Progetto Mestieri e Professioni dei Papà – Bambini di 5- 6 Anni
Qualche tempo fa avevamo dedicato il progetto mestieri e professioni dei papà ai bimbi di 3 e 4 anni. Oggi, invece, vogliamo dedicarci ai nostri bambini più grandi (5 e 6 anni).
Dopo avere letto ai bambini la storia di “Carluccio ed il lavoro” ed avere effettuato delle riflessioni diamo libertà ai bambini di parlare dei mestieri e delle professioni dei loro papà.
A differenza dei piccoli i bambini grandi hanno le idee chiare sul lavoro che svolgono i loro papà.
Per approfondire le loro conoscenze sulla tematica trattata, in questo progetto, invitiamo a scuola i papà dei bambini, magari in giorni diversi, per parlarci del loro lavoro, degli strumenti e dei vari materiali che essi adoperano, dell’ambiente lavorativo e degli indumenti che indossano quando lavorano. Sarebbe bello se i papà portassero alcuni oggetti o strumenti che usano nell’ambiente lavorativo così i bambini li potrebbero vedere dal vivo e poi riprodurli graficamente
Invitiamo poi i bambini a porre delle domande ai papà per conoscere meglio il loro lavoro. Sarebbe educativo ed entusiasmante visitare i luoghi dove i papà trascorrono tante ore.
Prima di chiamare in causa i soggetti interessati facciamo capire ai bambini l’importanza del lavoro. Esso è un diritto e un dovere. Un diritto perché tutti devono lavorare per potersi mantenere. E’ un dovere perché unendo le proprie forze con quelle degli altri si migliorano le condizioni di vita, si produce ricchezza e si fa progredire la società a tutti i livelli.
MESTIERI E PROFESSIONI CHE PRENDIAMO IN CONSIDERAZIONE CON I BAMBINI GRANDI
PANETTIERE
Il bambino incontra questa figura quasi ogni mattina. Egli sa che lavora duramente tutta la notte per fare il pane, i panini, le fresine, i taralli e tutti gli altri prodotti da fornoAMBIENTE DI LAVORO è la panetteria
GLI INGREDIENTI che usa per realizzare i suoi prodotti sono: farina, lievito, sale, acqua, olio, burro,sesamo,etc…
GLI STRUMENTI che adopera sono: forno, impastatrice, pala.
LE AZIONI CHE COMPIE: prende la farina
versa l’olio e l’acqua
prende il sale ed il lievito
impasta
Stende la pasta
Taglia a pezzetti la pasta
Dà la forma al pane, ai grissini, ai panini, ai taralli, alle fresine, etc…
Inforna
Depone il pane e gli altri prodotti del forno in ceste.
Espone i suoi prodotti
INDOSSA un camice bianco e un cappello bianco
CUOCO
Il cuoco è una figura nota ai bambini perché spesso l’hanno incontrata quando si è festeggiato il battesimo di un fratellino o di un cuginetto, il matrimonio di un parente o in occasione di altre cerimonie. La riuscita di una festa dipende proprio da questo lavoratore. Se non cucina bene i commensali si lamentano, invece se è bravo nel suo lavoro tutti lo apprezzano e mangiano volentieri le pietanze che lui ha preparato.
AMBIENTE DI LAVORO: CUCINA
UTENSILI CHE ADOPERA: Pentole, padelle, tegami, mestoli, forchettoni, piatti, coltelli, passatutto, robot da cucina, grattugia, cucchiai, teglie, vassoi, insalatiere, zuppiere,
AZIONI CHE COMPIE:
lava e taglia le verdure
prepara le salse
impasta e stende la pasta
cucina i legumi
squama e sfiletta i pesci
taglia e macina la carne
impana le cotolette
cala la pasta
condisce le insalate
griglia le verdure
gira le pietanze
frigge le polpette, le patatine, le frittelle e i pesci
INDOSSA un grembiule e un cappello bianco
CONTADINO
Il contadino è un personaggio che i bambini incontrano al mercatino rionale. Molte volte i bambini hanno un nonno, un parente o il papà che fa il contadino.
Facciamo capire ai bambini quanto sia importante questo mestiere anche se è umile. Il contadino produce con la sua dura fatica tutti quei prodotti naturali che sono necessari alla nostra vita: frutta, verdura, legumi ed ortaggi.
Egli coltiva i suoi prodotti con tanto amore e passione.
AMBIENTE DI LAVORO
Campagna
ATTREZZI CHE ADOPERA
Zappa, vanga, rastrello, forbici, coltelli, falci, falchetti, trattore, carriola, ceste
AZIONI CHE COMPIE
Zappa la terra
pota la vigna
semina il grano
pianta gli ortaggi, i legumi
annaffia le piantine
concima le piantine
toglie le erbacce
raccoglie i prodotti della sua terra
vende i suoi prodotti
MECCANICO
Questo mestiere affascina tanto i bambini, specialmente quelli che amano le macchinine e le moto. Lo conoscono quasi tutti. Egli gira con una tuta azzurrina unta di grasso.
AMBIENTE DI LAVORO
Officina
ATTREZZI CHE UTILIZZA
Pinze, bulloni, trapano, chiave inglese, chiavi a tubo, chiave per smontare le candele, cacciaviti, martelli, oliatore, imbuto di metallo, seghetto, spazzola per pulire le candele, martinetto sollevatore, cavalletti di stazionamento, compressore, manometro e caricabatterie.
AZIONI CHE COMPIE
Cambia le ruote
gonfia le ruote
avvita e svita i bulloni
taglia la lamiera
controlla il radiatore
controlla il livello dell’olio
sostituisce i pezzi dell’auto che sono rotti o usurati
usa il cric per sollevare l’auto da terra
si sdraia a terra per vedere le parti sottostanti dell’auto
individua ed aggiusta il guasto
FALEGNAME
Il falegname è un mestiere antichissimo. San Giuseppe era un falegname e anche Gesù imparò questo mestiere e lo fece con tanto amore e diligenza.
AMBIENTE DI LAVORO : FALEGNAMERIA
STRUMENTI CHE ADOPERA
Pialla, martello, chiodi, tenaglia, lima, sega, metro, tornio, succhiello,
AZIONI CHE COMPIE
Taglia i tronchi di legno
liscia i pezzi di legno
inchioda
sega le tavole
costruisce tavoli, sedie, armadi, comodini, porte, finestre, etc…
DRAMMATIZZAZIONE
IL LAVORO
PERSONAGGI : NARRATORE- MAESTRA LISA- GIACOMO- MARCO- LUCILLA- SEBASTIANO – EZIO – MINA – EMILIANO
NARRATORE: Mancano pochi giorni alla festa del papà e la maestra Lisa invita i suoi bambini a parlare del lavoro che svolgono i loro papà. Dopo di che pone loro una domanda.
MAESTRA LISA (rivolgendosi ai suoi alunni) Qualcuno di voi vorrebbe fare lo stesso lavoro del papà o quale mestiere o professione vi piacerebbe fare una volta diventati grandi?
NARRATORE – Giacomo che ha la parola sempre pronta alza la mano per indicare che vuole parlare. Egli ha imparato che a scuola si rispettano delle regole e la maestra gli ha sempre detto che quando uno vuole la parola deve alzare la mano e aspettare il suo turno se un compagno l’ha alzata prima di lui.
MAESTRA LISA- Giacomo puoi parlare!
GIACOMO- Maestra, io da grande voglio fare il lavoro del mio papà. Come lui sono appassionato di macchine. Spesso mi fermo nella sua officina e lo guardo lavorare. Altre volte, lo aiuto a porgergli gli arnesi che gli servono. Lo so che è un lavoro duro e che sei sempre unto di grasso e le tue mani sono nere e sporche, ma quando una cosa ti piace non ci fai caso a queste cose. L’importante è essere pulito dentro.
MARCO – Maestra, io non voglio fare il lavoro di mio padre perché ti impegna troppo e non hai mai un po’ di tempo per svagarti. Lavorare la terra è un lavoro troppo pesante. Io vorrei fare l’ingegnere per costruire case e palazzi.
LUCILLA – Io, cari miei, vorrei fare l’autista e vedere tanti posti.
SEBASTIANO – Cosa stai dicendo? Questo è un lavoro maschile!
LUCILLA – Si vede che sei un maschilista arretrato! Oggi le donne possono fare tutti i lavori anche quelli che un tempo erano destinati solo agli uomini.
EZIO – Io vorrei fare l’astronauta. Che bello volare nell’universo e magari scoprire mondi nuovi!
MINA- Io vorrei fare la ragioniera perché amo tanto i numeri!
NARRATORE: Tutti i bambini parlano del lavoro che vorrebbero fare da grandi. Solo Emiliano non dice nulla. La maestra allora lo interpella.
MAESTRA LISA – E tu Emiliano cosa vorresti fare da grande?
EMILIANO – Maestra ad essere sincero a me non piace nessun lavoro. Tutti mi sembrano pesanti e poco adatti a me. _
TUTTI I BAMBINI (in coro) Allora tu vuoi fare il mestiere del vagabondo?
EMILIANO – E… che mestiere è questo?
TUTTI I BAMBINI- E’ il mestiere di mangiare sulle spalle degli altri e di fare la vita del parassita.
NARRATORE- La maestra fa capire ad Emiliano che tutti devono lavorare e non si può fare il fannullone perché il lavoro ti rende libero e felice ed è un mezzo per procurarti il necessario per vivere e per fare progredire la società nella quale vivi. (Nonna Tina)
PROVERBI SUI MESTIERI
Cattivo operaio non trova mai i buoni arnesi.
Il buon marinaio si conosce nelle tempeste.
All’opera si conosce il maestro.
Dio guarisce ed il medico è ringraziato.
Il fuoco aiuta il cuoco.
Medico vecchio e barbiere giovane.
Ogni medico saggio cura con erba e radice la gente.
POESIE E FILASTROCCHE
I COLORI DEI MESTIERI
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini
di sette colori son gl’imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurina
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito. (G. Rodari)
FILASTROCCA DEI MESTIERI
C’è chi semina la terra
c’è chi impara a far la guerra
chi ripara le auto guaste
e chi sforna gnocchi e paste.
C’è chi vende l’acqua e il vino
chi ripara il lavandino
c’è chi pesca nel torrente
e magari prende niente.
C’è chi guida il treno diretto
e chi a casa rifà il letto
e chi insegna nelle scuole.
C’è chi recita, chi balla
e chi scopa nella stalla.
Così varia è questa vita
che la storia è mai finita.
Ma la vita finirà
se il lavoro cesserà. (M. Lodi)
LAVORO
Il lavoro è una ricchezza
è bello come una carezza.
Ti dà gioia e dignità
passione e felicità.
Senza di esso manca la vita
e chi non ama il lavoro è un parassita. (Nonna Tina)
L’AUTISTA
Son l’autista sempre in viaggio
e ad ogni casello pago il pedaggio.
Macino chilometri a profusione
e sto sempre in apprensione.
A casa voglio tornare
perché la mia bimba voglio abbracciare.
Ella mi aspetta con tanto amore
e io voglio stringerla forte al mio cuore. (Nonna Tina)
IL FALEGNAME
La pialla mormora, stride la sega
del falegname nella bottega,
spesso il martello picchia sonoro
e senza posa ferve il lavoro.
Il buon artiere non è mai stanco;
oh, quanti arnesi tiene sul banco:
lime, tenaglie, torni, succhielli!
E sceglie e adopera or questi or quelli.
I grossi tronchi prima recide,
indi paziente leviga, incide,
trafora il legno con precisione
e mille oggetti poi ne compone.
Ne fa balocchi, gabbie, utensili,
tavole e sedie rozze e gentili. (anonimo)
LE MANI DELL’OPERAIO
Dice il Signore a chi batte alle
porte del suo Regno:
fammi vedere le mani.
Saprò se ne sei degno.
L’operaio fa vedere
le sue mani dure di calli:
han toccato tutta la vita
ferro, fuoco, metalli.
Son vuote d’ogni ricchezza,
nere, stanche, pesanti.
Dice il Signore: che bellezza!
Così son le mani dei santi. (R. Pezzani)
LA SCELTA DI UN MESTIERE
<< Ho da scegliermi un mestiere>>
pensa Piero tutto il giorno.
<< Se facessi il panettiere?…
Ah, ma scotta troppo, il forno!
Se facessi il muratore?…
Ma il mestiere è troppo duro!
Forse, forse il minatore…
E se piglio il torcicollo?…
Potrei fare l’imbianchino…
Mi farò spazzacamino!
Ho da fare il macellaio?
Beh, quel sangue mi fa orror.
O, se andassi marinaio?
Ma del mare ho tal terror!…Così,Piero, tutto il giorno,
per cercar la professione,
se ne va girando intorno,
sfaccendato e bighellone.
Cerca, cerca,il tempo passa…
Nulla impara e nulla sa
e, se in ozio ora s’ingrassa,
come mai la finirà?
INDOVINELLI
Sono il mago del legno.
Costruisco sedie, porte, armadi
e stipetti,
dite il mio nome bimbetti… (falegname) (Nonna Tina)
Sforno ogni giorno pane, panini,
ciabatte, taralli,fresine e sfilatini.
Dite il mio nome bambini… (panettiere)
……………………………………………
Sto sempre all’aria aperta.
Produco patate, carote, piselli,
pomodori e fagiolini
io sono il… (contadino)
………………………………..
Amo tutti i colori
e dipingo a tutte le ore,
io sono il… (pittore) (Nonna Tina)
…………………………………………..
