capire l’importanza affettiva della casa
Capacità di verbalizzare momenti di gioia vissuti nello spazio – casa
IMMAGINI – COLORI – SUONI
Conoscere i suoni, i rumori ed i colori delle cose di casa
Rappresentare graficamente le varie cose
Costruire con vari materiali le varie abitazioni antiche e moderne
I bambini grandi ormai conoscono bene l’ambiente casa e si orientano al meglio all’interno di essa. Conoscono gli oggetti che si trovano nei vari spazi (stanza da letto, stanza da pranzo, salotto, cucina, bagno, ecc…). Pertanto per prima cosa cercheremo di fare capire loro quanto sia importante avere una casa. Per questo l’uomo, fin da quando è apparso sulla terra, ha cercato un rifugio sicuro per difendersi dalle intemperie e dagli animali feroci.
Leggiamo quindi la storia”L’Arca di Noè” e cerchiamo quindi di comprenderne il significato.
Possiamo a questo punto invitare i bambini a ricercare immagini di case su riviste o foto. Essi, osservando le varie immagini, si accorgeranno che le case non sono tutte uguali. Rileveranno che c’è la casa di città, la casa di paese, la casa di montagna, la casa di campagna, palazzi, villette e grattacieli. Ogni casa riflette la personalità della persona che vi abita.
CASA – COLORI – UMORE
Lo sapevate che la casa può influenzare il nostro umore? Ebbene sì. Le case buie ci rendono tristi, invece, le case luminose e soleggiate ci rendono allegri. Il colore con il quale sono dipinte le case influenzano anche il nostro umore. Colori scuri ci rendono malinconici quelli chiari ci fanno sentire bene, pieni di gioia e di serenità.
COME NASCE UNA CASA?
Rivolgiamo questa domanda ai bambini per constatare quali conoscenze hanno su tale argomento.
Sarebbe bello portare i bambini in un cantiere edile per vedere una casa in costruzione con tanti operai che lavorano alacremente. Ognuno svolge un compito. Qui ci sono tante macchine che facilitano il lavoro degli uomini:la gru che solleva carichi di mattoni e secchioni di malta; la betoniera che mescolando la sabbia, la ghiaia ed il cemento con l’acqua produce il calcestruzzo; la scavatrice meccanica che prepara lo scavo su cui sorgeranno le fondamenta e i muri della casa.
E’ possibile anche, in alternativa, ricorrere ad immagini o ai racconti e descrizioni fatte da papà o operai che lavorano in un cantiere edile.
FASI DI COSTRUZIONE DI UNA CASA
- Bisogna prima trovare il terreno adatto per costruire la casa
- C’è bisogno di fare il progetto della casa e di avere l’approvazione del Comune
- Il geometra fa vedere il progetto fatto dall’ingegnere al muratore
- Il muratore fa un fosso nel terreno per preparare le fondamenta della casa servendosi della scavatrice meccanica
- Il manovale getta il cemento nel fosso e si costruiscono pilastri solidi, capaci di sopportare l’enorme peso della casa
- I muratori costruiscono i muri unendo con la calce mattone con mattone
- Solo alla fine, quando la casa è completata, il muratore costruisce il tetto con le tegole
- Arrivano poi i piastrellisti che mettono i pavimenti nelle varie stanze
- L’idraulico sistema la rete idrica, il riscaldamento ed i servizi igienici
- Il falegname si occupa delle porte e delle finestre
- Il fabbro costruisce la ringhiera del balcone
- L’imbianchino dipinge le pareti delle stanze
- I vetrai mettono i vetri alle finestre
- L’elettricista realizza l’impianto elettrico
- I bambini comprenderanno che costruire una casa non è una cosa semplice ed occorre il lavoro di tanti operai.
POESIE E FILASTROCCHE
LA MIA CASETTA
La mia casetta ha due finestre sole,
ma fiorite che sembrano un giardino.
Ci sono tanti garofani e viole
e un po’ di maggiorana e rosmarino.
E dentro, è tutto lindo e tutto bello
e lustro, come sa lustrar la mamma.
