Progetto Storia della Neve

On 16 gennaio 2017 by Nonna Tina

progetto neve

Lo scorso anno in un apposito progetto abbiamo visto come si origina la pioggia. Quest’anno, invece, vogliamo parlare di un altro fenomeno atmosferico prettamente invernale: la neve.

Per fare capire meglio questo fenomeno ai bambini raccontiamo loro la storia “Fiocchetta, Fiocchettina e Farfallina”.

Dopo la lettura della storia cerchiamo di comprendere il suo contenuto ponendo delle domande ai bambini.

Chi sono Fiocchetta, Fiocchettina e Farfallina?

Dove vivono?

Nella bella stagione cosa fanno le tre goccioline?

Un giorno cosa succede loro?

Nel cielo chi incontrano?

Perché le gocce di vapore stanno strette strette?

Come mai le goccioline si sono trasformate in farfalline di neve?

Dove le ha trasportate il vento di tramontana?

Cosa è successo dopo?

Te lo ricordi? Racconta…

obiettivi

PROVERBI E DETTI SULLA NEVE

Dopo la neve, buon tempo viene.

Buona è la neve che a suo tempo viene.

La neve marzolina dura dalla sera alla mattina.

Quando il bosco tiene la neve, aspettate ancora neve.

Sant’ Andrea la neve è per la via.

Per Santa Caterina la neve alla collina

Anno nevoso, anno fruttuoso

Sotto la neve pane

La neve di Novembre fa bene alla sementa

Per i Morti la neve negli orti

Un singolo fiocco può piegare una foglia di bambù (proverbio cinese)

UTILITA’ DELLA NEVE

La neve è un fenomeno atmosferico molto presente nella stagione invernale. E’ una gioia grande per i bambini quando essa scende silenziosa dal cielo e copre con un mantello candido la terra. Essi si divertono tanto a fare palle, pupazzi di neve ed a sciare. La montagna, i paesi e le città ricoperti con lo strato candido della neve si trasformano in luoghi incantati. Gli effetti della neve, però, non sono esclusivamente decorativi e coreografici. La neve è utile perché coprendo i monti ed ammassandosi su di essi costituisce una grandissima riserva d’acqua. Essa protegge dal gelo invernale le pianticelle del grano, i tuberi e le radici, tenendole al calduccio.

CURIOSITA’

Lo sapevate che l’acqua sotto la neve bolle?

Ecco un esperimento per capire questo fenomeno.

Prendiamo una bottiglia e la riempiamo a metà d’acqua. La immergiamo in una pentola piena d’acqua e di sale e la facciamo riscaldare a bagnomaria. Lasciamo evaporare un po’ d’acqua dalla bottiglia, in modo che esca l’aria fuori.

A questo punto tappiamo la bottiglia e la disponiamo orizzontalmente. La bottiglia non bolle più una volta tolta dalla pentola. Se mettiamo un po’ di neve sulla bottiglia cosa succede?

L’ACQUA SI METTE A BOLLIRE, ANCHE SE LA BOTTIGLIA E’ TIEPIDA

PERCHE’

La neve fa condensare celermente i vapori dell’acqua e così si crea un vuoto e l’acqua a quella bassa pressione, bolle a temperatura inferiore ai 100°.

PERICOLI DELLA NEVE

La neve è bella, però delle volte racchiude in se’ tanti pericoli che bisogna conoscere per evitarli.

1) quando la neve ghiaccia è pericoloso camminare per le strade con le auto e a piedi perciò bisogna procedere con prudenza.

2) quando la temperatura si alza può succedere che in montagna si possono verificare slavine.

ANTICO MESTIERE SCOMPARSO

Quando ancora il frigorifero non era stato inventato si utilizzava la neve per conservare gli alimenti deperibili, specialmente nella calda stagione.

MA COME?

C’erano i nivaroli che durante l’inverno quando cadeva la neve andavano in montagna e l’ammassavano in profonde buche dove non arrivavano i raggi del sole oppure in grotte.

Alcuni mettevano prima della paglia, poi la neve ed infine la ricoprivano con altra paglia. Altri

invece, al posto della paglia utilizzavano rami e frasche. In questo modo la neve si conservava fino all’estate. I nivaroli trasportavano nei paesi e nelle città la neve a blocchi e la tagliavano a pezzi con seghe da boscaiolo. La mettevano in sacchi di tela sui muli.

Questo mestiere era molto faticoso perché spesso bisognava recarsi in montagna di notte a prendere la neve, essendo spesso necessari più viaggi per soddisfare tutta la richiesta dei clienti. Le persone compravano blocchi di neve a forma di parallelepipedo e li mettevano nella ghiacciaia, una specie di mobiletto dove si mettevano le bibite e gli alimenti quali burro, carne, etc…

Questa neve veniva utilizzata anche per fare sorbetti e granite al limone, mandorla e caffè.

POESIE- FILASTROCCHE ED INDOVINELLI

LA PRIMA NEVE

Questa mattina, quando apersi gli occhi,

guardai dalla finestra,

vidi la neve che cadeva a fiocchi

sulla strada maestra;

tutto era bianco: il tetto, ed il cortile,

e avea un cappello bianco il campanile. (Cordella)

E’ ARRIVATA LA NEVE

Giù dal cielo tutto grigio

zitta zitta, lieve lieve,

lenta lenta, bianca bianca

sulla terra vien la neve:

mille bianche farfalline

fanno il manto alle colline,

mille candide farfalle

fanno ai campi un bianco scialle.

Mille fiocchi immacolati

danno ai monti, ai boschi e ai prati,

alle strade, ai tetti, al suolo

un bellissimo lenzuolo.

I bambini guardan fuori

e non aprono più bocca

e la neve lenta lenta

scende scende, fiocca fiocca.

LA NEVE

Il bimbo guarda alla finestra i fiocchi

taciti, ch’empion turbinando l’aria;

guarda la strada bianca e solitaria,

che non ha che un ombrello e due

marmocchi.

E guarda la casina dirimpetto,

ch’è agghiacciata dal vento e dalla bruma,

ma che pur nel silenzio freddo fuma

con la pipa del suo comignoletto.

Sorride il bimbo nel suo caldo covo,

ed è stupito perché i fiocchi, a un tratto,

d’un paesello nero e vecchio han fatto

un paesello tutto bianco e nuovo. (M. Moretti)

L’UOMO DI NEVE

Bella è la neve per l’uomo di neve,

che ha la vita allegra anche se breve,

e in cortile fa il bravaccio

vestito solo d’un cappellaccio.

A lui non vengono i geloni,

i reumatismi, le costipazioni… (G. Rodari)

LA CANZONE DELLA NEVE

Sotto il morbido mantello

della neve immacolata

dorme l’erba scolorata,

dorme nudo l’alberello.

Dorme il ghiro, dorme il tasso,

la lucertola si stira,

lo scoiattolo sospira

con un suon di contrabbasso.

Ma nel solco che lo serra

veglia il seme del frumento;

lo vedremo al sole, al vento

rinverdir tutta la terra.

Lo vedremo al tempo bello

d’oro il campo rivestire;

finge intanto di dormire

sotto il candido mantello. (D. Valeri)

NEVE

Tutte le stelle, stanche,

si sono ad una ad una addormentate,

han chiuso gli occhi e si son fatte bianche.

E sono scese, insieme, in volo lieve

sopra la terra bruna e solitaria

dondolandosi soffici nell’aria:

stelle di neve.

La neve cade… Cade sulla siepe,

sugli alberi da tempo nudi e cupi.

Un passero va in cerca d’un presepe,

un nonno- presso il ceppo che sfavilla-

narra storie di lupi. (R. Miazzon)

NEVICATA

Sul cielo imbronciato

è dipinto un puntino,

ma bianco e vivace

che corre e sfarfalla;

un altro puntino

più bianco del latte,

appare e scompare

svoletta, sfarfalla.

D’un tratto, nel cielo

farfalle incantate

più bianche del latte

si muovono a schiera:

di piume cadenti

s’è l’aria adornata;

e ricopre la terra

una gran nevicata!

NEVE

Scendono piccoli

fiocchi leggeri,

sopra le tegole,

lungo i sentieri.

Vanno inseguendosi

come in un gioco

e tutto imbiancano

a poco a poco. (A. Novi)

LA NEVICATA

Quanti fiocchi stan cadendo!

Grandi, piccoli, un incanto.

Già la neve sta stendendo

sulla terra un bianco manto.

Un bel gioco emozionante

coi compagni inventerò:

andrò a scuotere le piante

e un pupazzo poi farò.

(Da:336 storie della buona notte, ed. Mondadori)

UN INDOVINELLO

Sai tu cosa sia, bambino,

il candido dono che trovi

sui campi, sui tetti, sui rovi,

svegliandoti un certo mattino?

Battendo le man, tu dici

– Che bello!- (se in casa c’è un fuoco).

E subito pensi ad un gioco,

un gioco con tutti gli amici. (Renzo Pezzani)

…………………………………………………..

Copro la terra con un bianco mantello.

Scendo dal cielo lieve lieve

io sono la… (neve)

…………………………………………………..

Sono fredda, soffice, leggera e bianca

dici il mio nome su una panca… (neve)

…………………………………..

Sono un omino che vive poco.

Non amo il sole.

Tutti per me vanno pazzi

io sono il… (pupazzo di neve)

……………………………………

Sono bella e leggiadra

danzo nell’aria.

A terra mi poso con grazia

sono candida e freddina

io sono la … (farfallina di neve)

GIOCHI

LANCIA E COLPISCI

Questo gioco si esegue a coppia o a squadre nel giardino della scuola quando cade la neve.

I bambini si dispongono su una linea di partenza e con palle di neve cercano di colpire delle bottiglie di plastica poste dalla parte opposta della linea di partenza ad una certa distanza. Vince il bambino o la squadra che riesce a fare cadere più bottiglie.

In mancanza della neve si possono fare delle palle con la carta dei giornali.

CHI COSTRUISCE PIU’ PALLE DI NEVE

I bambini al comando dell’educatrice: – Via! Devono fare palle di neve. Vince chi realizza più palle di neve. I bambini naturalmente indosseranno guanti di lana per proteggere le manine.

COSTRUIAMO UN PUPAZZO DI NEVE

I bambini si dividono in 2 gruppi e al via dell’educatrice costruiranno con la neve un pupazzo di neve. Vince la squadra che nel minore tempo realizza il pupazzo.

ALTERNATIVA

Se non abbiamo la neve a disposizione perché operiamo in zone marine allora vi propongo questo gioco imitativo elaborato da Anna Foce.

Intorno ad un bambino agghindato come un pupazzo di neve tutti i compagni fanno finta di prendere la neve a manciate e di farla aderire al blocco.

I BIMBI CANTANO

Ecco qua, la testa è fatta

or ci vuole il cappellino

una scopa fra le braccia

una pipa per fumar.

BATTONO LE MANI I BAMBINI PER FARE FESTA AL BEL PUPAZZO E CONTINUANO A CANTARE:

Quanto è bello il nostro ometto,

su, facciamo il girotondo

e cantiamo a lui, dintorno

una bella serenata.

La neve cade a mille fiocchi

sui tetti bianchi e sulle strade,

sugli alberi del viale,

si posa lieve di qua e di là.

MOVIMENTI IMITATIVI INTORNO ALL’UOMO DI NEVE, POI RITORNO:

Sai ometto, ce ne andiamo

tutti quanti a desinare

poi vogliamo ritornare

per giocare un po’ con te.

I BIMBI SI ALLONTANANO, ENTRA UN BAMBINO CHE HA SUL GREMBIULINO L’IMMAGINE DEL SOLE CON LA SUA RAGGIERA D’ORO. GIRA PIANO INTORNO ALL’UOMO DI NEVE:

Guarda un po’ che bell’ometto

con l’allegro cappellino,

con la scopa fa le braccia,

una pipa per fumar.

RISATA DA PARTE DEL SOLE:

ah, ah, ah, ah,

ah, ah, ah!

IL BAMBINO CHE IMITA L’OMETTO DI NEVE SI DONDOLA MOLTO LENTAMENTE DA UNA PARTE E DALL’ALTRA, RIMANE UN PO’ A SGHIMBESCIO E PIAGNUCOLA:

Il tuo raggio mi fa male,

io mi sento già morire

e fra poco me ne andrò.

IL BAMBINO CHE IMITA L’OMETTO SI PIEGA DEL TUTTO, VERSO TERRA, SI TOGLIE IL CAPPELLO, LA SCOPA,LA PIPA, SI ACCUCCIA UN MOMENTO, LASCIA OGNI COSA, SI RITIRA LENTAMENTE FINO A SPARIRE MENTRE IL SOLE CONTINUA IL SUO GIRO.

Poverino il nostro ometto

che per terra se ne va:

ah, ah, ah, ah, ah…

RITORNANO I BAMBINI PIENI DI STUPORE:

Oh, l’ometto non c’è più…

Al suo posto il cappellino,

la sua scopa, la sua pipa.

Poverino, il nostro ometto,

sotto al sole non può star.

I BIMBI SI PIEGANO PER IMITARE LO SCIOGLIERSI DELLA NEVE. RIMANGONO COSI’, MENTRE IL SOLE GIRA INTORNO A TUTTI, COME PER ABBRACCIARLI CON LA SUA CALDA CAREZZA.

GIOCO IMITATIVO

I bimbi si dispongono liberamente e quando l’educatrice dirà: Danzano nell’aria tante farfalline di neve!

I bambini devono volteggiare.

Quando l’educatrice dirà:- Le farfalline si posano a terra!

I bambini si adagiano piano piano a terra.

Quando l’educatrice dirà. – Esse ora riposano fino all’arrivo della Primavera!

I bambini si distendono e chiudono gli occhietti.

DRAMMATIZZAZIONE

UNA GRADITA SORPRESA

PERSONAGGI: – NARRATORE – STEFANIA – GAETANO – LUCIANO- MARTINA – MAMMA – AMICI

NARRATORE- E’ mattina e Gaetano si alza per andare a scuola. Guarda dalla finestra della cucina ed urla dallo stupore. Egli non può credere ai suoi occhi: c’è la neve. Corre a svegliare la sorellina.

GAETANO – Stefania, svegliati!

Stefania – Cosa succede? Perché urli tanto?

GAETANO – C’è una sorpresa!

STEFANIA – Che dici! Di quale sorpresa parli?

GAETANO – Alzati e la scoprirai!

NARRATORE – Stefania si alza e segue il fratellino e quando vede la neve dalla finestra che copre la strada, i tetti delle case, gli alberi, gli orti e i giardini batte le mani e manda gridolini di gioia.

STEFANIA – Che bello! Che spettacolo meraviglioso! E’ tutto bianco!

GAETANO – Oggi non possiamo andare a scuola! Evviva! Evviva!

STEFANIA – A me dispiace restare a casa.

NARRATORE – Suonano alla porta sono i cuginetti di Stefania e Gaetano che abitano al piano di sotto.

STEFANIA (rivolgendosi al fratellino)- Vai ad aprire la porta! Chissà chi è?

GAETANO – Siete voi? Avete visto che sorpresa inattesa stamattina?

LUCIANO – Ieri sera il tempo era sereno come ha fatto a scendere la neve?

STEFANIA – Sicuramente la temperatura durante la notte si è abbassata all’improvviso.

MARTINA – Che bello oggi mariniamo la scuola!

NARRATORE- Si sentono intanto da fuori urli e schiamazzi. I bambini che sono in casa si affacciano dalla finestra e vedono alcuni loro amichetti che giocano con la neve.

GAETANO – Cosa fate lì fuori con questo freddo?

MARTINA – Tornate a casa! Vi buscherete un raffreddore!

AMICI (in coro) – Non dite stupidaggini! Questa bella aria fresca rafforza l’organismo. Scendete anche voi così giochiamo insieme.

NARRATORE – Stefania e tutti gli altri decidono di scendere, però prima chiedono il permesso alla mamma.

STEFANIA – Mamma possiamo scendere nel cortile per giocare con la neve insieme ai nostri amici e cuginetti?

MAMMA – Ma fa freddo, troppo freddo!

GAETANO – Suvvia mamma, restiamo fuori solo un pochino.

MAMMA- Va bene, però indossate cappello, sciarpa, guanti e scarponi.

NARRATORE – I bambini dopo avere indossato un abbigliamento adeguato corrono fuori nel cortile.

AMICI – Respirate a pieni polmoni vi sentirete rinascere!

LUCIANO – Che gioco facciamo con la neve?

STEFANIA – Dividiamoci in due squadre e vediamo quale squadra riesce a fare più palle di neve.

AMICI – Che bella idea! Allora non perdiamo tempo!

NARRATORE – I bambini si divertono un mondo e correndo e giocando non sentono né il freddo né si accorgono dello scorrere del tempo. Ad un tratto sentono le mamme che li invitano a tornare a casa perché è l’ora del desinare e si meravigliano di essere stati per tanto tempo fuori. (Nonna Tina)

ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE

PAESAGGIO INNEVATO

paesaggio nevoso con pupazzo di neve

OCCORRENTE:

1) FOGLIO DI POLISTIROLO DI FORMA RETTANGOLARE

FOGLI DI GIORNALE

SACCHETTI DEL PANE O CARTA DA PACCO SCURA

COTONE IDROFILO

COLLA

RAMETTI SECCHI

CARTONCINO VERDE -MARRONE E ROSSO

SUGHERO

2 PALLINE DI POLISTIROLO DELL’ALBERO DI NATALE

STUZZICADENTI

ESECUZIONE:

Si prende un pezzo rettangolare di polistirolo e con fogli di giornale si costruiscono delle montagne a forma conica. Dopo di che si ricoprono con della carta da pacco marrone o con i sacchetti del pane. Si mettono qua e là sulle montagne dei fiocchetti di cotone idrofilo, invece la base di polistirolo si copre tutta. Si costruiscono delle casette o con del cartone o del sughero e si incollano sotto le montagne o si fissano alla base con stuzzicadenti. Si costruiscono degli abeti con cartoncino marrone e verde e si collocano sulle montagne. Con dei rametti secchi si possono realizzare degli alberelli da disporre sul piano. Completiamo con un pupazzo di neve.

COME SI COSTRUISCE IL PUPAZZO DI NEVE

Si prendono 2 palline di polistirolo di diversa grandezza: 1 grande e 1 piccola. Si uniscono con uno stuzzicadenti e si ricoprono di cotone idrofilo. Sulla pallina piccola che rappresenta la testa del pupazzo si incollano gli elementi del viso (occhi, naso e bocca). Abbelliamo il pupazzo di neve con sciarpa e cappellino.

QUADRETTO CON PUPAZZO DI NEVE

pupazzo quadretto

Ritagliamo da un cartoncino nero un quadrato o un rettangolo e disegniamo nel centro un pupazzo di neve. Invitiamo i bambini ad incollare dello zucchero. Il cappello e la sciarpa la realizzeranno con pezzetti di carta crespa appallottolata. La cornicetta, invece, con palline di cotone idrofilo arrotolato.

PUPAZZO DI NEVE A NIDO D’APE

pupazzo di neve

Disegnare su un cartoncino questo modello doppio e poi ritagliarlo.

schema

Riportare il modello su 18 fogli di carta velina bianca.

Unire i fogli con un punto metallico dove c’è la P. Dobbiamo realizzare un piccolo quaderno, quindi pieghiamo i fogli a metà lungo la linea tratteggiata AB, lasciando il cartoncino all’esterno.

COME PROCEDERE PER OTTENERE IL NIDO D’APE

1) Bisogna sovrapporre al modello su cartoncino i fogli di carta velina

2)Sollevare la pagina di cartoncino e applicare sul primo foglio di carta velina una piccolissima goccia di colla,sul con torno del modello dove ci sono delle crocette e poi riunire il cartoncino a questo primo foglio di carta velina.

3) Sollevare il cartoncino e il primo foglio già incollati e applicare una goccia di colla sul secondo foglio di carta velina, dove ci sono i puntini. Unire infine questo foglio al precedente

4) Procedere in questo modo fino all’ultima pagina.

5) Dopo di che ruotare le 2 parti del cartoncino a 360° e fermarle con una graffetta

6)Completare l’omino di neve con cappello realizzato con cartoncino nero, sciarpa, occhi, naso, bocca e pipa. Per avere un’idea di come realizzare il cappello di Zorro proposto nel progetto Carnevale per Bambini di 5-6 Anni.

FIOCCHETTI DI NEVE

I fiocchetti di neve non hanno la stessa forma, ma forme diverse.

Possiamo realizzare i fiocchetti con vario materiale.

FIOCCHETTI DI NEVE CON LA CARTA VELINA

neve step1 neve step2 neve step3 neve step4 neve

Prendiamo un pezzo di carta velina di forma quadrata e la pieghiamo in 4 parti secondo le diagonali. Otteniamo un triangolo. Facciamo dei tagli ai lati del triangolo, apriamo ed ecco una farfallina di neve! La grandezza la scegliamo noi in base all’uso che vogliamo farne. Se vogliamo appenderle al soffitto ne possiamo fare tante piccole, unirle tra loro ed appenderle con un filo di nailon. Se vogliamo attaccarle al vetro della finestra le facciamo più grandi.

FIOCCHETTI DI NEVE CON POLISTIROLO O SPUGNA

fiocchi neve

Disegniamo su un pezzo di polistirolo o su un pezzo di spugna sottile una farfallina di neve e poi la ritagliamo. Possiamo cospargerla, per renderla brillante con della porporina argentata.

FIOCCHETTI DI NEVE ALL’UNCINETTO

fiocco pendentefiocco di neve unicinetto

FIOCCHETTI CON CARTA TRASPARENTE DI IMBALLAGGIO O DI CARTA

fiocchi

Il procedimento è uguale alle farfalline di neve realizzate con la carta velina, cambia solo il materiale.

PALLE DI NEVE

sospese

OCCORRENTE:

LANA DI COLORE BIANCO

UNCINETTO

COTONE IDROFILO

ESECUZIONE:

Avviamo 5-6 catenelle e le chiudiamo a cerchio. In questo cerchio lavoriamo delle maglie altissime. Bastano due giri per fare una metà palla. Nel secondo giro aumentiamo di qualche maglia il lavoro. Realizzata l’ altra metà uniamole dopo averle riempite di cotone idrofilo. Possiamo creare tante palle di neve di diversa grandezza e con esse abbellire la sezione o la scuola.

QUADRETTO CON PUPAZZO DI NEVE REALIZZATO CON PLASTICA DI IMBALLAGGIO RICICLATA

quadr

Prendiamo un cartoncino azzurro di forma quadrata. Al centro disegniamo un pupazzo di neve. I bambini tagliano dei pezzetti di plastica usata per imballare oggetti e danno loro una forma rotonda. Dopo di che li incollano all’interno del pupazzo. Con cartoncino nero si fanno gli occhi, il naso ed il cappello. La sciarpa con carta crespa del colore che si preferisce. La scopa con cartoncino giallo e marrone. Il quadretto si può abbellire con una cornicetta.

Per ulteriori spunti sull’argomento, si rimanda al “Progetto Mago Inverno per Bambini di 3-4 Anni” ed al “Progetto Mago Inverno per Bambini di 5-6 Anni“.

SCHEDE DI VERIFICA E APPROFONDIMENTO

forma neve indumenti neve percorso neve pupazzo di neve simmetria pupazzo di neve su giù sulla neve

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