Progetto Pulcinella

On 1 febbraio 2015 by Nonna Tina
L’anno scorso ho trattato ampiamente la tematica del Carnevale in un progetto apposito (ti consiglio, qualora te lo fossi perso, di andare subito a leggerti il “Progetto Carnevale per bambini di 3-4 anni” e il “Progetto rivolto ai bambini di 5-6 anni“).
Quest’anno, invece, cerchiamo insieme di conoscere in modo più approfondito Pulcinella, una maschera tanto amata dai bambini per la sua furbizia e la sua arguzia.  
 
progetto pulcinella
 
 

Nell’aria già si sente il Carnevale, basta guardare i negozi e i centri commerciali dove sono esposti costumi di ogni foggia, maschere, trombette, coriandoli e stelle filanti. I bambini sono tutti eccitati al pensiero di travestirsi ed andare in giro per le vie della città e di realizzare a scuola piccole e simpatiche rappresentazioni carnevalesche. Ogni anno alle maschere tradizionali se ne aggiungono delle nuove per la gioia dei bambini. C’è chi preferisce le maschere tradizionali e chi quelle dell’ultima generazione. Comunque a prescindere dal costume l’importante a Carnevale è divertirsi e trascorrere delle ore in allegria.

 

PULCINELLA

Cercheremo di presentare ai bimbi Pulcinella, maschera napoletana che col tempo è diventata la più misteriosa della cultura europea.

QUANDO NASCE QUESTA MASCHERA?

Nasce nel 1600 come personaggio irriverente della commedia dell’arte e solo successivamente diviene maschera carnevalesca.

PERCHE’ QUESTO NOME?

Secondo alcuni il nome Pulcinella deriva dal fatto che egli avesse una voce chioccia, altri lo fanno risalire al suo naso a becco e altri ancora al suo modo di camminare a passettini, saltellando come un galletto.
Molti si sono chiesti se Pulcinella sia una persona veramente esistita o un personaggio della fantasia.

Sembra che la maschera sia stata ispirata da una persona veramente esistita, nativa di Acerra. Secondo alcuni il suo vero nome era Paolo Cinelli, mentre secondo altri Puccio D’Aniello o Mariotto Policenella.
CARATTERE DI PULCINELLA

La maschera aveva sul viso una grossa voglia nera, per cui la sua faccia era metà bianca e metà nera. Pulcinella era furbo, esuberante, generoso, ironico e pieno d’ingegno. Egli a volte era stolto e altre saggio, altre volte ingenuo, a seconda delle situazioni. In altre parole Pulcinella aveva più di una personalità. Questa maschera rappresenta in chiave comica tutti gli istinti ed i vizi popolari ed incarna caratteristiche universali, per questo ebbe tanto successo e popolarità non solo in Italia ma anche all’estero.

COSTUME DI PULCINELLA

Pulcinella indossa una ampia camicia bianca che scende sui pantaloni e viene tenuta stretta con una cintura; dei pantaloni ampi bianchi ed un cappello bianco con la punta che ricade in avanti. Sul viso porta una mezza maschera che fa intravedere un naso a becco ricurvo e una verruca sulla fronte. Il suo vestito ricorda quello dei facchini.

LEGGENDE SU PULCINELLA

Su questa figura sono nate tante leggende perché si voleva dare un’origine nobile a Pulcinella che era una maschera popolare.

 

 

I LEGGENDA

Secondo questa prima leggenda popolare che poi è la più accreditata Pulcinella era un vignaiolo di Acerra, di nome Paolo Cinelli. Egli aveva sulla parte superiore del viso una voglia di vino che gli conferiva una faccia grottesca. Un giorno il vignaiolo incontrò lungo la strada dei saltimbanchi francesi che si misero a deriderlo per la sua bruttezza. Egli non si scompose e non si adirò, al contrario rispose alle battute cattive dei commedianti con lazzi arguti. I saltimbanchi meravigliati della sua prontezza di spirito invitarono Paolo Cinelli ad unirsi a loro ed a girare il mondo con la loro compagnia. Il vigniaiolo non se lo fece ripetere due volte e subito accettò. Egli cambiò il suo nome da Paolo Cinelli a Paul Cinell che poi diventò Pulcinella. Alla sua morte altri commedianti impersonarono Pulcinella e per ricordare le sue sembianze misero sul viso una mezza maschera di cuoio.

