Progetto la Mamma Celeste

On 27 aprile 2016 by Nonna Tina

Maggio, il mese mariano e delle rose è ormai alle porte. Quest’anno ho pensato di accogliere una richiesta che mi è stata rivolta da molte insegnanti di religione, facendo conoscere ai bambini l’altra Mamma che noi abbiamo nel Cielo. Ella al pari di quella terrena ci ama, ci protegge, ci aiuta e ci consola da lassù. Ella è la mamma di tutte le mamme e di tutti noi quindi è giusto festeggiarla come conviene.

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Prima di addentrarci nel vivo della tematica cerchiamo di capire quale conoscenza hanno i bimbi di questa Mamma che abita nel Cielo. A tale fine poniamo loro alcune domande.

 

                                       CHI E’ LA MAMMA CELESTE?

I bimbi sicuramente diranno che è la Mamma di Gesù.

 

                                LA MAMMA CELESTE HA UN NOME?

Alcuni diranno Maria, altri Madonnina. Per fare conoscere questa mamma ai bimbi presentiamo loro la storia della Sua vita, mettendo in rilievo i momenti belli e quelli dolorosi attraverso un racconto.

 

                                                      VITA DI MARIA

Tanti e tanti anni fa vivevano a Nazaret, un piccolo paese della Galilea due sposi un po’ avanti negli anni: Anna e Giacchino. Essi, pur discendendo da stirpe illustre, conducevano una vita modesta priva di lussi e virtuosa. I due sposi desideravano tanto un bambino e pregavano sempre Dio. Un giorno il Signore ascoltò le loro suppliche e mandò loro una bimba. Grande fu la gioia dei due nello stringere al cuore quella creaturina. Essi le diedero il nome di Maria e capirono da subito che quella bambina era speciale perché da grande era stata destinata da Dio a fare grandi cose.

Maria col passare del tempo cresceva in statura, bellezza ed intelligenza. Era bellissima con quei suoi occhi azzurri come il colore del cielo che brillavano più delle stelle. La sua carnagione era delicata ed i suoi capelli sembravano di seta tanto erano lucenti. Ella era garbata nei modi, gentile ed educata. La sua voce era così armoniosa e dolce da incantare tutti. Maria amava moltissimo Dio e la sua parola scritta nel libro sacro: la Bibbia. Passava molto tempo a meditarla e a capirla. I genitori, visto questo suo grande amore per la parola di Dio, l’affidarono al Tempio per essere educata.

Aveva quattordici anni quando i genitori la diedero in sposa a Giuseppe, un povero falegname di Nazaret. Egli era un giovane onesto e laborioso. Dopo il matrimonio i due sposi non andarono a vivere subito insieme, ma rispettarono la Legge ebraica che stabiliva che la sposa doveva vivere nella casa dello sposo dopo un anno dal giorno del matrimonio. Maria così rimase nella casa paterna e trascorreva molto tempo a leggere ed a meditare la Bibbia. Un giorno mentre leggeva, seduta nel cortile della casa dei genitori vide in lontananza una luce che man mano si avvicinava a lei e diventava luminosissima. Maria notò in quella luce un angelo che appena la vide la salutò e le disse che Dio l’amava e l’aveva scelta per le sue virtù e la sua umiltà a diventare la madre di suo Figlio. La fanciulla in un primo momento si spaventò nel vedere quella creatura celeste e non comprese le sue parole. Solo quando riuscì a recuperare un po’ di calma e chiese ulteriori chiarimenti all’angelo capì il significato di quelle parole e allora gli disse che lei era disposta a fare la volontà di Dio qualunque fosse perché era la sua ancella.

Non appena il messaggero di Dio scomparve alla sua vista, Maria sentì in lei la presenza di Gesù.

Pazza di gioia raggiunse la cugina Elisabetta che abitava in un altro paese per condividere con lei quella bella notizia.

Arrivata a casa della cugina trovò un’altra bella novità. Elisabetta, anche se anziana, aspettava un bambino come lei. Le due future mamme si abbracciarono e sentirono in quel preciso momento muovere nei loro grembi i piccolini.

Intanto nella notte un angelo andò in sogno a Giuseppe e gli disse di accogliere nella sua casa Maria ed il bimbo che ella portava nel grembo perché era il Figlio di Dio, il Messia che tutti aspettavano da tanto tempo.