Quando crepita allegra nel fornello
gode a specchiarsi anche la fiamma.
Oh, com’è cara questa mia casetta,
dove la mamma tutto il dì lavora;
dove, la sera, ognun di noi s’affretta
e, nell’essere insieme, si ristora!
(L. Schwarz)
LA CASA NEL BOSCO
Sei sola, sperduta
tra bosco e campagna:
il fumo t’annera,
la pioggia ti bagna.
Sei fatta di sassi,
sei calda di fuochi,
sei colma di grano,
di bimbi, di giochi.
Non t’hanno recinta
neppur d’una siepe,
e sotto le stelle
somigli al presepe.
(R. Pezzani)
LA CASETTA
La mia casetta è piccola, ma dentro si sta bene!
Di notte il vento sibila:
lo sento: eccolo, viene …
Ma il vecchio muro mormora
<< O vento cozzi invano!
Son rozzo, ma son solido>>.
E il vento va lontano.
E pioggia e neve e grandine
flagellano le mura;
e la casetta impavida:
<<Son vecchia ma sicura>>.
Scintilla dolce e tepida,
nel focolare la fiamma;
e il sol sempre l’illumina,
quel sole è la mia mamma!
(Hedda)
LA CAVERNA
Era una volta all’uomo dolce nido
la tiepida caverna tra le rocce …
Uscio non v’era: entrava e usciva il vento,
servo dell’uomo, con le sue bracciate
di foglie secche; a sera il firmamento
chiudeva il varco con le sue vetrate
fitte di stelle; e innanzi alla caverna
appendeva la luna la lanterna.
(N. Venieri)
LUOGO BENEDETTO
La casa, questo luogo benedetto,
ha le mura, le porte
e le finestre e un tetto;
un camino, un acquaio,
la cantina, il solaio,
e, intorno, qualche volta, un giardinetto.
Dentro, per ogni stanza,
ci vedi un po’ di tutto:
letto, tavola, armadio, cassettone,
sedie, pentole, scope e, chi lo può,
ci mette le specchiere e le poltrone.
E poi c’è il fuoco, c’è la lampadina
appesa a un filo; il gatto che sonnecchia
e quel tic – tac del tempo che cammina
e il gocciolar dell’acqua nella secchia.
La casa, ricca o povera che sia,
è questa che v’ho detto:
se c’è pace è un sito benedetto.
(R. Pezzani)
CASA DI CITTA’
La casa mia è un gran cubo di cemento,
in mezzo a tanti altri, almeno cento.
Diecimila terrazze, tutte uguali,
centomila ignorati davanzali.
Con tanti bimbi e voglia di giocare,
qui spazio più non c’è per scorrazzare.
Di sopra ai tetti scorgo il cielo azzurro
e aspetto il vento, un cinguettio, un sussurro.
Grillo non canta qui, né raganella,
non vola uccello, o qualche rondinella.
Non un’acacia, o un glicine, o un gran pino
di Natale, né rosa, o gelsomino.
Né silenzio, né pace, ma rumori
di macchine, di radio e di motori.
(M. Tabarrini)
LE CASE
Quante case ci sono nel mondo!
C’è chi vive in un castello e chi in un grattacielo;
chi vive in un elegante appartamento
e chi in un casermone di cemento.
Chi in una casetta di ghiaccio
e chi in una tenda che vola col ventaccio.
Chi in una villetta e chi in una casa galleggiante,
nella terra del sol levante.
Chi in una capanna di fango e paglia
vive con la sua famiglia.
Tutte le case grandi o piccole che siano
sono belle e amate
se c’è pace, amore e tanto calore.
(Nonna Tina)
INDOVINELLI
Son fatta di ghiaccio,
però, sono comoda e calda.
Il mio inquilino è l’eschimese
dici il mio nome alla fine del mese … (igloo)
……………………………………………………………………………
Dell’uomo primitivo sono stata rifugio
dici il mio nome senza indugio … (caverna)
……………………………………………………………………….
Tienimi cara, son preziosa
custodisco ogni tua cosa.