 

II LEGGENDA

Questa seconda leggenda ha un carattere fiabesco.

Si racconta che delle streghe che abitavano alle falde del Vesuvio decisero di creare un essere umano. Questa loro opera non riuscì perfettamente per cui crearono un essere buffo che al solo vederlo faceva ridere. Un giorno le streghe guardandolo si misero a ridere a crepapelle così forte da fare scoppiare il Vesuvio. Il vulcano catapultò quell’essere buffo fuori e lo fece andare nella città di Napoli, dove egli visse per molti anni e qui diventò famoso.

 

MITOLOGIA

Per la mitologia Pulcinella è un piccolo pulcino, nato da un uovo.

 

 

POESIE E FILASTROCCHE

Pulcinella vignaiolo

un giorno prende il volo.

Se ne va per le città

a portare ilarità.

Porta una mezza mascherina

per coprire una voglia di vino,

saltellando di qua e di là

dà a tutti felicità. (Nonna Tina )

PRANZO E CENA

Pulcinella ed Arlecchino

 cenavano insieme in un piattino:

e se nel piatto c’era qualcosa

chissà che cena appetitosa.

Arlecchino e Pulcinella

bevevano insieme in una scodella,

e se la scodella vuota non era

chissà che sbornia, quella sera. ( G. Rodari )

PULCINELLA

Sono una maschera sempre affamata,

biancovestita e mascherata.

Mia patria è Napoli, dove perfetti

nascono i piatti di spaghetti.

Son della terra delle canzoni;

son del paese dei maccheroni.

Son specialista in bastonate:

quante ne ho prese, tante ne ho date.

IL CARNEVALE DI PULCINELLA

Tra le giostre,

i baracconi,

i coriandoli,

i torroni,

tra la folla ritta e pazza

nel frastuono

della piazza,

s’è smarrito

  • oil- oil-

Pulcinella.

Pulcinè.

“ Viso nero!

Gobbettino!

Dove sei?

Grida Arlecchino.

E Gianduia

con Brighella

van chiamando

a perdifiato:

“ Pulcinella!”

Pantalone

si dispera:

“ Forse un gatto

l’ha mangiato!”

Scende tacita

la sera.

Spunta già

la prima stella

nella piazza

vuota e nera…

Dov’è, dunque,

Pulcinella?

 

Sul cavallo

di una giostra

Pulcinella

dorme stanco.

Sogna d’essere

un bel principe

con la spada

d’oro al fianco…

CARNEVALE

Pulcinella, per strafare,

da un pittore macchiaiolo

un ritratto si fa fare.

Quello, forse, chi lo sa,

perché vuole dimostrare

la sua grande abilità,

dappertutto schizza e insozza

con mille e più colori

di una vecchia tavolozza.

Pulcinella è disperato

perché il candido vestito

da ogni parte si è macchiato.

Poi ci pensa, fa un inchino:

“ Che invenzione! Per quest’anno

mi travesto di Arlecchino”. ( M. H. Giraldo )

 

PULCINELLA

Pulcinella è un furbacchione

gira ogni rione,

suona il tamburello

per avere un fiasco di vinello.

Per avere un piatto di frittelle

balla sempre la tarantella.

( Nonna Tina )

GLI ANIMALI DI PULCINELLA

Pulcinella aveva un gallo,

tutto il giorno vi andava a cavallo,

con la briglia e con la sella.

Viva il galletto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un gatto,

tutto il giorno saltava da matto,

suonando una campanella.

Viva il gattino di Pulcinella!

 

NASCITA DI PULCINELLA

Le streghe lo hanno creato

in un giorno imprecisato.

Hanno preso acqua e fango

e ballando il tango

l’ hanno impastato.

Una formula magica hanno poi pronunciato.

Ahimè, che delusione!

Hanno fatto confusione

ed, invece, di un belloccio

ecco qui un fantoccio,

con un viso assai grottesco

che ritengono principesco. ( Nonna Tina )

 

INDOVINELLI

Tutti mi conoscono

sono vestito di bianco

porto una cintura al fianco.

Mi piacciono le frittelle

io sono… (Pulcinella ) ( Nonna Tina )

………………………………………………………….

