La Benedizione di Gesù Bambino
E’ la Vigilia di Natale e Marcellino è strafelice perché sono arrivati i suoi cuginetti e gli zii per trascorrere tutte le feste natalizie a casa sua. La giornata fin dal mattino si preannuncia particolarmente calda e movimentata. I bambini per un po’ giocano serenamente, ma ad un certo momento iniziano a correre di qua e di là ed a bisticciare. Gli adulti allora per tenerli buoni raccontano loro delle belle storie natalizie anche perché è impossibile uscire fuori a giocare in quanto è scesa la neve e ha coperto tutto col suo bianco mantello. Marcellino che è il bambino più piccolo della compagnia ascolta con interesse ed a bocca aperta quelle storie incantevoli. La storia, però, che l’ha colpito particolarmente è quella di zia Giovannina, sorella di sua nonna. Secondo il racconto della zia la notte del ventiquattro Dicembre succede una cosa straordinaria: Gesù Bambino entra in ogni casa e si ferma solo in quelle dove trova qualcosa da mangiare. Ecco perché conviene non sparecchiare la tavola, dopo avere cenato, ma lasciare un piattino con qualcosa per Lui. A dire della zia, il Bambinello benedice la casa ed i suoi abitanti prima di uscirne. Beata quella casa sulla quale scende la sua benedizione perché da quel giorno per essa ci saranno solo giorni felici e fortunati.
Ma sarà poi vero? Si chiede Marcellino o sono solo sciocchezze e racconti nati dalla fantasia di qualcuno?
Quella storia l’ha talmente coinvolto che Marcellino quella sera quando si siede alla sua tavolina per cenare dice alla mamma che vuole lasciare un po’ della sua pasta, del suo pesce e un torroncino al piccolo Gesù. Egli poi decide di non dormire quella notte, ma di stare sveglio per aspettare l’arrivo del Bambinello e verificare di persona se quella storia è vera come gli ha assicurato la zia o è solo un’ invenzione. Inoltre, egli vuole conoscere e vedere da vicino Gesù per constatare se è così bello come tutti affermano e come si vede raffigurato solitamente nelle immagini sacre.
Il bambino dopo aver pensato un po’ si pone una domanda: – Come fa il piccolo Gesù a mangiare e a camminare se è un neonato? Marcellino quella sera fa il bravo bambino e dopo avere dato la buonanotte a tutti va a letto presto senza fare storie com’è sua abitudine. Il suo strano comportamento induce la mamma a nutrire dei sospetti su di lui perciò ella prima di recarsi alla Santa Messa passa dalla stanzetta di Marcellino per controllare se è tutto a posto o se il suo piccino sta architettando qualcosa. Lo trova addormentato beatamente e così se ne va tranquilla. Marcellino invece ha fatto finta di dormire per ingannare la mamma. Il piccolo furbacchione ha in testa un piano da attuare quando tutti gli adulti saranno andati in chiesa ed i suoi fratellini e cuginetti si saranno addormentati. Egli pensa di scendere giù, a piedi nudi, per non fare rumore e aspettare l’arrivo di Gesù Bambino, accovacciato sotto il tavolo della cucina.
Man mano che il tempo passa egli sente il suo cuoricino battere forte forte al pensiero di trovarsi a breve faccia a faccia con il Re dei re. Chissà se avrà la coroncina sulla sua testolina, si chiede il piccino. Mentre pensa a queste cose all’improvviso sente nell’aria un dolce suono e vede una luce intensa tanto che egli deve chiudere gli occhietti per il luccichio e lo splendore. Quando la luce diminuisce d’intensità Marcellino apre gli occhi e qual è la sua meraviglia?
