Storia Della Casa Nel Tempo e Case nel Mondo

On 7 ottobre 2018 by Nonna Tina

L’uomo quando è apparso sulla terra, migliaia e migliaia di anni fa, per ripararsi dalle intemperie e difendersi dagli animali selvatici cercò un rifugio  naturale nei fianchi rocciosi dei monti.

La sua prima casa fu la caverna che aveva solo un’apertura ed era scomoda e umida.Egli si procurava il cibo cacciando e, molte volte, era costretto a  spostarsi da un luogo ad un altro. Successivamente l’uomo imparò a coltivare la terra e non fu più nomade. Per questo decise di costruire una casa stabile fatta di paglia e rami: la capanna. Altri agricoltori si unirono a lui e costruirono i primi villaggi che spesso venivano assaliti da animali feroci e nemici. Allora gli agricoltori costruirono capanne di legno che posero  nell’acqua del lago o del fiume.

Queste capanne poggiavano su una piattaforma sostenuta da pali infissi nel fondo del lago o del fiume, per questo furono chiamate palafitte. Esse potevano essere raggiunte dalla terra ferma per mezzo di un’imbarcazione o un ponticello che poteva essere tolto quando non serviva o la notte.

L’uomo, con il passare del tempo, grazie alla sua intelligenza e alla sua capacità di adattarsi all’ambiente, ha cercato di costruire la sua casa adeguandosi alla natura del terreno, alle ristrettezze del luogo, ma soprattutto al clima. Egli ha cercato di rendere la sua abitazione sempre più comoda e sicura. Dove abbondavano le pietre costruì case di pietre e calcina, dove, invece, abbondava l’argilla costruì case con i mattoni.

A Roma le case dei ricchi erano prima abitazioni modeste poi divennero ville e palazzi eleganti. Esse erano abbellite con mobili ornati di bronzo, con anfore e tante suppellettili.

Le case romane avevano tante stanze. Vicino l’ingresso c’era l’atrio, una stanza che aveva nel centro del pavimento una vasca per raccogliere l’acqua piovana che cadeva da un’apertura del soffitto. Nell’atrio c’era il focolare domestico dove in una nicchia si trovavano le immagini dei Lari e dei Penati, protettori della casa. C’era pure il peristilio, un giardino rettangolare con fontane, circondato da un portico e sostenuto da colonne. Dall’atrio e dal peristilio si accedeva nelle altre stanze. I romani poveri, invece, vivevano in palazzoni fatiscenti, costruiti con materiali scadenti. Non erano sicuri perché potevano crollare ed incendiarsi.

Nel Medioevo , quando le città erano strette dalle mura di difesa, l’abitato, non potendo espandersi in larghezza, cresceva in altezza. Sorsero così le case- torri, cioè i castelli dove vivevano i ricchi. Le case dei poveri erano casupole di legno che avevano il tetto di paglia e non erano confortevoli.

Nei tempi moderni le case sono costruite con mattoni ed in cemento armato. Sono solide, sicure e confortevoli. In esse troviamo ogni tipo di comodità che mancavano alle case antiche: elettricità, acqua potabile, riscaldamento e tanti elettrodomestici.

Oggi in alcune grandissime città manca lo spazio e per assicurare a più persone un’abitazione si sono costruiti i grattacieli, palazzi altissimi che sembrano toccare il cielo. Per salire lungo i grattacieli, che possono arrivare anche a duecento piani, si utilizzano gli ascensori. Nelle nostre città troviamo anche delle palazzine di più piani. Su ogni piano ci sono appartamenti, costituiti da più stanze. Le palazzine, a volte, sono dotate da giardini condominiali. Oggi abbiamo anche villette dove abitano famiglie singole. Esse possono avere più piani ed un giardino.

CASE CARATTERISTICHE NEL MONDO

Nel mondo le case non sono tutte le stesse, ma abbiamo diverse tipologie perché l’uomo si è dovuto adattare all’ambiente in cui vive, al clima ed ai materiali naturali disponibili.

IGLOO

Al Polo Nord il clima è gelido e freddo per cui qui troviamo case costruite con blocchi di ghiaccio, perché il solo materiale disponibile è il ghiaccio. Molti si chiederanno come fanno gli eschimesi a vivere in queste case. In queste case (gli igloo) si ci vive bene ed al caldo perché le pareti sono tappezzate internamente di pelli.

CAPANNA

 

In Africa, dove il clima è molto caldo, abbiamo la capanna, una casa formata da una sola stanza, che difende gli abitanti dalle belve e dal caldo  intenso. Essa è fatta di rami, foglie, canne ed argilla. I cibi si cuociono all’aperto, all’ingresso della capanna. Questa abitazione non ha nessuna comodità e può avere forma circolare, quadrata e rettangolare.

CASA GALLEGGIANTE

In Cina ed in Giappone abbiamo la casa galleggiante perché ci sono tanti fiumi quindi l’elemento più disponibile è l’acqua.