La tua casa, i tuoi cassetti
col denaro ed altri oggetti.
Mi hai perduta? E’ molto grave
non si entra senza … (chiave)
…………………………………………………………..
C’è una magica cassetta
che ogni giorno a casa aspetta
se ti siedi lì dinnanzi
vedi favole e romanzi,
vedi un gaio carosello,
indovina l’indovinello! (televisore)
………………………………………………………
Sotto il sole, sotto le stelle
stan come rosse pecorelle;
quando son giornate brutte,
se una piange, piangon tutte … (le tegole)
…………………………………………………………………….
Si trova in casucce modeste
e dentro ai palazzi si trova;
di pietra o di marmo ha la veste.
– La salgo e discendo? – Sì, prova! (scala)
……………………………………………………..
DRAMMATIZZAZIONE
LE PALAFITTE
PERSONAGGI: NARRATORE – SARIK (giovane uomo primitivo- MOGLIE
E FIGLI DI SARIK – GROG (capo tribù).
NARRATORE – L’uomo aveva il fuoco: l’uomo viveva non più nelle caverne, ma in capanne. Tuttavia non si sentiva affatto sicuro. Una grande paura lo assaliva continuamente. Ed ecco che da tribù a tribù passò la voce di una geniale idea.
GROG – Sarik, tu cercavi me?
SARIK – Sì, savio Grog. Cosa importante! Cosa importante!
GROG – Ah!, Ah!, Ah! Mi fai ridere. La tua donna è con te. I tuoi figli son con te. Hai bisogno di tanta compagnia per parlare con me?
SARIK – Sapientissimo Grog, cosa importante! Cosa Importante!
GROG – Grog ha orecchie per intendere. Non ripetere. Parla!
SARIK – Dietro a questo monte si trova un lago. E’ colmo come la faccia della luna; e la luna, vi si specchia con piacere.
GROG – Grog lo sa.
SARIK – Ebbene, devi anche sapere che una tribù, venuta da lontano, ha conficcato dei pali sul fondo del lago, in mezzo all’acqua; sui pali ha steso assi di legno e sulle assi ha costruito capanne come le nostre.
GROG – E’ una tribù nemica a noi come alle belve?
SARIK – No, savio Grog. Non sembra.
GROG – Allora perché tu vieni da me?
SARIK – O grande Grog, le capanne di quella tribù sono sospese sull’acqua.
GROG – Grog ha orecchie per intendere e ha capito.
SARIK – O nostro Grog, scendiamo anche noi al lago. Costruiamo anche noi capanne sull’acqua!
GROG – No.
SARIK – Ci sentiremo più forti.
GROG – Siamo forti! Alle nostre pietre non resistono le belve. Ho detto: no.
La donna, moglie di Sarik – O magnifico Grog …
GROG ( rivolgendosi a Sarik) Perché fai parlare la tua donna?
SARIK – Ascoltala.
GROG – L’ascolto.
La donna – Un mio piccolo, dalla pelle chiara come il ruscello e dagli occhi lucenti come le stelle, fu sbranato una notte da una belva. Là, sul lago, saremo al sicuro dalle belve! Abbi pietà di una madre che non può dimenticare! Guarda: ho altri figli. Saranno forti se sapremo difenderli.
GROG – Andiamo. Mostrami quella tribù e quelle capanne.
NARRATORE – Andarono infatti al lago: e anche la tribù di Grog decise di costruire abitazioni su palafitte.
(tratta da: <<Recitiamo la storia>> di R. Botticelli- ed. La Scuola)
GIOCHI
AL CASTELLO
In un lato del salone o del giardino collochiamo un castello realizzato con il cartone o disegnato su un cartoncino. Dalla parte opposta del castello si collocano alcuni ostacoli (clavette, birilli, ecc…). I bambini divisi in due squadre devono fare cadere gli ostacoli, facendo rotolare sul terreno una palla. Vince la squadra che elimina più ostacoli ed arriva per prima al castello.
(Nonna Tina)
A COSA SERVE?
