Filastrocchiamo… al Mare!
SABBIA
Con la sabbia com’è bello
costruire una collina,
ed in cima un gran castello
per il re, per la regina…
Ma, di sera, il venticello
che provien dalla marina
fa sparire, col castello,
tanto il re che la regina… ( Enzo Ottaviani )
IL PESCE MARTELLO
Il pesce martello
salta con il suo gemello.
Gioca a girotondo
mentre scende giù nel fondo.
Lì trova una sardina
che dice in sordina:
il mare è bello
quando è buono come un fratello. (Nonna Tina )
LA VOCE DEL MARE
La voce del mare della conchiglia
ascolta il bambino e si meraviglia.
“ Pronto ? Ti aspetto” il mare dice,
“ ho navi e isole per farti felice”.
Vorrebbe rispondere il bimbo al mare:
“ Prepara i pesci, verrò a pescare…”
Ma non è certo di parlar bene
la lingua dei pesci e delle sirene. (G. Rodari )
I PESCIOLINI
Giro girotondo
nel mare giù nel fondo,
ci sono pesciolini
che suonano il violino.
Cantano la serenata
all’innamorata.
Mandano bacini
agli astri più piccini.
Ai bimbi fanno festa
col cappello in testa.
Salutano con un inchino
il sole quando fa loro l’occhiolino. ( Nonna Tina )
IL MARE
Mare, mare
com’è bello sognare!
Sognare sulla riva
mentre l’onda arriva.
Guardare la barchetta
che fila in tutta fretta
ed il marinaio che rema
muovendo con forza il suo remo.
Vedere i gabbiani
volare lontano.
Sentire la sirena
che canta sulla rena.
E’ bello il mare
quando fa cantare. ( Nonna Tina )
ANDIAMO AL MARE
Andiamo al mare bimbetti
con costume e zoccoletti.
Con pinne ed occhiali
facciamo gli squali.
Portiamo l’ombrellone
per sfuggire al solleone.
Vicino alla riva con paletta, sabbia e secchiello
costruiamo un bel castello.
L’ alta marea poi se lo porta via
e noi torniamo a casa così sia. ( Nonna Tina )
Data la tematica marina dell’articolo, mi fa piacere dare pubblicazione a una composizione che era pervenuta a Nonna in Fabula durante la gara sulla pagina facebook, che non ha vinto ma ci ha colpito per la musicalità e l’allegria. L’autrice è Paola Trevisson, ecco di seguito la filastrocca:
FILASTROCCA.
Sul pelo dell’acqua del mare,
Il vento ha cominciato a soffiare
e incalza la giovanissima onda
che sonnecchiava tranquilla e gioconda.
“Di giocare con te, caro Vento,
al momento non me la sento.
Non vedi quei bimbi laggiù?
Se si spaventano non tornano più!”.
Ma il vento che è un grande briccone,
non vuole sentire ragione
e girato lo sguardo ad oriente,
gonfia le gote e soffia potente.
L’onda s’accresce ed inizia a schiumare,
le meduse leggere sono in balia del mare,
i gabbiani reali guardano giù,
i granchi sul fondo non si vedono più.
Cernie, zufoli e ippocampi
interrompono subito i loro canti,
forte alle rocce si aggrappano i ricci,
i piccoli in spiaggia fanno i capricci.
L’onda ora grande al vento risponde
“lasciami stare con le altre onde!”
E dopo uno sbuffo sulla scogliera
la nostra onda ritorna dov’era.
Vi è piaciuto l’articolo?
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