Progetto Mestieri e Professioni dei Papà
In prossimità della festa a loro dedicata, abbiamo pensato di approfondire la conoscenza del lavoro dei papà, avendo negli anni precedenti già affrontato l’argomento dal punto di vista della conoscenza fisica e comportamentale della figura paterna.
Leggiamo insieme ai piccoli la storia “ Carluccio ed il lavoro” rivolgiamo loro delle domande per constatare se essi hanno ascoltato la narrazione del testo e compreso il suo significato.
DOMANDE – STIMOLO PER AVVIARE LA CONVERSAZIONE E LA RIFLESSIONE
Dove viveva Carluccio?
I suoi genitori dove sono andati per trovare lavoro?
Carluccio a chi fu affidato?
Perché i genitori non lo portarono con loro?
Carluccio era un bambino studioso?
Cosa gli dice il nonno quando lui non vuole più studiare?
Quali mestieri prova a fare?
Alla fine quale mestiere sceglie?
A questo punto chiediamo ai piccoli quali mestieri e professioni svolgono i loro papà.
Sicuramente ci saranno bambini che conoscono i nomi dei mestieri e delle professioni dei papà, ma non sanno in cosa consiste il loro lavoro. Altri,invece, non conoscono neppure i nomi e dicono solo che i papà lavorano.
Non potendo trattare, in questo ambito, tutti i mestieri e le professioni che svolgono i papà dei bambini ci limiteremo a conoscere meglio quelli più noti. Successivamente nel proprio ambito scolastico ognuno potrà trattare i mestieri e le professioni che ritiene più adeguati.
POESIE E FILASTROCCHE
LO SPAZZINO
Io sono quello che scopa e spazza
con lo scopino e con la ramazza:
carta straccia, vecchie latte,
bucce secche, giornali, ciabatte,
mozziconi di sigaretta,
tutto finisce nella carretta.
Scopo scopo tutto l’anno,
quando son vecchio sapete che fanno?
Senza scopa, che è, che non è,
scopano via anche me. (G. Rodari)
IL BABBO CAMIONISTA
C’è una bimba che va a nanna,
stretta stretta alla sua mamma.
Si addormenta nel pregare
tanto è lungo l’aspettare.
Nella notte
il suo papà camionista
tornerà.
Sulla strada
romba intanto l’autocarro
quel suo canto.
Lungo canto
lunga strada per un babbo
che non cada, che non sterzi
bruscamente, che non abbia
un incidente.
Che alla bimba
del suo cuore torni presto
con amore.
Romba romba
il buon motore, pare un vecchio
grande cuore. (A. Gentili)
IL MURATORE
Costruisce il muratore
il palazzo e la casina;
usa calce, pietre e malta
per la sala e la cucina…
Secchi, squadre, filo a piombo
e martelli ha per arnesi.
Con la fida sua cazzuola
sta sui ponti anche dei mesi. (L. Veltri)
IL MEDICO
Io sono un serio professionista
ogni giorno ho di malati una lunga lista.
Curo tutti con amore
e lavoro a tutte le ore.
Faccio sparire in un baleno il mal di pancia
e il raffreddore con un’arancia.
Il mal di testa con una pastiglia
e la tosse con uno sciroppo in bottiglia.
Una valigetta porto sempre con me
per curare anche te.
Ho tanti strumenti a disposizione
per fare bene il mio lavoro. (Nonna Tina)
GLI ODORI DEI MESTIERI
Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri,
sa d’olio la tuta dell’operaio,
di farina sa il fornaio;
sanno di terra i contadini,
di vernice gli imbianchini;
sul camice bianco del dottore
di medicine c’è un buon odore.
I fannulloni, strano però,
non sanno di nulla e puzzano un po’. (G. Rodari)
LA CANZONE DEL FANNULLONE
Oh che piacere
mangiare e bere,
andare a spasso
e fare il chiasso,
senza lavori,
senza sudori,
senza doveri,
senza pensieri!
Passare il giorno
guardando intorno,
non faticando,
ma sbadigliando!
In conclusione,
del fannullone
qual è la gioia?…
Morir di noia. (L. Schwarz)
ANCH’IO SONO UN LAVORATORE
Anch’io sono un lavoratore
non ci credete?
Mi alzo presto e vado a scuola ogni mattina:
gioco, imparo, studio e cresco in sordina.
Appena grande diventerò
il lavoro del mio papà io farò. (Nonna Tina)
BUON VIAGGIO
Buon viaggio, o letterina,
che te ne vai lontano!
Quanto piacer ne avrà
chi la riceverà! (L. Schwartz)
INDOVINELLI
Ogni mattina spazzo le vie con la ramazza
dici il mio nome ragazza… (lo spazzino o operatore ecologico) (Nonna Tina)
………………………………………………………………………….
Busso ad ogni porta.
Consegno telegrammi,
bollette, cartoline e letterine
io sono il… (postino) (Nonna Tina)
……………………………………..
Curo i malati,
prescrivo medicine,
i bambini mi considerano un amico
io sono il… (medico) (Nonna Tina)
………………………………………………….
Porto i bambini a scuola,
li riporto a casa con il mio pullmino
non li perdo mai di vista
io sono… (l’autista) (Nonna Tina)
………………………………………………
Sono sempre sporco di calce,
porto un cappello a barchetta,
le mie mani sono callose.
Lavoro ogni giorno otto ore
io sono il… (muratore) (Nonna Tina)
DRAMMATIZZAZIONE
I MESTIERI E LE PROFESSIONI DEI NOSTRI PAPA’
PERSONAGGI – NARRATORE- MAESTRA- ENZO- TONINO- MARCELLA- LAURA – TIZIANA
MAESTRA- Oggi parliamo un po’ dei vostri papà dato che è la loro festa. Siete contenti?
I BAMBINI (in coro) – Sì, sì maestra!
MAESTRA- Chi vuole parlare per primo?
NARRATORE- Enzo alza la mano e come un fiume in piena incomincia a parlare del suo papà.
ENZO- Maestra, lo sapete che il mio papà la mattina si alza prestissimo e con la sua auto raggiunge il cantiere. Egli costruisce case e palazzi.
TONINO- E’ un lavoro divertente!
ENZO – Cosa dici? E’ un lavoro pesante e pericoloso, altro che divertente. Il mio papà lavora su alte impalcature e rischia la vita tutti i giorni, perché può cadere giù.
MARCELLA- Il mio papà fa il fornaio e lavora tutta la notte per fare trovare la mattina il buon pane a tutti.
GIORGIO – Il mio papà lavora al Comune e scrive tutto il giorno. Stare sempre chiuso è un sacrificio per lui, ma lo fa volentieri per la famiglia.
LAURA – Il mio papà fa il cuoco. Cucina in un grande ristorante. E’ bravissimo e tutti lo lodano perché prepara delle pietanze da far leccare le dita.
NARRATORE – Tutti i bambini parlano dei loro papà con grande affetto e ammirazione. Solo Tiziana se ne sta triste e zitta zitta. La maestra l’invita a raccontare qualcosa del suo papà come hanno fatto i suoi compagni.
MAESTRA – Tiziana perché sei silenziosa e hai quel faccino triste? Raccontaci qualcosa del tuo papà. Parlaci del suo lavoro o del suo amore per te.
TIZIANA – Io non posso dirvi nulla del mio papà perché non lo conosco. E’ emigrato in Argentina quando io ero piccolissima e non è tornato più e non so che lavoro faccia lì.
NARRATORE – La maestra si rivolge dolcemente alla bambina e le dice di fare un bel disegno per lui e di inviarglielo. Sicuramente ne sarà felice, si ricorderà di lei e tornerà per riabbracciarla. La bambina sorride perché quella le sembra una bellissima idea per far tornare a casa il suo papà.
Per fare partecipare tutti i bambini possiamo aggiungere altri nomi e altre professioni o mestieri.
CARTELLONE MURALE PER REGISTRARE QUANTI E QUALI SONO I MESTIERI E LE PROFESSIONI DEI PAPA’
Prendiamo un cartoncino e dividiamolo in riquadri. Nei riquadri laterali disegniamo degli oggetti che usano i papà nello svolgere il loro lavoro (una cazzuola e dei mattoni per rappresentare il muratore- un rullo e un pennello per indicare l’imbianchino, ecc…).
Ogni bambino disegna il proprio papà nello spazio corrispondente al mestiere o alla professione che svolge. I bambini in questo modo si abituano a fare relazioni logiche, a fare dei confronti, ad interpretare simboli e a contare in modo intuitivo.
PAPA’ CON I TURACCIOLI DI SUGHERO
Con i turaccioli dei tappi di sughero delle bottiglie di vino costruiamo un papà. Attacchiamo le varie parti del corpo con stuzzicadenti. Per fissarli meglio mettiamo una goccia di vinavil. I capelli li realizziamo con fili di lana, le mani e le scarpe con cartoncino. Collochiamo il papà su una base rotonda fatta con il das o con un coperchio di plastica o altro materiale. Il coperchio lo rivestiamo con cartoncino. Ogni papà si differenzierà dagli altri per gli oggetti diversi che utilizza nel suo lavoro. Naturalmente prepariamo un bigliettino di auguri dove possiamo riportare anche la poesia che i bambini hanno appreso per il papà.
QUADRETTO DEL PAPA’ CON LE MOLLETTE E LA PASTA DI SALE
Con la pasta di sale i bambini realizzano il viso del papà. Dopo di che lo colorano e riportano gli elementi del viso. Con fili di lana fanno i capelli. Le altre parti del corpo con le mollette colorate del bucato. Alla fine incollano le varie parti del corpo del papà su un cartoncino avente la forma di una casetta. Infine potranno scrivere con il nostro aiuto su un bigliettino una frase di auguri. Possiamo avvolgere il quadretto in una carta trasparente. I bambini con questo lavoretto individuano le varie parti che compongono il corpo umano.
PUZZLE DEL PAPA’
Disegniamo e coloriamo un papà su un cartone resistente. Dopo di che a parte disegniamo e coloriamo le varie parti che compongono il corpo del papà sempre su cartone resistente. I bambini potranno ricomporre il puzzle a casa insieme al papà. Differenziamo i papà mettendo nel puzzle un oggetto che usano nel loro lavoro. Se collochiamo il tutto in una bella scatola infiocchettata la si può regalare al papà nel giorno della sua festa.
VEDIAMO INSIEME I MESTIERI E LE PROFESSIONI CHE ABBIAMO PRESO IN CONSIDERAZIONE
AUTISTA DEL PULMINO
Prendiamo in considerazione per primo il mestiere dell’autista del pulmino perché egli rappresenta
una figura familiare per i piccoli in quanto lo vedono ogni giorno all’entrata a scuola e al rientro a casa. Essi instaurano con lui un rapporto stretto e quasi sempre amichevole. L’autista è sempre gentile con i piccoli, scherza con loro e li fa sentire protetti.
AZIONI CHE COMPIE L’AUTISTA
Si siede
infila le chiavi
preme i pedali
gira lo sterzo
parte
guida con prudenza
rispetta la segnaletica stradale
Fa salire e scendere i bambini dal pullmino
Li sorveglia e vigila sulla loro incolumità
QUALI SONO GLI STRUMENTI CHE UTILIZZA NEL SUO LAVORO
Pulmino, che è il suo mezzo di trasporto
le chiavi per mettere in moto il pulmino
lo sterzo, i pedali e le marce gli permettono di guidare e di muoversi
MURATORE
Il muratore è una figura anche nota ai bambini perché hanno un rapporto con lui sia diretto che indiretto. Sicuramente lo hanno visto al lavoro quando in casa si è avuto bisogno di lui o lo hanno notato fuori per il suo abbigliamento sporco di calce ed il suo cappello realizzato con un foglio di giornale.
AZIONI CHE COMPIE IL MURATORE
Impasta la calce
realizza le impalcature
innalza i muri ponendo un mattone sull’altro
mette le piastrelle in cucina
effettua la pavimentazione nelle stanze
porta la carriola
batte i chiodi con il martello
usa la livella ed il filo di piombo
manovra la betoniera
ARNESI CHE UTILIZZA
Cazzuola
metro
filo di piombo
pala
livella
carriola
carrucola
chiodi
tavole
martello
secchio
scalpelli
betoniera
badile
mattoni
piastrelle
MEDICO
I bambini conoscono bene il medico perché fin dalla più tenera età hanno un rapporto diretto e costante con lui.
AZIONI DEL MEDICO
Cura i malati
Visita
Misura la temperatura
Ascolta i battiti del cuore
Misura la pressione
Fa le punture
Individua le malattie
Prescrive le medicine
STRUMENTI DEL MEDICO
Siringa
Termometro
Stetoscopio
Abbassalingua
forbici
pinze
aghi
lampadina
martelletto per riflessi
disinfettanti
cerotti
bende
guanti monouso
POSTINO
I bambini conoscono bene questa figura perché si reca a casa loro a portare la posta.
AZIONI DEL POSTINO
Distribuisce la posta
Percorre tutte le strade della città
Bussa a tutte le porte
STRUMENTI DEL POSTINO
Borsa a tracolla
Berretto
GIOCHI
GIOCO DELL’AUTISTA DEL PULMINO
Disponiamo delle sedioline in fila. Davanti, al primo posto, si colloca il bambino che svolge il ruolo di autista. Egli prima con delle chiavi fa finta di accendere il motore, poi prende in mano un disco di cartone che funge da sterzo e viaaaa… si parte. Prima fermata salgono 2 bambini che prendono posto nel pulmino. Si riparte. Seconda fermata salgono 3 bambini e così via. Si può fare il percorso inverso alle varie fermate, quindi alcuni bambini invece di salire sul pulmino, scendono. I bambini si divideranno in gruppi perché non tutti potranno partecipare al gioco nello stesso momento. L’importante è non mortificare nessuno, ma permettere a tutti di giocare.
GIOCO DEL MEDICO
Un bambino rappresenta il medico e alcuni bambini i pazienti. Ogni paziente dice al medico i disturbi che presenta. Il medico prende la sua valigetta e caccia fuori tutto l’occorrente per visitare i pazienti (abbassalingua, stetoscopio, termometro, cerotti, etc…).
Infine prende un foglietto e prescrive le medicine. Il bambino che svolge il ruolo del medico, data la tenera età, non conosce ancora la scrittura, perciò, fingerà di scrivere tracciando degli scarabocchi su un foglietto. Il gioco si ripeterà per permettere a tutti i bambini di partecipare.
GIOCO DELLO SPAZZINO
Un bambino rappresenta lo spazzino e i compagni rappresentano la spazzatura. Ogni bambino porta attaccato sul petto un disegno di un oggetto che lo spazzino raccoglie con la ramazza (foglie secche, lattine, bicchiere di carta, buccia di banana, carta di caramella, etc…).
I bambini si danno la mano e formano un cerchio mentre lo spazzino si colloca al centro del cerchio e con una scopa in mano dice così:
-Com’è faticoso questo lavoro,
devo spazzare e le strade pulire.
Ora raccolgo questa lattina di coca – cola che va a finire nella carriola.
Lo spazzino si avvicina al compagno che ha sul petto l’immagine con la lattina di coca-cola lo prende per mano e lo conduce in uno scatolone che funge da carriola. Il gioco continua finché tutti gli oggetti non vanno nello scatolone.
Lo spazzino tutto soddisfatto alla fine dice:
-Anche per oggi il mio lavoro ho fatto e ritorno a casa soddisfatto. (Nonna Tina)
GIOCO DEL POSTINO
Un bambino rappresenta il postino. Egli porta un cappello in testa e una borsa a tracolla. Nella borsa mettiamo tanti cartoncini quanti sono i bambini che partecipano al gioco. Su ogni cartoncino disegniamo un contrassegno che i bambini colorano (farfalla- rondine- ombrello- sole- etc…). Sul petto di ogni bambino attacchiamo un contrassegno simile a quello che si trova nella borsa del postino. Si traccia un percorso dove si collocano i bambini che sono i destinatari dei cartoncini. Il postino prende un cartoncino alla volta e dopo avere guardato il contrassegno deve portarlo al compagno che ha sul petto lo stesso contrassegno. Il gioco termina quando tutti i cartoncini sono consegnati a tutti i bambini.
Con questo gioco si sviluppa lo spirito d’osservazione, l’attenzione, la capacità di effettuare associazioni.
GIOCO DEL MURATORE
Si dispongono a terra in ordine sparso gli attrezzi che adopera il muratore nel suo lavoro. Naturalmente prima di iniziare il gioco facciamo conoscere ai bambini gli attrezzi pronunciando correttamente il loro nome e facendo capire la loro funzione. Si chiama un bambino e quando l’educatrice dice: – Secchio!
Il bambino deve prendere questo oggetto. Se sbaglia esce dal gioco e si chiama un altro bambino.
Il comando, di volta in volta, cambia (cazzuola-livella- mattone- carriola,etc…). (Nonna Tina)
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO
… E per concludere in bellezza, proponiamo un canto dedicato ai mestieri.