Si disegnano degli oggetti o si utilizzano immagini di oggetti che si trovano nell’ambiente – casa. I bambini si siedono in circolo e l’educatrice al centro e mostra loro un disegno o un’immagine di un oggetto che si trova nell’ambiente – casa. Il primo che individua l’oggetto raffigurato deve dire a cosa serve. ( Se è un coltello il bambino deve dire che taglia le verdure, il pane, ecc …) . L’educatrice può invitare un altro bambino a dire un’ altra funzione dell’oggetto osservato.
INTERNO – ESTERNO
Si disegnano a terra con un gessetto dei cerchi che rappresentano tante case. I bambini sparsi liberamente al comando dell’educatrice: – All’interno della casa! devono correre ed occupare un cerchio.
Al comando:- All’esterno!
Essi devono uscire dal cerchio.
Ad ogni giro l’educatrice cancella un cerchio. Il bambino che resta senza casa (cerchio) viene eliminato dal gioco. Vince il bambino che resta per ultimo. (Nonna Tina)
ATTIVITA’ COSTRUTTIVA E MANIPOLATIVA
CARTELLONE PER RILEVARE IL TIPO DI ABITAZIONE DEI BAMBINI
Dividiamo un cartoncino in 3 riquadri. Nel primo disegniamo i tipi di case (casa – palazzina – villetta, ecc…).
Io ho preso in considerazione tre tipi di casa, giusto per dare un esempio, però volendo si possono inserire altre tipologie (casa di campagna, casa di montagna, ecc …).
Nel secondo i bambini disegneranno se stessi in base alla casa che abitano.
Nel terzo riportiamo i numeri dei bambini che abitano le varie case.
I bambini così potranno rilevare quanti bambini abitano nelle case familiari, quanti nelle villette e quanti nei palazzi.
ATTIVITA’ DI GRUPPO
CARTELLONE DEGLI OGGETTI E DEGLI UTENSILI CHE SI TROVANO NELL’AMBIENTE – CUCINA
I bambini dopo avere ricercato su depliant e riviste oggetti che si trovano in cucina li ritagliano e li incollano su un cartellone.
Possiamo, se vogliamo, fare ricercare ai bambini anche oggetti che si trovano negli altri ambienti della casa.
CASA – TAVOLO E SEDIA CON LE PIEGATURE
Queste attività mirano ad educare i movimenti delle mani ed a coordinarli.
CASA
Ritagliamo un cartoncino rettangolare i bambini devono piegarlo lungo i tratteggi. Si ottiene una casa che ogni bambino potrà colorare a suo piacere.
TAVOLO
Ritagliamo un rettangolo di cm 8 di larghezza e di cm 20 di lunghezza e riportiamo il seguente modello.
Pieghiamo i bordi laterali nel senso della lunghezza come indicano le linee tratteggiate orizzontali. Ritagliamo dai lati stretti i rettangoli tratteggiati. Il tavolo così avrà 4 gambe.
Volendo possiamo aumentare o diminuire le misure della lunghezza e della larghezza se vogliamo ottenere sedie più piccole o più grandi del modello dato.
SEDIA
Disegniamo il modello dato su un cartoncino o carta resistente.
La striscia deve avere la larghezza di 4 cm e la lunghezza di 20 cm. Per prima cosa si piegano le linee tratteggiate per dare stabilità alla sedia. La parte lunga forma lo schienale, invece, le altre 3 parti più piccole formano gli altri pezzi della sedia. A questo punto dobbiamo piegare le 3 parti in modo da ottenere la nostra sedia. Se vogliamo sedie di diverse grandezze basta cambiare le misure.
OGGETTI DI CASA – ANIMALI E PERSONE CON LA PLASTILINA, PASTA DI SALE O ALTRO MATERIALE
I bambini ormai sono bravi ad utilizzare la plastilina e la pasta di sale e possono divertirsi a creare tanti soggetti relativi all’ambiente – casa. Inoltre possono realizzare gli animali, le persone che vivono in casa con altri materiali.
TARTARUGA CON GUSCIO DI NOCE E PLASTILINA MARRONE
QUADRETTO CON PESCIOLINO NELLA BOLLA
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO