Marastella
Marastella è un’ape operaia che vive in un alveare in mezzo al bosco. Si è messa in testa di diventare regina,perché è stanca di lavorare tutto il giorno. Non ha più voglia di andare ogni giorno in cerca di nettare e di volare di fiore in fiore. Le altre api le dicono che è impossibile che un’operaia possa diventare regina. Regina si nasce,non si diventa. Marastella afferma decisa che lei farà di tutto per realizzare il suo sogno e non si fermerà davanti a niente. Volando di qua e di là trova ai piedi di un albero delle ali di regina. Sicuramente sono le ali di una regina che dopo il volo nuziale ha strappato con le sue mandibole forti e ha buttato via,perché non ne ha più bisogno. E’ finito il tempo della spensieratezza, ora il suo compito è quello di stare nell’alveare, deporre le uova e moltiplicare la sua stirpe. Marastella vedendo quelle ali lì abbandonate, decide di realizzare il suo desiderio. Prende quelle ali e le attacca con della cera dietro la sua schiena. Ora sembra una vera regina. Incontra delle api che non amano stare più nel loro alveare, perché hanno bisticciato con alcune compagne e così decidono di costruire un nuovo alveare con lei.
Dopo tanto cercare scelgono un albero bellissimo del bosco dove sistemarsi. Si mettono subito al lavoro. Chi costruisce l’alveare,chi va in cerca di cibo. Solo Marastella non fa nulla perché è la regina. Quando l’alveare è ultimato tutte le api operaie si aspettano che la loro regina convoli a nozze con un fuco e dopo deponga le uova. La finta regina si sposa e dopo il volo nuziale strappa,come tutte le spose regine le ali,che lei aveva attaccato con la cera. Il tempo passa e di uova nemmeno l’ombra.
Le api sono preoccupate, perché se non nascono altre api la loro stirpe è destinata a finire. Marastella, presa dal suo sogno e con la sua testa avventata non aveva previsto che lei non essendo una vera regina non poteva deporre le uova. Si chiede cosa può fare ora.
Le viene un’idea e una notte esce dall’alveare e si introduce furtivamente nel suo vecchio alveare.
Entra nella stanza della regina, ruba tutte le uova e le porta nel suo. La mattina seguente le api operaie sono felici di trovare nella stanza della loro regina tante uova. Sono,però perplesse perché non si sono accorte di nulla, pur stando sempre vicino ad essa. Marastella è contenta perché è riuscita ad ingannare le sue api e ad allontanare,per il momento,ogni sospetto. Le operaie trattano con ogni riguardo la regina e per rafforzarla le danno la pappa reale, un cibo squisito destinato solo a lei.
Nell’altro alveare, intanto, c’è tanto dolore e agitazione per il furto delle uova e le api si domandano come è potuta succedere una cosa del genere e chi ha potuto compiere un’azione così orrenda. Decidono di indagare, di trovare il colpevole e punirlo. Girando di qua e di là domandano ad insetti e fiori. Un tulipano dice:- Io ho ascoltato i discorsi di alcune api operaie e dicevano che era sembrato strano e puzzava di bruciato il fatto che la loro regina di botto e senza che nessuno se ne accorgesse deponesse in poco tempo tantissime uova. Riescono poi a sapere dauno scoiattolo il posto dove è l’alveare di Marastella e vi si recano. Non entrano, ma aspettano che tutte le api operaie escano in cerca di nettare e resti solo la regina. Così senza bussare entrano nell’alveare mentre due di loro distraggono le sentinelle. Trovano Marastella tutta spaparanzata, con la pancia all’aria, che si trastulla e subito l’aggrediscono. La chiamano ladra e le chiedono di restituire le uova che ha rubato nel loro alveare. In un primo momento Marastella nega di aver compiuto un’azione così meschina ,ma, messa alle strette, confessa. Prega le sue amiche di non dire nulla alle sue api operaie,in cambio del loro silenzio lei è disposta a dare indietro quasi tutte le uova,trattenendone solo poche per lei. Le sue vecchie amiche le dicono:-Non te la puoi passare sempre liscia,perché le bugie hanno le gambe corte e prima o poi la verità verrà sempre a galla. Cosa racconterai alle tue api quando non troveranno tutte le uova? Marastella dice che dirà loro che c’è stato un ladro nell’alveare e le ha rubate. Non ha nessuna intenzione di perdere quel ruolo che la rende privilegiata e nullafacente. Si bisticciano perché le api del vecchio alveare vogliono tutte le loro uova e Marastella non gliele vuole restituire. La falsa regina prende un bastone per cacciarle fuori dall’alveare e chiama in aiuto le sentinelle. Intanto arrivano le api operaie e scoprono tutta la verità. Sono dispiaciute perché si sentono tradite da Marastella,alla quale avevano accordato tutta la loro fiducia e dato tanto affetto. Le dicono di sparire immediatamente dalla loro vita e di non farsi vedere mai più. E’ vergognoso apparire quello che non si è e pretendere di occupare il posto di qualcun altro.