Seduto alla sua tavolina vede un bimbo piccino piccino di una bellezza indescrivibile. Sente poi una vocina che dice: – Chi mi ha lasciato tutte queste cosine buone in questo piattino? Vorrei conoscerlo per fargli un bel dono. A sentire queste parole Marcellino esce dal suo nascondiglio, ma non riesce a dire nulla. E dire che lui voleva fare una chiacchierata con il Bambinello per domandargli tante cose! Cosa penserà di lui ora Gesù Bambino? Che è maleducato perché non si degna nemmeno di salutarlo?
Mentre fa tutte queste considerazioni, il piccolo Gesù lo guarda negli occhi. Marcellino si sente strano. Un senso di serenità lo pervade tutto. Ma che cosa gli sta succedendo? Recupera in quel momento la parola e dopo aver fatto un inchino al Bambinello gli dice: – Sono stato io a lasciarti quelle cosine che hai mangiato. Ti sono piaciute?
- Sì, erano veramente squisite. Ti ringrazio per la tua generosità. Risponde Gesù.
Marcellino si fa coraggio e gli rivolge una richiesta.
- Posso toccarti per vedere se sei di carne ed ossa come me o sei di gesso?
Il Bambinello sorride e con voce soave lo invita ad avvicinarsi. Marcellino corre subito da Lui e accarezza quel tesoro di bimbo. Con sua grande felicità capisce che è un bimbo vero come lui di carne ed ossa. Svelato il mistero Marcellino domanda a Gesù come ha fatto ad entrare nella sua casa e chi l’ha portato lì dato che è un neonato, venuto alla luce da poco.
Il Bambinello risponde che Lui è magico e può fare cose anche impossibili che bambini come lui non potranno mai fare come mangiare le pietanze anche se è senza dentini , essendo neonato o attraversare i muri e le porte delle case per entrare. Marcellino gli dice: – Allora se sei capace di fare queste imprese straordinarie sei un supereroe?
Gesù sorride : – Sì. In un certo senso posso considerarmi tale.
Marcellino pensa un po’e poi gli pone un’altra domanda: – La notte perché vai a visitare tutte le case?
Gesù Bambino risponde che va nelle case la Vigilia di Natale dopo che è nato per vedere se ci sono persone generose che sono disposte a rinunciare a qualcosa in suo favore. Egli in cambio dà ad esse la Sua Santa Benedizione. Marcellino chiede a Gesù se dà anche a lui la Benedizione e cosa gli accadrà con essa. Il Bambinello gli fa capire che chi riceve la Sua Benedizione vivrà serenamente, felice e avrà sempre la sua protezione.
- Protezione? Ma che cosa significa? Chiede Marcellino.
- Significa che Io lo proteggerò dai pericoli e se avrà delle difficoltà lo aiuterò a superarle.
- Allora darai la Tua protezione anche a me? domanda Marcellino.
- Certamente ! gli assicura il Bambinello. Diventerò anzi un tuo grande e vero amico e non ti abbandonerò mai.
Il piccolo Gesù gli dice che ormai è giunto il momento di salutarsi, perché Lui deve andare via. E’ stato un piacere conoscerlo, incontrarlo e chiacchierare con lui. Marcellino lo prega di restare ancora un po’ per giocare insieme. Gesù gli spiega che non può fermarsi oltre perché deve andare a visitare le altre case e dare la Sua Benedizione. Marcellino rimane stupito e rattristato quando non lo vede più. Il bambino però sente nel suo cuore una gioia infinita. Sale lentamente le scale, ritorna nel suo lettino e si addormenta con l’immagine di Gesù davanti agli occhi. Al mattino, appena sveglio, corre subito in cucina dove sono riuniti i suoi cari ed i suoi parenti e dice loro che la storia della zia Giovannina è proprio vera perché quella notte ha visto con i suoi occhi il Bambinello che seduto alla sua tavolina mangiava le cosine che egli aveva lasciato la sera precedente. Hanno chiacchierato per un bel po’ e Gesù gli ha promesso che sarà per sempre suo amico e avrà cura di lui. Tutti lo guardano con incredulità e pensano che Marcellino abbia fatto solo un bellissimo sogno.