Porto una mezza maschera sul viso,

ho sempre sulle labbra il sorriso.

Sono una maschera napoletana e bella

io sono… ( Pulcinella ) ( Nonna Tina )

…………………………………………………………….

Mangio il giorno le frittelle

e la sera le mozzarelle.

Sono nato nella Napoli bella

io sono… ( Pulcinella )

RACCONTO SU PULCINELLA

Questo racconto lo possiamo fare drammatizzare ai bambini.

 

UN MIRACOLO DI PULCINELLA

Pulcinella, che è sempre un po’ stupido e un po’ furbo, stava al servizio di un padrone molto ricco,

che era certamente più stupido di lui.

Un giorno il padrone gli ordinò di portare, da un salone all’altro della sua casa, due magnifici specchi che avevano le cornici tempestate di brillanti.

Pulcinella pigliò i due specchi; ma, mentre li portava, gliene cadde uno dalle mani, e si frantumò in mille pezzi.

  • Uh! – disse il padrone, tutto contento, guardandosi nei pezzi dello specchio rotto:- Guarda Pulcinella! Uno specchio è diventato cento specchi! E come hai fatto a fare questo miracolo?– Come ho fatto?… Così! – rispose subito Pulcinella; e lasciò cadere l’altro specchio.( autore sconosciuto )

UN ALTRO RACCONTO SU PULCINELLA CHE PUO’ ESSERE DRAMMATIZZATO

“ IL TESTAMENTO DI PULCINELLA”

Pulcinella giaceva sul letto. Era malato. Da una parte stava il notaio, che scriveva il testamento; dall’altra i parenti, che piangevano in silenzio.

Pulcinella diceva:-

  • A Carminella lascio la roba della casa e gli oggetti d’oro…Carminella, a quelle parole, rispondeva con un singhiozzo.
  • A Gennaro, a Maruzza lascio…
  • Dov’è tutta questa roba che tu lasci, o Pulcinella?
  • Dov’è- rispose il malato- Io la lascio: sta a loro cercarsela. ( I. Drago )

 

DRAMMATIZZAZIONI

MARIONETTE IN LIBERTA’

PERSONAGGI: PULCINELLA- ARLECCHINO- COLOMBINA

PULCINELLA- Sst, amici! Il nostro caro direttore è fuori combattimento, dorme della grossa!

Ecco il momento giusto per tagliare la corda!

ARLECCHINO – Come? Tagliare la corda! Fuggire?

COLOMBINA- Ma è una pazzia!

PULCINELLA- Sei stufa di farti comandare a bacchetta da questo tiranno sbruffone?

ARLECCHINO- Ah, per me, scappo da qui e smetto di fare l’attore una volta per tutte. Basta!

COLOMBINA- Hai ragione, anch’io a dire il vero farei volentieri un altro mestiere.

PULCINELLA- Ma cosa dite, io vi propongo di scappare da qui per poter recitare liberamente. Daremo libero sfogo alla nostra fantasia!

COLOMBINA- Sono d’accordo, fuggo con voi.

PULCINELLA- Va bene, tagliamo i fili.

( Velocemente i tre burattini tagliano tutti i fili che li tengono legati)

PULCINELLA- Svelti, spicciatevi, non vi mette allegria l’idea della fuga?

ARLECCHINO- ( cantando forte) Siamo liberiiii!

PULCINELLA- Sst! Siamo liberi! ( vanno via saltellando ) ( Gianni Rodari )

 

IN PIAZZA

PERSONAGGI : PULCINELLA- ARLECCHINO- BRIGHELLA- STENTERELLO

PULCINELLA- Dove vai, amico Arlecchino?

ARLECCHINO- Il mio padrone mi ha detto di comperargli due chili di orecchiandoli ben tirati.

PULCINELLA- Quand’è così, eccoti servito! ( gli tira più volte gli orecchi).

ARLECCHINO- Ahi, ahi! Mi hai fatto male.

PULCINELLA- ( ridendo ) Sono quegli gli orecchiandoli ben tirati!

ARLECCHINO- ( piagnucolando) Un’altra volta, ci faccio andare il padrone, a comprarli.

PULCINELLA- Bravo. Ora sentiamo Brighella, che intenzione ha. Ehi, Brighella, non saluti neppure?

BRIGHELLA- (capo chino, come se cercasse qualcosa per terra ) Mi è accaduta una grave disgrazia. Ho perduto una moneta d’oro.

ARLECCHINO- Una moneta d’oro?

BRIGHELLA- ( avvilito ) Proprio così!… Se mi aiutate a cercarla, vi pago da bere.

PULCINELLA- Cerchiamola, cerchiamola. ( Si mettono tutti a guardare di qua e di là).

ARLECCHINO- Io non la vedo!

PULCINELLA- Cercate, amici, cercate, cercate ancora!

ARLECCHINO- Ma dove hai perduto la moneta?

BRIGHELLA- L’ho perduta…l’ho perduta… Ecco, ora mi ricordo; l’ho perduta andando da Bologna a Milano.

PULCINELLA- E la cerchi qui?

BRIGHELLA- Sì, per risparmiare la fatica di ritornare sulla strada!

ARLECCHINO- Sciocco, ci hai fatto perdere inutilmente il nostro tempo.

PULCINELLA- Facciamo uno scherzo pure a Stenterello… Ehi, Stenterello, vuoi trovare una moneta d’oro?

STENTERELLO- ( sbadigliando) Grazie, amici, non ne ho bisogno.

BRIGHELLA- (stupito ) Non ne hai bisogno?…Ma se sei sempre affamato!

STENTERELLO- Sono diventato ricco tutto a un tratto.

PULCINELLA- Davvero?… Oh, caro il mio amico Stenterello, come hai fatto?

STENTERELLO- ( dandosi arie ) Ho avuto una eredità.

ARLECCHINO- Carissimo Stenterello, amico mio, e che cosa hai ereditato?

STENTERELLO- ( con modestia ) Ho ereditato una fattoria di cinquecento poderi.

BRIGHELLA- Una fattoria? … Ah, quanto ti voglio bene, Stenterello mio! E dove si trova questa fattoria?

STENTERELLO- Si trova…si trova…Ecco… mi pare che si trovi…Proprio così: si trova in mezzo al mare!

TUTTI GLI ALTRI (insieme) – Furfante, imbroglione, bugiardo! Ci hai preso in giro! Morto di fame!!

STENTERELLO- ( sbadigliando ) La mia fattoria è come la vostra moneta d’oro. E’ nella fantasia!

( P. Bargellini )

 

COME RAPPRESENTARE PULCINELLA

Costruiamo Pulcinella utilizzando cartoncino e carta crespa bianca.

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QUADRETTI

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Con del cartoncino nero ritagliamo dei quadrati. Su di essi disegniamo noi (o facciamo disegnare ai bambini) la sagoma di Pulcinella. I bimbi riempiono la sagoma con la plastilina bianca, mentre le mani con la plastilina rosa, le scarpe e la maschera con la plastilina nera. Intorno al quadretto i bimbi possono realizzare una cornicetta incollando tanti coriandoli fatti con la carta lucida.

Con questo lavoretto i bimbi sviluppano la coordinazione oculo- manuale e l’abilità manipolativa.

QUADRETTI CON PULCINELLA

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Possiamo realizzare dei quadretti con Pulcinella con palline di carta crespa bianca, zucchero e caffè, riso oppure altri materiali idonei.

 

FRITTELLE DI PULCINELLA

Con i bimbi e l’aiuto della cuoca possiamo preparare le frittelle tanto amate da Pulcinella.

INGREDIENTI: 500 g. di farina- 4 uova- 1 bustina di lievito per dolci- 1 bicchierino di liquore anice- olio di semi di arachidi q. b.- 150 g. di zucchero- 200 ml di latte- 1 limone- zucchero a velo.

ESECUZIONE:

In una ciotola sbattere le uova e lo zucchero. Aggiungere poi la scorza di un limone, il latte, un pizzico di sale e l’anice. Mescolare bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. A questo punto aggiungere la farina a poco a poco ed infine la bustina di lievito.Fare un po’ riposare l’impasto. Mettere sul fuoco una padella con l’olio di semi e friggere la pastella. Le frittelle vanno messe sopra carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Una volta collocate su un piatto di portata spolverizzarle con zucchero a velo.

Buon appetito e buon divertimento!

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