Lungo i fiumi si collocano tanti barconi che sono legati strettamente gli uni agli altri. Su ogni barcone si costruisce una capanna realizzata  con sassi, lamiere e tende, qui vive una sola famiglia.

CASE SMONTABILI

Oggi esistono ancora popolazioni nomadi, che non vivono come noi nello stesso posto, ma che si spostano continuamente da un luogo ad un altro. Le loro case, quindi, sono facilmente smontabili e leggere da poter portare sempre dietro. Gli Arabi del deserto e gli Indiani dell’America del Nord hanno come casa una tenda fatta di pelli e stuoie.

CASE DI LEGNO

Nel Canada e in montagna, dato il clima freddo e l’abbondante neve, le case sono di legno. IL tetto è costituito da tronchi solidi, capaci di sopportare il peso di molta neve durante l’inverno.

CASE CON TETTI MULTIPLI

In Asia ci sono zone dove piove tanto per questo qui vi sono case con  tetti multipli dai larghi spioventi che le proteggono dagli acquazzoni.

IL TRULLO

Una casa caratteristica la troviamo in Puglia: il trullo, che è costruito con un materiale che la natura offre in grande quantità, pietre calcaree. Il trullo è una capanna rotonda fatta di pietra con un tetto a cono aguzzo. Sulla punta del cono c’è un pinnacolo, al quale si danno diverse forme decorative a sfera,a cuspide di lancia, a croce, a stella.

LAVORO DI GRUPPO

CARTELLONE DOVE RAPPRESENTEREMO LA CASA NEL TEMPO

I bambini, dopo avere disegnato una casa a piacere (caverna, palafitta, capanna degli agricoltori, castello, la casa romana, ecc…) e averla colorata, la ritaglieranno e la incolleranno sul cartellone murale di gruppo.

FILASTROCCA
STORIA DELLA CASA

In un tempo molto lontano,

tenendosi per mano

quando non vi era lanterna

l’uomo viveva in caverna.

Poi un giorno il fuoco scoprì

e la belva feroce sparì,

le sue mani al caldo tepore

scaldavano pure il cuore.

Sul fiume, tra l’erba più fitta,

l’uomo costruì la palafitta.

Di giorno le belve vedeva,

con le lance si difendeva;

dormiva sereno nella casetta

poiché tirava la scaletta.

Quando il cibo scarseggiò

la sua casa ferma lasciò

e per fare merenda

nel prato piantò una tenda.

(tratta da: Slide Player. it)

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

Costruiamo le case del passato, le case di oggi e le case caratteristiche che si trovano nel mondo con vario materiale e tecniche diverse.

IGLOO

Prendiamo un pallone e lo collochiamo su un cartone dove precedentemente abbiamo ricavato un buco, pari alla sua grandezza. Ricopriamo la palla di colla e attacchiamo del cotone idrofilo. Con la tempera nera o con fili neri di lana tracciamo le linee dei blocchi di ghiaccio. Il cartone dove poggia la palla ricopriamolo pure di cotone. Con il cartoncino possiamo realizzare un eschimese.

CAPANNA AFRICANA

Costruiamo con del cartoncino colorato una capanna africana.

QUADRETTO CON TRULLO PUGLIESE

Prendiamo un cartone resistente e rivestiamolo con cartoncino nero. Disegniamo un trullo. La base è a forma di u cilindro e la parte superiore è un cono che termina con un pinnacolo dove possiamo mettere una stella, una croce o una sfera.Incolliamo all’interno del disegno tanti sassolini bianchi.Nella parte anteriore del trullo possiamo collocare o una croce, un sole.

                                 QUADRETTO CON PALAFITTA

Prendiamo un cartoncino e ritagliamo un quadrato o un rettangolo. Disegniamo una palafitta e realizziamola con stuzzicadenti e rametti.

TOMBOLA DELLE VARIE CASE

Prendiamo un cartoncino resistente e lo dividiamo in tanti riquadri corrispondenti alle case che vogliamo disegnare.

Su cartoncini piccoli, quadrati o rettangolari, riportiamo gli stessi disegni del cartellone grande e li collochiamo in una scatolina.

A parte prepariamo tante cartelle dove disegniamo 4 0 6 case del cartellone e le distribuiamo ai piccoli. Un bambino alla volta prende senza guardare un cartoncino dalla scatolina e lo mostra ai compagni. I bambini che hanno quella casa estratta sulla loro cartella devono mettere su di essa un sassolino o un fagiolo. Vince chi riesce a riempire, prima degli altri, la propria cartella di sassolini.

IL CASTELLO

Riportiamo su un cartoncino giallo o di altro colore questo modello (2 o più  volte, in base alla grandezza che vogliamo dare al castello). Possiamo utilizzare cartoncino bianco al posto di quello colorato e fare colorare poi ai bambini il castello con le tempere.

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