Progetto Mi Conosco (Rivolto ai Bambini di 3-4 Anni)
Quest’anno volevo iniziare il percorso educativo con il progetto “Mi conosco”, essendo impensabile per il bambino avvicinarsi al mondo circostante, agli altri, senza conoscere se stesso.Ho modificato poi il mio programma perché ho voluto aprire questo nuovo anno scolastico con il progetto “la festa dei nonni” per ringraziare queste meravigliose creature che ci riempiono la vita d’amore e di premure.
Iniziamo la trattazione con il racconto “La mia storia” che avvicina i bambini alle fasi più importanti della loro nascita e della loro crescita.
I bambini sicuramente in passato, prima di entrare nella scuola dell’infanzia, avranno chiesto ai loro genitori come sono nati. Data la loro tenera età molti genitori avranno preferito dare ai bimbi delle risposte un po’ fantasiose, non sapendo come affrontare in modo adeguato l’argomento. Esempi di classiche spiegazioni offerte dai genitori:
1) Ti ha portato la cicogna, un uccello con un becco lungo e robusto;
2) Sei nato sotto un cavolo;
3) Ti abbiamo preso al supermercato.
A scuola dobbiamo dare risposte veritiere e adeguate all’età dei piccoli.
Io sono convinta che con i bambini si possa parlare di tutto, utilizzando i modi giusti e i termini adeguati alla loro età. Semplicità e verità sono i due elementi da tenere sempre presenti.
Possiamo presentare la nascita come un avvenimento meraviglioso che coinvolge una coppia di sposi che desidera allargare la propria famiglia. Il bambino che arriverà sarà il frutto dell’amore degli sposi ed il coronamento dei loro desideri.
Possiamo dire al bimbo che lui assomiglia ad una pianticella che nasce da un semino e quando germoglia esce alla luce in tutto il suo splendore. Tutti l’attendono con trepidazione e quando arriva è circondato da tanto amore.
Questo progetto avrà come filo conduttore il racconto“La mia storia”.
Dopo avere ascoltato il racconto invitiamo i bimbi ad effettuare delle riflessioni. Lasciamo che ogni bimbo racconti a suo modo la sua storia ricorrendo ai ricordi o alla narrazione fattagli dai genitori o altre figure parentali ( nonni, zii, fratelli o sorelle più grandi ).
Possiamo invitare a scuola i genitori a raccontare i momenti più significativi ed emozionanti della nascita e della crescita dei loro piccoli. Magari possiamo fare cantare loro le ninna nanne delle quali si servivano per fare calmare o addormentare i loro pargoli.
Facciamo portare ai bimbi oggetti ed indumenti che hanno indossato ed utilizzato quando erano neonati e foto della loro nascita e dei mesi e degli anni successivi alla nascita.
Dopo aver spiegato ai bambini come è avvenuta la loro nascita, possiamo aiutarli a conoscere la loro struttura corporea.
La prima cosa da fare è fornire ai bimbi una visione globale del corpo e solo successivamente una visione analitica delle singole parti.
COSA FARE PER FORNIRE AI PICCOLI UNA VISIONE GLOBALE DEL PROPRIO CORPO?
Prendiamo un foglio da pacchi, collochiamolo sul pavimento della sezione o della palestra ed invitiamo un bimbo a stendervisi.
Con un pennarello tracciamo i contorni del suo corpo. Otteniamo così la sua sagoma. Si può sostituire al bambino un bambolotto.
PASSIAMO A CONOSCERE POI LE SINGOLE PARTI DEL CORPO
Dopo aver fornito ai bimbi una visione globale del proprio corpo cerchiamo di far conoscere loro le parti che lo compongono.
INIZIAMO CON LA TESTA.
Chiediamo ai bimbi che forma ha, secondo loro, la testa. ( rotonda )
Cosa c’è sulla loro testa? (i capelli )
Davanti troviamo il… (viso).
Dietro troviamo la… (nuca)
Ai lati della testa troviamo le… (orecchie)
CONOSCIAMO IL VISO
Quali elementi ci sono sul viso?
Gli occhi, il naso e la bocca.
CERCHIAMO DI CAPIRE INSIEME AI BIMBI A COSA SERVONO GLI OCCHI, IL NASO, LA BOCCA E LE ORECCHIE.
GLI OCCHI
A COSA SERVONO GLI OCCHI?
Servono per vedere gli oggetti, le persone, le piante, gli animali, per piangere e quando li chiudiamo per dormire.
IL NASO
Il naso serve per sentire gli odori, I profumi e le puzzettine.
LA BOCCA
La bocca serve per mangiare, ridere, parlare, cantare, baciare, etc…
LE ORECCHIE
Le orecchie servono per sentire suoni e rumori, sentire la musica, la voce della mamma e di tutte le persone, etc…
PASSIAMO POI A CONOSCERE GLI ARTI SUPERIORI ED INFERIORI.
ARTI SUPERIORI
Gli arti superiori sono costituiti dalle braccia e dalle mani.
A cosa servono le mani?
In modo pratico vediamo insieme ai bimbi quali azioni compiamo con le mani. Possiamo servirci anche di giochi e storie. (accarezzano, prendono gli oggetti, scrivono,lavano,disegnano,abbottonano,stirano,etc)…
ARTI INFERIORI
Gli arti inferiori sono costituiti dalle gambe e dai piedi.
Con i piedi camminiamo, saltiamo, corriamo, sciamo, pattiniamo, pedaliamo, etc…
GIOCHI
LE MANINE
I bimbi si dispongono liberamente e cantano: – Or vi presento le mie manine (tutti I bimbi portano le mani in avanti ) una battuta vogliono fare (Tutti battono le mani ). Di qua e di là, ( battono le mani a destra e a sinistra) su e giù ( battono le mani in alto e in basso ).
Le mie manine non ci sono più (Le mani si fanno sparire mettendole dietro la schiena ).
Ora ritornano le mie manine ed una battuta voglion fare (Le mani si riportano in avanti e si battono ).
LA COCCINELLA
Si disegna su un cartoncino una coccinella e la si attacca con nastro adesivo dietro la schiena di un bimbo, senza che lui se ne accorga. Gli chiediamo poi se la coccinella si trova sulle sue mani. Il bimbo si guarderà le mani e dirà di no.
Nominiamo altre parti del corpo ed il bambino dopo averle osservate dirà sempre che non c’è la coccinella. Infine gli chiediamo se la coccinella si trova dietro la schiena. Il piccolo si renderà conto che è impossibile guardare la sua schiena. Come fare?
Il piccolo capirà che ha bisogno dell’aiuto di un compagno o di uno specchio per potere guardare quella parte del suo corpo.
Con tale gioco il bambino apprende il nome e le parti del suo corpo, ma capisce pure che ci sono parti del corpo che può vedere ed altre che non può osservare.
LE MANINE
I bimbi si dispongono liberamente e dicono:
-Queste son le mie manine ( i bimbi muovono e fanno vedere le mani )
sono sparite e non ci sono più ( i bimbi fanno sparire le manine portandole dietro la schiena )
-Questo è il nido dell’uccello ( i bimbi uniscono le mani formando un nido )
è sparito pure quello ( le mani vengono riportate dietro la schiena).
Questo è il morbido guanciale ( i bimbi uniscono le mani e le mettono sotto la testa piegata)
buonanotte fate piano. ( i bimbi chiudono gli occhi, fingendo di dormire ).
Non è vero, non è vero (i bimbi alzano il dito indice e lo muovono a destra ed a sinistra)
questo è un modo di giocare. Ecco qui le nostre manine. ( i bimbi aprono le mani portandole in avanti e le battono ).
GIROTONDO
I bimbi si danno la mano e fanno un girotondo. Dopo di che cantano così mentre girano:
GIRO-GIROTONDO
QUESTO CERCHIO è COME IL MONDO.
OR MI FACCIO UN SALTO ( i bimbi staccandosi effettuano un salto )
OR NE FACCIO UNO PIU’ ALTO ( I BIMBI EFFETTUANO UN ALTRO SALTO )
ORA MUOVO LE MANINE COME FOSSERO FARFALLINE,
COME PALE DI MULINO.
GIRA LESTO IL MIO BRACCINO.
ORA MUOVO LA TESTINA COME FA LA BAMBOLINA.
IMITAMI
I bimbi devono imitare le posizioni che assume un loro compagno.
CORREGGI
I bimbi si siedono a terra e l’educatrice, toccando la testa di un bambino dirà:- Questo è il mio piede. Il bambino toccato dovrà correggere l’errore dell’educatrice. Dovrà dire:- No, questa è la testa. Il gioco continua nominando altre parti del corpo e toccando altri bimbi.
Chi non individua l’errore fatto dall’educatrice viene eliminato dal gioco.
Con tale gioco si verifica se il bambino ha acquisito una buona strutturazione dello schema corporeo.
POESIE – FILASTROCCHE – INDOVINELLI
CHI SONO IO
Sono un bambino tanto amato
e dal cielo sono arrivato.
Quando strillo tutti corrono alla mia culla
anche se in realtà non ho nulla.
Piango quando ho fame,
quando ho male al pancino
o quando faccio i bisognini nel pannolino.
Sono l’amore della mammina,
il tesoro del paparino,
però per tutti sono il principino. (Nonna Tina)
LA FOCACCIA
Il pollice vuol fare una focaccia.
l’indice pronto la farina setaccia.
il medio fa la pasta e la lavora,
e l’anulare la focaccia indora.
ma restano I fratelli a bocca asciutta
che mignolino se la mangia tutta. (R. Rossi )
FILASTROCCA TOCCA-TOCCA
Filatrocca tocca -tocca,
tocca la testa, tocca la bocca,
tocca il naso, tocca l’occhio,
tocca le gambe, tocca il ginocchio.
Filastrocca vecchia-vecchia
tocca la schiena,tocca l’orecchia,
tocca il pollice, tocca il piedino.
Filastrocca sul panchetto
tocca la pancia, toccati il petto,
tocca la coscia, tocca il “culetto”
per guadagnarti un altro confetto.
IL PIEDINO
C’era una volta un piedino
Che giocava a dondolino
Suo fratello lo guardò
E un calcetto gli sferrò.
Fecero pace e tutti contenti
Di saltelli ne fecero venti. ( P. L. Albertini )
FILASTROCCA POPOLARE
Due manine fan clap clap
Due piedini fan tap tap
Due manine fan toc toc
Due piedini fan tump tump
Il bambino guarda in su,
Il bambino casca giù.
FILASTROCCA DELLE MANI
Queste sono le mie manine,
sono belle, son piccine…
Questi sono i miei ditini,
sono dieci fratellini…
<< Si chiudono>>.
<<Si stendono>>.
<< Queste sono le mie manine,
sono belle, son piccine…>>.
TOCCARE
Tocco i capelli, le labbra, i miei occhi;
Mi metto a sedere e poi balzo in piedi;
Tocco le orecchie, il mio naso, il mio mento;
Poi tranquillamente di nuovo mi siedo. ( Da “ Facendo si impara” Fabbri )
LE MANINE
Le manine laboriose
quante cose sanno fa.
San lavare,san stirare,
san cucire, san asciugar,
san pregare con sentimento
e la mamma accarezzare.
Mandano baci a cento a cento
e poi stanche vanno a riposar.
LE DITA DELLE MANI
Il pollice è andato nel fosso,
l’indice l’ha tirato sù,
il medio l’ha asciugato,
l’anulare ha fattola zuppa,
il mignolo l’ha mangiata tutta.
LA MIA MANO
La mia mano ha cinque dita,
cinque bravi fratellini
che han giurato nella vita
di restare sempre uniti.
Dito pollice è un monello,
dito indice è il più bello,
dito medio è lungo lungo,
l’anulare fa da fungo
e ripara il mignolino
che fra tutti è il più piccino.
INDOVINELLI
Tutti attenti a indovinare:
c’è un camino con due gole
un fanciul lo vuol spazzare,
con la punta del ditino.
Io gli grido in due parole:
– O signor spazzacamino,
fuori, fuori quel ditino! ( naso )
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Siamo lisci oppur ricciuti,
siamo d’oro,rossi o neri
ci leviam sopra i pensieri
e col tempo siam canuti. ( capelli )
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Siamo due finestrelle luminose
abbiam due fitte tendine
vediam ogni sorta di cose
certe brutte, certe carine. (occhi )
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Stiamo sempre a camminare, a saltare,
a correre e ballare.
Siamo sempre in movimento.
Indovina il nostro nome in un momento. ( piedi )
ATTIVITA’ MANIPOLATIVE E COSTRUTTIVE
COSTRUIAMO E VESTIAMO BAMBOLE E BAMBOLOTTI
Prendiamo un cartone resistente e riportiamo su di esso queste sagome.
Dopo averle ritagliate doppie le incolliamo insieme. Coloriamo il viso, le mani e le altre parti del corpo con il colore a cera rosa.
Realizziamo abitini e scarpe con carta crespa, carta vellutina o con pezzi di stoffa. Se siamo bravi nell’arte dell’uncinetto possiamo creare abitini con il cotone o con la lana. Invitiamo infine i bimbi a vestire questi bambolotti.
I bimbi in questo modo conoscono le varie parti del corpo e, utilizzando vestitini diversi per fattura e consistenza, comprendono che non si indossano sempre gli stessi indumenti, ma essi cambiano nelle diverse stagioni.
Possiamo anche coinvolgere qualche mamma brava nel cucito per aiutarci a creare degli indumenti.
Ricordiamo di mettere dei pezzetti di nastro bioadesivo alle spalle, ai fianchi e alla vita per fissare i capi di vestiario (se sono di carta crespa o vellutina o carta da parati) addosso ai bambolotti.
CARTELLONE MURALE DELLE ESPRESSIONI DEL VISO
Mettiamo a disposizione dei piccoli riviste, forbicine (sempre con la punta arrotondata) e colla. Invitiamoli a ricercare e ritagliare visi allegri, felici, tristi, etc….e ad incollarli poi su un cartellone.
OROLOGIO DEI COMPLEANNI
Per fare conoscere ai nostri bimbi il mese del loro compleanno costruiamo l’orologio dei compleanni.
Dividiamo un cerchio in 12 parti e in ognuna rappresentiamo con dei simboli un mese.Io li ho rappresentati così. Gennaio l’ho raffigurato con un pupazzo di neve. Febbraio con una maschera. Marzo con le viole. Aprile con una campana (possiamo anche rappresentarlo con margherite e pratoline o con un pesco o un mandorlo fiorito). Maggio con le rose. Giugno con le spighe di grano. Luglio con il mare e una barchetta. Agosto con il solleone. Settembre con la scuola. Ottobre con un grappolo d’uva. Novembre con il crisantemo e Dicembre con l’albero di Natale. Ognuno può concordare comunque i simboli con i suoi bambini.
I bimbi si renderanno conto a poco a poco che non tutti i compagni festeggiano il loro compleanno nello stesso mese, ma in mesi diversi. Constateranno che in uno stesso mese sono nati più compagni.
SCHEDE DI VERIFICA E DI APPROFONDIMENTO
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