Il giovane fece come l’angelo gli aveva suggerito. Gesù a poco a poco cresceva e si formava nel grembo della mamma e, a volte, come fanno tutti i bimbi, per farsi sentire dava dei colpetti alla pancia di Maria. Un giorno i due giovani sposi andarono a Betlemme perché Augusto, l’imperatore romano voleva censire tutti gli abitanti dei suoi territori. Appena arrivati, Maria si sentì male e non trovando posto in nessun albergo della città, si ripararano in una grotta buia e fredda. Nella notte nacque Gesù, un bimbo bellissimo con occhi azzurri come quelli della mamma e con capelli ricciolini biondi. Gli angeli scesero dal cielo per cantargli la ninna nanna e per annunciare agli uomini la sua nascita. I primi ad accorrere alla grotta per omaggiare il nascituro furono i pastori che gli portarono umili doni. Dopo qualche tempo giunsero dall’Oriente anche degli uomini importanti: i Re Magi che offrirono a Gesù doni degni dei re.

Maria e Giuseppe scapparono poi in Egitto per salvare dalla furia del re Erode il loro bambino. Questi era convinto che Gesù voleva usurpargli il trono. Quando un angelo li avvisò che Erode era morto la Sacra Famiglia ritornò a Nazaret dove condusse una vita serena e laboriosa. Maria amava tanto il suo bimbo e lo copriva di attenzioni e lo educava. Giuseppe, quando il bimbo diventò grandicello, gli insegnò il suo mestiere. Gesù divenne così un ragazzo buono, gentile, ubbidiente ed intelligentissimo. Un giorno Egli combinò una marachella e fece disperare e preoccupare la mamma.  Era Pasqua e la Sacra Famiglia insieme ad amici e parenti andarono a festeggiarla a Gerusalemme.  Al momento di ritornare a Nazaret Gesù senza avvisare i genitori rimase in quella città. Dopo avere fatto un tratto di strada Maria e Giuseppe si accorsero che il loro figlio non c’era. Lo cercarono tra gli amici, i parenti ed i conoscenti, ma non lo trovarono. Disperati essi tornarono indietro. Dopo tre giorni di ricerche, di disperazione e di angoscia lo trovarono nel Tempio di Gerusalemme che parlava con i dottori. Maria, come tutte le mamme lo rimproverò e Gli fece capire che non si era comportato bene.

Maria, a volte, era pensosa ed un velo di malinconia l’avvolgeva. Ella pensava a quelle parole profetiche che il vecchio Simeone le aveva detto nel Tempio quando vi portò Gesù per presentarlo al Signore. Egli le aveva rivelato che quel bambino doveva molto soffrire per salvare tutta l’umanità e anche lei avrebbe provato un dolore immenso. Venne il tempo che Gesù diventò un uomo e lasciò la casa paterna per andare a predicare e fare conoscere la parola di Dio agli uomini. Molti accolsero i suoi insegnamenti, altri lo seguirono e divennero suoi amici inseparabili. Per Maria questo distacco fu dolorosissimo, ma non ostacolò il figlio, lo lasciò libero di andare. Ella rimase nel silenzio e nell’ombra finché le giunse la notizia del suo arresto. Uomini cattivi lo volevano uccidere perché si proclamava figlio di Dio, perché predicava l’amore e l’uguaglianza tra gli uomini. Maria accorse accanto al Figlio per consolarlo e sostenerlo in questo momento difficile e doloroso. Ella soffrì tanto nel vedere il Figlio ridotto tutta una piaga, nel vederlo umiliato e deriso dagli uomini, nel vederlo su una croce. Il suo cuore di mamma si pietrificò dal dolore ed ella non riuscì a versare nemmeno una lacrima. Il Figlio prima di esalare l’ultimo respiro affidò Maria sua madre all’amico Giovanni affinché non rimanesse sola sulla terra dato che lo sposo Giuseppe era già volato in cielo. Gesù volle in quel momento fare a noi uomini un dono unico e meraviglioso: la sua Mamma. Maria poi uscì dallo sconforto e gioì quando apprese la notizia che il figlio era risorto. Ella unì ed accolse gli amici di Gesù che dopo la sua ascesa al Cielo non sapevano più cosa fare non avendo nessuna guida. Insieme a loro, Maria continuò la missione di Gesù, contribuendo a formare la Chiesa. Maria, sentendo fortemente la mancanza del figlio, decise di lasciare la terra e di andare nel luogo dov’era Gesù. Un giorno si coricò nel suo letto e si addormentò. Gli angeli scesero dal Cielo e la portarono con tutto il corpo in Paradiso. Non appena i Santi e le anime beate la videro le fecero una grande festa. Dio la incoronò Regina degli Angeli e dei Santi e da quel giorno ella veglia da lassù su tutti noi e come una mamma si preoccupa per noi, si dispiace se noi ci comportiamo male e gioisce se ci comportiamo bene. E’ sempre disponibile ad ascoltarci, ad aiutarci, a consolarci ed a consigliarci. Per questo gli uomini presero l’abitudine di ricorrere a Lei nei momenti del bisogno e con il passare del tempo nacque nel popolo la devozione verso Maria. Ovunque vengono edificate chiese in suo onore e le viene dedicato un mese. Il mese di maggio, che viene definito mese mariano.

 

                                                            APPARIZIONI DI MARIA

Maria, molte volte, nel corso dei secoli è scesa dal Cielo ed è venuta sulla terra per dare agli uomini dei messaggi e per dire loro di pregare tanto per scongiurare sciagure e guerre. Ella è apparsa in diversi luoghi del mondo e sempre a persone umili ed a bambini. E’ stata proprio Lei ad insegnare agli uomini a pregare, recitando il Santo Rosario.

 

                                        ALCUNE DELLE TANTE APPARIZIONI DELLA VERGINE

Maria è apparsa in Messico a Guadalupe nel 1531. Nel 1858 a Lourdes in Francia. A Fatima in Portogallo nel 1917, a Siracusa nel 1953 e nel 1981 a Medjugorje. Qui Maria continua ad apparire ancora oggi.

In questi luoghi la Madonna ha compiuto e compie miracoli straordinari. Ella opera non solo guarigioni del corpo, ma anche guarigioni spirituali.

 

ECCO UN MIRACOLO CHE LA MAMMA CELESTE HA COMPIUTO TANTI ANNI FA A LOURDES

 

                                                             UN MIRACOLO A LOURDES

Più di cento anni fa, in una povera casa, viveva il piccolo Giustino con la sua mamma. Giustino aveva due anni, ma dimostrava soltanto pochi mesi, tanto era gracile e malaticcio; spesso veniva assalito da violenti convulsioni, si faceva tutto viola in viso, il cuoricino batteva a fatica, e pareva un morticino. La mamma era disperata e non sapeva più cosa fare, visto che le cure dei medici si erano dimostrate inefficaci. Un giorno, poi, sembrava che per il piccolo Giustino fosse proprio finita; le vicine di casa erano accorse intorno alla madre piangente e assistevano impotenti allo spettacolo di quel corpo così minuto scosso da violenti sussulti… Qualche donna diceva che sarebbe stato meglio se la Madonna si fosse presa con sé quell’angioletto, invece di tenerlo lì a soffrire.

Quand’ecco, all’improvviso, la mamma di Giustino prende il suo frugoletto, lo avvolge in uno scialle, ed esce di casa.

  • Fermati! Dove corri? – le gridarono le donne; ma lei, via come il vento. Che cosa aveva pensato? Dove correva così in fretta? Dove portava Giustino?

Dovete sapere che in quei giorni, a Lourdes, si parlava molto di un’acqua miracolosa sgorgata dalla roccia su cui a Bernadetta era apparsa la Madonna. Proprio lì, la mamma di Giustino si fermò con il suo fagottino ormai più morto che vivo. Trasse fuori dallo scialle il bimbo e lo immerse nell’acqua gelida. Intanto sopraggiunsero le amiche, che, vedendo quella scena, dissero alla madre che era pazza e che voleva far morire il piccino. – No! – rispose- Giustino deve vivere e vivrà!- e in quel momento Giustino aprì gli occhi e mandò un grido. Le vicine pensarono che si fosse calmata la crisi, ma che di lì a poco sarebbe ripresa. Ritornarono tutti a casa, e Giustino stava meglio. Dormì tutta la notte, e la mattina seguente si rizzò a sedere sul letto e, cosa che non aveva mai fatto, sorrise allegramente alla sua mamma.

Ecco come la fonte di Lourdes, appena sgorgata, per volere della Madonna, cominciò subito a far parlare di sé; e da quel giorno i miracoli si sono moltiplicati, cosicché ogni anno migliaia di malati si recano a Lourdes per essere immersi nell’acqua miracolosa.     (F. Ferraresi)                                                                 

                                         

NOMI DI MARIA

La Madonna viene chiamata con diversi nomi.

 Stella del mare

Madonna delle Grazie

Madonna del Rosario

Maria della Conciliazione

Maria Ausiliatrice

Maria Addolorata

Vergine Immacolata

Madonna del Carmelo

Madonna delle lacrime

Regina della pace

Maria Assunta

Maria Consolata

Madonna di Loreto

                                                                       CURIOSITA’

Secondo alcuni il colore azzurro della bandiera europea con le 12 stelle di Maria, deriva dal culto mariano.

I principi ed i re piemontesi erano molto devoti alla Madonna, perciò decisero di dare alla loro monarchia come colore ufficiale l’azzurro del suo manto. Non solo, ma vollero le maglie della Nazionale Italiana dello stesso colore.

 

                                                               FIGURA DI MARIA NEL NUOVO TESTAMENTO E NEL VANGELO

Maria nel Nuovo Testamento ha spazi e ruoli limitati. Ella, infatti, appare sempre accanto al suo sposo Giuseppe. Mancano interventi propri.

Nel Vangelo Maria appare in 2 episodi importanti: Nozze di Cana e sotto la croce del Figlio.

 

                                          MARIA NELLE ALTRE RELIGIONI

                                                        ISLAMISMO

Nel Corano Maria viene citata più volte con rispetto e viene considerata la madre di Gesù. Gesù viene visto, però, come un profeta e non come Figlio di Dio. Non si riconoscono a Maria qualità soprannaturali e neppure il ruolo di mediatrice tra Dio e l’uomo.

                                                    PROTESTANTESIMO

Martin Lutero, fondatore del protestantesimo mantiene le maggiori festività in onore di Maria (Annunciazione, Visitazione, Purificazione). Viene tralasciata l’Assunzione in Cielo di Maria in anima e corpo.

                                                        TESTIMONI DI GEOVA

Essi ritengono che la Madonna abbia concepito Gesù verginalmente, ma dopo ebbe altri figli da Giuseppe.

 

                                                        ANGLICANESIMO

La Chiesa Anglicana riconosce la figura della Madonna, ma rifiuta i dogmi dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione.

                                

IN QUALE LUOGO MARIA MORI’

 La tradizione indica 2 luoghi di Gerusalemme dove Maria sarebbe morta:

1) la chiesa della Dormizione, sul monte Sion, dove Maria si sarebbe “Addormentata”

2) la chiesa della Tomba di Maria, nella valle del Cedron, dove gli apostoli avrebbero deposto il suo corpo, per poi ritrovare la tomba vuota.

Secondo un’altra tradizione Maria sarebbe morta ad Efeso dove aveva seguito Giovanni, l’apostolo che Gesù amava e al quale aveva affidato la Madre quando era sulla Croce.                   

 

                                                                  DRAMMATIZZAZIONE

Possiamo scegliere un momento, un episodio della vita di Maria e drammatizzarlo.

Io ho scelto l’episodio dell’Annunciazione perché da qui inizia la nostra salvezza e quella dell’intera umanità.

PERSONAGGI: NARRATORE- MARIA- ANNA- GIACCHINO-  ANGELO GABRIELE- ELISABETTA

NARRATORE- Maria è seduta nel cortile della casa paterna. Ha in mano il libro sacro. Lo legge con attenzione e cerca di capire il significato delle parole di Dio.

MARIA- Com’è bella la parola del Signore e quant’è profonda. Essa ti fa crescere e ti forma. Non solo, ma ti infonde pace e serenità.

ANNA- Maria dove sei?

MARIA- Madre sono qui?

ANNA- Qui, dove?

MARIA- Sono nel cortile e sto leggendo la Bibbia.

ANNA- Figlia mia, oltre a leggere la parola di Dio dovresti preparare il corredo che dovrai portare in breve alla casa di Giuseppe, tuo sposo.

GIACCHINO- Anna non l’affliggerla! Ci vuole ancora molto tempo per trasferirsi a casa del suo sposo. Lasciala vivere spensieratamente prima che affronti le difficoltà della vita coniugale.

NARRATORE- La madre entra in casa borbottando, seguita dal marito mentre Maria continua la sua lettura concentrandosi al massimo. Ella è talmente presa da ciò che sta leggendo che in un primo momento non si accorge di una luce immensa e sfolgorante che si avvicina a lei.

MARIA- (alzando gli occhi dal libro) Oh! Che cos’è questa luce che mi abbaglia? Viene verso di me!

NARRATORE- Maria vede in quel chiarore un angelo che le parla.

ANGELO- Ave Maria, piena di grazia. Il Signore ti ha scelta come madre di suo Figlio. Tu partorirai un figlio e lo chiamerai Gesù.

NARRATORE- Maria si spaventa nel vedere quella creatura celeste, inviata da Dio e rimane confusa perché non capisce in un primo momento le sue parole. L’angelo la rassicura.

MARIA- Come posso avere un bambino se ancora non sono andata a vivere con Giuseppe?

ANGELO- Stai tranquilla Maria tutto ciò avverrà per opera dello Spirito Santo.

MARIA- Io sono l’ancella del Signore e farò tutto quello che Egli mi chiede. Mi fido di Lui e delle Sue parole.

NARRATORE – L’angelo la saluta e scompare alla sua vista.

MARIA- Sono felice perché presto avrò un bambino. Questo è un vero miracolo. Lo sento già in me. Devo andare da Elisabetta, mia cugina per raccontarle quello che mi è successo oggi. E’ una cosa incredibile e straordinaria! Non posso tenerla solo per me.

NARRATORE- Maria intraprende un lungo viaggio per raggiungere la casa della cugina che abita in un altro luogo e quando s’incontrano si abbracciano calorosamente.

ELISABETTA- Maria qual buon vento ti porta?

MARIA- Cara cugina, sono venuta per gioire con te. Mi è successa una cosa meravigliosa: è venuto un angelo dal Cielo per dirmi che avrò un bambino, un bambino speciale perché è il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo.

ELISABETTA- Sono contenta per te. Tu per questo sarai la benedetta tra tutte le donne.

MARIA- Oh! Cosa vedono i miei occhi! Com’è possibile che tu aspetti un bimbo come me anche se non sei più giovane?

ELISABETTA- E’ opera del buon Dio.

NARRATORE- Maria ed Elisabetta si abbracciano e in quel momento sentono muoversi i loro piccini nei loro grembi. Maria, giovane fanciulla di Nazaret rimane ad assistere la cugina fino alla nascita di Giovanni Battista.

 

Ecco una leggenda del Molise:

 

 LE LACRIME DELLA MADONNA

Di ritorno dalla questua, frate Luca camminava per raggiungere il suo Conventino, una misera casetta diroccata. Qui lo aspettavano due suoi compagni frati, uno infermo ed uno molto vecchio. La borsa era piena di provviste e frate Luca, contento di recar sollievo ai due confratelli, accelerò il passo internandosi in un bosco di querce.

Nel gran silenzio del bosco, d’improvviso, frate Luca udì alcune voci lamentose. Si guardò attorno e vide tre bambini che procedevano lentamente tenendosi per mano.

  • Chi siete? – chiese il frate.

Il maggiore dei tre piccini cominciò allora, piangendo, a raccontare una triste storia. Spiegò che erano orfani e che, fino al giorno prima, avevano vissuto con uno zio brutale che li maltrattava di continuo, nutrendoli con poco pane. Così erano fuggiti ed ora, stanchi ed affamati, non sapevano dove andare.

Frate Luca non esitò ad aprire la sua borsa e a porgere a quei miseri un po’ di cibo. Ripresero poi il cammino assieme. Frate Luca era felice.

Avanzavano così lungo il sentiero nel bosco, ciascuno con l’animo pieno di pace, quando, d’un tratto, si parò dinanzi ai loro occhi una visione meravigliosa: era una donna ammantata di bianco, tutta luce e grazia, col volto soffuso di soave tenerezza. Stupiti ma tranquilli, il fraticello e i bimbi la contemplavano. E la donna chiese:

  • Dove andate?

Frate Luca narrò allora la pietosa storia dei tre orfanelli, e parlò con tanta commozione che i radiosi occhi della donna si riempirono di lacrime. Le lacrime, grandi e lucenti, cadevano al suolo, ma … miracolo! non scomparivano nella terra, bensì si ammucchiavano l’una sopra l’altra come gemme preziose. La donna pianse a lungo e alla fine, quando s’allontanò mormorando parole di pace, lasciò ai piedi dei quattro miseri quelle lacrime fulgenti che diffondevano uno splendido luccichio.

Frate Luca, superato il primo sbalordimento, si curvò su quel tesoro e si avvide che erano davvero perle. Cadde in ginocchio davanti ad esse: erano un dono della Madonna! Era stata la Vergine Maria ad offrirgli tanta ricchezza per allevare quei piccoli orfanelli!

Così pensava frate Luca, ma l’offerta divina era ben maggiore di quanto egli immaginasse. Difatti, con quelle perle, potè sorgere presto, al posto del Conventino, una grande Casa in cui innumerevoli bambini privati di ogni gioia, trovarono il conforto dell’amore e della bontà.              

 

POESIE

MADONNINA

Madonnina bella e santa,

io lo so

ti son cari i bimbi buoni.

Tu lassù, fra luci e suoni,

sei beata.

Tu sorridimi, o Divina!

sarò sempre una bambina

buona tanto:

più capricci, più… mai più…

E tu, Madre, da lassù,

là dal cielo,

mi sorridi e benedici.  (M. Zanetti)

 

MADONNINA

T’ho portato un fiorellino

che trovai lungo il cammino:

lo raccolsi sol per Te.

E’ un fioretto appena aperto,

che ti piaccia, sono certo,

così umile com’è.

E ti prego, Madonnina,

per il babbo e la mammina,

per chi vive intorno a me.

La mia casa benedici,

la mia scuola, i miei amici,

e chi affida il cuore a Te.   (R. Pezzani)

 

MAGGIO E LA MADONNINA

Questo bel mese è tuo,

o Madonnina Santa,

e il nostro cuor ti canta

preghiere, lodi, amore.

Tu benedici tutti,

o Madre del Signore.  (T. Romei Correggi)

 

AVE MARIA

Nella chiesa antica di paese

c’è la Madonna col Bambino:

l’alba col mattino.

<< Ave Maria…>>

canta il coro dei fanciulli

nell’ora pia della sera,

e la preghiera pare un volo

di rondini celesti.

<< Ave Maria…>>

bisbigliano le fragili vecchiette

curve sotto il velo,

mistico cielo della loro fede.

<< Ave Maria…>>

dolce orazione

fresca visione

di poesia.   (G. Colli)

 

A MARIA

O Madonnina dai grandi occhi buoni,

che stringi al cuore il tuo bambino biondo;

Madonnina che ascolti e che consoli

tutti quelli che soffrono nel mondo,

stringi anche noi nel tuo dolce mantello,

o Madonnina, noi che t’imploriamo!

perché, se ti vuol bene il Bambinello,

anche noi, bimbi, come Lui ti amiamo!  (Zietta Liù)

 

MAGGIO

Andiamo a coglier le rose

per portarle alla Vergine pia;

andiamo a cogliere i fiori

per portarli alla dolce Maria.

Son colmi i prati e i giardini,

son vivi di tanti colori,

facciamone mazzi e ghirlande

e mettiamoci i piccoli cuori.

Dal cielo la Madre divina

ridente a noi guarderà,

e le grazie più belle e più vive

a noi da lassù porterà. (E. Cardini)

 

AVE MARIA

Ave Maria,

immacolata e pura,

dal Padre prediletta

sopra ogni creatura,

ad essere la Madre

del Figlio suo Gesù.

Ave  Maria,

più candida del giglio,

di tutti sii la mamma,

ognuno ti sia figlio.    (A. Caramellino)

 

                  MARIA, REGINA DEL MONDO

Maria, Madre di Dio,

io sono un bambino.

Un bambino solamente…

Come faccio a spiegarti

ciò che ho in mente,

ciò che sento nel cuore?

Non ho parole…

Io so soltanto

mettermi sotto il tuo

manto azzurro

e chiamarti << Mamma>>

con la mia voce di fanciullo. (M. A. Scavuzzo)

 

                                           MADONNINA

Madonnina tutta bianca,

che sorridi sull’altare,

a Te sale dolcemente,

la mia piccola preghiera.

A Te accanto questa sera

voglio mettere un bel fiore,

un bel fiore alto e gentile

che accompagni il tuo candore.   

 

 CANTI IN ONORE DELLA Vergine MARIA

Vi consiglio due bellissimi canti : “LA VOCE DI MARIA” e  “A MARIA”

 

 

LA VOCE DI MARIA

La voce di Maria

dentro l’anima mia

come balsamo scende

sulle ferite e se le porta via.

 

La voce di Maria

dolce melodia,

che ti porta il cuore sempre di più

nel cuore di Gesù.

 

 

Le mani di Maria

Sopra l’anima mia,

santa benedizione la sua protezione

per la vita mia.

 

La voce di Maria,

le mani di Maria

il suo sorriso dolce

che ti fa cantare

sei la mamma mia.

 

Gli occhi di Maria,

dentro l’anima mia

scavano dritto al cuore sciogliendo il gelo

e se lo porta via.

 

L’amore di Maria,

dolce poesia

che sussurra al cuore sempre di più

il nome di Gesù.

 

Lo sguardo di Maria,

dentro l’anima mia

la sua tenerezza splendida bellezza

immensità e armonia.

 

 

La voce di Maria,

lo sguardo di Maria

il suo sorriso dolce che mi fa cantare

sei la mamma mia.

 

A MARIA

 

 

Spartito tratto dal sito www.cantoeprego.it

O del Cie

lo grande regina

Tutti corrono a’ tuoi piè;

e alla grazia tua divina

dan tributo di lor fè.

 

O Maria, o Madre pia,

o Regina tu del ciel,

stendi il manto tutto santo

sul tuo popolo fedel.

 

 

                                                       MESE DI MAGGIO- MESE MARIANO

Il mese di maggio è definito mariano perché è dedicato alla Santa Vergine. Non c’è chiesa dove non ci sia un altare dedicato a Maria, pieno di rose e fiori profumati e dove la sera non si reciti il Santo Rosario in suo onore.

Sarebbe bello allestire, come si faceva un tempo, un altarino in ogni casa e recitare il Santo Rosario o almeno una semplice Ave Maria. In altri tempi esso si realizzava anche a scuola con la partecipazione attiva dei bambini, ma oggi si è perduta questa bella tradizione per non urtare la sensibilità delle altre confessioni. Si facevano pure i fioretti che si offrivano alla Santa Vergine.

Possiamo introdurli anche oggi presentandoli come comportamenti positivi da assumere per fare contenta la Mamma Celeste. Per esempio oggi ci comportiamo con gentilezza verso i compagni e le altre persone. La gentilezza possiamo rappresentarla con una margherita e così ogni giorno ad un fiore facciamo corrispondere un comportamento positivo.

 

                                                        COME SI COSTRUISCE UN ALTARINO

A chi può interessare ecco alcune indicazioni per allestire un altarino in onore della Vergine Maria.

Basta avere un piccolo tavolinetto e una scatola delle scarpe. Si copre con una tovaglietta il tavolinetto e vi si colloca sopra la scatola delle scarpe. Essa si ricopre con un centrino e al centro si pone una statuetta della Madonna. In mancanza di questa si può utilizzare una semplice immaginetta della Vergine. Ai lati della statuina si possono mettere dei vasetti con fiori freschi che avremo cura di cambiarli quando si rovinano.

 

                                                    ATTIVITA’ COSTRUTTIVE

STATUETTA DELLA MADONNA

In commercio ci sono tante formine per ottenere delle statuette di Maria. Si prepara un composto fatto con acqua e scagliola (non deve essere né troppo liquido né troppo denso) e si versa in queste formine. Si lascia asciugare per alcuni giorni e poi si tolgono le statuette dalle formine. I bambini le colorano.

 

                                                      ATTIVITA’ PITTORICHE E GRAFICHE

I bambini rappresentano graficamente la Madonnina oppure realizzano un bel ritratto dopo avere osservato un dipinto o un’immagine della Vergine in una chiesa.

 

QUADRETTO CON LA MADONNA  

quadretto madonna

Si taglia un cartoncino della forma che si desidera (rotonda, rettangolare, quadrata, etc…) e si disegna la sagoma della Madonna con il Bambinello. Si ricercano e poi s’ incollando tanti pezzetti di carta colorati da riviste così si realizza un mosaico. In alternativa al posto delle carte colorate possiamo utilizzare pezzetti di vetri colorati.

Infine per abbellire il quadretto si può fare una bella cornicetta.

                                                                         

ROSE BIANCHE PER MARIA

rose

Con della plastica da imballaggio i bambini possono creare delle rose bianche da offrire alla Mamma Celeste.

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