Il Cavalluccio Marino
Proseguendo con la tematica marina, di seguito una leggenda che narra della nascita del cavalluccio marino!
Anticamente un branco di cavalli viveva in una valletta arida dove non c’erano né prati né acqua. I cavalli soffrivano la fame, la sete ed il caldo, ma non facevano nulla per migliorare il loro misero stato. Essi erano legati a quel luogo e soprattutto avevano paura di allontanarsi da lì. Tra loro c’era una cavalla che li incitava a lasciare quella valle e di andare a cercare verdi pascoli. I suoi genitori l ‘avevano chiamata Nebbia, per via della giornata piena di nebbia in cui era nata, oltreché per il colore grigio del suo mantello. La cavalla sognava di andarsene da quel luogo brutto e di vivere in una bellissima valle piena di acqua e di cose da mangiare. Un giorno ella s’innamorò dello stallone più bello del suo branco e da quel momento la valletta non le sembrò poi così brutta. Quando Nebbia, però, si accorse di aspettare un puledrino pregò il suo compagno di lasciare quel luogo e di trovare un posto migliore dove crescere il loro piccino. Il compagno che era pauroso ed inetto come gli altri cavalli si rifiutò di accontentarla.
Con sommo dispiacere una notte all’insaputa di tutti Nebbia per il bene del suo piccino scappò via da lì. Camminò tanto patendo la fame e la sete. Un giorno al limite delle forze vide in lontananza un prato blu. Nebbia corse in quella direzione, ma restò stupita quando avvicinandosi si accorse che quello non era un prato, bensì una distesa d’acqua. Scoppiò a piangere per la delusione e dato che aveva tanta sete bevve tantissima acqua tanto da gonfiarsi come un pallone. Nebbia divenuta pesante precipitò nel fondo marino ed affogò. Nettuno, il dio del mare, fece nascere il suo puledrino che era nella sua pancia e gli insegnò a respirare sotto l’acqua. Egli vivendo nel mare col passare del tempo assunse le caratteristiche di un pesce e da cavallo terrestre si trasformò in un cavalluccio marino.