Ho sempre le mani sporche di grasso.
Indosso una tuta azzurrina,
lavoro in officina.
Indovina fanciullina… (meccanico) (Nonna Tina)
……………………………………………..
Tutto il giorno sto in cucina
tra pentole, padelle e fuoco
io sono il … (cuoco) (Nonna Tina)
…………………………………………
GIOCHI
OROLOGIO DEI MESTIERI
Costruiamo un orologio con un contenitore di torta gelato (in mancanza di esso possiamo utilizzare un cerchio di cartone o cartoncino). Facciamo disegnare e colorare ai bambini su cartoncino personaggi che rappresentano i vari mestieri (medico- contadino- fornaio, etc…). Dopo avere incollato le figure sull’orologio, invitiamo un bambino a girare la lancetta dell’orologio. Se essa si ferma sul contadino il bambino deve dire chi è quella figura e quali sono le azioni che compie nel suo mestiere. (Nonna Tina)
TANTI MESTIERI NEL MONDO
I bambini si siedono a terra facendo un cerchio meno uno che si siede al centro. Egli dice così:
– giro girotondo
quanti mestieri ci sono nel mondo.
Non si possono contare.
Ma si possono imitare.
Il bambino che sta al centro dicendo questa breve filastrocca alla fine della quale indica un compagno che deve dire il nome di un mestiere e poi imitarlo. (Nonna Tina)
STRUMENTI E MESTIERI DEI PAPA’
Prepariamo insieme ai bambini dei cartoncini. Su alcuni disegniamo e coloriamo gli oggetti che usano i papà nel loro lavoro e li collochiamo in una scatola. Su altri rappresentiamo i mestieri dei papà e li mettiamo in un’altra scatola. Si chiama un bambino e lo si invita a prendere un cartoncino da una delle due scatole. Se egli prende un cartoncino dove c’è disegnata una pentola deve trovare nell’altra scatola il personaggio che usa quell’oggetto in un tempo stabilito. Se non riesce a fare l’abbinamento esce dal gioco ed il suo posto viene preso da un compagno. Vince chi riesce a fare più abbinamenti. (Nonna Tina)
INDOVINAMESTIERI
Un bambino deve mimare le azioni che compie un papà nel suo lavoro. Il compagno che indovina per primo il mestiere mimato prende il suo posto e conduce lui il gioco.
OGGETTO ESTRANEO
Sulla cattedra si collocano alcuni attrezzi che usa per esempio il contadino. Si invita un bambino a guardare gli oggetti e a pronunciare correttamente il loro nome. Dopo di che il bambino si deve girare di spalle. L’educatrice, a questo punto, aggiunge un oggetto estraneo a quello “insieme”. Il bambino quando si rigira deve dire qual è l’oggetto estraneo e chi lo usa. (Nonna Tina)
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE
QUADRETTO CON CARTOCCI DI GRANOTURCO
Prendiamo un cartoncino colorato e realizziamo un papà contadino utilizzando cartocci di granoturco. Abbelliamo il quadretto con una cornicetta.
Possiamo fare altri quadretti con papà meccanico, papà medico, papà sarto, papà fornaio, etc…, utilizzando tecniche e materiali diversi.
Questi quadretti si possono regalare ai papà nel giorno della loro festa. I bambini aiutati da noi potranno scrivere sempre in stampatello un breve pensiero o semplicemente “Auguri PAPA’ “.
PAPA’ CON ROTOLI DI CARTA IGIENICA E UOVA BOLLITE
Prendiamo un rotolo di cartone della carta igienica e lo rivestiamo con del cartoncino. Con un uovo bollito facciamo il volto. Si riportano su di esso gli elementi del viso. Per rappresentare il mestiere o professione che svolge il papà mettiamoci un elemento indicativo.
Io per rappresentare il cuoco ho messo un grembiule e un cappello di colore bianco. Per rappresentare il muratore ho messo un cappello fatto con un pezzo di giornale e per rappresentare il maestro ho messo gli occhiali .
PUPAZZETTO PER L’AUTO DEL PAPA’
Prendiamo della stoffa di panno o panno lanoso o finto pelo e realizziamo due dischi della stessa misura. Cuciamoli insieme imbottiti con cotone. Incolliamo gli elementi del viso precedente ritagliati da un cartoncino. Ogni bambino potrà riprodurre i capelli dello stesso colore di quelli del suo papà. Per aggiungere un tocco di classe, inseriamo un farfallino di stoffa o raso. Concludiamo il lavoro, con un bigliettino riportante una frase di auguri per la festa del papà.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO