Amino

On 15 giugno 2016 by Nonna Tina

Amino è un pesciolino che abita in un mare sporco, con acque nere e torbide. Egli, quasi sempre, non riesce a vedere nulla, nemmeno ad un palmo dal suo naso, per cui gli risulta difficile muoversi e vivere in questo ambiente malsano. Un giorno il pesciolino decide di partire per cercare un angolo di mare bello e vivibile. I genitori non vorrebbero lasciarlo andare perché egli è piccolino ed indifeso e i pericoli a cui andrebbe incontro sarebbero tantissimi. Amino, però, ce la mette tutta e riesce a convincerli ed a strappare il loro consenso.

Hawaii, Maui, Spotted Porcupinefish (Diodon hystrix) swims along the ocean floor.

Hawaii, Maui, Spotted Porcupinefish (Diodon hystrix) swims along the ocean floor.

  • Mamma, papà, state tranquilli! Io so difendermi e sono abbastanza grande per badare a me stesso, quando troverò un bel posto verrò a prendervi.

Amino, dicendo così, saluta i genitori ed una lacrimuccia scende dai suoi occhietti e poi via verso l’avventura.

Nuota per tanti e tanti giorni e dopo molto cercare finalmente un giorno trova un vero angolo di paradiso e qui si ferma.

  • Oh! Che mare stupendo! Le sue acque sono limpide, chiare e cristalline. Ho trovato finalmente il posto che cercavo. Qui la vita sarà sicuramente meravigliosa. Afferma con convinzione Amino.

Il pesciolino scende poi nel fondo marino e si guarda intorno per conoscere quel nuovo mondo. Egli incontra una medusa e la saluta con un bell’inchino: – Buongiorno, signorina! ma quella non risponde al suo saluto, anzi scappa via, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.

 Strada facendo incontra altri pesciolini, ma tutti si comportano in modo strano. Appena lo scorgono da lontano nuotano con vigore e si allontanano velocemente.

  • Che mistero è questo? Si chiede Amino, in che mondo sono capitato?

Egli con il passare del tempo cerca di fare amicizia con gli abitanti di quel mare, dimostrando disponibilità e gentilezza, ma è tutto inutile. Un giorno scoraggiato e triste scende in fondo al mare e piange.

-Hiii, hiii!

Ad un tratto ode una voce:

  • Perché piangi piccolino?

Amino timoroso si guarda intorno, ma non vede nessuno.

  • Guarda dietro di te e mi vedrai, continua la voce.

Il pesciolino si volge indietro e vede che è un’alga. Egli le apre il suo cuore e le confessa che è veramente infelice e deluso perché nessuno lo accetta come amico in questo posto. E… come si può vivere da solo senza amici e persone che ti vogliono bene in un luogo ostile? Sto addirittura pensando che forse sarebbe meglio andare via.

  • Hai ragione piccino, ma devi capire gli abitanti di qui. Tu per loro sei uno straniero e non hanno ancora capito se sei buono o cattivo. Se hai buone intenzioni e si possono fidare di te. Dai loro del tempo e… poi vedrai.

Amino ascoltando quelle parole si rincuora. Nulla è ancora perduto e decide così di rimanere ancora un po’ in quel mare bellissimo per vedere se la situazione cambierà.

Un giorno, proprio quando non ci sperava più, alcune sardine lo salutano e si fermano a chiacchierare con lui. Gli chiedono da dove viene e qual è il suo nome. Il pesciolino risponde che il suo nome è Amino e proviene da un mare lontano che sta morendo a poco a poco a causa dell’inquinamento.

  • Che nome curioso! dicono le sardine, guardandosi e sorridendo.

Il pesciolino risponde di rimando:

  • Anche il vostro nome non è un granché.

Da quel giorno altri pesci e pesciolini cominciano ad avvicinarsi ad Amino. Essi lo invitano a fare tuffi con loro, a giocare e a mangiare insieme. Egli si inserisce finalmente in quel mondo nuovo e si sente parte di esso.

Ora Amino è felice come non mai e non vuole andarsene più da quel luogo perché ha tanti amici e quasi tutti gli abitanti di quel mare stupendo gli vogliono bene e lo stimano. Dopo qualche tempo, succede un avvenimento che gli fa conquistare la stima anche di quei pochi che avevano ancora delle riserve sul suo conto.

Un giorno le sardine ed i gamberetti, intenti a giocare, non si accorgono dell’arrivo di uno squalo che si dirige sparato verso di loro. Amino che è poco distante, capisce al volo che i suoi amici sono in pericolo e allora subito risale in superficie, riempie d’aria il suo sacco, vicino allo stomaco, si rigira sul dorso e si trasforma in una grossa palla ricoperta di aculei, come quelli del riccio. Si immerge immediatamente nell’acqua e proprio in quel momento gli arrivano le urla dei pesciolini:

  • Aiutooo, aiutooo!!! Qualcuno ci salvi!

Egli come un eroe intrepido e senza paura si avvicina allo squalo proprio quando sta per spalancare la bocca e papparsi i pesciolini. Amino si butta tra le fauci del pesce cattivo e quello urla dal dolore non appena i suoi aculei gli pungono la bocca. Lo squalo scappa via come il vento spaventato e dolorante.

Amino viene acclamato da tutti come pesce coraggio perché ha messo in pericolo la sua vita per salvare gli altri. Tutti gli abitanti del mare decidono di dare al pesciolino una bella medaglia in ricordo di quel giorno. Egli diventa il difensore di tutti e con lui vicino nessuno ha più paura nemmeno dei pesci cattivissimi. Dopo questo avvenimento, Amino non viene chiamato più così, ma pesce Palla a motivo della sua straordinaria trasformazione. Egli pensa ai suoi genitori:- Chissà come sarebbero contenti  di rivederlo! Sicuramente sarebbero fieri di lui!

Pesce Palla non può immaginare nemmeno lontanamente che i suoi genitori sono vicinissimi ed aspettano il momento giusto per farsi avanti. Alcuni suoi amici, infatti, li hanno condotti fin lì per fargli una sorpresa e ringraziarlo del gesto coraggioso che ha salvato loro la vita. Quando s’incontra con i suoi genitori la felicità di pesce Palla è veramente completa. Ora non gli manca proprio niente: vive in un mare pulito, ha i genitori vicini, gli amici e, cosa più importante, si sente cittadino di quel mondo.

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